Wow.
E così ci siamo miei adorati. E' arrivato il momento. E'
arrivato questo ultimo capitolo...è stato davvero bello
scriverlo, e non mi sento di dire altro se non preparatevi!
Enjoy!
Appena arrivò sul set la mattina dopo Chris si diresse a
grandi passi verso il camerino di Darren.
Non era ancora sicuro di voler confessare al suo migliore amico quel
pensiero che gli era vorticosamente frullato in testa per tutta la
notte, ma non si sentiva nemmeno di tenergli nascosta una cosa simile,
considerando che quella cosa riguardava entrambi.
Chris si fermò davanti alla porta del camerino di Darren e
sospirò rumorosamente.
Si guardò intorno guardingo, controllando che non ci fosse
nessuno spione nei paraggi, e poi entrò nel camerino del suo
migliore amico.
“Ehi” lo salutò a bassa voce.
Darren alzò gli occhi in direzione del soprano che si stava
chiudendo la porta alle sue spalle, e gli rivolse un ampio sorriso.
“Ehi” lo salutò a sua volta alzandosi
dal divanetto dov’era comodamente spaparanzato.
Chris gli lanciò uno sguardo titubante e mentre gli
sorrideva si morse appena il labbro inferiore.
Era l’evidente sintomo del fatto che il soprano stava
attentamente ponderando se dire qualcosa o no.
Il ragazzo riccioluto intercettò immediatamente
l’espressione dell’altro e si avvicinò
di qualche passo a lui.
“Che succede? Sei preoccupato di qualcosa?” chiese
immediatamente Darren con fare premuroso.
Chris rimase in silenzio e abbassò lo sguardo,
così il ragazzo riccioluto lo raggiunse e gli
poggiò entrambe le mani sui fianchi, attirandolo un
po’ a sé.
Il soprano a quel punto rialzò lo sguardo e si immerse
completamente negli occhi cangianti di Darren, senza dire niente, tanto
sapeva che tutta la sua insicurezza era lì in bella vista
agli occhi del suo migliore amico.
“Credi…credi che l’abbiano
scoperto?” domandò esitante il ragazzo riccioluto,
cercando di capire quale fosse la causa del turbamento che leggeva
negli occhi dell’altro.
A quella domanda, l’espressione di Chris si distese, e le sue
labbra si aprirono in un sorriso divertito.
Buttò le braccia al collo di Darren e scosse lievemente il
capo, sempre con la solita espressione rilassata.
“Ma figurati! Non l’hanno scoperto in tutto questo
tempo, non l’hanno scoperto quando i fan
gliel’hanno sbattuto in faccia...non lo scopriranno
mai”
Darren si aprì a sua volta in un sorriso raggiante, e si
sporse appena per lasciare sulle labbra di Chris un dolce e lieve
bacio.
Cercavano di evitare completamente quel tipo di attenzioni quando si
trovavano sul set o nei paraggi dei loro compagni di cast, e
specialmente nell’ultimo periodo, erano diventati
più prudenti che mai.
Nascondere del tutto una relazione del genere, una relazione tanto
speciale e tanto escluvisa che erano sicuri gli altri non avrebbero
potuto capire appieno e che volevano conservare gelosamente come
qualcosa di unicamente loro, non era certo un’impresa
semplice, ma loro comunque stavano tirando avanti, con più o
meno successo, da mesi.
Due mesi e mezzo, per la precisione.
Nessuno dei due si ricordava esattamente come, forse perché
fino al momento della svolta entrambi avevano cercato di ignorare ogni
segnale, ma il loro rapporto era cambiato.
Era successo gradualmente, senza che se ne accorgessero veramente,
specialmente perchè sia Darren che Chris evitavano
categoricamente di porsi delle domande.
Darren non si chiedeva come mai, ogni volta che arrivava sul set, la
prima persona che cercava era Chris.
Chris non si chiedeva come mai Darren fosse l’unica persona
che la mattina, nonostante il suo stato catatonico, era felice di avere
accanto.
Entrambi non si chiedevano come mai i loro venerdì sera
adibiti a maratone di film erano diventati venerdì e sabato,
e poi venerdì, sabato e domenica.
