Capitolo Ottavo- Le
cose realmente importanti.
È buffo.
Ora voi direte, Che
cosa è buffo?
Come da copione, una bella domanda corale.
È buffo stare qui, raggomitolati sul divano, con Grattastinchi a riempirci di pelo.
È buffo avere fra le mani una cartolina che proviene
dall’altra parte del mondo.
È buffa la calligrafia essenziale e pasticciata di Harry.
È buffo sentirsi dire che sta bene
e che si sente, finalmente, a casa.
È buffo come tutto sia cambiato.
Io, la vita, il mondo.
Perché certi avvenimenti ti cambiano,
levigano la tua anima, accentuano il tuo essere te stesso.
Ti fanno capire, comprendere, accettare.
OK, non sono ancora arrivato ad accettare Grattastinchi.
E neanche la minestra di legumi.
Ma ho accettato ciò che ho saputo
faticosamente conquistare dalla vita. Ho accettato le scelte degli altri.
Ho accettato la libertà del mondo, perché da questa deriva
la mia.
E sì, non tutto è come lo
s’immagina. Ci costruiamo castelli fatati, palazzi, torri, intere città in
sfere di quarzo, colonie di nuvole d’oro a tempestare come stelle
il cielo.
Poi la fantasia, il sogno, si sfracella
nelle coste della realtà, e dalla polvere, con la fatica dell’esperienza, solo
allora siamo capaci di costruire noi stessi.
Perché non possiamo avere tutto
quello che desideriamo.
E perché, ciò che desideriamo,
talvolta, non è qualcosa realmente importante.
*
In realtà quella sera io ed Hermione non abbiamo
parlato molto.
Ci siamo seduti sul divano e lei ha preso a sfiorare con le
sue dita fredde la mia mano.
-Sei stato davvero bravo Ron. Ginny è molto felice. Anche
tua madre.-
Il suo bacio sapeva di fragole e cannella, come un dolce di
primavera. Il suo fiato era fresco sulla mia pelle calda, il suo tocco timido.
Come sempre, aspettava di essere guidata.
Mi ha sbottonato la camicia piano, mi ha
accarezzato con delicatezza.
Poi si è solamente lasciata prendere fra le braccia, come
una bambina, poggiando la sua testa piena di boccoli sulla mia spalla, mentre
io la portavo nella nostra camera da letto.
Abbiamo fatto l’amore lentamente, con pazienza, senza
bruciarci nel nostro desiderio.
Abbiamo fatto l’amore dolcemente, con l’innocenza di due
amanti nella passione, accarezzandoci e baciandoci a lungo, sussurrandoci
promesse ed ubriacandoci dei nostri sentimenti.
Perché più forte e pressante della
voglia dei corpi c’era quella dell’anima, dirompente, incontrastata, propria.
Abbiamo fatto l’amore, e poi l’abbiamo fatto di nuovo,
guardandoci attraverso gli specchi degli occhi, per raccogliere ciò che
dell’uno si disperdeva nell’altro, fra il piacere e l’emozione.
Infine ci siamo stretti fra di noi,
la sua testa sul mio cuore, cullata dal
mio respiro, le mie braccia a stringere quel corpo piccolo, solido, mio.
E mentre, biascicando parole
sconnesse in un sorriso stirato, Hermione cadeva in un sonno profondo, ho
sentito da un angolo in fondo al mio cuore dipartire una gioia immensa, una
serenità sincera, così forte da portarmi alla commozione.
Hermione, la mia Hermione era tornata.
E non sarebbe andata più via.
Perché io sapevo di essere uno di quegli essere eletti al
mondo che vengono completamente ricambiati dall’amore
di una persona meravigliosa, di un amore che non avrebbe visto tramonto, che
esiste da sempre dentro e fuori da me.
E mai mi sarebbe importato di un'altra donna, mai sul mio
corpo avrebbe giaciuto un'altra, più bella, più
passionale, più perfetta di Hermione.
Perché c’era solo lei su di me, con
me, in me.
E tutto il resto non aveva
importanza.
