Ab Aeterno

di L_Fy
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"Le vie della saggezza Zeus aprì ai mortali, facendo valere la legge che sapere è soffrire. Geme anche nel sonno, dinanzi al memore cuore, rimorso di colpe, e così agli uomini anche loro malgrado giunge saggezza; e questo è il beneficio dei numi che saldamente seggono al timone del mondo."
(op.cit., vv.176-183.)
 
"Sappiate dottori, che la mia barba ha più esperienza di tutte le vostre università, il più sottile capello della mia nuca ne sa più di tutti voi, le fibbie delle mie scarpe sono più sapienti dei vostri sapienti più famosi."
(Paracelso)
 
 
Riut hora.
“Deve esserci un’altra possibilità. Vi supplico, padre, concedete…”
“Electa una via non datur recursus ad alteram.”
“Padre…”
“Hoc opus. Tertium non datur.”
Silenzio. Capi chini, rassegnati.
“Come?”
“More maiorum, mutatis mutandis.”
“E’ sempre più difficile. I tempi sono cambiati, la gente nota certe cose…”
Il figlio aveva una voce dolente.
“Sospetteranno. Dovremo ricominciare da capo. Quae potest esse vitae iucunditas, sublatis amicitiis?”
Silenzio.
“Satia te sanguine, quem sitisti.”
La voce del padre era stanca.
Ma tutto era già deciso.
“Va bene, padre. Così sia.”
Il figlio se ne andò.
“Mors omnia solvit.” mormorò il padre come una preghiera.




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