Un giorno d'Estate.

di AxlCharityBip
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La teoria di Cole non stava funzionando.
Gli occhi castani di Grace si stavano spegnendo, mi guardavano come se non ci fossi, mi guardavano per l’ultima volta.
In quella occasione, mentre stavo per dire addio alla mia ragazza d’estate, mi venne in mente il verso di una mia canzone.
Mille modi di dire addio
Mille modi di piangere
Mille modi di appendere il cappello prima di uscire
Ti dico addio, tre volte addio
E lo grido forte
Perché quando ritroverò la luce potrei 
Non ricordare come fare.
Era la canzone che avevo cantato allo studio di registrazione, quella giornata in cui tutto sembrava perfetto.
Se solo me ne fossi accorto prima, sarebbe andato tutto bene, ora saremmo nella sua cucina a parlare del più e del meno con una tazza di caffè in mano.
Stavo perdendo anche lei, l’unica cosa che mi era rimasta. 
«S..S..Sam.. » 
Con uno slancio mi chinai su di lei.
«Ssh, sono qui, tranquilla» La guardai intensamente, come a voler imprimere i suoi occhi nella mia mente. Come se potessi fermare il tempo, come se urlassi a Dio ‘Non te la portare via, ti prego, è l’unica cosa che mi resta!’
«Sto morendo, vero? »
Non risposi, mi limitai a stamparle un bacio sulla fronte.
«Ti amo» sussurrai. 
«Anch…» Si fermò e poi chiuse gli occhi.
Una lacrima mi rigò il viso, mentre pronunciavo un addio silenzioso.
«Ho perso tutto. E ho perso anche te. Non sai quanto fa male, Grace.»
Nel frattempo Cole era uscito dalla stanza, e io ero rimasto solo con il cadavere del mio amore, mentre mi chiedevo perché doveva succedere proprio a lei.
Mentre mi chiedevo se sarei stato capace di amare ancora, se sarei stato capace di dimenticarla, di andare avanti. 
No, era ovvio. Il suo fantasma sarebbe rimasto sempre accanto a me, non avrei scordato mai il suo odore, non avrei mai scordato l’intensità dei suoi occhi color cioccolato.
La mia mano, si sganciò dalla mano senza vita di Grace.
Mi voltai e uscii nel corridoio, mentre le infermiere correvano nella sala.
‘Benvenuto all’Inferno, Sam.’

Parto col dire che questa storia è una versione alternativa di una scena di Deeper, il continuo di Shiver. 

Quindi, se non avete ancora letto questi libri e avete intenzione di farlo, NON LEGGETE.

Questa 'storia' nasce dalle lacrime scaturite leggendo Deeper.

Grazie a chi leggerà.

Buona letturra.

 

 

Un semplice giorno d'Estate.

 



La teoria di Cole non stava funzionando. Gli occhi castani di Grace si stavano spegnendo, mi guardavano come se non ci fossi, mi guardavano per l’ultima volta. In quella occasione, mentre stavo per dire addio alla mia ragazza d’estate, mi venne in mente il verso di una mia canzone.


Mille modi di dire addio

Mille modi di piangere

Mille modi di appendere il cappello prima di uscire

Ti dico addio, tre volte addio

E lo grido forte

Perché quando ritroverò la luce potrei 

Non ricordare come fare.


Era la canzone che avevo cantato allo studio di registrazione, quella giornata in cui tutto sembrava perfetto. Se solo me ne fossi accorto prima, sarebbe andato tutto bene, ora saremmo nella sua cucina a parlare del più e del meno con una tazza di caffè in mano. Stavo perdendo anche lei, l’unica cosa che mi era rimasta. 

«S..S..Sam.. » Con uno slancio mi chinai su di lei.  

«Ssh, sono qui, tranquilla» La guardai intensamente, come a voler imprimere i suoi occhi nella mia mente. Come se potessi fermare il tempo, come se urlassi a Dio ‘Non te la portare via, ti prego, è l’unica cosa che mi resta!’

«Sto morendo, vero?» Non risposi, mi limitai a stamparle un bacio sulla fronte.

«Ti amo» sussurrai. «Anch…» Si fermò e poi chiuse gli occhi.Una lacrima mi rigò il viso, mentre pronunciavo un addio silenzioso.

«Ho perso tutto. E ho perso anche te. Non sai quanto fa male, Grace.» Nel frattempo Cole era uscito dalla stanza, e io ero rimasto solo con il cadavere del mio amore, mentre mi chiedevo perché doveva succedere proprio a lei. Mentre mi chiedevo se sarei stato capace di amare ancora, se sarei stato capace di dimenticarla, di andare avanti. No, era ovvio. Il suo fantasma sarebbe rimasto sempre accanto a me, non avrei scordato mai il suo odore, non avrei mai scordato l’intensità dei suoi occhi color cioccolato.La mia mano, si sganciò dalla mano senza vita di Grace. Mi voltai e uscii nel corridoio, mentre le infermiere correvano nella sala.

‘Benvenuto all’Inferno, Sam.’





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