Perché lei era l’alba dei miei
giorni ed il crepuscolo delle mie sere.
Perché lei era la mia anima e la
mia vita.
Perché lei era il burro del mio
pane.
Perché lei ero io.
*
Giuro che questa è l’ultima volta.
LogiuroLogiuroLogiuro!
Provo una sorta di piacere quasi fisico nello spalmare il
pane di burro e zac!
intingere il cucchiaino di marmellata e versarla
copiosa sul pane.
Mhhhh… buono!
-Ron! Ron! Sbrigati, è tardi.-
-Sto…gnaf… venenfo…HerfMione…-
Ecco, adesso bisogna ingozzarsi e far sparire le prove prima che lei abbia il tempo di attraversare tutta
la casa e raggiungere la cucina.
-Ma che fai, mangi, Ron?-
-S…no…!-
-Guarda che lo capisco che hai la bocca piena.-
Ingurgito gli ultimi morsi di pane facendoli andare di
traverso. Corro a riempire un bicchiere d’acqua e berlo.
Strada facendo inciampo con quella palla
di pelo e lardo.
Alias Grattastinchi.
Impreco mentalmente ed ingurgito l’acqua mentre Hermione fa
il suo ingresso in cucina
vestita con la sua sobria eleganza alternativa.
-Che stavi mangiando?-
Alzo le mani con finta innocenza. –Chi, io? Nulla.-
I suoi occhi si stringono sospettosi
mentre attraversa la stanza, ondeggiando elegantemente come una gatta.
Si appressa, mi passa una mano sul petto in una carenza
sensuale.
Poi si solleva afferrandomi dolcemente per il collo,
facendomi chinare al suo bacio.
È uno di quei baci che Hermione dà
raramente.
Affamato, vorace, passionale.
Non è che… ci vuole dare una botta
prima di andar via?
Ci stacchiamo un po’ ansimanti. Lei ricerca i miei occhi,
scrutandomi.
-Era pane e marmellata, Ron.-
Ora ho capito cos’era invece il
bacio.
-E burro?-
Alzo le spalle non tentando neanche
di discolparmi.
-Avevo fame.-
*
In realtà non è uno scherzo della natura.
Non è una specie di fiocco di neve infuocato.
È un bambino bellissimo.
Adesso, sia chiaro, non lo dico perché è mio nipote.
OK, è sì
mio nipote, ma è pur sempre il figlio di Draco Malfoy.
Questo crea davvero un bel conflitto d’interessi.
Ma il piccolo Lusian
è davvero un bambino bellissimo.
Bianco e rosa, con i capelli sottili
colore del rame spento, gli occhi acquosi, la boccuccia rossa sempre aperta
alla ricerca di qualcosa.
Quando Hermione, dopo uno sguardo
con mia sorella, me l’ha ficcato a forza fra le braccia, ho avuto una paura
enorme.
Io, Ronald Bilus
Weasley, ho avuto paura di un esserino
di appena quindici giorni e neanche quattro chili.
Ho avuto paura di fargli del male o di turbarlo. I bambini
sono così, come i cani, se si vedono con gente che
non è tranquilla e sicura iniziano a reagire male. A piangere, urlare,
spolmonarsi.
Invece lui è rimasto zitto, fermo, fra le mie braccia.
Mi ha fissato alcuni secondi con circospezione, ha fatto una
smorfia strana e poi se ne è stato tranquillo, come se
il conto non fosse il suo.
È quasi senza peso questo cosino.
Insomma, Grattastinchi pesa molto
di più!
Forse è il pelo.
Mi piacerebbe dirgli tante cose. In
effetti ha la faccia intelligente. Va bene, un po’ strafottente, come
suo padre, quel naso all’insù mi ricorda quello che tante volte ho sognato di spaccare…
Vorrei insegnargli fin da piccolo ad ascoltare sempre quello
che dice lo zio Ron.
Che suo padre è un puro bastardo.
Che sua madre ha spezzato il cuore
al mio migliore amico.