Darren non si chiedeva come mai si presentava sempre più
spesso la sera a casa di Chris con un po’ di pizza e un paio
di Diet Coke, semplicemente per passare più tempo con lui.
Chris non si chiedeva come mai, dispiacendogli così tanto di
lasciare Darren a dormire su divano, lo aveva semplicemente invitato a
dormire nel letto con lui.
Erano migliori amici. Si volevano bene e condividevano un rapporto
davvero speciale, quella era la verità e non avevano bisogno
di interrogarsi oltre.
Così Darren aveva cominciato a rimanere sempre
più spesso a dormire da Chris, insieme a lui.
E inizialmente entrambi se ne stavano alle estremità opposte
del letto, come di norma.
Poi, piano piano, avevano cominciato a dormire più vicino.
E nessuno dei due aveva avuto il coraggio di chiedersi
perché.
Una sera però, capirono che non avevano bisogno di farsi
delle domande perché entrambi sapevano già la
risposta.
*INIZIO FLASHBACK*
“Metto un po’ di musica?” chiese Chris
avviandosi verso il mobile dove teneva lo stereo e tutta la sua
collezione di CD e DVD.
“Certo, e tanto che ci sei tira fuori il film”
acconsentì Darren, seduto comodamente sul divano di casa
Colfer.
Stavano aspettando la cena a domicilio, e dopo avrebbero guardato
insieme il film che avevano concordato quella mattina.
Un normale venerdì sera, come molti altri.
Chris annuì con il capo e premette play sul suo Ipod
attaccato alle casse.
In quel momento una dolce melodia di chitarra si diffuse nella stanza e
Chris sorrise riconoscendo immediatamente le prime note di
“Lucky”.
Anche Darren sorrise e iniziò ad ondeggiare con la testa
seguendo il ritmo.
Adorava quella canzone, la trovava dolcissima, e senza smettere di
sorridere cominciò a cantare la prima strofa.
"Do you hear me,
I'm talking to you
Across the water across the deep
blue ocean
Under the open sky, oh my, baby
I'm trying"
Il sorriso di Chris si fece più ampio quando
sentì la calda voce di Darren sovrastare quella della
canzone, e senza voltarsi dalla pila di DVD che stava esaminando,
iniziò a cantare la parte femminile.
"Boy
I hear you in my dreams
I
feel your whisper across the sea"
Si voltò verso il suo migliore amico e si portò
una mano al petto, accostando le parole della canzone agli appropriati
gesti scenografici, da brava diva da palcoscenico.
"I
keep you with me in my heart
You
make it easier when life gets hard"
Darren ridacchiò divertito e si tirò avanti sul
divano, anche lui cominciando a cantare atteggiandosi come se fosse sul
palcoscenico.
"I’m
lucky I’m in love with my best friend
Lucky
to have been where I have been
Lucky
to be coming home again"
Mentre intonava il ritornello, Chris cominciò ad ondeggiare
sui fianchi e a fare qualche giravolta, così Darren si
alzò in piedi e lo raggiunse, iniziando anche lui a seguire
il ritmo del suo migliore amico.
Si guardarono divertiti mentre dai loro sorrisi traboccava allegria, e
continuarono imperterriti la loro performance.
"They
don’t know how long it takes
Waiting
for a love like this
Every
time we say goodbye
I
wish we had one more kiss
I’ll
wait for you I promise you, I will"
Cantando le ultime parole, Chris stese il braccio in direzione del suo
migliore amico, e questo lo afferrò al volo e lo strinse a
sé, trascinandolo in un ballo un po’
confusionario.
Chris scoppiò a ridere, e intrecciò le dita con
quelle di Darren, mentre la mano libera si poggiava sulla spalla
dell’altro, e Darren appoggiava la sua sul fianco del suo
migliore amico.
Così si misero a volteggiare per il salotto, cantando
insieme il ritornello.
