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Titolo: With
A Kiss (Con Un Bacio)
Autore
originale: Rukama
Traduttrice: reilin
Fandom: Axis
Powers Hetalia
Personaggi: Gilbert
Beilschmidt/ Prussia, Natalia Arlovskaja /Bielorussia
Parte: 1/1
Rating:
PG13
Conteggio Totale Parole:
2963
Generi:
Romantico, Malinconico
Avvertimenti:
One shot, Traduzione,
vagamente Angst
Riassunto:
Belarus è stata rapita da Prussia, che non la
lascerà andare a meno che lei…
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“Per
favore! Riportami
indietro!” esclamò Bielorussia, ricacciando
indietro le
lacrime. Sono passati sei mesi da quando è stata portata via.
Non si è mai sentita così sciocca in tutta la sua
vita.
Come ha osato abbassare la guardia proprio quando Prussia
l’ha rapita mentre trascorreva la notte da Russia.
“Riportarti indietro?”, Prussia sorrise come un
pazzo,
incrociando le sue braccia con arroganza. “Diavolo
no”, a
lui piaceva troppo la situazione attuale per lasciarla andare.
“Bisogna fare ancora molto qui”. Lui si
girò di
schiena e lanciò un’occhiata alla ragazza. Era
stata una
buona idea rimuovere tutti gli oggetti appuntiti da lei, nel caso
avesse deciso di battersi con lui… e lui sapeva che lei
l’avrebbe fatto.
“Lasciami subito andare, Prussia!”,
gridò Natalia,
ingoiando la rabbia che montava dentro di lei. Belarus fece un rapido
movimento per schiaffeggiarlo, ma col solo risultato di avere il suo
polso stretto saldamente nella sua presa dolorosa.
“No”, fu la sua spudorata risposta, guardandola con
quei suoi occhi penetranti.
La sua presa si strinse su di lei mentre lui immaginava il suo costante
bisogno di tornare a casa solo per stare con Russia. La cosa lo
disgustava e non era perché lei e Russia erano fratello e
sorella. Lui non poteva credere che una follia come questa potesse
davvero esistere. Prussia avrebbe continuato ad indugiare sul futuro,
ma fu istantaneamente riportato indietro quando sentì gocce
di
acqua fredda cadere giù sul suo polso. Guardò in
alto e
restò a bocca aperta di fronte alla commovente vista di
questa
donna una volta così forte, mentre i suoi occhi sottili
erano
pieni di lacrime e la sua tristezza trapelava da ogni parte.
“P- Prussia…”, sussurrò lei,
e la sua soffice
voce lo fece rabbrividire fin nella spina dorsale,
“… per
favore,” soffocò un sospiro, mentre la
tensione sul
suo polso diminuiva lentamente. “Ho bisogno… di
tornare a
casa..”, terminò, provando per l’ultima
volta. Non
aveva mai pregato in ginocchio qualcuno così tanto da quando
aveva incontrato Russia. Se solo avesse potuto vedere cedere la fredda
facciata di Prussia in quel momento, lei avrebbe pressoché
vinto.
Si allontanò, volendo lasciarla andare ma non per la giusta
ragione,. Lui ridacchiò di disgusto.” Ok, bene.
È
già durato troppo a lungo, vero?”,
affermò
retoricamente. Come si odiava profondamente per essersi attaccato
sempre di più a lei… per essersi sempre di
più affezionato
a lei. Ma aveva fatto in modo che lei non lo sapesse mai questo.
“Probabilmente
non puoi più aspettare
per sedurre tuo fratello”, lui roteò gli occhi, ed
i suoi
pugni si stringevano vuoti mentre lasciava andare il suo polso.
“
E sembra che io non abbia alcun diritto di fermarti”.
