-My Only Love in this Nightmare-
Amicizia, Amore… Dov’è la linea che li
separa?
Un’amicizia nata nell’infanzia matura fino a
sbocciare,
diventando amore su un’isola dove la falce di madama morte
non ha
mai fischiato così vicina alle teste dei due innamorati.
[ #11 –
Biancheria] «
Maschi… », borbottò Rion con la mano
gonfia come
la mia guancia destra, mentre riportava alle ragazze la biancheria che
avevamo rubato.
[ SPOILER! -
Akira x Rion]
FanFiction partecipante
alla Challenge indetta dalla community "1frase"
utilizzando il Set Epsilon
-Titolo: My
Only Love in this Nightmare
-Autore:
XShade-Shinra
-Manga: Cage
of Eden
-Pairing:
Akira Sengoku x Rion Akagami
-Genere:
Vari
-Rating:
Giallo
-Warning: E
se..., Missing Moment, Het, PESANTISSIMI
SPOILER!
-Capitoli:
One-Shot
-Disclaimer:
Tutti i personaggi
di questa storia sono maggiorenni e comunque non esistono/non sono
esistiti realmente, come d’altronde i fatti in essa narrati.
Inoltre questi personaggi non mi appartengono (purtroppo...), ma sono
proprietà dei relativi autori; questa storia è
stata
scritta senza alcuno scopo di lucro ma solo per puro divertimento.
-Note: Con
questa FF concludo da “Sfida Multifandom” indetta
dalla community sopraccitata.
Per mia scelta, non vengono usati i suffissi onorifici.
Le frasi sono scritte con due POV diversi: le dispari con quello di
Rion, le pari con quello di Akira.
- My Only Love in this Nightmare -
#01 – Gelosia
“Lei
è la mia donna!”, aveva urlato Akira
tenendomi in braccio, senza sapere che mi ero risvegliata, che lo stavo
sentendo e che, in quell’istante, ero la ragazza
più
felice del mondo.
#02 – Lenzuola
A causa dell’arietta frizzante della notte sentivo ancor
più la mancanza delle lenzuola del mio letto, ma ero sicuro
che
se le avessi avute con me le avrei usate per coprire Rion.
#03 –
Caffè
Non ero mai stata brava a preparare il caffè, ed ero
contenta
che qui su quest’isola non ci fossero caffettiere,
così
non avrei fatto brutta figura davanti ai suoi occhi.
#04 –
Interrogatorio
« Niente… », risposi vago, mentre Rion
mi guardava
con ira e insofferenza; braccia incrociate sotto il seno e piedi ben
piantati a terra, « Non stavo facendo proprio niente dietro
ai
giunchi, mentre Mami si faceva il bagno… »,
balbettai,
cercando una via d’uscita.
#05 – Melodia
La sua voce non era melodia; solo il battito del suo cuore quando mi
stringeva forte a sé lo era.
#06 – Lavoro
Poiché andavo male a scuola e qui, invece, sembravo essere
stato
scelto da tutti come capo, addirittura il prescelto per diventare Capo
di uno Stato, avevo deciso che non appena fossimo tornati a casa avrei
abbandonato gli studi e avrei cercato un lavoro, per poter
così
dare il meglio di me ed essere migliore agli occhi di Rion.
#07 – Denti
Avevo ancora le cicatrici dei denti dell’Ambulocetus sul
corpo,
un ricordo tangibile di quanto Akira mi volesse bene, al punto di
mettere in pericolo la propria vita per salvarmi.
#08 – Libro
L’unico libro che avevo mai letto in vita mia era quello che
mi
aveva regalato Rion quando eravamo bambini, felici e spensierati.
#09 – Chiave
La chiave per risolvere il mistero legato a quest’isola
pareva
ancora lontanissima da trovare, ma ero sicura che, insieme, saremo
riusciti a trovarla.
#10 – Sguardo
Rion manteneva sempre quel suo sguardo da ragazza pacata, composta e
tranquilla anche quando avrebbe voluto spaccarmi un baobab in testa a
causa delle mie magagne.
#11 – Biancheria
« Maschi… », borbottò Rion
con la mano
gonfia come la mia guancia destra, mentre riportava alle ragazze la
biancheria che avevamo rubato.