Che “Quellocheavreivolutofossesuopadre” adesso se ne sta in
Tibet, rasato ed infilato in una tunica dai colori sgargianti a meditare sul
perché lui l’ha sempre presa in quel
posto.
Vorrei parlargli di Hermione, la mia piccola, dolce, tenera,
Hermione, quell’essere
talvolta sadico, talvolta crudele, autoritario ed incredibilmente innamorato.
Vorrei raccontargli cos’è l’amore, provare a spiegargli cosa
mi prende ogni qual volta alzo gli occhi su di lei, ogni qual volta la sfioro
soltanto, con la mani o con la mente. Vorrei potergli
descrivere i mille disegni che vedo attraverso il suo
sguardo, le parole che sono incapace di pronunciare.
Ma forse non ci riuscirei, e,
forse, non sarebbero discorsi adatti ad un bambino.
Ma una cosa gliela devo pur dire.
Così, chinandomi su di lui, sussurro piano al suo faccino
grinzoso.
-Ehi, Lusian, non appena cresci io
e te mangeremo insieme pane, burro e marmellata.-
Pare che mi abbia ascoltato.
Stringe gli occhi fa una smorfia strana e…
-Merda!-
È davvero figlio di suo padre.
Il marmocchio mi ha rigurgitato
addosso.
*
Tre ore.
Il tempo che ci ho impiegato per spiegare a mia madre che,
no, non è davvero una buona idea mandare una
fotografia del piccolo Lusian in Tibet da far vedere
ad Harry.
Tre quarti d’ora. Il tempo che ci ho
impiegato per togliermi la puzza di vomito di dosso.
Ed adesso sono qui, sul mio divano,
con la mia donna, con il suo gatto.
-Non puoi mettere quel coso peloso a terra?-
Hermione sospira, lo posa sul
tappeto.
Gli occhi gialli di Grattastinchi
mi scrutano arrabbiati. Io gli faccio una boccaccia.
Lui
si volta e se ne va.
-Sono felice che ti piaccia il piccolo di Ginny.-
-Mi ha vomitato addosso, Hermione. È un Malfoy in tutto e
per tutto.-
Lei sorride, si stiracchia.
-I bambini vomitano spesso.-
-Non è una scusa.-
Se mi annuso bene mi sento ancora addosso quell’inconfondibile lezzo di latte fermentato.
-Che fai, sembri un cane!-
-Quando avrò un figlio gl’insegnerò
a vomitare addosso a zio Draco!-
Posso sempre insegnare a Grattastinchi
a pisciargli sulle scarpe, volendo.
-Già, quando avremo un figlio.-
Ecco. Quello è il tono che mi mette in preallarme. Così come
mi spaventa lo sguardo che ha quando tiene in braccio
quel bambino, le occhiate trasognate durante i discorsi di Ginny.
Oh, bene, Hermione vuole avere un
figlio. Questo lo so da tempo, ma adesso che si è
messa in mezzo anche mia sorella, maledizione…
-Siamo ancora giovani…-
Abbiamo ventisei anni, se aspettassimo ancora un po’ non sarebbe male.
Hermione sorride, apertamente, si stringe
al mio petto.
-Oh, tanto lo so che prima o poi
avremo un figlio.-
Le accarezzo i capelli, le poggio
un bacio in fronte.
Brava la mia Hermione, lei sì che capisce tutto al volo.
Alza il mento, mi guarda, con i
suoi occhi ridenti, il suo sorriso gioviale.
-Più o meno fra circa otto mesi.-
Prima di capire a fondo le sue parole ci impiego
un po’ di tempo.
Come se ne udissi il suono e non
riuscissi ad elaborarlo.
-…stai dicendo…?-
Il suo sorriso si apre ancora di più, mentre atteggia con il
capo un’affermazione sul mio petto.
Non pensavo che il momento del trauma potesse essere così
breve.
Perché in fondo, a spezzare tutto
lo sconvolgimento che ha recato quest’affermazione,
un’enorme gioia mi dilaga in il petto.
Che non so e non posso raccontare,
descrivervi.
Ed infine c’è solo questo.
Un bacio, dal sapore nuovo.
