Presa spunto
dalla serie animata di “Magica Sabrina”.
(Per prima cosa
scusatemi se non mi ricordo quanti anni ha Salem e se non mi ricordo se
alla
fine Harvey e Sabrina si mettono insieme … quindi ho creato un ff un
po’ strana
… diciamo solo che è una SalemxSabrina XD)
Appuntamento
con
Salem
Quel giorno
ero
in crisi.
Ah, già,
giusto,
sono Sabrina Spellman e ho 16 anni adesso. E non sono mai riuscita a
conquistare Harvey! È dalle medie che ci provo! Lui sembra essere
interessato
prima a Gem e poi a Cassandra! Ah, ma adesso lo farò ingelosire … si …
e cadrà
ai miei piedi! Devo diventare affascinante e seducente come una vera
adulta! E
dopo vedremo se riuscirai a resistermi, Harvey Kinkle! C’è
solo una persona che può aiutarmi: Salem.
Sarà anche un gatto fannullone, ma quando gli chiedo aiuto non rifiuta
mai! E
poi è lo stregone più affascinante che conosca! Se non mi può insegnare
lui,
chi dovrebbe farlo?
Mi
precipitai in
camera mia dove trovai Salem acciambellato sul davanzale della finestra
ricoperto da cuscini.
Devo dire
che
quando lo vedevo così mi sembrava quasi di avere un vero gatto in casa.
Dormiva
profondamente, riuscii a capirlo dai respiri profondi che faceva. La
sua
personalità si abbinava alla perfezione con il gatto in cui era stato
trasformato, secondo il mio parere.
Cercai di
svegliarlo dolcemente, ma fu tutto inutile. Speravo che se fossi stata
più
dolce mi avrebbe sicuramente aiutato con piacere, ma a quanto pare non
ne volle
sapere.
- SALEM
SVEGLIATI SUBITO O NON AVRAI LA DOPPIA PORZIONE DI ACCIUGHE SULLA PIZZA
STA
SERA!! – urlai a squarcia gola facendolo volare dallo spavento.
-
Signorinella!
Accidenti! Mi hai fatto prendere un colpo!! Adesso un gatto non è più
libero di
dormire in santa pace?? – sbraitò.
- Scusami,
ma
era l’unico modo per svegliarti, dormiglione … -
- Ripeto la
domanda: adesso un gatto non è più libero di dormire in santa pace?? –
- si, ma mi
serve il tuo aiuto! –
- cos’hai
combinato questa volta?? – chiese preoccupato.
- Niente …
è
questo il problema! Non riesco a combinare un bel niente con Harvey! E
mi serve
il tuo aiuto! – lo pregai.
- E tu mi
hai
svegliato solo perché hai problemi sentimentali?! – si accigliò.
- più o
meno si
… -
- e cosa
vorresti che facessi? –
- Vorrei
che tu
mi insegnassi ad essere una brava seduttrice, come gli adulti! Tu sei
bravo in
queste cose, potresti insegnarmi qualche trucchetto! – sorrisi per
convincerlo.
- In
effetti io
sono bravo … - stava cedendo! Lo vedevo pensare a cosa avrebbe potuto
fare.
- Si,
infatti!
Dai, che ti costa? – supplicai.
- E va
bene, mi
hai convinto … ma faremo tutto a modo mio! –
- Siiii!!
Evviva!! – esultai.
- Per prima
cosa
trasformami in umano – ed io non persi tempo. Schioccai le dita e
apparve la
mia bacchetta magica, la battei piano sulla testa del gatto e subito
lui
divenne un affascinante uomo con pantaloni lucidi neri, scarpe dalle
stesse
caratteristiche dei pantaloni, una camicia bianca e i capelli neri e
lisci
tirati dietro dal gel. Certo che faceva proprio la sua bella figura
tutto
elegante. E poi dicono che le ragazze gli cadono ai piedi … e ci credo!
Per
quanto sia centenario (o non so quanti anni abbia in tutto) se li porta
davvero
benissimo! Sembra un semplice ventenne! Accidenti quanto è bello …
Salem mi
sventolò una mano davanti agli occhi per risvegliarmi dai miei
pensieri.
- Svegliati
piccola! Non ho tutta la giornata! – mi sgridò.
- ah … ehm
… si
… certo! – arrossii per l’imbarazzo di essermi incantata davanti a
Salem.
- Beh, da
dove
cominciare? – si mise una mano sotto il mento per pensare – Trovato!
