Pulviscor et umbra fio
Pulvis
et umbra sumus.
Orazio
Io
sono ombra, lui è polvere.
Sono ombra perché è sempre stato il mio posto, e
ho finito col diventarne parte.
È polvere perché lo è diventato,
davanti ai miei occhi, figlio di una tragedia - per colpa mia.
Sono ombra perché ho cibato la parte più
recondita della mia anima con così tanti falsi sorrisi e
lacrime amare e vane che è diventata più me di me
stessa, e quando guardo allo specchio vedo solo un individuo amorfo.
È polvere perché in realtà non
è mai stato altro, perché non è nato
che dal rimpianto delle sue spoglie mortali incenerite dal tempo.
Sono ombra perché, sebbene volessi essere pioggia per unire
l’impossibile, non sono mai stata che un riflesso distorto
del cielo e una macchia sulla terra.
È stato polvere trasportata da un vento gelido e sprezzante
in un turbinio di sentimenti incomprensibili, e il suo tocco ha
sferzato la mia pelle e l’ha lacerata e mi è
penetrato nelle ferite ed è diventato parte di me.
Polvere e ombra, uniti dal nulla, sulla stessa terra.
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Diclaimer:
Beach e i suoi personaggi appartengono a Kubo Tite, Shueisha. Questo
lavoro non ha alcuno scopo di lucro.
Note deliranti
dell’autrice: questa non so davvero da dove sia
uscita fuori. Credetemi. Mi sono svegliata che mi ronzava insistente
nella mente, mentre dovrei pensare a scrivere la drabble per il
Multifandom drabble fest, invece che sclerare sull’UlquiHime
e l’angst. Ma comunque.
Non so esattamente nemmeno io come interpretarla, quindi attribuitele
in significato che più vi aggrada, non sarò certo
io a dirvi che è sbagliato XD
Spero che a dispetto del nonsense (più mio che della flash
lol) vi sia piaciuta :)
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