La Dimensione Delle Idee
A volte
A
volte capita di arrovellarsi per ore su un dilemma quando poi la
soluzione giunge inaspettata mentre si pensa a tutt'altro.
Forse in
quell'istante sono nata proprio io.
Io sono un'idea, un'entità che
si forma dalla contrazione della fantasia della gente. Insomma, sono
nata in un punto imprecisato del vostro tempo forse nel passato, nel
presente o anche nel futuro.
Noi idee esistiamo in una dimensione
parallela a quella umana, dove il tempo scorre in modo opposto alla
vostra normalità, comunque la distanza tra le nostre due realtà è
piccola. Infatti le idee non possono interferire con gli eventi
terreni ma vivono nella stesso mondo degli esseri umani.
Ora che
esistevo, dovevo solo scoprire il perché. Guardandomi attorno notai
sciami di idee che seguivano le persone, inoltre vidi anche delle
entità eteree che sembravano delle lucciole.
Guidata dell'istinto ne
ingoiai una e mi piacque, scoprii in seguito che quelli erano
pensieri, unica fonte di sussistenza per le idee.
Il sapore variava a
seconda del loro argomento ed in funzione della qualità riuscivano a
saziarmi come uno spuntino o come una scorpacciata.
Vagando a vuoto
in quel mondo dove esseri umani ed idee selvagge non mi notavano,
iniziai a provare una sensazione strana, non spiegabile con la mia
mente pragmatica. Potrei dire che trascorsi giornate grigie se non
fosse che noi idee definiamo i colori attraverso la frequenza delle
onde luminose che li rappresentano e non attraverso un banale nome.
Lentamente iniziò a scemare la mia volontà di vivere...
La mia
essenza stava svanendo...
D'altronde non avevo uno scopo e questo
mondo non faceva per me.
Io sognavo il cielo, la libertà, non la
dura e fredda terra.
Scalai uno dei monti più alti nella speranza
che dopo la mia dissoluzione venissi trasportata in eterno nel cielo
insieme ai venti impetuosi.
Sulla cima di quella montagna trovai la
mia prima ragione per vivere: l'amicizia.
Un'altra idea sospirava
scrutando il cielo, mi avvicinai e iniziammo a conversare.
Dovete
sapere che le discussioni tra idee non avvengono tramite semplici
parole, noi scambiamo informazioni ad alta velocità e cerchiamo di
elaborare risposte a quesiti insoluti. Mi parlò delle idee
elementari e delle loro varie tipologie.
Alcune rappresentavano le
sensazioni di caldo o freddo, altre invece erano l'incarnazione delle
formule matematiche.
Tutte loro avevano già ritrovato il loro scopo
nella vita e viaggiavano in folti gruppi poiché da sole non avevano
abbastanza forza per essere percepite nel mondo terreno.
Dopo aver
conversato a lungo ci salutammo per rifornirci di pensieri dato che
avevamo impiegato molta energia mentale.
Mentre stavo scendendo dalla
montagna però notai che la mia nuova amica mi stava chiamando,
quando mi girai per risponderle però accadde l'impensabile.
Improvvisamente ci fu un'esplosione luminosa e sfrecciò nel cielo
lasciando una scia sfolgorante dietro di sé.
Così io rimasi da
sola, senza più nemmeno quel conforto che mi aveva riportato sulla
via della vita.
Peregrinai a lungo; attraversai un vasto deserto dove
conobbi una sensazione di vuoto, passeggiai in riva al mare dove
sentii svanire le mie preoccupazioni.
Vidi un nuovo tipo di idee
attorno a me, erano fiammeggianti e possedevano qualcosa che
trascendeva la mia comprensione, erano semplicemente superiori a me.
Infine visitai un vulcano, qui percepii un calore che non veniva
tanto dal magma ma da dentro me stessa.
In quel momento scoprii cosa
mi mancava per salire in cielo come desideravo e riuscii ad
interpretare tutte le strane sensazioni che avevo provato durante i
miei viaggi.
Mi mancavano le emozioni, senza quelle non potevo
aspirare ad elevarmi oltre il limite delle idee elementari.
Quando
compresi ciò, ci fu un'esplosione luminosa e mi sentii librare in
alto verso le nubi soffici e bianche, libera da ciò che mi
tratteneva sulla terra.
Dovete sapere che le nuvole non sono ciò che
credono le persone.
Esse sono aggregati di idee, ancorate l'un
l'altra tramite delle appendici, le stesse che permettono loro di
nutrirsi e di conversare in modo telepatico.
Queste idee ancorate
reciprocamente riescono ad essere percepite come macchie sfuocate
nella dimensione umana a causa della loro grande concentrazione.
