The very first time
A Effie,
la mia co Mercer-Inside,
unica e inimitabile.
"Da oggi avrai un nuovo amico con cui giocare"
Questo gli aveva detto suo padre mentre
trasportava il pesante materasso in camera sua e lo ricopriva con
lenzuola che, tempo prima, erano state sue.
E Michael aveva avuto paura. Paura di dover
dividere il suo armadio, i suoi spazi, la sua vita. Paura di perdere
l'affetto del padre. Paura di avere gente estranea che gironzolava per
casa sua.
Sì, perché lì
era tutto suo.
Lì era nato e cresciuto, gli apparteneva di diritto.
E se poi il nuovo arrivato fosse stato un bullo?
Uno di quelli che si divertono a tormentare i ragazzini? Poteva anche
essere. Anche se gli avevano detto che era più giovane di
lui di due anni, poteva sempre essere un tipo pericoloso.
Ma quando si erano incontrati per la prima volta
e lo aveva visto così piccolo e impaurito, i lunghi capelli
biondi a coprirgli gli occhi, tutti i suoi timori erano si erano
dissolti come fumo.
Quello scricciolo tremante... un bullo? Ma come
aveva potuto pensarlo? Era grosso la metà di lui, alto
qualche centimetro in meno. E lui che ne aveva avuto persino paura...
Il suo volto si aprì in un sorriso
mentre, stendendo il braccio davanti a sé e porgendogli la
mano aperta, si avvicinava a quello che da quel momento in poi avrebbe
potuto chiamare "fratello".
- Ciao, io sono Michael Douglas Henry Kroeger -
esclamò - Oppure Mike, scegli tu.
Il biondo l'osservò a lungo, poi
finalmente smise di tremare. Non gli era di certo sfuggita la
differenza di corporatura tra loro due, ma quel tipo sembrava
simpatico. E, cosa più importante, suo padre gli stava
offrendo una nuova casa, una nuova vita.
Si avvicinò quel tanto che bastava a
stringere la mano che gli veniva offerta.
- Chad.
I Kroeger sono gente a posto, decise. Persone di
cui ci si può fidare. Avrebbe avuto un nuovo padre, uno
bravo. Meglio di quello di prima, poco ma sicuro. E poi, anche sua
madre sorrideva.
Sì, sarebbe andato tutto per il verso
giusto, una volta tanto.
Ok, diciamo che, quando il mio
unico neurone ha avuto questa pensata, sembrava una buona idea. Poi...
vabbè.
In teoria dovrebbe descrivere il primo incontro tra Mike e Chad, ma non
so cosa ne sia venuto fuori.
Quello che conta, però, è che questa schifezzuola
va dedicata con tutto il cuore a Effie, la
mia compagna di viaggio a Detroit, sulle tracce dei Mercer. Una persona
meravigliosa che sono felice di aver conosciuto e che spero riesca a
sopportarmi ancora per taaaaanto tempo. In caso contrario,
manderò Bobby a spezzarle gli alluci (è una
storia lunga) :) Grazie di tutto, tesoro!
Bon, chiudo ringraziando chiunque leggerà,
recensirà e/o inserirà in una delle tre liste
questa storia!
Alla prossima!
Baci8
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