Gli occhi di Bielorussia si spalancarono:
“T-taci!”,
ribattè rabbiosamente, ma un po’ sorpresa che
Prussia non
avesse continuato ad opporsi alla sua supplica di farla ritornare nel
suo Paese. Lei provò a trattenere la sua voce dal tremare
mentre
si asciugava via le lacrime dagli occhi: “Non era certo mia
intenzione”, la sua voce scese di tono. Prussia
roteò gli
occhi, sentendosi disgustato da lei ed ancora di più da
sé stesso. “ È quello che dicono
tutti”,
ridacchiò lui.
Lei non fece un movimento per rispondere ai suoi insulti. Tutto
ciò diede a Prussia l’idea che ciò di
cui la stava
accusando fosse così vicino alla verità. Il suo
cuore si
strinse forte in petto, i suoi stessi occhi battevano per la rabbia.
Fece un profondo respiro e rivolse il suo sguardo nuovamente verso di
lei. “Penserò se lasciarti andare un’
altra
volta”, le sue dita corsero fastidiosamente lungo i suoi
capelli
argentati. Come si odiava per essere così geloso di Russia!
Non
gli era mai successo prima. Nessuno poteva essere meglio di lui in
qualcosa. E lui lo sapeva questo.
Intrappolato dalle sue stesse emozioni, Prussia imprecò
sottovoce e camminò fino alla sua scrivania per raccogliere
i
suoi documenti: “Ho un incontro con Ungheria fra due ore. Se
non
ti dispiace, spero che tu rifletterai su quello che è
successo
qualche minuto fa e –“.
La sua voce si incrinò: “Ungheria?”, lei
chiarì, avendo quel riflessivo sentimento di gelosia ogni
volta
che Prussia se ne andava per farle visita. Ricordava che appena ieri
l’aveva vista scendere dalla SUA carrozza. Cosa
avevano
fatto quei due insieme? Lei ci pensava da allora ma non aveva mai
sollevato la cosa fino ad ora. Lei non poteva essere gelosa di Ungheria,
vero?
“Stai andando … a prenderla ancora,
vero?”,
domandò Natalia, distogliendo gli occhi
giù verso
le scarpe come se ne stesse controllando le punte.
“Cosa stai dicendo? La ruota della sua carrozza si
è rotta
ed io ero nei paraggi”, rispose con pura innocenza. Gilbert
non
capiva perché lei sembrava così inquieta al
riguardo.
“Così io mi sono offerto di riaccompagnarla a casa
finché la sua carrozza non era riparata per poi riportarla
indietro”.
Le guance di Belarus arrossirono violentemente quando lei lo
fissò nuovamente con uno sguardo penetrante: “Non
ho
chiesto di dirmi quello che tu ed Ungheria avete fatto!”
Gli occhi di Prussia si contraevano per la rabbia confusa: “
La
pensi così? Non posso essere più sorpreso sul
perché continuavi a guardarmi in modo truce da quando lei
è entrata in questa casa!” ribatté lui,
realizzando
ora quello che lei stava cercando di fare, anche se non poteva esserne
sicuro. A Bielorussia piaceva litigare con lui per un sacco di cose
inutili: forse questa era solo una di quelle. Lei distolse lo sguardo,
incerta se poteva ammettere che fosse la verità o meno.
Improvvisamente, si domandò perché ne aveva fatto
una
questione così importante. Come se… le
importasse, ogni
singola cosa che Prussia faceva ogni giorno…
Lei sospirò debolmente: “La trovi
attraente?”,
domandò e immediatamente vide un istantaneo senso di
smarrimento
negli occhi di Gilbert. Ansimò rumorosamente, realizzando
solo
ora che l’aveva detto ad alta voce! Natalia rimase senza
fiato e
si coprì la bocca, mentre la sua faccia diventava sempre
più rossa paonazza.
Lo sguardo dell’albino si addolcì, mentre muoveva
il suo
braccio e lo avvolgeva attorno alla vita della ragazza, portandola
più vicina: “Ora è più
chiaro…”, sospirò con voce roca.
“C- cosa vuoi dire…?”,
balbettò Natalia,
cercando inutilmente di liberarsi dalla stretta del prussiano.