Bene, fa
finta che io sia Harvey e convincimi ad uscire con te. – decise
guardandomi
serio – E non pensare che io sia un maestro facile da convincere! Su,
comincia.
– intrecciò le braccia al petto.
- E se ti
trasformassi in Harvey? – domandai. Si, beh, il suo aspetto mi
distraeva
parecchio da ciò che dovevo fare … quindi se magari l’avessi
trasformato
sarebbe stato più facile!
- Non ci
provare
neanche, l’ultima volta che mi hai trasformato in qualcuno che non sia
io, è
finita che il mondo stava per esplodere! E non chiedermi perché! Non ci
ho
capito niente! –
- Va-va
bene … -
grandioso, balbettavo pure!
- Ok,
convincimi, forza! –
- Ehm … ci
credi
se ti dico che non so nemmeno da dove cominciare?- sorrisi nervosamente.
- Aah … –
sospirò battendosi una mano in fronte – Devo cominciare proprio tutto
dall’inizio! Ci vorrà una giornata intera! E forse di più! –
- Oh, ti
prego
Salem! Aiutami! – continuai a pregarlo – Cosa dici tu di solito alle
ragazze
per conquistarle? –
- Sicura di
volerlo sapere? – si accigliò con un ghigno strano.
- Beh,
almeno mi
faccio un’idea su ciò che mi insegnerai! –
- Ehm … non
so
se posso dirti esattamente quello che dico alle altre ragazze … infondo
sei una
bambina … - mi guardò insicuro.
- Non sono
più una
bambina!! Ho 16 anni!! –mi arrabbiai.
- Sei
comunque
molto più piccola di me … - mi studiò a fondo mentre io lo guardavo
imbronciata
– Oh, e va bene, te lo dico! Certo che sei testarda! Ma non andare a
dire alle
zie che te l’ho detto! –
- ok! –
sorrisi
con 32 denti vittoriosa.
Si avvicinò
al
mio orecchio e sussurrò varie frasi con una voce calda e sicura. E mi
avvicinò
a lui prendendomi per un fianco. Quel tocco sulla pelle mi causò un
brivido che
partì da quel punto e si prolungò per tutto il corpo.
Non vi dico
altro perché Salem mi ha fatto promettere di non dire molto e … perché
è
davvero imbarazzante!
Quando si
allontanò da me sentii il mio cuore battere a tremila all’ora e le mie
guance
in fiamme, per non parlare del tremolio che avevo nelle mani. Detto
così
sembrerebbe che io mi fossi innamorata di quello stregone, ma in verità
è che
quelle parole mi avevano … ehm … come dire? Emozionata? Di certo non
sentivo
lusinghe del genere tutti i giorni!
- Ebbene? –
mi
guardò malizioso – Che ne pensi, piccola? Ti sei eccitata? – domandò
sarcastico
e con quel ghigno che ti fa capire che sta per ridere di gusto.
- Ma che
dici!!
– gli diedi un pugno sul braccio ancora rossa in viso – Non dire
scempiaggini! -
E come
sospettai, iniziò a ridere di gusto per il mio imbarazzo.
- Smettila
di
ridere, stregone dei miei stivali! – divenni ancora più rossa ma sta
volta di
rabbia.
- Ahahah …
scusami Sabrina, ma la tua reazione è stata davvero esilarante – si
asciugò una
lacrima per le troppe risate.
- Fammi
capire,
le ragazze che corteggi così, come reagiscono? – continuavo ad essere
arrabbiata.
-
Mettiamola
così … cadono ai miei piedi, più o meno … sei un po’ troppo piccola per
sapere
i dettagli! – ghignò di nuovo.
- Non sono
piccola!! – sbraitai – Hai intenzione di aiutarmi oppure vuoi solo
continuare a
dire che sono piccola?? –
- No, no,
scusami. Adesso faccio il serio, ok? – sorrise normalmente sta volta.
- Ottimo …
- mi
tranquillizzai anche io.
- Bene,
adesso
che ti ho fatto un esempio, potresti fare ciò che ti ho chiesto? –
adesso era
serio!
- Ehm …
cosa? –
non ricordavo più cosa mi avesse chiesto onestamente …
- Vuoi
cercare
di invitarmi ad uscire si o no?! – cominciò ad irritarsi.
Ma che mi
stava
prendendo? Perché mi comportavo così goffamente??
- Ah, ehm … ecco … certo … Ehi, Harvey! Ti va
di uscire con me … sta sera? - e come al solito balbettai qualcosa che
doveva
sembrare un invito.
