Non si imbroglia con il primo bacio
Storia scritta per il contest "Lezioni di Anatomia" indetto da Lu_Pin e portato a termine da foxfeina, classificandosi
terza e vincendo inoltre il "Premio Caratterizzazione".
- Personaggio scelto: Ron
Weasley
- Frase scelta: Per
essere veramente bello un bacio deve significare qualcosa. Deve essere con
qualcuno che non riesci a toglierti della
testa, così quando le vostre labbra si toccano, l’emozione è fortissima, un
bacio così caldo e profondo, da farti dimenticare di riprendere fiato. Non si
imbroglia con il primo bacio… perché quando incontri la persona giusta, il
primo bacio è davvero tutto!
Non si imbroglia con
il primo bacio
Ron lo guardava con un’espressione ebete
e un sorriso compiaciuto stampato sul volto.
Questa volta aveva vinto!
Era riuscito, dopo tanto tempo, a far
comparire quei numeretti verdi sul display. Beh, era una piccola vittoria
personale.
Controllò di nuovo il tempo segnalato
sulla scatola e, euforico, premette il tasto di accensione di quell’aggeggio.
- Miseriaccia! - esclamò. Si era
nuovamente azzerato tutto.
Maledicendo mentalmente, come sempre,
quell’idea di Hermione, lanciò uno sguardo bramoso alla sua bacchetta. Quelli
erano i giorni che più odiava!
Una volta al mese c’era la “Settimana
Senza Magia”, perché Hermione voleva preservare quelle che erano le sue origini
e voleva che anche la famiglia lo ricordasse.
Sarebbe stato così semplice, invece, far
esplodere quei piccoli semi tutti insieme con un semplicissimo incantesimo.
Osservò di nuovo la bacchetta, conservata assieme alle altre tre nella teca
appesa al muro.
Ci avrebbe provato solo un’ultima volta,
si disse, poi avrebbe usato la magia; Hermione stava facendo la doccia, ma lui
sapeva che lo avrebbe scoperto lo stesso.
Aveva fame però.
Girò quella che aveva capito essere la
manopola del tempo.
Invece no, forse si era sbagliato. Di
nuovo.
Spazientito, provò a premere tutti i
tasti.
- Miseriaccia! - ripetè sbattendo le
mani sul piano di marmo.
Basta, avrebbe usato la magia, non
poteva stare appresso a quegli stramaledetti marchingegni.
Sentì una risata limpida e si voltò; sua
figlia Rose era appoggiata, a braccia incrociate, con la spalla contro lo
stipite della porta della cucina e lo guardava divertita.
Da quanto era lì?
Si avvicinò e in due sole mosse azionò
il microonde, la luce si accese e il piatto cominciò a girare, mentre il
pacchetto dei pop-corn iniziava a gonfiarsi.
- È divertente vederti perdere la
pazienza - sorrise Rose.
- Umph! - sbuffò Ron indispettito. - A
cosa serve l’elettricità - almeno aveva imparato la maggior parte dei “termini
tecnici” - in una casa di maghi? - borbottò.
Nel frattempo Rose aveva preso una
scodella e ne aveva versato dentro il contenuto del sacchetto, porgendo al
padre la merenda.
- Lo sai che la mamma ci tiene - disse
Rose seguendo il padre nel salottino. - E poi, dopo tutti questi anni avresti
dovuto già capire come funziona la tecnologia.
Ron rispose con un’alzatina di spalle e
un borbottio indefinito. - Ne vuoi? - le chiese dopo, offrendole i pop-corn.
- No, grazie - rispose Rose, però si
sedette sul divano accanto a lui. Lo guardava sovrappensiero, poi si decise a
chiederglielo. - Papà, quando hai dato il tuo primo bacio? È stato con la
mamma?
- No, non è stato con Hermione - rispose
con un sorriso storto. - È stato durante il mio sesto anno a Hogwarts, con una
mia compagna di casa. Avevamo appena vinto la partita di Quidditch contro i
Serpeverde; io ero il portiere, sai, e avevo parato tutti i tiri! - ricordò
orgoglioso.
Rose sorrise per l’atteggiamento del
padre sulla cui faccia era comparsa la tipica espressione di quando si vantava
per qualcosa.
- Comunque, - riprese - durante i
festeggiamenti per la vittoria, nella nostra Sala Comune, è successo: Lavanda
mi è saltata addosso baciandomi. Ecco il mio primo bacio. È stato strano
inizialmente, ma piacevole. All’inizio… - agguinse enigmatico dopo. - Perché lo
volevi sapere? - le chiese tornando a sorridere.
- Beh… - Rose non sapeva se parlarne con
il padre, lui era stato sempre un tipo molto geloso. - Ecco, c’è un ragazzo che
mi piace, del mio stesso anno - disse infine.
Proprio come aveva previsto, il volto di
Ron si rabbuiò. Borbottò qualcosa che somigliava tanto a “Rose, hai quindici
anni!”. - E chi è?
- Tu non è che eri molto più grande di
me! - ribatté la figlia a testa alta. - Il fatto è che sono preoccupata - disse
cercando di sviare l’attenzione di Ron dall’identità del ragazzo.
- Preoccupata per cosa?
C’era riuscita.