"I’m
lucky I’m in love with my best friend
Lucky
to have been where I have been
Lucky
to be coming home again
Lucky
we’re in love every way
Lucky
to have stayed where we have stayed
Lucky
to be coming home someday"
Darren fece fare un paio di giravolte a Chris e poi lo
ritirò a sé facendolo girare su sé
stesso, così che il soprano si trovasse con la schiena
appoggiata al petto di Darren, e le braccia incrociate al petto mentre
teneva le mani al suo migliore amico.
"And
so I’m sailing through the sea
To
an island where we’ll meet
You’ll
hear the music fill the air
I’ll
put a flower in your hair"
Darren poggiò il mento sulla spalla di Chris e gli
cantò dolcemente nell’orecchio, facendo aprire il
soprano in un sorriso intenerito, prima che riprendesse a cantare anche
lui.
"Though
the breezes through trees
Move
so pretty you’re all I see
As
the world keeps spinning round
You
hold me right here right now"
Darren fece volteggiare di nuovo Chris per poi stringerlo ancora e
tornare a ballare normalmente, i visi ad una spanna l’uno
dall’altro, e gli occhi improvvisamente incatenati.
Sui volti di entrambi era sparita ogni nota di divertimento, ironia e
allegria, per lasciare spazio ad un’espressione intensa e
assorta.
I loro corpi erano vicini, si muovevano a tempo, insieme; i loro occhi
erano calamitati, ed improvvisamente, sentirono qualcosa.
Percepirono quell’insolita sensazione di calore e completezza
che li avvolgeva interamente, tipica di quando sei esattamente al posto
giusto, nel momento giusto, con la persona giusta.
Improvvisamente, le parole che stavano cantando così
soavemente cominciarono a rimbombargli in testa con prepotenza.
"I’m
lucky I’m in love with my best friend
Lucky
to have been where I have been
Lucky
to be coming home again
I’m
lucky we’re in love every way
Lucky
to have stayed where we have stayed
Lucky
to be coming home someday"
Si cantarono quelle parole guardandosi come se al mondo non esistesse
nient’altro degno di essere guardato; si cantarono quelle
parole guardandosi come se improvvisamente, tutto fosse chiaro e
limpido come la luce del sole; si cantarono quelle parole guardandosi
dritti nell’anima e sapendo, sapendo di aver trovato quella
risposta a tutte le domande che non avevano mai avuto il coraggio di
porsi.
Erano innamorati del proprio migliore amico.
Non si erano nemmeno accorti di aver smesso di ballare.
Si erano semplicemente fermati, uno davanti all’altro, le
mani intrecciate e le labbra che continuavano ad intonare gli ultimi
“oooh ohoh” della canzone, troppo presi dal
rendersi conto che effettivamente, erano innamorati l'uno dell'altro in
tutti i modi possibili.
Quando la canzone finì loro erano sempre lì, a
guardarsi come non si erano mai guardati prima, il respiro
più profondo e il cuore che aveva deciso di accelerare
pericolosamente i battiti.
Chris fu il primo a riprendersi e a scuotere il capo come se si fosse
appena svegliato bruscamente da un sogno.
Si allontanò di qualche passo da Darren e si
voltò per tornare al mobiletto dei DVD, ma il suo migliore
amico gli afferrò dolcemente il polso e lo
riavvicinò a sé.
“Wow…non me n’ero mai accorto”
sussurrò il ragazzo riccioluto osservando attentamente
Chris, come se lo vedesse per la prima volta.
“Di cosa?” domandò confuso il soprano,
anche lui con un fil di voce e uno strano groppo allo stomaco che si
faceva sempre più pesante.
Darren si avvicinò quanto bastava per far si che i loro nasi
si sfiorassero, e gli fece una morbida carezza sulla guancia.
“Di quanto sono fortunato”
Chris trattenne il respiro finchè Darren non si sporse del
tutto per baciarlo.
*
“Ehi Chris! Chris aspetta” lo chiamò
Darren mentre il soprano si stava avviando alla macchina.
Questo si voltò verso di lui e poi si guardò
intorno controllando che non ci fosse nessuno.
“Mi hai fatto prendere un colpo prima!!” lo
rimproverò Chris cercando di tenere il tono di voce basso.
“Prima quando?” domandò Darren quando
ormai lo aveva raggiunto.
