La storia secondo Lucinda

di Ghee
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La vita va avanti anche se tu non vuoi, certe volte vorrei solo fermare tutto; dire STOP ma non riesco, è come se la mia voce rimanga intrappolata in gola, come se qualcosa trattenesse le mie urla; ma purtroppo non è così, niente mi trattiene, niente mi obbliga, sono soltanto io, io, a impormi le scelte sbagliate.
Sono Lucinda Price e non so che fare di questo nome, di questa casa in cui vivo con i miei genitori e di questa vita.
Sono una normale ragazzina adolescente con i suoi problemi, con i suoi piccoli problemi che credo irrisolvibili ma in realtà si tratta solo dei capelli che non cadono bene o amiche che non ti capiscono.
Ebbene, sta incominciando un nuovo anno e io andrò in una scuola diversa, come succede da quando sono nata: ogni due anni i miei si trasferiscono per lavoro e io gli devo stare appresso; a loro non interessa delle mie abitudini, delle mie amiche, dicono che lo fanno per il mio bene ma chi ci crede più.
Però non posso lamentarmi più di tanto perché mi hanno sempre dato tutto quello che desideravo e sento che nonostante tutto, quest’ anno sarà un anno fantastico.
Ci trasferiamo nel Connecticut, mi piace, il Connecticut mi è sempre piaciuto, tempo prima ci abitavano i miei nonni materni, poi si sono trasferiti per stare vicino a noi anche se è da un anno che non li vedo.
 Quel posto mi è mancato, il vento caldo quella casetta confortevole e accogliente … naturalmente andiamo a vivere in un’altra casa, più grande, ma è sempre lo stesso posto, l’ unico posto che mi è rimasto nel cuore.
Oggi mi sono vestita di verde, mi vesto sempre di verde quando mi trasferisco, perché è il colore della natura, e la natura vive e muore in continuazione, è sempre in movimento e in ogni posto che visita ci resta per poco, come se nulla la legasse, come se non facesse parte di questo mondo; ebbene io mi sento come la natura, sono una viaggiatrice, l’ unica differenza è che io resto sempre a terra … mi piacerebbe volare, come gli uccelli, come le foglie quando cadono, come il polline come l’ aria, loro sono libere; io no.





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