“Mi fa piacere che tu sia una persona che si ingelosisce per
qualche motivo…”rise leggermente, facendo battere
il suo
cuore un po’ più forte.
“G-guarda, non voglio più discutere.
Perché non
vuoi capire che amo Russia?”, mentì lei,
ricordando che un
po’ di momenti fa aveva pensato che non era sua intenzione
andarsene per causa di Ivan.
Gli occhi di Gilbert tornarono al loro solito sguardo beffardo non
appena lui la sciolse dal suo abbraccio. “…
Perché
non lo ami, Belarus. Me l’hai provato molte volte
prima”.
“Di cosa stai parlando?”, rispose
rabbiosamente la
ragazza. “Non ho mai detto una cosa del
gen—“
“Lo hai fatto”, insistette lui,
“… ogni volta
che ti ho fra le mie braccia, tu me l’hai detto in un modo
tutto
tuo che lui non ha in mano il tuo cuore”.
Lei arrossì pensando ai rari momenti in cui aveva perso il
controllo sotto il suo tocco. La rattristava un po’ che lui
si
comportasse allo stesso modo con così tante altre donne
durante
la sua vita. “ Per essere qualcuno che sembra aver
affascinato il
genere femminile, dai troppo significato a qualche
bacio…”
“Ti stai ingannando, Belarus. È in quei baci che
tu mi hai
risposto sinceramente e ciò che tu temi così
tanto sono
proprio le loro conseguenze. Se Russia avesse fatto la stessa cosa, tu
non ne saresti stata così spaventata, prima di
tutto…”, osservò sarcasticamente, e
aggiunse,
“… e entrambi sappiamo che questo non
accadrà
mai”.
“Non oserebbe mai farlo! Russia è un gentiluomo, e
non
penserebbe mai di baciarmi come fai tu! Specialmente con le altre donne
e —“, lei si fermò,
immediatamente imbarazzata
per come si era agitata riguardo ai suoi baci.
D’altronde, pensò tristemente, Russia non aveva
mai osato
a baciarla, innanzitutto… ma Prussia non doveva saperlo
questo.
Nel silenzio illeggibile di Prussia, lei continuo con cautela:
“… ed io so che mi lascerebbe andare…
anche dopo
tutto questo…”, concluse mentre il tono della sua
voce
scendeva rapidamente. Natalia guardava in basso ai suoi piedi, cercando
di contenere tutto il calore che sentiva insinuarsi sulle sue guance.
Gilbert sospirò tristemente. Lei non si sarebbe mai arresa.
Lui non poteva cambiarlo.
“Bene. Con il giusto accordo, ti posso lasciare
andare”. Si
strofinò le tempie leggermente preparandosi per
l’imminente mal di testa.
La ragazza girò la testa di scatto verso di lui, guardandolo
con
sospetto. Sembrava troppo innaturale per lui lasciarla
semplicemente andare, conoscendo i suoi standard. Cosa stava
nascondendo? Lei non lo sapeva. “ Che tipo di affare
sarebbe…?”, sussurrò lei cautamente,
guardandolo
negli occhi con attenzione.
“Un bacio”, rispose lui, scrollando un
po’ le spalle. “Un bacio d’addio,
è tutto”.
Lei non poteva crederci. “Vuoi dire… è
tutto quello
che vuoi e mi lascerai andare?”, il tono della sua voce aveva
un
po’ di contentezza.
Natalia era ancora turbata e si chiedeva perché lui non
stesse
chiedendo poi molto: “Non posso dire di crederti.
Perché
è questo tutto quello che stai chiedendo?”
Lui sorrise: “Vuoi di più?”
Lei arrossì immediatamente: “C-certo che
no!”.
Gilbert scosse la testa, un piccolo sorriso emergeva dal suo candido
viso: “ Potresti non capire all’inizio, ma la mia
generosità non viene fuori senza un prezzo. E questo
è il
tuo bacio”.