“Quando hai fatto finta di baciarmi davanti a tutti e di
voler rivelare la nostra storia” rispose Chris a denti
stretti scuotendo il capo mentre il ragazzo riccioluto scoppiava a
ridere divertito.
“Hai fatto un viso meraviglioso”
commentò piegandosi appena.
Chris lo guardò in cagnesco.
“Certo, e ho anche rischiato l’infarto, quindi
fossi in te ci darei un taglio!” ribattè indignato
il soprano, incrociando le braccia al petto.
Darren allora smise di ridere e gli sorrise dolcemente.
“Ok, ok, la finisco…e a
proposito…” fece il ragazzo riccioluto guardandosi
anche lui in giro prima di riprendere a parlare.
“La storia di fare impazzire le fan disseminando indizi su
noi due…non è un po’
pericolosa?” chiese incerto tornando a guardare Chris negli
occhi.
“Beh, no, non credo. Tanto i fan ormai hanno già
capito, e paradossalmente questo è il miglior modo di
nasconderlo agli altri…fingere di far finta. E’
come quando cade un fulmine. Il posto più sicuro dove
mettersi è il punto dove è appena
caduto” rispose il soprano stringendo appena le labbra.
Darren ci pensò un attimo e poi annuì con il capo.
“Vero…” acconsentì per poi
rimanere un attimo in silenzio.
“Secondo te…come hanno fatto a capirlo? I nostri
fan intendo” domandò dopo qualche momento,
pensiero.
Chris si aprì in un sorriso allegro.
“E’ semplice…perché loro ci
amano. E sanno distinguere l’amore nei nostri occhi”
*
“Non passare tutta la notte sul blog!” fece Lea
ridacchiando.
Poi si voltò stranita verso la porta a vetri che dava sul
terrazzo.
“Che c’è?” fece Chris
interdetto.
“Mi era sembrato…boh, no niente, sono
completamente ubriaca…buona notte Chris!” lo
salutò prima di salire in ascensore e andarsene.
“Buona notte Lea!” le disse dietro il soprano, e
quando le porte si chiusero si lasciò andare ad un sospiro
sollevato.
“Puoi uscire ora!” fece ad alta voce voltandosi
verso la porta a vetri.
Questa si aprì lentamente e da lì uscì
Darren, che richiuse le tende e si avvicinò a Chris.
“Possibile che tu non riesca a stare fermo nemmeno quando ti
nascondi?” chiese divertito il soprano, scuotendo appena il
capo, mentre Darren gli rivolgeva un ghignetto soddisfatto.
“Eh beh, è stata una serata movimentata e piena di
emozioni” rispose allegro il ragazzo riccioluto.
Chris lo prese per la mano e gli lanciò un sorrisino e uno
sguardo decisamente malizioso.
“Vieni, ti sei meritato un’esibizione privata ed
estremamente pornografica di Single Ladies” gli disse con
voce un po’ strascicata prima di trascinarlo di nuovo in casa.
*
Darren afferrò Chris per i fianchi e lo sollevò
facendolo sedere sul tavolo, così che lui potesse mettersi
comodamente fra le sue gambe e continuare l’adorabile tortura
che gli stava infliggendo al collo.
“Ah…ah…Darren…Darren sai che
non dovremmo” disse Chris con un fil di voce, cercando di
trattenere i gemiti, mentre con una mano artigliava una spalla di
Darren e con l’altra i suoi ricci.
Senza neanche pensarci, cinse la vita dell’altro con le gambe
e se lo tirò il più vicino possibile,
così che i loro bacini fossero completamente a contatto.
Entrambi avvertendo la frizione dei loro corpi trattennero il respiro e
Darren succhiò più voracemente la pelle di Chris,
che mugolò di piacere.
Il soprano allora cominciò a muovere i fianchi
istintivamente, strusciandosi contro Darren e facendolo gemere
sommessamente.
“Questo non è il metodo migliore per convincermi a
smettere” sussurò con voce strascicata e il
respiro affannoso, visto che il soprano stava continuando a spingere il
proprio bacino contro il suo.