E l’immensa dirompente voglia di
pane, burro e marmellata.
…. Pane, Burro e Marmellata…
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Adesso è finita sul serio. Quest’ultimo
capitolo è molto diverso dai precedenti, meno ironico e divertente, più
sentimentale, forse troppo, più intenso. Perdonatemi, non ne
ho potuto fare a meno.
Questo capitolo, commenterebbe qualcuno è
molto da Chiara e poco da Thilwen.
Questa fanfiction nata per gioco,
per scherzo, per puro divertimento, è piaciuta ed ha raggiunto risultati che
non avrei mai immaginato.
Ringrazio tutti i lettori ed i recensori, tutti coloro che hanno riso, si sono arrabbiati, hanno
semplicemente letto questa fanfiction per l’affetto
ed il calore mostrato. Vi sono davvero grata.
Tornerò, forse, ma non un futuro non proprio prossimo, a scrivere commedie,
ma per il momento ho altri lavori, che di comico hanno ben poco. Ma Thilwen è anche, e soprattutto, questo.
Un’ultima nota:
la maternità della battuta sul coma etilico del capitolo quarto la si deve a mise_keith, ed ai nostri dialoghi molto comprensibili a
terzi. Mi ero scordate che era già stata utilizzata da ella
nella stupenda Ron/Hermione “Mi fido di
Te” (cosa? C’è qualcuno che non l’ha
letta? Correte subito, è stupenda, non ve ne pentirete! Parola di Thilwen!).
Chiedo scusa, in generale, perché se le indirizzassi direttamente queste scuse
mi picchierebbe.
Grazie a tutti. Adesso le risposte alle recensioni, (che non ho
riletto, perdonate qualunque abominio vi abbia messo in mezzo!)
Judeau: Spero davvero che
questo capitolo sia stato, proprio come hai detto tu, la ciliegina sulla torta.
Mi sono divertita da morire a scrivere le parti in cui appare Draco (che mette nell’ombra tutti gli altri personaggi!). Harry
finalmente ha trovato la sua strada e cercherà di trovare un po’ di sana
tranquillità… felice che la scelta sia stata apprezzata! Alla fine nel compito
di matematica ho strappato un sei… che cavolo, mi rovinerò gli esami di stato!
Grazie per la recensione ed i complimenti!
Lollo:
Sì, Harry che va in Tibet, così si toglie per un po’
dai piedi! Ma sono stata buona, insomma non soffrirà
nel vedere l’allegra vita coniugale di Draco e Ginny. Anche
a me un po’ dispiace averla finita! Grazie per tutte le recensioni!
Marty92: Beh,
basta immaginarsi l’espressione da trance mistica di Radcliff, mettergli su una tunica arancio, rasarlo…
perfetto! Harry monaco Tibetano!
In effetti una delle cose che mi dà incredibilmente
sui nervi nei libri è che tutti sembrano preoccuparsi di Harry,
mentre ci sono tanti altri personaggi che soffrono e sono messi peggio dei
quali non si preoccupa nessuno…. Grazie mille.
Melchan: Sì,
Harry in Tibet! Hai finito il sesto libro? Credo che ci siano scene dove gli
potrebbe anche donare! Se la Bowling leggesse questa mia fanfic. mi ucciderebbe quanto
meno! – Crucio, Crucio, Crucio!- Nell’enfasi Molly
ha abbracciato anche lui, accogliendolo come un figlio! D’altronde è il padre
di suo nipote, no? Vistop che c’è il baby Malfoy? Speranza esaudita! Un bacio, a presto! Grazie!
Gigia990:
Un’altra convertita (o quasi) alle Draco/Ginny? In effetti
ho scritto diverse storie su loro due, forse potrebbero farteli piacere (o
odiare!) ancor di più! Grazie per i
complimenti, sono felice che la mia storia ti sia piaciuta!
