Prologo
Le ombre della notte avvolgevano le figure che si slanciavano verso l’alto degli alberi, alberi i cui rami impedivano ai raggi lunari di raggiungere il centro della foresta. Il silenzio che solitamente vi era durante la notte era rotto dallo scricchiolio che i passi di una ragazza facevano al suo passaggio sulle foglie e ai rametti caduti. Ansimava, i capelli mori, corti fino alle spalle, sollevati dal vento dovuto alla corsa. Si teneva un braccio dolorante, il viso contratto dal dolore, il liquido rosso che colava tra le dita, fermandosi poi sulla felpa della ragazza ormai a chiazze rosse. Le lacrime le appannavano la vista, facendole rischiare di scontrarsi più volte con un qualche albero. Si nascose dietro un albero, ansimando senza far rumore e pregando che i suoi inseguitori non la trovassero. Inseguitori che si fermarono a qualche metro di distanza da lei.
« Dannazione, è sparita. »
« Il capo non ne sarà contento… »
“Andatevene…” pregò la ragazza chiudendo gli occhi, il cuore che le batteva all’impazzata.
I due uomini si guardarono e quello che sembrava essere il più anziano sbuffò « Torniamo alla base »
« E chi ci parla col capo? » chiese il secondo.
« Tu, mi sembra ovvio » decretò con tono di chi non ammette repliche, voltandosi e sparendo nella vegetazione da dove era venuto.
« Ma io non voglio dirglielo! » sbuffò seguendolo.
La ragazza rimase immobile e in silenzio. Sentiva il cuore che le batteva fortissimo, come da bambina quando giocava a nascondino con sua cugina e la sentiva avvicinare sempre di più al suo nascondiglio.
Socchiuse gli occhi, riprendendo a respirare. Se ne erano andati sul serio. E come i suoi inseguitori se ne erano andati anche loro… Una morsa le strinse lo stomaco, le lacrime che tornarono a rigarle il volto. Le mancavano già un sacco, non li avrebbe più rivisti… Tutto per colpa sua…
Si lasciò cadere per terra, le ginocchia raccolte al petto, le lacrime che scendevano inarrestabili. Poi il dolore al braccio la fece ritornare in sé. Spostò la mano per osservare il taglio. Non era molto grave ma era profondo, le aveva fatto perdere troppo sangue. Si sentiva debole…
Tremando appena si alzò in piedi e, con passo incerto, si diresse verso il folto della foresta, alla ricerca di un qualche riparo; una grotta, un villaggio… Una casa?
Strinse gli occhi per cercare di mettere meglio a fuoco, vedeva una luce. Presa dall’euforia di aver trovato quello che forse era un riparo, corse in quella direzione e vide con piacere che era una casa gigantesca.
Alzò lo sguardo verso la luce che aveva visto, un’enorme insegna al neon che recitava “Questo è il Covo dell’Akatsuki”.
Osservò per qualche secondo quelle luci che si accendevano e spegnevano ogni tre secondi, poi busso alla porta.
Una, due, tre volte, ma nessuno le rispose. Non un minimo rumore, non una luce che si accendeva.
“Che sia disabitata?”
Fece il giro della casa, cercando una qualche porta o finestra aperta da cui entrare e la trovò. Una grande finestra era rimasta leggermente aperta.
La mora sapeva che era sbagliato, ma non le importava in quel momento. Voleva solo trovare un luogo al sicuro dai suoi inseguitori, per questo motivo spalancò la finestra ed entrò.
Ci volle qualche minuto prima che gli occhi della ragazza iniziassero a distinguere le figure. Si trovava in un ampio salone. Enormi mobili erano attaccati alle pareti e un altrettanto enorme televisore dominava la stanza. Si guardava intorno, quando un urlo la fece sussultare, facendola scontrare contro un vaso che cadde e inevitabilmente si ruppe in mille pezzi.
« Che succede?! » chiese una voce femminile allarmata da un’altra stanza.
« Sarà stato sicuramente Zetsu che, scendendo per mangiar qualcosa, ha fatto casini… »
« Non sono stato io! Io sono appeso nella rete davanti al frigo che ha messo Kakuzu, non ho fatto cadere niente! »
« Ma allora… C’è qualcun altro in casa! » esclamò nuovamente la voce femminile.
« Meglio che andiamo a controllare Danna… »
« Stia attento Senpai, potrebbero essere dei criminali! »
« Tobi, mi spiace dirtelo, ma noi siamo i criminali… »
« Ah ok… ARGH! DEI CRIMINALI! NON FATE DEL MALE A TOBI! TOBI IS A GOOD BOY! » urlò in preda al panico.
« E addio effetto sorpresa… Andiamo. »
La ragazza trattenne il respiro. Il cuore le batteva nuovamente all’impazzata. Avrebbe voluto scappare, nascondersi, ma le gambe non rispondevano ai suoi comandi.
La luce venne accesa improvvisamente e due ragazzi la osservano.
« E tu chi sei?! » chiese il più alto osservandola.
Lei non rispose, le palpebre che le si facevano pesanti, la vista che si appannava. Osservava il vuoto, la bocca socchiusa, si sentiva così stanca, così debole…
« Chi sei? » ripeté il ragazzo biondo avvicinandole si e spalancando gli occhi quando, ormai priva di forze e stremata per quello che le stava accadendo, la ragazza si lasciò cadere tra le braccia di lui, priva di sensi…
SPAZIO AUTORE
Autrice Allora? Che ve ne pare? *w*
Akatsuki Vuoi che te lo diciamo seriamente
Autrice Ehm.. no, grazie, passo! ^^
Tobi A Tobi piace! :D Nuova amica? *occhione da cucciolo*
Akatsuki Bleah che schifo!
Autrice Ma che carino!! *w* Vabbene la ragazza resta u.u
Akatsuki Cosa?!
Ragazza misteriosa Cosa?!
Akatsukiragazzamisteriosa COSA?!?!
Autrice Oh andiamo, non sarà mica così male!
Deidara Ma sta ragazza mi è svenuta addosso e mi ha stropicciato il pigiama!
Autrice E a te che frega? O.o
Konan Appunto, lo stiro io -_-" E dato che pulire, cucinare e tutto il resto lo faccio io lei resta u.u
Ragazza misteriosa Vabbè, ci resto anche volentieri =3
Autrice Ecco e ora basta litigare, le donne hanno deciso u.u
Akatsuki Mica è giusto!
Autrice Ah, giusto, Itachi, Deidara, dovete dare anche voi il vostro parere u.u
Konan&RagazzaMisteriosa XDD
Itachi ...
Autrice L'emoese non vale perciò il tuo voto è nullo e siccome il voto di Deidara anche se negativo non serve a niente chiudiamo lo spazio autore u.u
Deidara Sei una CENSURED
Autrice Se se, ora chiudiamo tutto ok?! Ciao a tutti! Me lo lasciate un commentino? XD
Nel prossimo capitolo metterò pure l'immagine della ragazza misteriosa u.u
Al prossimo capitolo!(spero XD) |