“Sei tu che ti sei precipitato nel mio camerino e mi hai
sbattuto al muro” bofonchiò Chris mentre
mordicchiava il lobo dell’orecchio di Darren.
“Sei tu che giri con questi pantaloni indecenti addosso.
Ultimamente che tutti sospettano di noi e non possiamo concederci
proprio niente, la tensione sessuale mi sta uccidendo”
rispose Darren accarezzando la coscia di Chris e assecondando i
movimenti dei suoi fianchi.
“I fan hanno ragione, faremo esplodere il set un giorno di
questi” acconsentì il soprano per poi dedicarsi
completamente a baciare e leccare la gola di Darren e a sfilargli la
maglietta velocemente, passandogli con avidità le mani sul
petto.
Darren allora lo spinse contro lo specchio e si fiondò sulle
sue labbra bramoso, affondando la lingua nella sua bocca mentre con una
mano si infilava sotto la sua camicia per accarezzare quella pelle
così morbida e lattea che lo faceva andare su di giri.
Chris gemette e abbassò una mano per cercare di sganciare i
pantaloni di Darren.
In quel momento, con estremo orrore, si sentì qualcuno
bussare alla porta.
Entrambi si pietrificarono all’istante, staccandosi
l’uno dall’altro e guardandosi con puro terrore.
“Cazzo!” esclamò Chris fra i denti per
poi allontanare Darren con un gesto secco e scendere velocemente dal
tavolo.
Bussarono di nuovo, e Chri raccolse al volo la maglietta
dell’altro da terra e gliela tirò addosso.
“Nasconditi sotto il divanetto, forza, veloce
veloce” gli sussurrò indicandogli il divano
attaccato alla parete.
Darren si buttò a terra e strisciò lì
sotto, mentre Chris si sistemava la camicia e si guardava intorno in
cerca di un’idea.
“Chris? Chris ci sei?!” lo chiamò la
voce di Heather, bussando di nuovo.
Il soprano afferrò al volo l’Ipod e si
infilò una cuffia all’orecchio, per poi fiondarsi
ad aprire la porta.
“Scusa, aveva la musica a palla…allora, andiamo a
pranzo?” improvvisò Chris cercando di allontanarsi
il più velocemente possibile dalla stanza.
La bionda annuì e lui l’affiancò
trattenendo un sospiro di sollievo.
*
“Aspetta” mormorò con voce impastata
Chris.
Darren, che non aveva ancora chiuso la porta alle sue spalle,
rientrò nella camera e lanciò uno sguardo curioso
al soprano.
“Ti ho svegliato portandoti a letto?”
domandò Darren un po’ dispiaciuto.
Chris aveva ancora gli occhi quasi del tutto chiusi, si vedeva che era
molto stanco, ma comunque gli sorrise dolcemente.
“Figurati…è da quando ero piccolo che
nessuno mi portava a letto in braccio, e lo adoro” rispose il
soprano cercando di aprire il più possibile gli occhi.
“Non andare. Resta qui con me” gli disse lentamente
dopo qualche istante.
Darren si aprì in un’espressione completamente
intenerita e si avvicinò a letto, per poi levarsi le scarpe
e stendersi accanto a Chris, che si accoccolò fra le sue
braccia.
“Non so come tu abbia fatto ad addormentarti mentre quegli
altri facevano tutta quella confusione in salotto. La tua uscita su io
che ti ho scambiato per una ragazza ha fatto decisamente
scalpore” sussurrò Darren all’orecchio
del soprano, che sogghignò appena.
“Sono solo così stanco che mi addormenterei anche
in mezzo alla strada” bofonchiò Chris passando un
braccio intorno alla vita di Darren.
Quest’ultimo cominciò ad accarezzargli i capelli
con dolcezza e gli posò un bacio sulla fronte.
“Fai tanti bei sogni” gli augurò il
ragazzo riccioluto.
Chris sorrise di nuovo.
“Di che me ne faccio dei bei sogni quando ho te?”
*
“No ma ti sembra possibile che quei pazzi irrompano in casa
mia così?!” si lamentò Darren dopo aver
mandato via i suoi deliranti colleghi, i quali gli avevano appena
perquisito tutta casa con la luce rubata sul set di NCIS.