#12 – Massaggio
« Yarai ha detto… di massaggiarlo
quotidianamente… », sussurrò lei,
mentre la aiutavo a muovere la spalla
ancora intorpidita da quel morso.
#13 – Sete
Per nostra fortuna non avevamo mai patito la sete, in quanto trovavamo
sempre acqua, oltre che cibo a sufficienza, ma dentro di me cresceva
ugualmente una sete in quantificabile: quella delle sue labbra.
#14 – Regalo
« Rion, ho un regalo per te », dissi alla mia amica
d’infanzia appena tornati dalla mappatura di quel nuovo
posto,
porgendole un grosso frutto maturo, « Te l’ho
tenuto da
parte », spiegai, mentre lei lo accettava con un sorriso
–
come se fosse il gioiello più bello.
#15 – Fotografia
Eiken non aveva scattato nessuna fotografia ad Akira durante la gita, e
ne ero dispiaciuta, perché mi mancava terribilmente.
#16 – Istante
Quell’abbraccio, con l’arto che ancora le doleva,
durò un solo istante, ma grazie a quello riuscì a
trasmettermi tutto quello che provava in quel momento e solo grazie a
lei riuscii a non cadere e ad andare avanti per cercare
l’antidoto.
#17 – Cane
Ernest aveva combattuto contro quegli “orsi” per
salvare la
propria lupa, proprio come lui combatteva per me…
#18 – Rossetto
Non avevo mai visto Rion con il rossetto, ma quando usò
quello
di Rei per tingersi le labbra, la trovai – se possibile
–
ancora più graziosa.
#19 – Orologio
Non mi serviva nessun orologio quando Akira mi stingeva a
sé,
perché il tempo era scandito dai battiti del suo cuore.
#20 – Computer
Il computer di Mariya era forse la nostra arma di difesa più
efficace, poiché grazie alla sua enciclopedia eravamo stati
in
grado di sopravvivere su quella dannata isola, ecco perché
si
era arrabbiato a dismisura quando aveva saputo che io e Rion lo avevamo
toccato.
#21 – Salato
Il bacio che posai sulla guancia di Rion aveva il sapore salato delle
sue lacrime.
#22 – Pelle
La pelle di Rion era così liscia che le gocce
d’acqua parevano scorrerle addosso come pioggia sul ghiaccio.
#23 – Dolce
Akira non mi ha mai detto che ero una persona dolce, e forse ha
ragione, perché qui i mostri che abitano
sull’isola
sembrano prediligere i sapori dolciastri, come quello del
sangue…
#24 – Maglia
Avevo posato solo la maglia sulla riva, facendomi il bagno in pantaloni
per non temere per la mia intima incolumità ogni volta che
davo
le spalle a Miina; se solo Rion avesse saputo con chi avevo sprecato il
mio primo bacio…
#25 – Gelo
Quella notte il gelo ci abbracciava tutti con i suoi arti fantasma, e
sentivo ancora più forte la lontananza di Akira.
#26 – Pallone
Mi manca un pallone da calciare per giocare insieme ai miei compagni
come all’ora di educazione fisica, e scommetto che anche a
Rion
mancano i suoi attrezzi ginnici, anche se i mostri dai quali scappiamo
in continuazione fungono comunque da ottimo allenamento fisico.
#27 – Alba
Da quando eravamo là avevo visto l’alba molte
volte, e
spesso mi piaceva guardare quei colori pastello sul corpo di Akira, che
dormiva ancora accanto a me.
#28 –
Oscurità
Nonostante l’oscurità, potevo sentire il suo corpo
caldo vicino al mio, e questo mi permetteva di dormire sereno.
#29 – Lacrime
Quando entrò nella stanza privata riservata ai piloti e alle
hostess, e sentii vicino a me, non riuscii a contenere la gioia e la
paura, e piansi calde lacrime, gettandomi al suo collo.
#30 – Tatuaggio
Non avevo tatuaggi che potessero far riconoscere il mio cadavere, ma mi
ripromisi che, appena tornato a casa, me ne sarei fatto scegliere uno
da Rion, e lo avrei fatto disegnare sul mio braccio destro.