Lei sorrise fra sé e sé. Avrebbe fatto qualunque
cosa per
farsi lasciare libera da lui. Un bacio d’addio a Gilbert? Lei
avrebbe baciato anche il pulcino giallo sulla sua testa! “
È tutto quello che mi stai chiedendo? Un bacio…
è
tutto quello che io ti darò e tu mi lascerai
andare…” lei provò a chiarire tutte le
preferenze
prima di fare qualcosa di folle, “…
okay?”.
“Sì, e non ti accompagnerò neanche a
casa.
Lascerò persino che sia il mio autista ad accompagnarti. Va
bene?”
“Sì!”, confermò lei
immediatamente, il suo
cuore si sentiva istantaneamente più leggero. Si sentiva
così sicura! Prussia l’avrebbe lasciata
immediatamente
andare! Poteva finalmente tornarsene al suo paese, felice e contenta.
Tuttavia…. La rattristava un po’, anche.
Lei doveva confessare a sé stessa, onestamente, che Gilbert
le
sarebbe mancato profondamente. Natalia amava quando lui le parlava in
modo così gentile. Lo adorava quando lui la guardava con
quegli
occhi profondi. Arrossì leggermente. Dopo tutto, doveva
ammetterlo: lui era tutto quello che un uomo poteva mai desiderare di
essere. Un uomo che lei avrebbe potuto amare…
Lei scosse la testa a quel pensiero e aspettò che lui
facesse
qualcosa riguardo a questo imbarazzante affare. Natalia
guardò
Gilbert timidamente, le sue guance cominciavano ad arrossire. Doveva
solo baciarlo ora o…?
“E… e o-ora…?”, lei
balbettò, facendo
il suo meglio per guardarlo coraggiosamente dritto negli occhi.
Lui scrollò le spalle, distogliendo lo sguardo come se fosse
annoiato a morte: “ È davvero il tuo turno
ora”.
I suoi occhi blu divennero due piccole fessure: “C-cosa vuoi
dire?”, chiese lei, controllando il tono della sua voce.
“Sto per conformarmi a ciò che tu hai da
offrire”,
lui alzò le sopracciglia come se quella fosse la cosa
più
ovvia da fare.
Belarus sospirò dolcemente. Perché mai lui stava
cercando
di rendere questo così difficile per lei? Lei gli
lanciò
uno sguardo truce poi fece un mezzo lamento, un mezzo brontolio e poi
gli diede un veloce bacio a fior di labbra, spingendosi sulle punte dei
piedi in modo di darsi un maggior equilibrio. Chiuse i suoi occhi
strettamente e aspettò che lui rispondesse.
Non appena ebbe finito, pienamente consapevole di non aver ricevuto
alcuna risposta, lei si staccò da lui imbarazzata,
cercando di intravedere la sua reazione.
La faccia di Gilbert sembrava immobile e alquanto infastidita.
“Che cos’è questo?”,
canzonò il suo
futile bacetto. “Se tu hai veramente baciato Russia in questo
modo, non sono sorpreso del perché lui non sia
così preso
da te”, lui ruotò gli occhi, non importandosene
della sua
reazione al riguardo. Belarus si comportava come una scolaretta
innocente quando lui sapeva che non lei non lo era. Prussia sapeva che
lei non lo era mai stata.
“Non sarebbe stato così difficile se io
solamente…
solamente avessi avuto un po’ di partecipazione da parte
tua”, gridò Natalia, il suo viso colorito da una
tonalità più profonda di rosso. Se lei avesse
avuto un
coltello, sentiva che avrebbe potuto pugnalarlo in pieno petto.
“Allora costringimi
a partecipare”, lui la guardò di nuovo con quei
suoi
bellissimi occhi color cremisi, mettendosi le mani nelle
tasche
come se stesse per tirarsi fuori dall’affare. Non appena lui
si
girò di spalle,
“Aspetta!”, Belarus lo richiamò
disperatamente.
Lui si girò per guardarla e vide la sua testa chinata in
basso.
