Il ruolo di un soldato

di Evakai
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A Bluemary senza la quale non avrei trovato alcun motivo per diventare un autore. Grazie per il supporto e l'enorme pazienza.

 

Il ruolo di un soldato

Mentre si tocca la cicatrice che ha sulla bocca ripensa a tutto quello che è accaduto negli ultimi tempi, rendendosi conto che mai si sarebbe aspettato che le cose evolvessero in quel modo.
Si chiede cosa direbbe M-24 se potesse vederlo in questo momento, mentre si appresta a compiere il proprio dovere.
Con disappunto lo immagina sghignazzare come forse mai l'ha visto fare ma, d'altra parte, non è certo che un' altra reazione sarebbe così credibile.
“Tutti hanno prima o poi quello che si meritano.” lo sentì dire una volta, mentre scrutavano il viavai di persone da un edificio.
Anche loro, un giorno, sarebbero stati riconosciuti per quello che erano: esseri umani. E avrebbero avuto un nome, il proprio nome, e, con esso, la dignità.
Ancora una volta si domanda come diavolo c'è finito, in quella situazione, mentre, accanto a lui, un altro soldato calpestato dall'ambizione perversa dell'umanità lo affianca con l'espressione di chi sta andando al patibolo.
“Ragazzi, è bene che questa volta siate più attenti. La volta scorsa la pentola era ancora un po' incrostata.” pronuncia secco Frankenstein.
“Se il Master sarà di nuovo costretto a gettare il cibo che mangia, vi assicuro che passerete il peggior quarto d'ora della vostra esistenza. L'Unione sembrerà un circolo sportivo, a confronto.”
Il “Master” non è stato costretto a fare nulla, sei tu che hai rovesciato tutto nel bidone dell'immondizia.” pensa M-21 sigillandosi prudentemente la bocca.
Non ci tiene a morire, non ancora.
“Sì, abbiamo capito” mugugna mogio Takeo mentre si lega il grembiule.
M-21 si guarda le mani avvolte nell'oramai familiare lattice rosso e ripensa alle parole del suo più caro amico.
Tutti hanno quello che si meritano un corno!
Ma un soldato è sempre ligio al dovere, al ruolo che gli compete, e M-21 inizia a strofinare.


 








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