#31 – Occhiali
Gli occhiali di Mariya non donavano affatto ad Akira, ma era buffo
vederlo così.
#32 – Latte
Chissà perché, ogni volta che bevevo del latte
pensavo a Rion.
#33 – Taglio
Avrei tanto voluto tagliare le doppie punte ai capelli, ma non mi
sembrava giusto disturbare Oomori solo per apparire più
bella
agli occhi di Akira… che forse non se ne sarebbe neppure
accorto!
#34 –
Anniversario
Già da quando eravamo piccoli, Rion mi ricordava sempre
tutti
gli anniversari, anche su quella dannata isola mi aveva ricordato in
tempo l’anniversario di compleanno di un nostro compagno,
così abbiamo potuto festeggiare tutti insieme nonostante le
avversità.
#35 – Quadro
La vera Miina adorava disegnare, e forse, un giorno, le avrei chiesto
di farci un quadro, per avere un ricordo di quell’avventura
che
somigliava tanto ad un incubo.
#36 – Ripetere
Rion non ripeteva mai due volte la stessa cosa: preferiva passare alle
mani con le persone dure di comprendonio.
#37 – Sfumature
Ormai conoscevo a memoria le sfumature che poteva avere il colore del
sangue, e purtroppo non lo avrei mai voluto scoprire così
presto.
#38 –
Significati
Non so se riusciremo mai a capire i diversi significati delle
costruzioni presenti su quell’isola, ma una cosa era certa:
avrei
riportato tutti a casa.
#39 – Ossessione
« L’andrewsarco! », urlai, senza sapere
che ero
vittima di una allucinazione, mentre Akira, accanto a me, cercava
invano di darmi forza.
#40 – Sabbia
La sabbia di quella spiaggia era fine e dorata, come quello delle
più belle isole caraibiche dove mi sarebbe piaciuto andare
con
lei.
#41 – Aereo
Quel maledetto aereo ci aveva portati qui, ci aveva divisi e poi
riuniti, ma, soprattutto, ci aveva fatto crescere e diventare adulti
troppo presto, anche nei sentimenti.
#42 – Viaggio
Se solo avessi saputo prima che avremmo vissuto
quell’inaspettata
e terribile avventura al ritorno dalla gita scolastica, ma me ne sarei
rimasto più che volentieri a casa, anziché fare
quel
viaggio per vedere le ragazze – soprattutto Rion –
nude o
vestite solo con il costume da bagno.
#43 – Bosco
Che si trattasse di un bosco o di una foresta, faceva ugualmente paura,
anche con Akira accanto a me.
#44 – Bracciale
Rion non indossava gioielli, ecco perché abbandonai fin da
subito l’idea di regalarle un bracciale fatto con delle
piante
rampicanti.
#45 – Sesso
Mi sarebbe piaciuto fare sesso con Akira, anche se lo consideravo un
maniaco, ma non era ancora giunto il tempo: eravamo già
cresciuti fin troppo in fretta per fare anche quel grande passo.
#46 – Polvere
Non avrei mai permesso che Rion morisse, ritornando polvere:
l’avrei protetta con tutte le mie forze, anche a costo di
perdere
io stesso la vita.
#47 – Penna
« Guarda, Akira! >>, lo chiamai, sventolando
una penna di
quegli uccelli giganti vicino a lui, mostrandogli la zecca che vi era
attaccata, sentendogli poi sussurrare un flebile: “Non
abbiamo
altra scelta”.
#48 – Lingua
La lingua di Rion era morbida e vivace, esattamente come la mia,
intenta a ballare uno sfrenato tango con il suo muscolo, mentre le
foglie di quelle strane piante ci celavano alla vista degli altri.
#49 – Note
Tra lui e Yarai c’era la gara per chi collezionava
più
note a scuola, ma Akira sapeva bene che ad ogni rimprovero
dell’insegnante che mi fosse giunto alle orecchie sarebbe
seguita
una mia punizione.
#50 – Manette
Karino avrebbe indubbiamente meritato le manette per quello che aveva
fatto a Towa, ma se avesse fatto lo stesso a Rion, probabilmente, lo
avrei ucciso con le mie stesse mani, anziché lasciarlo agli
ienodonti.
§Owari§
XShade-Shinra
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