Lui mi
guardò un
po’ confuso per qualche secondo, e poi schiattò nuovamente dalle risate.
- Davvero
credi di
invitare Harvey così?? E per giunta balbettante?? Ahahahahahah!
Onestamente
Sabrina, sei sicura di non voler rinunciare? No, perché saresti pessima
come
seduttrice! Dovresti essere più sensuale quando chiedi a qualcuno di
uscire,
no? –
Gonfiai le
guance incavolata nera. Non era giusto! Io ce la stavo mettendo tutta,
ma i
miei sforzi erano inutili e come se non bastasse avevo anche il gatto
che mi
rideva dietro! Anzi, in faccia!
- Non ho
intenzione di arrendermi per niente!! E tu continuerai ad aiutarmi!!
Che ti
piaccia o no!! –
- Contenta
te …
- scrollò le spalle - Beh, allora, il tuo livello è alquanto basso …
secondo me
dovresti solo imparare ad essere più maliziosa, intraprendente,
imprevedibile,
audace … non te lo so spiegare, devi conoscere almeno un po’ colui o,
nel mio
caso, colei che vuoi conquistare così da sapere cosa dire ... E bisogna
essere
molto pazienti, sennò rischi di spaventarlo! E poi … beh, col talento
da
seduttori si nasce, non lo si diventa … - si vantò.
- Beh … lo
conosco fin troppo bene Harvey ma … in sintesi vorresti dirmi che non
ho
speranze? –
- No, in
sintesi
dovresti esercitarti parecchio! – poi si fermò a pensare per qualche
secondo –
Pensavo … potevamo simulare un appuntamento … -
- In che
senso?
–
- Mettiamo
caso
che tu tranquillamente abbia chiesto ad Harvey di uscire, possibilmente
senza
balbettare e possibilmente senza dire tutto ciò che hai detto prima,
chiaro? E
mettiamo caso che lui abbia accettato, va bene? Ecco,
potremmo fare una specie di simulazione
dell’uscita che farai … così potrei vedere un po’ come ti comporteresti
in casi
del genere, che ne dici? E così magari passiamo oltre al chiedere di
uscire …
che è un disastro … –
- Ottima
idea!
Lo sapevo che avrei fatto bene a chiedere a te! –
E così
cominciò
il nostro, o meglio, il mio appuntamento con Harvey alias Salem.
- Bene, per
cominciare, visto che sei stata tu ad invitarlo, dovrai scegliere tu
una meta
romantica. –
- Ovvio, lo
sapevo … - ok, lo ammetto in quel momento mi sentivo un’emerita idiota
… non so
perché, ma avevo una specie di sesto senso che mi diceva “SCAPPAAA!!”.
Proposi il
bowling.
- Ehm …
beh, io
non avrei scelto proprio una cosa del genere per un appuntamento
romantico …
scusami ma … cosa metteresti per una serata del genere? A mio parere
diventerebbe un’uscita tra amici … non trovi? –
- Mmm …
forse
hai ragione … allora … - non mi diede neanche il tempo di terminare la
mia
frase che subito parlò.
- Ho
capito, ti
devo anche spiegare dove bisogna andare per una serata romantica!
Questo è il
colmo però! – sbuffò.
- Va bene,
allora
scegli tu la meta, contento? – mi imbronciai – Adesso potresti aiutarmi
a
decidere cosa mettere? – spalancai l’armadio.
- Beh, per
quel
che prevedo sarà una serata movimentata … - rise tra se e se mentre
guardava
l’armadio … il perché non l’avevo capito per niente … - Quindi ti
propongo un
vestito comodo ma elegante. –
- Ottimo! –
aspettai sperando che mi indicasse quale tra i miei vestiti andasse
bene, ma
niente – E … cioè? Quali tra quelli va bene?? –
- Non sai
scegliere nemmeno un vestito! Cara Sabrina, se tu non fossi così dolce
e delicata
potrei affermare che sei un maschiaccio!! – mi guardò sconvolto.
Gli feci
una
linguaccia smorfiandomi. Poi presi un top bianco, lo abbinai a una
minigonna
bianca ed infine presi delle scarpe bianche aperte con un po’ di tacco.
Presi
il tutto e lo appoggiai sul letto.
- Che ne
dici?
Secondo te questo abbinamento va bene? –
- Si, però
è
tutto un po’ troppo bianco. Secondo me rischi di sporcarti prima o poi
vestita
così … o almeno dovresti spezzare con una borsetta … non so … gialla?