Keyra:
beh, così sei riuscita a tenere a freno la curiosità! Hermione in questa fanfiction un po’ mi somiglia, anche se io non sarei
riuscita a tenermi lontana dal mio uomo per così tanto
tempo, ho un cuore di burro! (ed in amore sono anche
un po’ zerbino, alla Ron per intenderci!). Ginny… sì, una
dannata ribelle che finirà per fare la madre di tanti piccoli Malfoy. Darco è sempre lui, ma è stato cambiato da Ginny, dai
sentimenti, dalla vita… Con Harry mi sono divertita.
L’ho maltratto, sfottuto, odiato liberamente! Ron è
Ron: stupidino, ma pronto a dare sé stesso per la sua donna. Capace di
dare tanto, tantissimo amore. Grazie.
Call:
Sì, con i capelli rasati Potter potrebbe anche stare
meglio! La scena con Molly l’ho
fatta più breve possibile, insomma, avrebbe anche potuto annoiare. Finalmente
Ron ed Hermione! Grazie mille!
Charlotte Doyle: Non me la sentivo di descrivere la tortura
subita da Draco da parte di Molly. Questa donna mi dà
immensamente sui nervi. È appiccicosa come la colla e… lasciamo stare. Sì, in
quella frase mancava proprio “me”. Ma come faccio a
non accorgermene nonostante li leggo e rileggo? Dovrei stamparli su carta, il
mio astigmatismo e la mia miopia sono peggiorati,
temo!
Sì, anche i Weasley sono chiara, ma credo sia un tipo di carnagione completamente
diversa da quella dei Malfoy. Un Weasley color
platino stonerebbe un po’, così come un Malfoy dai capelli
rosso fuoco… poi, in effetti, non so. Grazie mille per aver seguito e
recensito questa fanfiction!
Ile Grint: Sì,
ovviamente Harry è partito insieme a sua moglie e la sua concubina, non poteva fare altrimenti. Così, forse, con
entrambe le mani riuscirà a trovare il suo equilibrio!
Speriamo che Ron impari a tenere chiusa quella sua boccaccia, altrimenti…
Doveva finire così, no? W la Good
Ship! Grazie!
Ethel: Grazie! Cosa si può chiedere di più se non sentirsi dire di scrivere
bene divertire! Davvero ho interpretato bene il ruolo di Ron? Talvolta ho
temuto di averlo troppo riscritto su di alcune cose
che richiamavano alla mente la mia quotidianità… ma a quanto pare io ho
qualcosa a che fare con l’universo della Rowling! Harry in Tibet è piaciuto a tutti per fortuna! Beh, dovessero farti internare credo che io ti raggiungerò fra
non molto, visto che leggendo talvolta, piango, rido
ed urlo contro lo schermo! Grazie Mille!
Saphira 89: Temo che per qualche motivo,
probabilmente un errore del computer o altro, la tua scorsa recensione è venuta a metà. A quanto ho capito, però, ti stavi
divertendo, comunque Grazie mille per la recensione!
Dark Yuna: Sì, anche se mi ammanto di cattiveria e crudeltà,
anche se compio sadiche vendette contro chi mi sta
antipatico, anche se mostro indifferenza e bastardaggine…
in fondo sono una grande sentimentalista che crede (e spera!) nei lieto fine,
dove tutti stanno bene ed il miele stilla dagli alveari… la conclusione di
questa fanfiction lo dimostra. Sono irrecuperabile!
Grazie per la recensione!
Ellie,
Sì, le cose fra Roned Hermione si sono ovviamente
risistemate, e così la fanfiction si è conclusa. Far continuare le pene di Ron sarebbe stato
divertente ma… ingiusto! Grattastichi è il
protagonista morale della fanfiction: insomma,
comanda lui no? Anche io dico sempre “Povero Ron” e
mai “Povero Harry”. Basta già tutto il mondo, no?
Credo che si troverà bene per un po’ in Tibet, anche se potrebbe tornare! Draco
è dolce a modo suo. Di una dolcezza amara e velata. Draco è Draco. Grazie
mille!
Ryta Holmes: Wow, grazie mille.
