"Il volo 413 proveniente da Parigi è in fase di
atterraggio" annunciò la voce meccanica che negli ultimi 30
minuti aveva fatto compagnia a Hyoga e Zoro nella sala d'attesa
dell'aeroporto.
"Finalmente" disse Zoro, esaltato. Erano tre anni che non vedevano
Sanji ed era meraviglioso rivedersi in un'occasione tanto gioiosa.
Una decina di minuti più tardi ecco apparire una fila di
persone con i rispettivi bagagli a mano.
Ed ecco apparire Sanji.
Era leggermente diverso da come se lo ricordavano: portava il pizzetto
ed aveva un'espressione diversa da tre anni prima. Era più
da uomo.
Evidentemente aveva superato brillantemente la morte del padre e si
vedeva che la sua nuova vita in un bilocale senza più
camerieri e personale vario lo aveva maturato e reso responsabile.
Anche Zoro e Hyoga erano cambiati fisicamente: il primo ora portava i
capelli molto corti, quasi rasati. Aveva iniziato a praticare uno sport
con la spada e questo gli aveva causato, oltre a dei gran muscoli,
qualche cicatrice sul corpo durante degli incidenti in qualche
allenamento; Hyoga invece portava un paio d'occhiali da vista con una
montatura che si abbinava splendidamente al biondo dei capelli sempre
lunghi. Nami non era riuscita a convincerlo a tagliarli neanche in
vista di quell'evento così importante.
Andarono incontro a Sanji che affrettò il passo per
salutarli e abbracciarli.
"Caspita, quanto mi siete mancati! Come state?" e mentre aspettavano la
valigia del biondo, iniziarono a raccontarsi le ultime
novità.
"Due mesi fa mi hanno assunto come cuoco in un ristorante!"
iniziò Sanji "e credo che presto mi daranno una promozione
perchè mi reputano molto bravo!"
"Grande San! Allora potevamo ingaggiare te per il banchetto del
ricevimento" scherzò Hyoga.
"Si certo, così sarei dovuto restare a sgobbare dietro ai
fornelli mentre voi festeggiavate? No grazie" rise "Però,
chi l'avrebbe mai detto...io quasi capo cuoco, Zoro ispettore di
polizia e tu, Hyoga, sei un giovane insegnante. Ci siamo tutti ben
sistemati."
"Si, e ora il nostro fratellino si sta per sposare" rispose Zoro.
"Già..direi che in campo amoroso sono sempre stato
più fortunato di voi due scapoli d'oro"
[Qualche mese prima]
Dopo una giornata
passata in giro per ristoranti a lasciare curriculum, Sanji stava
tornando a casa.
Aveva da poco chiuso la
chiamata con una ragazza conosciuta qualche sera prima in un locale, ma
già aveva capito che sarebbe stata la solita storiella da
poco conto.
Arrivato davanti al
portone estrasse le chiavi dalla tasca dei jeans e aprì.
Non vedeva l'ora di
farsi una doccia calda dopo aver girato per tutta la città.
Mentre percorreva
l'atrio buttò un'occhiata veloce alla casella delle lettere.
Attraverso il vetro scuro si intravedeva che c'era della posta e quindi
l'aprì.
Oltre a due volantini di
pizzerie con consegna a domicilio, c'era una busta di un verde chiaro.
L'indirizzo era scritto con una grafia familiare.
Buttò i
volantini nel bidone della carta nel cortile e si avviò
verso l'ascensore, e lì iniziò ad aprire la
busta. All'interno c'era un biglietto dello stesso verde della busta,
piegato a metà.
Sopra a una di queste
metà esterne c'era scritto:
"Invito per: Sanji
Kint".
Rimase perplesso,
perchè non era scritto in francese, come tutta la posta che
riceveva ormai, ma in inglese. Il cuore perse a battere più
velocemente mentre apriva il biglietto e leggeva.
"Il giorno 21 luglio si
terrà il matrimonio di Hyoga Wetly e Nami Flyer. I futuri
sposi sarebbero felici di avere accanto amici e parenti".
Lesse il testo
più volte, con la bocca aperta in un sorriso felice.
Entrato in casa
lasciò chiavi e lettera sul tavolino del piccolo soggiorno,
prese il cellulare e compose un numero che sapeva ancora a memoria
nonostante gli anni.
Gli rispose una risata.
"Ciao bello! Devo dedurre che ti è arrivata la
partecipazione?"
Fu una strana sensazione
risentire la voce di Hyoga. Un tuffo nel passato.
