Salve a
tutti, rieccomi con un’altra favoletta ^^ Avrei intenzione di
trasformare questi
racconti in una serie e prima o poi lo farò XD Per ora mi
limiterò a tenerli
divisi ^^ Buona lettura, spero gradirete ^^
Cuore
di Sabbia e Occhi
di Luna
Agli
albori del tempo, quando la Terra verdeggiava di fronde rigogliose e
fioriture
incontaminate, gli spiriti elementali, pari a divinità,
governavano il corso della
vita.
Tali
spiriti avevano la capacità di assumere le forme
più disparate, chi di volpe,
chi di fiume, ma tra loro, due si
elevavano per splendore; lo spirito del deserto, Cuore di Sabbia, il
quale
possedeva meravigliosi capelli d’ambra, e Occhi di Luna, la
bellissima dea del
candore lunare dalle iridi bianco latte. Le due divinità
erano solite mostrarsi
come apparizioni eteree, l’uno di giovane ragazzo,
l’altra di donna.
Innamorati
da tempo immemore, essi non avrebbero mai potuto toccarsi, appartenendo
a differenti
sfere degli elementi, ma si contentavano della presenza reciproca.
Quando
la notte ghermiva il sole cocente dell’infinità
desertica, ed il vento s’acquietava
in una leggera brezza sotto lo splendente velo del firmamento celeste,
Cuore di
Sabbia mutava il suo intero corpo in migliaia di granelli ramati, che
salivano
fino in cielo, cullati dai raggi rifulgenti della splendida dea.
Ma
un
giorno, quando il sole si spandeva ancora sulla Terra, lo spirito degli
oceani
che aveva nome Cobalto, invaghitosi del giovane dio, lo
invitò con un inganno
nella sua dimora, in fondo al mare più oscuro.
Lo
spirito
marino aveva
infatti riferito al dio del
deserto di aver trovato un modo per far si che il giovane e la dea
lunare
potessero incontrarsi.
Cuore
di Sabbia, ignaro delle intenzioni dello spirito, e impaziente di
vedere la sua
amata, accettò l’invito, ma non appena mise piede
nelle distese marine, subito
lo avvilupparono violente correnti e gelide onde che lo trascinarono
nel nero
dell’oceano, dove lo attendeva il dio Cobalto.
Alla
vista dello spirito, ormai nelle sue mani, la divinità del
mare svelò
lui l’inganno, e lo stesso non fece in
tempo a stringerlo tra le braccia, che subito Cuore di sabbia lo
respinse e,
consapevole di non aver via di fuga, distrutto dal dolore, con le
ultime forze
cambiò forma in granelli.
Lo
spirito,
in questo modo, aveva impedito al dio marino di macchiarlo di una colpa
contro
l’amore per Occhi di Luna, ma allo stesso tempo, Cuore di
Sabbia non avrebbe
più potuto far ritorno sulla terra, mancando
dell’aiuto del vento, che sempre
gli era stato amico.
Il
volto
triste, e colmo di lacrime della dea, a causa della perdita
dell’amato, s’impose
eterno sulla superficie serica della
Luna, ancora oggi visibile agli occhi dei mortali.
Occhi
di Luna piange e si dispera ogni notte, poiché il candore
dei suoi raggi non
può raggiungere il viso del giovane Cuore di Sabbia, ancora
imprigionato e sempre
devoto al suo unico amore, e di rimando, il deserto è ogni
giorno più arido.
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