Che borse
hai? –
- Ehm …
metto le
borse in quel cassetto dell’armadio, vedi? – gli indicai un cassetto.
Lui si
avvicinò al cassetto sbagliato cioè quello di sotto e lo aprì per
errore.
- No, no …
non è
quello, è ques … - mi ero avvicinata al cassetto giusto e lo stavo per
aprire
quando incontrai la mano di Salem che intanto aveva capito di cosa io
stessi
parlando. La mia mano si poggiò sulla sua che stringeva il pomello del
cassetto.
Ok, questa
cosa
è assurdamente da telefilm!
Non so
nemmeno perché,
ma mi girai per guardarlo rossa in viso. Lui ricambiò lo sguardo, ma
sembrava
un po’ seccato. Dopo pochi secondi che ero rimasta come un baccalà a
guardarlo,
lui alzò un sopracciglio come se stesse aspettando che io faccia
qualcosa. Poi
realizzai che molto probabilmente voleva che io togliessi la mia mano
da sopra
la sua così magari saremmo riusciti ad aprire il cassetto! Che scema
che sono
certe volte … Così tolsi di corsa la mano facendola passare prima sui
miei
capelli e poi sul collo. Ero terribilmente imbarazzata e solo in quel
momento
mi ero resa conto che il cuore mi stava battendo all’impazzata.
Un’altra volta
… ah! Quanto odio il suo essere cinico! Non so cosa centra … però lo
odio
comunque!
Lui aprì
finalmente il cassetto delle borse e notò subito una borsetta rosa
chiaro. La
prese.
- Guarda
questa!
È perfetta! Rende tutto più dolce. Perfetta per un appuntamento
romantico. Non
spezza granché col bianco, però fa il suo effetto! –
Fidandomi
ciecamente di ciò che diceva, presi la bacchetta magica e in un batter
d’occhio
indossai il tutto.
- Non
vorrai
mica terminare così?! – chiese sconcertato.
- Perché?
Non va
bene così? –
- Certo che
no!!
La pettinatura è importantissima! – e con uno schiocco di dita la mia
pettinatura cambiò: i capelli erano alzati in una coda di cavallo
grazie ad un
codino nero con vicino un fiore stile margherita, rosa.
- è
semplice, ma
di gusto! Non puoi non avere un fiore tra i capelli! A costo che sia il
tuo
cavaliere a regalartene uno … -
- Si certo,
afferrato il concetto … andiamo? – mi sbrigai. Improvvisamente volevo
che
questa specie di appuntamento finisse il più presto possibile! Mi stavo
sentendo troppo a disagio per i miei gusti.
- ma … il
trucco? Non ti vuoi truccare? –
- No,
facciamo
presto, io tanto sto meglio al naturale – abbreviai.
Con uno
schiocco
di dita ci trasportò in un cinema.
- Non
paghiamo
il biglietto? – chiesi vedendo che eravamo già in sala.
- Certo che
no …
solitamente ti direi di pagarlo perché la magia non si usa per queste
cose … ma
oggi facciamo un’eccezione, e poi è solo una prova! – sempre quel suo
solito
sguardo furbetto. Mi stavo quasi affezionando a quello sguardo e a quel
ghigno.
E poi quanto era sexy …
Ok, il mio
pensiero stava delirando! Dovevo finire questa cosa e alla svelta!
Prima avrei
corteggiato Harvey decentemente, e prima non avrei più pensato che il
corpo di
Salem fosse sexy!
Ci sedemmo
in
due posti a caso. Secondo Salem erano i migliori. Va beh, se lo dice
lui.
Cominciò il
film. Un momento, che film eravamo andati a vedere?
- Che film
sarebbe? – gli domandai.
- è un film
d’amore ovviamente … per una serata romantica ci vuole il film d’amore!
E un
gentleman non sarebbe un gentleman se non lascerebbe vedere alla sua
dama ciò
che lei vuole vedere … giusto? Non era con Marizza che discutevi per
andare a vedere
“Cinderella story”? –
- Hai
spiato la
mia conversazione a telefono con Marizza?? – chiesi sconvolta.
- Certo che
no …
un uomo non spia le telefonate della sua dama. Si va soltanto ad
informare dei gusti della sua dama … -
- Oh … -
Non so se
credergli oppure no. Non sarebbe comunque da lui spiare le mie
telefonate! Di
solito dorme o mangia! Intanto Harvey non ha mai fatto una cosa del
genere. se
qualche volta siamo usciti è stato in gruppo e per andare a vedere
qualche film
d’azione …
- Grazie
per la
bella sorpresa! – bisbigliai nel suo orecchio mentre stava per
cominciare il
film.