"Eh si...e tu non mi
avvisi di queste novità? Lasci il compito a un banale
invito, facendomi perdere un battito in ascensore per la sorpresa?"
rispose con un tono da finto offeso.
Ancora una risata.
"Ci tenevo che fosse una
sorpresa. E se hai perso un battito per questo, siediti
perchè non vorrei che ci rimanessi secco per quello che devo
dirti".
Mentre Hyoga parlava,
Sanji era andato in cucina e aveva preso una birra dal frigo.
"Mi devo spaventare?"
"No. Anzi, è
una cosa che credo sia abbastanza scontata. Vorrei che tu e Zoro mi
faceste da testimoni".
Usciti dall'aeroporto erano andati a bere qualcosa in un bar.
"Ah, tu non sai chi saranno la damigelle di Nami" esclamò
Hyoga mentre sgranocchiava le patatine che aveva portato loro una
cameriera. Gli era venuto in mente all'improvviso, e aveva interrotto
Zoro che stava raccontando a Sanji dell'ultima indagine a cui aveva
lavorato.
"Oh, ci sarà da ridere" commentò il verde.
"Perchè? Chi sono?"
"Una si chiama Bulma ed è una giornalista collega di Nami,
mentre l'altra..." rispose Hyoga, facendo una pausa per indispettire
l'amico "..è Ran".
"Oh cielo" commentò Sanji, semiserio. Tutte le volte che gli
amici erano andati a trovarlo a Parigi, Ran non si era mai unita a
loro, e pure quando era lui a tornare in America, quasi sempre lei
aveva da fare e non usciva con loro.
"Ah, e io ballerò con Bulma ai primi balli" Zoro fece un
occhiolino, sorridendo "quindi..." e appoggiò una mano sulla
spalla di Sanji, mentre con l'altro braccio si teneva appoggiato al
tavolo.
"..quindi io dovrò ballare con Ran!" concluse il biondo.
"Non ti crea problemi, vero?" chiese Hyoga preoccupato.
"Ma ti pare?" rispose Sanji bevendo un sorso della sua birra "siamo
adulti, direi che si può affrontare un ballo. Specialmente
se è per te!"
Tutti e tre sorrisero e Zoro, alzando il suo bicchiere, disse:
"E allora brindiamo al matrimonio di Hyoga e mia sorella!"
Dopo che tutti ebbero finito di bere, il futuro sposo prese la parola
"C'è anche un'altra cosa a cui brindare, a essere sinceri.
L'abbiamo scoperto due giorni fa: saremo in tre all'altare!"
Per poco ai due amici non cadde il bicchiere che ancora tenevano
leggermente sollevato dal tavolo.
"Nami è incinta!" annunciò felice Hyoga.
"Congratulazioni!" esclamarono all'unisono Zoro e Sanji.
"Ovviamente se sarà un maschio lo chiamerete come lo zio
Zoro, non è vero?" chiese il verde.
"Ma ti pare? Avrà il nome dello zio Sanji, che è
molto migliore del tuo!" obiettò l'altro.
Sentendoli bisticciare, Hyoga sorrise, pensando a come avrebbero
reagito gli amici/fratelli nel caso fosse stata una femmina.
E' inutile dire che Il pensiero di Hyoga risultò corretto e
che circa nove mesi più tardi nacque Saori. Credo che sia
anche inutile dire che durante il secondo ballo, tra Sanji e Ran
scoccò nuovamente la scintilla, mentre si scoprì
che Zoro adocchiava Bulma già da qualche tempo e che lei
ricambiava le attenzioni.
Sanji tornò ad abitare in America, dove aprì un
ristorante suo; ed ecco che un'amicizia sviluppatasi
nell'età dell'adolescenza non finì.
Perchè i sentimenti veri e forti resistono al tempo, alle
liti e alle incomprensioni.
Resistono e si solidificano
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E' finita. Stento un po' a crederci!!
Dopo e"Errori di Valutazione" questa è la storia
più lunga che abbia scritto.
Mi rendo conto che è stata una storia un po' piatta e
monotona, e soprattotto che i personaggi erano molto simili e
probabilmente poco caraterizzati.
Questa è sicuramente una delle cose che devo migliorare
della mia scrittura.
Dedico l'intera storia ai Ragazzi della Zona Polare. Spero di stare con
voi anche tra 12 anni :D
Grazie davvero a tutti coloro che hanno seguito la storia e mi dispiace
aver perso lettori per colpa dei due anni di pausa ^^
GRAZIE di cuore.
Roberto
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