Se lei aveva pianificato di piangere ancora, questa volta non avrebbe
funzionato. Lui non aveva chiesto molto da lei, dopotutto.
Natalia doveva farlo. Lei doveva rimuovere tutte le sue inibizioni
così da poter essere rilasciata dalle grinfie di Gilbert.
Lei
sapeva di esser nervosa. Non aveva mai tentato di sedurre un uomo nel
modo che lui voleva. Ma lei doveva provarci perché questa
era la
sua ultima chance…
“Baciami come
se te ne stessi andando via…”
“Baciami come
se non mi vedessi mai più…”
“Baciami come
se… questo fosse il tuo ultimo bacio”
Tutto
questo dissero a Gilbert
gli occhi di Natalia, mentre lei lo fissava con occhi socchiusi. Lei lo
guardò intensamente e a lungo, piena di così
tanto
desiderio che Prussia quasi soffriva per la bramosia di baciarla per
primo. Lei fissò le labbra del prussiano mentre socchiudeva
le
sue, che erano dolorosamente tentatrici, e mosse le sue mani
sensualmente nella giacca del ragazzo, avvolgendo le sue braccia
attorno a lui.
Il suo corpo premeva strettamente contro quello di Gilbert. Gli occhi
di Natalia non lasciavano mai i suoi mentre massaggiava il suo addome
con le dita, sentendo i suoi muscoli scattanti sotto il suo tocco. Lei
non l’aveva mai provato, ma poteva giurare di averlo sentito
trattenere il respiro.
Lei si innalzò sulle punte dei piedi lentamente, muovendo le
sue
labbra verso la linea della mascella del ragazzo e la baciò
dolcemente. Le sue mani si muovevano per accarezzargli la nuca mentre
il suo sguardo scendeva sulle sue labbra. Poggiando il suo sguardo su
di lui, Natalia supplicò così
dolcemente…
“Baciami…”
Il freno inibitore di Prussia si quasi ruppe, ma, senza
aspettare
la sua risposta, lei mosse le sue labbra attraverso quelle del ragazzo
e le plasmò delicatamente, provando a farle combaciare con
le
sue così lentamente. Lei sentiva il calore che veniva emesso
dal
corpo d Gilbert. Sapeva che quello che stava facendo era quello che lui
voleva… giusto?
Dopo tutto quello che lei aveva fatto, Prussia non aveva osato nemmeno
rimuovere le sue mani dalle tasche. Mentre le labbra di Belarus ancora
toccavano le sue, aveva assunto una specie di… di grigno!
Stava
sorridendo! Natalia non si sarebbe potuta sentire
più
imbarazzata di quanto lo era ora.
Lei staccò la sua bocca da quella del ragazzo,
distogliendo lo sguardo dai suoi occhi, disperatamente umiliata.
“So… che era disgustoso.
Smettila”, disse lei
in tono rabbioso, le sue guance arrossivano ancora una volta.
Il ghigno da ragazzaccio di Prussia rimaneva sul suo bel viso.
“Veramente, non è così.
Vorrei complimentarmi
con te per aver fatto un meraviglioso lavoro”.
Lei lo guardò con uno sguardo confuso sul viso:
“Che stai dicendo?”
Lui la strinse in un angolo di una parete vicino alla quale lei si
trovava. “Vogliamo continuare da dove abbiamo
interrotto?”,
replicò con voce roca, controllando disperatamente gli
slanci
che la ragazza aveva inconsapevolmente creato in lui qualche secondo
prima.
“No, aspetta. Prussia, io –!“
Le sue urla di panico furono immediatamente soffocate quando lui spinse
le sue labbra profondamente in quelle di lei. Le sue inutili lotte
mentre Natalia si divincolava sotto il suo corpo, iniziarono
inconsapevolmente ad esasperare il desiderio di Gilbert, costringendolo
ad approfondire il bacio ancora di più.