“Io ci sono abituato ormai” mugugnò
Chris, rigirandosi da una parte, ancora mezzo intontito dalla sbornia.
“Hanno perlustrato tutta casa! Sono da ricovero!”
commentò indignato Darren sedendosi al bordo del letto.
Chris sogghignò appena.
“Meno male non sono andati a casa mia con quella luce,
altrimenti si acciecavano” borbottò sarcastico il
soprano facendo scoppiare a ridere l’altro.
“Già, meno male non lo facciamo quasi mai da
me…” replicò Darren stendendosi di
nuovo accanto a Chris e stringendosi a lui.
“Quando stai meglio però, possiamo
rimediare” gli sussurrò all’orecchio
complice, e l’altro annuì un paio di volte prima
di rimettersi a dormire abbracciato a Darren.
*
Chris salutò Jonathan con un abbraccio per poi avviarsi
all’entrata del palazzo dove abitava.
La serata era stata adorabile, il musical era stato strepitoso, e
avevano riso un sacco insieme.
Ma per tutta la sera Chris non era riuscito a togliersi dalla testa
Darren e quello che era successo in quegli ultimi tre giorni; non
riusciva a non pensare a quanto odiasse che lui gli tenesse il broncio
e che avessero litigato solo per quell’uscita.
Certo, capiva che Darrem non potesse essere proprio felice di vederlo
uscire da solo con un suo caro amico, gay per giunta, e specialmente
che lo facesse rimandando la loro serata speciale, ma Darren doveva
fidarsi, non doveva nemmeno pensare che quell’uscita potesse
compremettere il loro rapporto.
Doveva smettere di essere così infantile certe volte.
Chris salì in ascensore e sospirò rumorosamente.
Non si erano visti da soli per tre interi giorni e questo lo stava
tormentando.
Non era proprio contento di ammetterlo, ma la sua vita senza Darren era
tristamente incolore.
Quando arrivò all’ultimo piano e le porte
dell’ascensore si aprirono, Chris rimase completamente
stupito di vedere Darren a sedere accanto alla porta di casa
sua, con le spalle al muro e le gambe raccolte al petto.
Il ragazzo riccioluto alzò immediatamente gli occhi verso il
soprano, e quest’ultimo lo osservò interdetto,
uscendo dall’ascensore.
“Che ci fai qui?” gli chiese confuso.
“Mi dispiace” rispose immediatamente Darren, senza
neanche fargli finire di dire la frase.
Sì alzò in piedi di scatto e raggiunse Chris,
prendendogli le mani tra le sue.
“Mi dispiace, mi dispiace, sono un totale idiota. Solo
che...è davvero difficile dover rinunciare a te”
continuò il ragazzo riccioluto, guardando fisso negli occhi
azzurri del soprano, che dopo qualche secondo, annuì
lievemente.
“Da quant’è che mi aspetti?”
domandò Chris, stringendo un po’ più
forte le mani dell’altro.
Darren sorrise dolcemente.
“Da tutta una vita”
*FINE FLASHBACK*
“Allora, che cosa c’è che non
va?” domandò premuroso Darren, allontandosi quanto
bastava dal viso di Chris.
Quest’ultimo sospirò profondamente.
“Forse abbiamo decisamente esagerato con la foto del
bacio” rispose il soprano stringendo le labbra.
Darren lo osservò con attenzione per qualche istante, e poi
gli posò una leggera carezza sul volto.
“Stai tranquillo, i nostri colleghi sono dei pazzi da
rinchiudere, ma per queste cose sanno farci. Non si vede che sono io,
si può solo immaginare, e la foto di te che baci un ragazzo
non è niente di che. Non devi preoccuparti” lo
rassicurò continuando ad accarezzargli la guancia.
Chris ci pensò su un attimo, poi si arrese e sorrise a
Darren, sporgendosi ad abbracciarlo.
Si tennero stretti per un po’, beandosi del calore
dell’altro, finchè il soprano non si
staccò lanciando a Darren uno sguardo tra il dubbioso e il
divertito.
“Credi…credi che dovremmo dirlo prima o poi ai
pazzi?” chiese Chris sogghignando.
