Prologo:
Melinda e... Sora?
Sora credeva
che fosse l’unico modo, anche se desiderava
che non fosse così difficile:
doveva salvare Kairi, restituirle il cuore, e anche le principesse;
doveva pure
sacrificarsi per Riku, sebbene ancora lui non capisse.
Prese
“via per l’alba”, ovvero la strana arma
del Ragazzo
dai capelli d’argento, e la esaminò per un attimo:
la sua elsa aveva per
crociato due ali, una di un angelo e una di un diavolo, e la lama era
un’incisione della stessa ala diabolica dalla quale si
staccava una piccola
coppia di alette bianche e candide. Non sapeva se fosse stata forgiata
da lui
stesso, ma pensò che rappresentasse bene colui che, in
fondo, molto in fondo
magari, era ancora suo amico.
Malefica era
sconfitta e Riku, se ancora voleva bene a
Kairi, non sarebbe stato un problema: Sora decise che poteva
sacrificarsi.
Sorrise ai due strani cartoni che, fino a quel momento, lo avevano
accompagnato
e lesse la loro preoccupazione.
“Kairi…”
pensò infine…
…e
fece scorrere la scura lama nel suo petto…
Roxas nacque,
se “nascere” si può dire di un Nessuno,
in
quel momento: proprio quando un piccolo Heartless, nel castello di
Malefica,
stava saltellando verso la sua amata, riprendendo, inconsciamente, le
proprie
sembianze di ragazzo.
Nessuno dei
due, che, in fondo, erano uno solo, si era preoccupato,
però, del loro Riflesso.
…
Un anno dopo…
Melinda aveva
avuto una giornata terribile: da due giorni un
fantasma, che mandava terribili visoni di tagli di teste, la
ossessionava e
solo un’ora prima era riuscita a farlo passare oltre,
naturalmente dopo
un’emicrania pazzesca e dopo aver girato per mezza contea.
Ma ora tutto
era a posto: Jim dormiva nel loro letto, Aiden
pure. Niente e nessuno avrebbe potuto disturbarla li, nella sua vasca,
immersa
in un bagno caldissimo. Chiuse appena gli occhi beandosi di quel
bellissimo
momento. Riaprendoli, se non avesse avuto anni e anni di esperienza,
avrebbe
urlato per l’improvvisa apparizione di un ragazzino, seduto
sul bordo opposto
della vasca.
- Ciao!
– Disse quello con una voce scherzosa. Fortuna che
l’acqua era coperta di schiuma, altrimenti…
- non credi - rispose
Melinda, acida – di essere nel posto
sbagliato al momento sbagliato?
–
- Ah, su questo
non ti devi proprio preoccupare, non sei per
niente il mio tipo! – aveva un non so che di birichino,
come avrebbe detto a suo figlio di appena cinque anni,
negli occhi e nella voce.
Lo
guardò per un secondo… Sembrava un cartone
umano, i capelli biondi erano radunati in ciocche tutte
appuntite, non osò immaginare quanti chili
di gel dovesse usare. E i vestiti poi? Erano un guazzabuglio di neri,
grigi,
gialli e rossi con delle scarpe completamente GIALLE!
Ma ciò che attirava più
la sua attenzione era una strana …cosa…
a metà tra un bastone e una spada, che teneva in mano. In
realtà Melinda volle
sperare che il suo primo pensiero vedendo quell’oggetto non
rispecchiasse la
realtà: “ma è una CHIAVE
GIGANTE!”
Si decise
quindi a parlare, rassegnata:
- Chi sei? -.
- - - - -
Mi affaccio per la prima volta nel mondo dei Crossover, con
una fic che oserei definire impossibile. Allora per chi non conoscesse
una
delle due parti vedrò di fare una cosa veloce:
Melinda, presa dalla serie televisiva “Ghost
Whisperer”, è
una donna in grado di vedere i fantasmi, per ora non dovrebbe servirvi
altro,
comunque se volete un riassunto più dettagliato ci
aiuterà la cara e vecchia
wiki: http://it.wikipedia.org/wiki/Ghost_Whisperer_-_Presenze
Sora e compagnia bella, invece, sono tratti dalla serie di
giochi Kindom Hearts (KH); siccome la storia è
troooooooooppo lunga (e anche
complicatina) per essere riassunta ci rifacciamo sempre alla nostra
cara “amica”:
http://it.wikipedia.org/wiki/Kingdom_Hearts
con le seguenti...
…AVVERTENZE
Per quel
che riguarda
KH la mia storia, a parte il momento iniziale del prologo che
è riferito alla
fine del primo gioco, è riferita, come tempi, in uno spazio
“non ben
identificato” durante il secondo gioco IGNORANDO,
però, tutti gli altri, chain
of memories, birth by sleep, ecc (che non ho mai giocato ergo non ne so
una
cippa lippa). In poche parole Sora conosce i Nessuno e
l’organizzazione XIII e
i loro scopi ma ancora non si sono incontrati. Secondo la mia pura fantasia
è passato un anno dall’auto
pugnalazione di Sora al tempo che tratto io (ho sparato a
caso….).
Per quel che riguarda Melinda Gordon… beh mi
rifaccio, come
tempi, alla 5a serie dove troviamo un Jim
“morto e risorto asceso al
cielo e siede…” ... No aspetta… ok Jim
è nel corpo di quell’altro, ma a noi
tanto che ce ne frega?!?, hanno avuto un figlio che è
allegro come uno
spaventapasseri, Aiden, Ned, il figlio di Delia, amica di Melinda,
è un
dongiovanni assetato di donne e Delia è sull’orlo
di una crisi di nervi. Eli,
invece, non lo insulto perché è un grande. Ma non
so se serviranno tutte queste
informazioni XDXD.
Concludo dicendo che so di avere un’altra storia
in ballo,
ma siccome quella sta finendo, dovrò pure vedere se la mia
idea va bene?
Ok passo alle dediche: Questa fic è dedicata a
Tikal e Arthemisian
(cercatele su EFP!!) che mi hanno fatto giocare a KH per la prima volta
e hanno
sopportato tutte le mie richieste di chiarimenti (no non ce la posso
fare…. È troppo
difficile quel videogioco da capire) e che adesso che ho iniziato
questa storia
ne dovranno sopportare ancora di più! (alle quali dico
anche… THE GAME!!)
Via, facciamo che ho finito questo spazio, lunghino in
effetti (ma avevo molte cose da dire), di note dell’autore,
più avanti vi dirò
anche come è nata questa storia.
RECENSITEEEEEEEEEEEEEEEEEE :D
BuonCiao a tutti!
_Arthur_
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