Lui leccò le sue labbra temerariamente e domandò
un’entrata forzata nella sua bocca. Belarus non poteva fare
nulla
se non, mentre si lamentava, portare lentamente le sue braccia attorno
al collo di Prussia.
“C-cosa… cosa sto facendo…?”.
Prussia avrebbe potuto chiedersi la stessa cosa ma era troppo preso
dalle sconosciute sensazioni di passione che lei gli aveva causato.
Tutto questo ardore non poteva essere saltato fuori in questo modo. Non
sapeva più chi incolpare. Aveva provato a resistere. Lo
poteva
ammettere questo, ma questa volta lei gli aveva fatto davvero perdere
la testa.
Gilbert mosse la lingua nella sua bocca, assaporando il suo dolce
sapore. Prese fra le mani le sue guance arrossate per avere una
migliore angolazione. In quegli stessi momenti, Prussia voleva che lei
si sentisse nello stesso modo in cui si sentiva lui proprio in
quell’istante. Lui fece del suo meglio. Ed il suo meglio
sopraffaceva sempre
con
successo. In pochi secondi, lui poteva averla messa in ginocchio. Ma
lei lo aveva condotto a questo. Belarus poteva facilmente eccitarlo
senza neanche impegnarsi. È questo che lo spaventava
più
di tutto.
Lui separò la sua bocca da quella di lei e
imprecò a voce
bassa. “ Se non mi fermo
ora…”ansimò fra
pesanti respiri mentre le mordicchiava un orecchio,
“… non
mi fermerò più”. Le sue mani si
muovevano
lentamente lungo la schiena di Natalia,
accarezzando il suo
corpo, provando a calmarla.
“Sembra che io non possa lasciarti andare,
Belarus…”, il suo respiro bollente riscaldava
tutto il
corpo della ragazza. “Non più, ora
che..”,
sospirò dolcemente, quando sentì le braccia di
Natalia
semplicemente avvolte attorno alla sua vita, la sua testa appoggiata
all’incavo del collo. Prussia sentiva sulla sua guancia i
leggeri
sospiri emessi dalla ragazza ancora accaldata per i baci che
si
erano scambiati prima . “Ho provato…
così
intensamente, e lo sai”, lui fu scosso da brividi al tocco
delle
sue innocenti carezze, facendo il suo meglio ancora una volta per
controllare i suoi desideri “… non posso
rinunciare a
te”.
“Non ora, non più”.
Lui giurò di averla sentita sussurrare in modo impotente,
“Lo so, Prussia…”
“Mi sono
sempre sentita nello stesso modo…”
N/T:
* Mentre ero su FanFiction.Net alla ricerca di fic su pairing "inconsueti", mi
sono imbattuta in questo piccolo "gioiellino": ho letto questa storia
tutto d'un fiato e mi è piaciuta così tanto che
ho chiesto all'autrice, Rukama, il permesso di poterla tradurre in
Italiano e postarla su EFP. Ben presto mi sono acorta che i criteri da
utilizzare per tradurre una fanfiction sono ben lungi
dall'essere gli stessi di una traduzione letterale scolastica! Io ho
fatto il mio meglio per rendere la storia quanto più fedele
e scorrevole rispetto all'originale: spero di aver fatto un buon lavoro
e aspetto i vostri commenti! ♥♥♥
* Il pairing Belarus/Prussia mi attrae moltissimo, in primis
per la
bellezza mozzafiato di Natalia e Gilbert, e poi anche perchè
i due
caratterini scoppiettanti dei due, a mio avviso formano una miscela
scoppiettante ed irresistibile. Vi consiglio di leggere questa fic
ascoltando "Sweet
Disposition" dei The Temper Trap: questa canzone, che mi
ha accompagnato durante tutta la lettura e la traduzione della storia
come una vera e propria colonna sonora!
Sweet
disposition
Never
too soon
Oh
reckless abandon
Like
no one's
Watching
you
A
moment, a love
A
dream, a laugh
A
kiss, a cry
Our
rights, our wrongs
A
moment, a love
A
dream, a laugh
....
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