CAPITOLO 1 Speranza
La guerra era finita.
Herry, Ron e Hermione guardavano Hogwarts, la loro Hogwarts distrutta.
Hogwarts era stata una casa per loro, in quel posto erano cresciuti,
avevano imparato moltissime cose e non necessariamente dai libri,
lì si erano presi le prime cotte, avevano appreso il vero
significato di amicizia …
Quella visione procurava dolore a tutti e tre così dopo poco
decisero di entrare nella sala grande.
Hermione non aveva fatto a meno di notare il silezio di Ron. Aveva da
pochissimo visto suo fratello morire. Fred …
Come poteva un ragazzo tanto simpatico, buono morire così?!
Hermione non riusciva a trovare un spiegazione valida e per lei questo
era un vero grattacapo. Quel giorno erano morti tantissime persone
innocenti lì ad Hogwarts, che avevano dato le loro vite
combattendo per un mondo migliore che tuttavia loro non avrebbero mai
potuto vedere …
La visione della Sala Grande era orribile. Non aveva mai visto tante
persone prima d’allora così in collera. Gruppi di
studenti, familiari circondavano corpi stesi a terra senza vita.
La famiglia Waesley si distingueva per questo. Sette teste rosse erano
strette attorno al corpo esamine di Fred, privo del classico sorriso
che caratterizzava il volto suo e del gemello George. Quando Ron si
unì a loro, quest’ultimo era chino sul corpo del
gemello e piangeva urlando paroli incomprensibili. I singhiozzi della
signora Weasley erano udibili in tutta la sala, stretta al
marito che piangeva in silenzio, non riusciva a trattenersi. Bill era
seduto in un angolo con Fleur accanto, con le mani in viso e Charlie,
accanto alla sorella minore, Ginny, cercava di essere forte, ma le
lacrime scendevano dal suo viso come se fosse un bambino. Percy invece
accanto al padre piangeva e ogni tre singhiozzi mormarava un
“scusa”, che se Hermione non avrebbe saputo il
contesto per il quale lo diceva, non sarebbe riuscita a capirlo.
Lei ed Harry rimasero indietro, mentre Ron si inginocchiò
accanto a Ginny e sfiorò la mano di Fred cercando invano di
trattenere le lacrime.
Lei ed Harry si guardarono negli occhi. Senza bisogno di aggiungere
alcuna parola si erano capiti. Nessuno dei due aveva volglia
di avvicinarsi alla famiglia Weasley, avevano bisogno di
tempo per superale lo schock iniziale della perdita di un componente
della loro famiglia …
Madama Chips si avvicinò a loro richiamando la loro
attenzione.
< Signor Potter, signorina Greanger dovete assolutamente andare
in infermeria, siete ricoperti di ferite e dovete essere curati
… > Parlava in tono isterico ma autoritario.
Dato che Harry non era in grado di prendere in mano la situazione,
troppo intento a osservare le persone in quella sala che piangevano i
loro cari. Lei si schiarì la voce.
< Madama Chips > Disse lei con un tono di voce talemente
diverso dal suo, che dubitava perfino che fosse lei a parlare. <
Noi stiamo benone, ci sono moltissimi studenti che hanno bisogno di
maggori cure > Disse osservando Seamus Finneghan con un braccio
quasi disarcionato e Neville completamente ricoperto di sangue, teneva
la spada di Godric Grifondoro stretta fra le dita tremanti in un misto
fra incredulità e orrore.
Così Madama Chips si allontanò senza prima farsi
promettere, però, che sarebbero andati da lei il prima
possibile.
Guardandosi attorno i due ragazzi non potettero fare a meno di notare
che nonostane il lutto, la disperazione, la tristezza che regnava negli
occhi delle persone presenti in quella sala, c’era anche un
altro sentimento che era percepibile come se fosse quasi palpabile. La
speranza …
-Questa
una sorta di introduzione alla storia... Non so ancora quanto
sarà lunga, ma continuerò a postare altri
capitoli se avrò qualche risposta positiva... Spero che vi
piaccia... Un abbraccio :D
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