Darren lo guardò negli occhi altrettanto divertito e
restò in silenzio per qualche secondo, semplicemente
intercettando il pensiero del soprano.
“Naaah!” esclamarono all’unisono i due
ragazzi, per poi scoppiare a ridere di gusto.
Uscirono entrambi dal camerino e si avviarono verso la saletta relax
per sapere i resoconti del pandemonio che stavano per scatenare nel
fandom CrissColfer.
Ad un certo punto videro sfrecciare Mark verso un corridoio e lo
chiamarono a gran voce per attirare la sua attenzione.
“Ehi! Ehi Mark!! L’avete pubblicata la
foto?!” urlò quasi Darren in direzione del
collega.
Questo si voltò di scatto e aprì le braccia verso
di loro, con in volto un’espressione decisamente sovreccitata
che non preannunciava niente di buono.
“Oh mio Dio ragazzi!! Cercavo proprio voi!! Dovete CORRERE!!
Vi dico solo questo… “CrissColfer is
real” è appena diventato TT” fece Mark
saltellando elettrizzato e facendogli segno con il braccio si seguirlo.
Quando si voltò, Darren e Chris si scambiarono un occhiolino
d’intesa.
FINE.
Spazio
dell'Autrice.
...
...
...
Oddio non ci posso credere di aver concluso questa FF! Mi sento strana,
un po' combattuta in effetti...da un lato, finire una storia
così lunga è sempre triste, perchè
è lasciare andare via una piccola parte di te. Da un lato
però ne sono estremamente soddisfatta, perchè
fino a questo ultimo capitolo, la storia non era completa.
Sì, gente, l'ho fatto davvero. Vi ho fatto credere per 29
capitoli che Darren e Chris erano solo amici, lamentandomi pure, e
invece non lo erano. Ci hanno preso tutti per il culo, hanno finto di
far finta.
Ammettetelo, non ve lo sareste mai immaginato un finale del genere!
Vi consiglio di ricollegare accuratamente tutti i piccoli flashback ai
determinati momenti della storia, e a rileggervi i capitoli
collegati...noterete tante piccole piccole cose che in un primo momento
non avete notato ^^
Chi mi segue su FB sa che da un po' di tempo a questa parte avevo una
lancinante fissa per Lucky. Bene, ora sapete perchè. Non
riuscivo a togliermi dalla testa la scena di Darren e Chris che ballano
per il salotto cantando Lucky. E' una delle cose più belle
che abbia mai immaginato.
E poi quest'ultimo pezzo, che sì un finale, ma sa tanto di
inizio. Perchè, se credete di liberarvi di me e di queste
mie follie, vi sbagliate di grosso. Ora comincio bene bene subito a
scrivere il continuo, ambientato durante il Glee Live! Tour. Ce ne
saranno delle belle anche lì mi sa!
E c'ho infilato anche un po' di lime, siete contenti?! xD Mi avete
assillato per settimane!
Altri chiarimenti non mi vengono in mente, quindi che posso dire?
Quando ho cominciato a scrivere questa FF non avrei mai e poi potuto
immaginare che riscuotesse tanto successo. Il vostro supporto, tutti i
vostri complimenti e l'attaccamento che avete dimostrato a questa mia
piccola grande follia è stato la gioia di questi miei
giorni, credetemi.
Questa FF, per quanto comica e buffa e sclerotica, è una
parte di me, e il fatto che l'abbiate apprezzata mi rende felicissima,
più che felicissima. Non saprei nemmeno come spiegarvelo.
E mi dispiace, mi dispiace davvero potervi solo dire grazie,
perchè grazie non è abbastanza in questo caso.
Vorrei abbracciarvi singolarmente uno ad uno e poter ricambiare
concretamente quello che avete significato per me.
Mmmh alle tre di notte divento romantica xD Ma sì, ve lo
meritate, eccome se ve lo meritate!
Dunque ringrazio con tutta me stessa tutti voi, che mi avete letta,
seguita e recensita durante la stesura di questa FF!
Spero vivamente che continuerete a seguirmi!
Un bacione gigantesco! Vi amo <3
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