Devo dire chè è la prima
volta in vita mia che sono “lineare”, di solito le mie frasi, per quanto brevi,
sono cariche di significati nascosti, sull’onda poetica e molto complesse. Ma per una commedia e, soprattutto, per il personaggio di
Ron, servivano dei pensieri più semplici e diretti. Sì, è proprio la mia prima
commedia, anche se, adesso, credo che, prima o poi (ma
penso poi) ne scriverò qualcun’altra. Mi sono divertita troppo! Ed a quanto pare, sono riuscita anche a fare divertire, che è
una dote che non ho mai pensato di possedere.
Grazie infinite! per la recensione!
Ciungo:
Sì, sì, meglio in Tibet, così finisce di ficcare il naso dove non deve e… starà
meglio, credimi. Quando sarà meno “Harry
Potter”, forse potrebbe anche tornare. Ma la commedia è finita qui… Grazie mille per la recensione!
Suzako: visto che c’è
sempre qualcosa di buono nel maltrattare Potter? E poi, per quanto riguarda i maltrattamenti, è un ottimo
soggetto; anche la Rowling si è allenata molto con lui! Sì è
visto il marmocchi Malfoy che, no, ovviamente non è
orrendo. Credo che Ron lo vedesse orribile sono perché
gli sembrava indicibile l’idea di un figlio fra Draco e sua sorella! Grazie!
Kamomilla:
Oh, povero Ernesto, mi auguro che adesso si sia ripreso! So quanto è brutta quando il computer va out: dovesse succedere al mio
riprenderei a mangiarmi le unghie dalla rabbia! Wow, mi sento onorata ad essere
stata fra le prime cose controllate, grazie mille! Harry in Tibet, rasato a gambe
incrociate a meditare (o farsi seghe mentali?). Draco e Ginny stanno
davvero bene insieme, sono compatibilmente bastardi allo stesso modo. Ron è follemente e
dolcemente innamorato! Grazie mille!
Gioia: Cattiva
come il lupo di Cappuccetto Rosso? Cavoli, mi piace
immensamente l’idea! Dai, non sono stata così sadica, magari Harry in Tiobet sta meglio…. Così
almeno non deve subirsi Draco e Ginny insieme ed il piccolo Malfoy… gli avrebbe fatto male, no? Però hai
ragione tu, sono cattiva. Mostruosamente cattiva. O
almeno, lo sono con Potter! Grazie mille, un bacio!
Ti voglio bene, anche se
sono cattiva!
Sylvy:
Oh, ben venuta nel Club “Noi odiamo Harry Potter”, in omaggio una spilla Serpeverde ed una maglietta
degli shipper “Harry-mano
destra”! Ihihih, no davvero, non se ne può più dei piagnistei
e delle manie d’eroismo del povero marmocchio che è
sopravvissuto! Ti è piaciuto, allora il finale? Molto Ron/Hermione, direi!
Grazie.
Varekai:
Harry continuerà a farsela a mano, ma lungi da noi!
Sono felice che più che farti pena ti abbia divertita!
Grazie per la recensione!
MandyJJ:
Dicono che il cambio di look stia bene ad Harry, forse si
riesce a migliore questo dannato ragazzo! Grazie mille!
Mise_keith: Tesoro, non fa nulla se
non hai potuto recensire prima, no? Vodka al melone e marmellata di papaia va più che bene! Guarda che Potter
ha fatto un enorme sforzo per leggere UN libro, che
credi? “Vodka al melone e sigari
cubani”? Verrebbe su una NC17… e non è proprio un
male! La scena fra Ron ed Hermione… a me piace molto quella
di questo capitolo, la trovo molto dolce, intima e… un po’ poetica. Ma molto Ron/Hermione. Privata. Grazie mille per la tua
recensione tesoro. Ti Voglio infinitamente Bene.
Nunki:
Sì, la filosofia di vita buddista è straordinaria e non credo che Potterino ne sarà all’altezza, ma il Crucio seguito dall’Avada mi sembrava troppo cattivo
anche per me… o almeno, per una commedia! Diciamo che
è stato quasi interamente dedicato a Ron ed Hermione, ma spero ti sia piaciuto
comunque. Grazie per la recensione.