- Te l’ho
detto,
un bravo seduttore deve saper sorprendere … -
Ad un certo
punto del film mi venne quasi da piangere per tutte le disavventure
della protagonista.
- Ma dai …
piangi pure? – sentivo che mi stava per prendere in giro e così
ribattei: - Mi
dispiace se non sono una cinica come te!! – bisbigliai sarcastica tra i
singhiozzi ed incrociai le braccia al petto innervosita.
- E chi sta
dicendo niente! – ribatté a sua volta – Piuttosto, prendi … - e mi
porse un
fazzolettino bianco.
- G-grazie
… -
balbettai ancora. Presi il fazzolettino e lo usai per asciugarmi gli
occhi.
Che
carino!!
Questa versione di Salem mi stava piacendo molto di più di quel che
pensavo!
Durante il
film,
e non so se furono delle coincidenze, ma ogni volta che c’era una scena
romantica mi sembrava che Salem muovesse apposta la mano per farla
sfiorare e
toccare con la mia. Questo mi aveva provocato dei brividi che non
riuscivo a trattenere.
E che non duravano molto visto che io, pensando che il tocco fosse
stata colpa
mia, mi distaccavo subito spostando il braccio.
Sarà una
sua
tecnica? Bah! Io non li capisco i seduttori! Sono davvero strani!
Poi ad un
certo
punto …
- Sabrina,
in un
cinema mezzo vuoto con vicino il ragazzo che ti piace, è un’ottima
occasione per
provarci … non so se mi spiego, ma se vuoi davvero essere una
seduttrice
dovresti almeno cercare di sfiorargli la mano o cose simili! È da più
di
mezz’ora che cerco di stringerti la mano, ma tu la sposti sempre!
Capisco che
sei presa dal film … ma in un caso del genere dovresti pensare anche al
ragazzo
che ti sta vicino, non trovi!? – si innervosì piano.
- Oh …
s-scusami
… n-non sono abituata, ma farò tesoro dei tuoi consigli … ! - sorrisi
nervosamente.
- Bene,
allora
vediamo come cerchi di stringere la mia mano, su! – si spazientì.
Com’è serio
quando si parla di lezioni di seduzione … anche se credo che alla fine
questo è
mooooolto meno di quello che fa lui con le donne … quanto vorrei
provare ad
essere una di loro …
Ok, il mio
cervello delira ancora!! Questa cosa è stata una pessima idea!! Ma
quando
finisce??
E perché
non
riesco a stringere la mano di Salem?? È come se fossi paralizzata!
Dopo pochi
secondi Salem si stufò del mio restare immobile, alzò gli occhi al
cielo e
sospirò spazientito. Con eleganza fece intrecciare le mie dita con le
sue
stringendo delicatamente. Una specie di scossa mi percorse tutta la
spina
dorsale e la mano cominciò a tremare.
Smettila di
tremare stupida mano!! O Salem si accorgerà del mio imbarazzo!!
- Sabrina,
smettila di tremare … se ti fai trascinare così tanto dalle emozioni,
non sarà
facile conquistare Harvey … -
- L-lo so …
scusami … - ecco, se ne era accorto!
- E poi,
levami
una curiosità, tremi perché stai pensando ad Harvey, o semplicemente
perché non
sei mai uscita con nessuno e quindi non hai mai stretto la mano in
questa
maniera ad un ragazzo? – chiese col suo solito ghigno.
- Ma che
dici! –
lo spinsi col gomito. E lui ovviamente ridacchiò per la reazione.
Più tardi
ci fu
la scena del bacio. Momento che determina la quasi fine del film.
Salem
stranamente cercava di avvicinarsi quanto più possibile a me. Beh,
forse non
era proprio strano, ormai è scientifico che quando una coppia va a
vedere un
film romantico, esce quasi sempre il bacio finale …
Ma non
vorrà
mica baciarmi??
- Sai
Sabrina,
che sei davvero pessima? – disse tranquillamente.
- Salem!
Non ho
intenzione di baciarti! –
- Contenta
tu …
ma almeno, visto che è una prova potevi, chessò, ad esempio appoggiarti
sulla
mia spalla nelle scene che più ti piacevano, insomma, potevi fare di
meglio!
Sai com’è … un ragazzo che fa queste cose non è proprio il massimo da
vedere! –
- Non ci ho
pensato … -
- Male,
molto
male! Una ragazza furba e affascinante sa sempre cosa fare! –
Finito il
film …
non ci baciammo! Che sia ben chiaro! Mi sono rifiutata categoricamente!