- Non proprio preoccupata, ma timorosa,
in ansia; però sono anche eccitata, emozionata. Insomma, papà, ho un
appuntamento - Confessò dopo. Tra Ron e Rose c’era sempre stato un ottimo
rapporto, molto confidenziale. - E vorrei che fosse tutto bello, compreso il
bacio - che sperava tanto ci sarebbe stato.
Ron la guardò sovrappensiero, era strano
vederlo così concentrato; avrebbe voluto porle tante domande, avrebbe dovuto
fare il padre e accertarsi di molte cose, ma adesso voleva solo confortare la
figlia. Le rivolse un sorriso smagliante - Per essere veramente bello un bacio
deve significare qualcosa. Deve essere con qualcuno che non riesci a toglierti
della testa, così quando le vostre labbra si toccano, l’emozione è fortissima,
un bacio così caldo e profondo, da farti dimenticare di riprendere fiato. Non
si imbroglia con il primo bacio… perché quando incontri la persona giusta, il
primo bacio è davvero tutto!
Era così, lei non riusciva a toglierselo
dalla testa, bramava il contatto delle loro labbra. Il giorno successivo
sarebbe stato l’ultimo delle vacanze di Pasqua, tornati a Hogwarts si sarebbero
rivisti.
Sorrise.
- Quando mi hai parlato del bacio con,
come si chiamava? Lavanda?, non ne eri così entusiasta prima.
- Perché adesso stavo pensando al mio
primo bacio con la mamma - le rispose Ron felice.
- Quando è stato? - chiese Rose curiosa.
- Durante la battaglia di Hogwarts -
disse lui tornando con la mente a quella sera. Quel 5 di Maggio erano successe
molte cose. - È stato poco prima della fine di tutto - poco prima della morte dello
zio Fred. - Lei mi è saltata con le braccia attorno al collo e io la tenevo
stretta a me. Per un breve istante non esisteva più nulla a parte noi,
esistevano solo le nostre labbra a contatto, i nostri respiri che si fondevano,
le nostre braccia a stringerci a vicenda; come se il mondo attorno a noi si
fosse fermato, come se non ci fosse più nessuna guerra. Esistevamo solo io,
Hermione e il nostro primo bacio.
Erano passati ventitré anni, ma ogni
volta che pensava a quel momento, Ron ricordava tutte le sensazioni che aveva
provato; le provava di nuovo tutte.
Rose rise piano, non voleva interrompere
quel momento di beatitudine, suo padre era incantato con espressione sognante e
un sorriso enorme stampato sul viso.
Rose si alzò dal divano e Ron si
riscosse.
- Ciao pa’ - lo salutò dandogli un bacio
su una guancia.
- Ciao, tesoro - rispose mentre lei
cominciava a salire le scale per andare in camera sua. - Ah, Rose.
- Sì? - disse fermandosi con un piede
già sul gradino successivo.
- Con chi esci? - le chiese Ron geloso.
Rose rise forte questa volta. - Non te
lo dico, papà - rispose con dolcezza riprendendo a salire. - Forse un giorno te
lo farò vedere - la sua voce gli arrivò lontana, echeggiando nella tromba delle
scale.
Ron sorrise posando la testa sul
poggiaschiena. “Quanto crescono in fretta i figli!” pensò.
Era ancora scombussolato dalle
sensazioni che lo avevano colto mentre raccontava a sua figlia del suo primo
bacio con Hermione.
Chissà se Hermione era ancora sotto la
doccia. Sorridente si alzò dal divano precipitandosi verso le scale.
La scodella con i pop-corn rimase
abbandonata sul basso tavolino di vetro.
TERZA CLASSIFICATA
Ale91 – Non si imbroglia con
il primo bacio
Stile: 9/10 punti
E' uno stile molto semplice,
adatto sicuramente ad uno Slice of Life come questo. Riesce a seguire la realtà
quotidiana, nonostante a volte sia un po' troppo portato al livello del
parlato. Di piacevole lettura, sicuramente.
Grammatica: 7,5/10 punti
Ti consiglio di fare un po'
più attenzione alla grammatica del testo, perché è un peccato che ti abbassi
così il punteggio! "Agguinse" anziché "aggiunse",
"ribatté" con l'accento sbagliato, "ventitré" senza accento
e via dicendo. Occhio, mi raccomando! :)
Caratterizzazione dei
personaggi: 10/10 punti
Assolutamente perfetta! Di
Rose sappiamo poco ovviamente, è vero... ma come non immaginare la situazione
ESATTAMENTE in questo modo? Ron il papà geloso, Rose la primogenita con un
bellissimo rapporto con il padre. Veramente ben riusciti, entrambi!
Originalità della trama:
10/10 punti
Non avevo mai letto qualcosa
del genere, e l'idea mi ha divertita non poco. La parte iniziale, poi, che fa
da sfondo e da quadretto introduttivo, è assolutamente brillante! Riesce a
contestualizzare benissimo la scena, rendendola realistica al massimo!
Utilizzo della frase: 10/10
Nulla da eccepire, inserita
benissimo. Sembra quasi parte integrante del testo.
Gradimento personale: 5/5
Mi è piaciuta tantissimo, te
ne sarai accorta. E credo che la settimana senza magia sia assolutamente una
cosa da Hermione. Brava, davvero!
Totale: 51,5/55 punti
Un grazie immenso a Lu_Pin che ha indetto il meraviglioso
concorso e a foxfeina che ha giudicato le storie partecipanti.
Grazie! ^_^
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