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IL GIORNALE: Notizia bomba Andry Steven il miliardario è
MORTO!!!
Mentre leggevo questa notizia sapevo che quella famiglia era distrutta
ancor prima della morte di Andry Steven.
E' sempre così nelle famiglie ricche,dove i soldi
circolano,dove la provenienza non è sempre pulita, dove ci
sono
trasgressioni,divertimenti e gioco d'azzardo. Sotto la notizia
principale c'era un commento del nipote,famoso calciatore, Matt Steven
nome non comune nelle zone di Londra ma neanche in Italia dato che sua
nonna era appunto Italiana. Sotto il gran titolo il nipote Matt
rilasciò un'intervista con scritto: Siamo molto
tristi per
la morte avvenuta a soli 53 anni, mio zio era una persona deliziosa e
rimpiangeremo il tempo sprecato da conflitti personali inutili.
In un silenzio quasi angosciante si sentì il telefono
squillare
- Pronto?
- Pronto Tom..Tom..Ci sei?
La linea era disturbata
- Tom..rispondi!!! - disse il tizio dall'altra parte del telefono
- Mi senti??
- Si ecco ciao Tom sono Paolo ho una notizia per te
- Che notizia?
- Hai letto il giornale?
- Si ho letto tutto
- A bene..credevo non leggessi giornali ma comunque ti aspetto alle
18:30 nel mio ufficio non ritardare stasera ho una cena galante con una
tipa
- Vedo che ti tratti bene caro mio - disse Tom accennando un sorriso
- Bhè si non mi tiro indietro ad un pò di puro
divertimento
Mi trovavo in Italia quando lessi quel giornale, sono scappato di casa
a 15 anni, non mi piaceva il lusso,neanche le persone che con quel
lusso si pagavano piaceri schifosi, non mi piaceva l'aria, ne l'odore
di uova che ogni mattina ero solito sentire, forse perchè un
vero italiano mangia e beve il latte con i biscotti, ma si sa nelle
famiglie ricchie Londinesi è così e di questo non
mi sono
mai lamentato fino ad ora. Sono scappato perchè la mia
ispirazione non era dirigire una grande azienda, ma di scoprire e
studiare. E' proprio quello che ho fatto mi sono laureato in legge e
scienze politiche, da quel momento in poi mi sono dedicato solo alla
professione di avvocato, mi sento bene tra cianfrusaglie varie,carte e
casino in ufficio, non ci crederete però io con la
confusione ci
vivo bene, diciamo che trovo la mia concentrazione.
Quando scappai di casa mio zio Andry Steven ebbe un infarto, si avete
letto bene lui è mio zio era l'unico ad approvare la mia
attuale
professione, la voglia di intraprendere legge invece di economia
aziendale, l'unica persona che mi è stato accanto,l'unica a
chiamarmi ogni giorno e a mandarmi quel poco per sopravvivere quando
ancora a 15 anni non potevo lavorare e mantenermi da solo. Per lui
forse ero il nipote preferito.
Squilla il telefono
- Pronto? - disse Tom con voce seria
- Carissimo Tom sono Matt ricordi? - disse con voce sicura e sfacciata
- Si purtroppo ricordo
- Sai venerdì il notaio leggerà il testamento e a
quanto
pare ci sei anche tu, ci vediamo nella vecchia residenza in montagna
del tuo zietto, non ritardare per mezzogiorno ci
vuole
tutti lì.
- Tutti? - disse Tom con aria pensierosa
- Si tutti, ha richiamato nel testamento tutta la famiglia
- Allora ci sarà una guerra aperta
- Perchè?
- Trovami uno della nostra famiglia che vada daccordo con tutti
Si sentì ridere e poco dopo..
- Mio caro Tom come si vede che non conosci la nostra famiglia,
mezzogiorno in punto ciao - riattaccò il telefono senza
lasciare
risposta
Alle 18:30 andai dal mio amico Paolo, lui è un maresciallo
della
finanza , piu che altro un finanziere corrotto, si occupa di
falsificazioni e furti, l'ho conosciuto quando avevo 17 anni quando,per
conoscenze sbagliate, feci un furto a Modena. Mi spacciai per un grosso
dirigente di un azienda di costruzioni e proprietà terriera,
finii per vendere un terreno di 10.000 euro a un povero uomo che
accettò e firmando quel contratto ci intascammo i soldi,o
per
meglio dire gli altri, io ho solo preso circa 2.000 euro solo che fui
scoperto. Ma grazie a Paolo non finii in carcere e grazie forse alla
sua corruzione i soldi rubati furono addebbitati ai miei
"collaboratori" uscendone io pulito. Da quel momento in poi diventammo
amici e dopo la mia laurea, e qualche anno di esperienza lavorativa,la
mia amicizia gli fece comodo soprattutto da quando ha deciso di
andarsene a puttane.
Arrivando nella porta del suo ufficio per istinto bussai..
- Si può?
- Ehy si certo entra amico mio - disse abbracciandomi
- Come va? ti stavo aspettando sai siediti pure
- Lo so lo so parla pure sono tutto orecchie - disse Tom sorridendo
- Bhè ho saputo che tuo zio è morto e mi dispiace
ma un
mio amico notaio mi ha detto che ti ha scritto nel testamento,anche se
non so cosa ti ha lasciato,
ma comunque
vorrei chiederti un favore
- Si lo so,anzi immaginavo allora dimmi
- Mentre sei a Londra puoi passare da un negozio,vicino casa di tuo
zio, che si chiama Think, devi chiedere di un certo Ben Wonder, ti
darà un pacchetto che dovrai portarmi qui senza aprirlo
- Cosa contiene? - disse con aria pensierosa Tom
- Tu portalo e basta, non ti preoccupare non c'è niente di
preoccupante - disse sorridendo
- Senti siamo amici da troppo tempo, ti conosco mi potrebbero fermare?
- Ho i contatti giusti vai e basta
- Non lo so ci devo pensare..- si sofferma pensieroso e dopo conclude
dicendo..- ora vado devo passare in qualche agenzia di viaggi
così prenoto il biglietto devo partire al piu presto. - si
alza salutandolo con una stretta di mani
- Non mi deludere
Tom non rispose e andò via...
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