E poi
lui non aveva insistito perché diceva che il bacio viene quando deve
venire
senza forzare niente. O almeno è questa la sua teoria … e se ho capito
bene … E
poi mi considera una bambina, figuriamoci se vuole baciarmi …
Ma che
dico! Lui
non deve baciarmi … sennò lo
strozzo!!
Comunque
dicevo,
finito il film, nascosti, uscimmo dal cinema con uno schiocco di dita e
ci
ritrovammo davanti un elegantissimo ristorante.
- Ehm…
Salem, di
solito gli adolescenti vanno in pizzeria, ma in un ristorante così
lussuoso io
almeno non me lo posso permettere! –
Lui sospirò
seccato.
- E va bene
…
certo che voi adolescenti siete difficili da accontentare! –
- Ma non
porterò
mai Harvey in un posto del genere!! –
- Uffa …
cambiamo
posto … - e con uno schiocco di dita ci teletrasportò in una pizzeria.
- Pizza! –
dissi
entusiasta. Mi piace la pizza!
- Questo
causerà
macchie molto grasse sulla mia camicia e sul tuo completino bianco, lo
sai
questo, vero? – blaterò mentre cercavamo un tavolo libero.
- Di questo
non
ti preoccupi quando ordino la pizza con doppia razione di acciughe, eh?
–
scherzai.
- Che
centra, in
quel momento sono un gatto che anche se si sporca, ha la possibilità di
lavarsi
con la lingua! Ma adesso non sono un gatto … sono un seduttore… – mi
accarezzò
un fianco rapidamente e con sguardo malizioso. Altri brividi percorsero
tutto
il mio corpo. Stavo odiando quella sensazione… come faceva a crearla??
Io
probabilmente stavo perdendo tempo perché non ci sarei mai riuscita, ma
lui
come faceva provare quella sensazione??
Durante la
cena
Salem non faceva altro che darmi istruzioni su come sedermi, come
comportarmi,
come parlare, come mangiare, come impostare le espressioni (eh???!),
come pensare come una seduttrice!!!
Fu
incredibile!
Assurdo! Da una parte vedevo il Salem sapientone che conosco sempre,
dall’altro
invece vedevo un uomo assolutamente affascinante, superlativamente
galante e
completamente irresistibile … Nonono!! La situazione stava
terribilmente
precipitando! O facevo qualcosa per scappare, o sarebbe stato
inevitabile il
mio “saltargli addosso”. Il che non mi aggrada …
In sintesi
fu un
po’ come era successo poco prima al cinema.
Riuscimmo a
non
macchiarci per niente di salsa! Grandioso!
Finita la
pizza
senza neanche una macchia, uscimmo tranquillamente dalla pizzeria verso
le 11.
Si, ci eravamo fermati a parlare talmente tante volte che quella pizza
sembrava
immensa!
Comunque,
pensavo che la serata finalmente fosse finita …
- Non
vorrai
mica tornare a casa, piccola?! – si sorprese Sa.lem.
- Beh…
l’appuntamento è finito o sbaglio? –
- Sbagli,
signorina! Te l’ho detto: un buon seduttore deve saper sorprendere! – e
con uno
schiocco di dita ci teletrasportò su una spiaggia.
- Salem!!
Perché
mi hai portato qui?!! – domandai quasi disperata. Volevo solo tornare a
casa o
avrei fatto la più brutta figura del mondo davanti al mio gatto!!
- Non dirmi
che
non ti piace! – esclamò amareggiato.
- ehm …- quanto sei bello… - non è questo… è che…
- ho scoperto una parte di te che prima
non conoscevo e stai cominciando a piacermi! – non fa un po’
fresco qui? –
balbettai inutilmente…
- A questo
si
può rimediare! – sorrise contento. Schioccò le dita e fece apparire una
giacca,
esattamente la giacca che avrebbe dovuto indossare lui sopra quei
pantaloni che
aveva, e me la appoggiò con gentilezza sulle spalle coprendomi.
Sembrava che ci
tenesse davvero tanto a quella specie di appuntamento… ma non poteva
essere
possibile! Accidenti! Ma perché ho chiesto aiuto a lui!?
- G-grazie
… -
balbettai arrossendo.
- Prego… -
cominciammo a camminare mentre lui fece girare il braccio attorno alle
mie
spalle. Sembrava un ragazzo normalissimo che abbraccia la sua fidanzata
e che
le infonde sicurezza e protezione. Cose che Salem già mi infondeva
sempre, ma
quel giorno mi stavo quasi per sciogliere sotto il suo tocco dolce.
