- BOOM! -

di Selene Silver
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- BOOM! -

 

Eccolo, ecco il bisogno che arriva, ed è come un'ondata che sale e minaccia di sommergerlo e soffocarlo. Il dolore, il dolore è alle porte della sua mente e lo ucciderà, lo farà per davvero…

Scrolla la testa. Piantala, Robert. Il dolore è passato, adesso.

Ma è alle porte della sua mente e bussa; non il dolore vero, ma il ricordo, che è quasi altrettanto crudele. Ha bisogno di un drink, ne ha bisogno adesso.

Prende un profondo respiro. Il sudore gli gocciola sulla schiena sotto il cappotto di pelle. Si guarda intorno; il negozio di strumenti è pieno.

Ha bisogno di qualcosa di forte, ne ha bisogno adesso, o il desiderio, sommato al  ricordo del dolore lo uccideranno.

Respira, Robert. Respira.

Abbassa lo sguardo sulle proprie mani, vede che tremano. Respira, respira. Unisce le dita in un cerchio, come se stesse tenendo fra le mani un bicchiere.

DoloredoloredoloredoloreBISOGNO!

Urla: «BOOM!» e quasi non si accorge che la gente si volta con spavento per guardarlo mentre porta di scatto le mani alla bocca e finge di bere tutto d'un fiato il bicchiere del più letale cocktail al mondo… assenzio, magari.

Ed il dolore, il bisogno, smettono di tormentarlo: l'onda si placa, non c'è più nessuno che bussa alla porta del suo cervello, del suo controllo. Sorride, soddisfatto, abbassa di nuovo la testa e torna a essere il discreto uomo vestito di scuro che fissa con aria interessata una Gibson SG.

 

«Vede, signor Mars, in realtà è tutto nella sua mente…»



È singolare che la mia seconda ff sui Crüe sia su Mick Mars. Non che io abbia qualcosa contro zio Mick (anzi. Se dovessi affidare mio figlio a uno dei Crüe - non vedo perché dovrei, ma mettiamo il caso - sceglierei di sicuro lui, e certamente non Tommy o Vince. A Nikki non potrei affidarlo perché lui sarebbe con me a fare qualunque cosa io debba fare u.u) ma diciamo che lo trovo un po' inquietante. Insomma, in quella foto con le crocerossine la sua faccia è più bianca del vestito da infermiera! O.O
È ambientata nel periodo fra Girls, girls, girls e Dr. Feelgood, quando Mick stava smettendo di bere (credo in seguito all'operazione di ricostruzione del bacino, ma non ne sono sicura) e riusciva a farlo solo con questo suo particolarissimo metodo raccontato in alcune interviste e nel libro Dr. Feelgood di Filippo Pagani.




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