Passeggiavamo
sulla riva senza che l’acqua potesse arrivare ai nostri piedi.
Avevamo
cominciato
a parlare del più e del meno.
- Sai, a me
l’acqua
non piace… - aveva detto ad un certo punto il mio cavaliere.
- Sei un
gatto,
mi pare giusto –
- Ti sei
dimenticata che sono stato trasformato in
un gatto? Prima ero uno stregone… e comunque l’acqua non mi piaceva… -
- Come mai?
–
- Non lo
so… -
si era un po’ rattristato in quel momento.
- Trauma
infantile? –
-
Probabile… una
volta da piccolo una delle mie tate mi lanciò in acqua per insegnarmi a
nuotare…
era acqua gelida! – ebbe un brivido.
- Che tata!
Come
si fa ad insegnare ad un bambino come si nuota buttandolo in mare?! –
mi irritai.
- Beh…
ovviamente i miei ricordi sono un po’ confusi… evidentemente la cosa mi
ha
traumatizzato abbastanza… o forse sono passati fin troppi anni… - che
aria
malinconica che aveva assunto…
Vedendolo
così
triste non potei frenare l’istinto di rassicurarlo un po’. Ma non avevo
idea di
cosa dire. Così gli strinsi la mano e appena si girò verso di me gli
sorrisi
dolce.
Lui mi
guardò
stupito, ma poi sorrise anche lui.
Poi
finalmente
mi vennero in mente le parole che gli avrei potuto dire prima…
mannaggia…
comunque gliele dissi subito dopo.
- Non
preoccuparti. Capita di avere paura… io ho sempre paura! Magari non
dell’acqua,
però… -
Lui rispose
solo
stringendo ancora di più la mia mano.
- E-e poi…
-
continuai – Nessuno ti giudica per una cosa del genere! – lo rassicurai.
- Grazie… -
sussurrò girandosi dall’altra parte. Poi fece intrecciare le nostre
dita come
al cinema.
Il cuore
riprese
a battere più velocemente.
- Sai…
nessuno
mi aveva mai detto cose così… -
Cercai il
suo
sguardo poiché non mi andava che mi girasse le spalle, ma quando lo
trovai mi
sembrò quasi di vedere lo stesso imbarazzo che stavo provando io. E
appena lui
si accorse del mio sguardo sussultò e cominciò a balbettare:- M-ma del
resto
i-io non mi metto a parlare di queste cose con l-le donne con cui esco…
p-potrei annoiarle… - parlava come una macchinetta innervosita, ma io
non l’avevo
ascoltato del tutto… diciamo solo che avevo in quel preciso momento
capito di
essere un tantinello innamorata di
Salem… non che io mi innamori al primo appuntamento, che sia chiaro, ma
era già
dall’inizio che avevo una specie di legame con lui, anche se credo non
me ne
sarei mai accorta se non fossi uscita per finta con lui!
Interruppi
il
suo discorso appoggiando le mie labbra sulle sue baciandolo
delicatamente e a
quel contatto entrambi sussultammo.
Riprendendo
un
minimo di ragione mi staccai velocemente guardandolo imbarazzata.
Risi
nervosamente
vedendolo con sguardo confuso.
- S-scusa…
n-non
s-so cosa… cosa mi è saltato in mente! – mi allontanai velocemente
riprendendo a
fare quell’ipotetica passeggiata, ma lui mi prese un braccio
fermandomi, mi
girò velocemente verso di lui e riprese a baciarmi in modo molto più
esperto di
quanto potessi fare io!
Quando ci
staccammo io ero completamente rossa e il cuore mi batteva a mille, per
non
parlare delle farfalle nello stomaco e del tremolio delle mie gambe.
- Allora
qualcosina
da me l’hai imparata – sorrise.
- E cioè? –
- A fare la
prima mossa. Per esempio… e tra poco imparerai anche a baciare. – e
riprese a
baciarmi.
Io mi
allontanai
un po’.
- Ehm… -
- Che c’è? –
- Non è una
cosa
tanto giusta… -
- E da
quando la
vita è giusta? – ghignò.
Effettivamente
aveva ragione… ma poi mi sarei sentita in colpa per tutta la vita!!
- Si, ma…
mi
sentirò in colpa… -
- Per aver
fatto
cosa? – si avvicinò di un passo.
- B-beh…
per…
ecco si insomma… -
- Per
esserti
innamorata di uno stregano trasformato in gatto per punizione? Maddai… -
- N-non
sono
innamorata! – mi irritai arrossendo ancora di più.
- Oh si che
lo
sei… - sogghignò nuovamente e si avvicinò ancora di un passo. Troppo
vicino
adesso!!
- C-cosa te
lo
fa pensare?... – cercai di ignorare il suo sguardo malizioso.
- Il fatto
che
eviti il mio sguardo… e questo è uno dei molti motivi… vuoi proprio che
te li
elenchi? – adesso era ad un centimetro dal mio naso.
- N-no
g-grazie…
- perché ho risposto così?? Boh! Salem mi rimbecillisce!
Mi baciò
nuovamente
e poi mi sussurrò all’orecchio:- Visto che dici di non essere piccola
allora
sai cosa succede quando un uomo e una donna si amano tanto… -
A che
alludeva??
Ok, stavo letteralmente scoppiando, o me ne andavo, o sarei rimasta per
sempre
con Salem… cosa avrei scelto io secondo voi? Quel Salem sa sempre come
incastrarmi… anche se io non sono d’accordo…
Il giorno
dopo
mi svegliai nel mio letto con Salem che mi circondava con le sue
braccia in
forma.
Non sarebbe
il
caso di raccontare i particolari, ma penso che abbiate capito che
abbiamo fatto…
cosacce, no?
Guardai la
sveglia ed erano le 7:40. Accidenti! Dovevo andare a scuola!!
- Oh,
cacchio!! –
mi catapultai giù dal letto svegliando Salem – Salem, svegliati!
Vestiti! Devo ritrasformarti
in gatto prima che le zie scoprano tutto questo!! Muoviti!! –
E così il
moro
si alzò di malavoglia guardandomi mentre mi vestivo il più velocemente
possibile.
Era tutto
spennato… che carino!!
- Dai,
muoviti!!
Le zie verranno a momenti per dirmi che la colazione è pronta!! –
Lui
schioccò le
dita e in un battibaleno era già pronto per la colazione. Peccato per
quello
sguardo terribilmente assonnato.
Finita di
vestirmi, feci comparire la bacchetta magica.
- Aspetta!
– mi fermò.
- Cosa c’è?
–
- Non mi
baci
prima di andare a scuola? E soprattutto prima di ritrasformarmi? –
ghignò.
- Salem,
ma… non
so se è la cosa giusta, te l’ho detto… -
- Non eri
dello
stesso parere sta notte… - ghignò di più.
- C-che
centra…
ero confusa! – arrossii.
- Si
certo…beh,
io non mi pento di nulla di quel che ho fatto, anzi sono sontuosamente
felice… e tu? – mi guardò serio. (Non so perché ma mi
è girato di aggiungere quella tipica frase di Salem alla fine della
sigla del
cartone… se non vi piace o pensate che non ci azzecchi un cavoletto…
ditemelo
XD by me)
Ci pensai
per un
pochino… e arrivai anche alla conclusione che non mi pentivo di un bel
niente…
ma non avevo il coraggio di dirglielo.
Velocemente
lo
baciai facendogli capire ciò che pensavo. Lui mi sorrise contento della
mia
scelta e si fece tranquillamente ritrasformare in gatto.
- Bene. Io
scendo a fare una colazione veloce e poi corro a scuola… ci vediamo al
ritorno!
– gli sorrisi dolcemente e mi avviai verso la porta.
- Buona
giornata, piccola! –
- Non
chiamarmi
piccola!! –
Mi mandò un
ultimo sorriso prima che io scendessi le scale.
Vi è piaciuta la
storiella?? *w* wa, era da una vita che volevo scrivere una
Salem/Sabrina, ma
non mi veniva mai in mente come creare la situazione. Poi un giorno mi
è venuta
l’illuminazione e l’ho scritta! *w* abbiate pietà di me perché l’ho
scritta
tipo con la febbre a 38 e non so cosa sia potuto uscire da tutto ciò XD
fatemi
sapere cosa ne pensate, mi raccomando! Ci tengo a sapere come
aggiustare la mia
scrittura, quindi anche le critiche sono ben accette XD salutoni!!
PS: questa
storia è dedicata alla mia cara amica Misty_Pan96!! ^^ non è nulla di
particolare però ci tenevo a dedicarti una storia su una coppia che ti
piaceva
e siccome nn mi veniva in mente niente su Ben10 allora ho pensato a
questo ^^
spero ti sia piaciuta!! Bacioni!!
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