La
mia vita trascorreva tranquilla e ben presto mi ambientai, feci nuove
amicizie e mi gustai a fondo i pensieri che giungevano fin lassù, di
qualità decisamente superiore a quelli dozzinali presenti sulla
terra.
Nelle nuvole vigeva una semplice gerarchia, la maggior parte
della popolazione consisteva nelle idee e su di esse comandavano le
illuminazioni. Queste erano il risultato dell'unione di due idee in
perfetta armonia, evento che avveniva raramente.
Erano sapienti oltre
ogni dire e potevano volare liberamente nel cielo, capacità preclusa
a noi altre. L'unico altro modo per viaggiare era aggrapparsi alle
nuvole quando si scontravano.
Mi raccontarono che in antichità a
volte due illuminazioni si erano fuse ed il loro risultato era stato
un astro.
Queste idee irradiavano la loro genialità dallo spazio per
ispirare chiunque sapesse cogliere la loro influenza; da queste erano
giunte le maggiori scoperte dell'uomo.
Si racconta che il Sole sia il
risultato dell'aggregazione di moltissimi astri, questi formarono
l'idea della Vita ed in quel giorno nacquero gli esseri viventi.
Dedicai gran parte del mio tempo a cercare la mia prima amicizia,
avevo fatto nuove conoscenze sulle nuvole ma il rapporto con lei
rimaneva speciale... compresi che se l'avessi ritrovata sarei
diventata un'illuminazione. Avevo scoperto la mia seconda ragione per
vivere: l'amore.
Un giorno la nuvola dove vivevo entrò in rotta di
collisione con un nembo, una comunità del cielo simile alla nostra
ma formata da idee cattive.
L'unione tra due di esse generava una
nemesi ed ogniqualvolta ciò avveniva, il cielo emetteva un fulmine,
presagio di un nuovo male in agguato.
Si dice che i buchi neri
nascano in seguito alla fusione di due nemesi, noi idee buone
comunque non possiamo saperlo con certezza poiché se entriamo a
contatto con una cattiva, rischieremmo di essere corrotte e passare
all'altra parte.
Accadeva tuttavia anche il fenomeno contrario,
dunque le comunità opposte cercavano di evitare i rapporti il più
possibile, sperando di non incorrere in una collisione tra nuvole e
nembi.
Appena ci scontrammo, subito le idee di entrambe le parti
ingaggiarono una feroce battaglia combattuta con ragionamenti e
confutazioni volte a convincere i rivali a disertare lo schieramento
dei propri compagni.
Nelle zone non circostanti alle illuminazioni o
alle nemesi, che con il loro potere non permettevano alle idee di
cambiare fazione, si formarono vasti gruppi di dubbi, entità
indecise che non sono ne' buone ne' maligne.
Di solito queste
viaggiano nei banchi di nebbia fino a quando non diventano idee
complete o svaniscono a causa della propria inconsistenza, ma la loro
nascita avviene solo durante gli scontri tra nuvole e nembi.
La
forza creativa messa in campo nella battaglia aveva intanto scatenato
un uragano, manifestazione fisica della discordia di due correnti di
pensiero differenti che non cercano mai la conciliazione ma solo
l'annientamento degli antagonisti.
Io ero stata spinta da una nemesi
fino all'orlo della nuvola e lottavo strenuamente per non
trasformarmi in un dubbio.
Un ragionamento particolarmente insidioso
mi portò a dubitare per qualche secondo del concetto della mia
esistenza e, concentrata nello sforzo di confutarlo, cosa che
fortunatamente mi riuscì, non mi accorsi di essere scivolata oltre
al bordo.
Mentre precipitavo a velocità folle, vidi un'idea che si
gettava dal nembo in mio soccorso e la riconobbi.
La caduta
vertiginosa non era nulla in confronto all'agitarsi dei miei
sentimenti: avevo ritrovato la mia prima amicizia ed il mio unico
amore.
Improvvisamente la forza che mi spingeva verso il basso si
invertì e cominciai a risalire placidamente.
Provai la sensazione di
quando ero nata, la mia identità si fuse con una nuova e per qualche
attimo percepii la mia esistenza in due entità distinte.
Poi tutto
ebbe fine, l'armonia mi pervase come una musica soave e mi lasciai
guidare dal destino per adempiere al mio nuovo ruolo di
illuminazione.
Durante questo nuovo periodo della mia vita vagai tra
le varie nuvole, contribuii alla formazione di altre illuminazioni e
riuscii perfino ad assistere alla nascita di un astro.
Visitai lo
spazio, parlai con le entità che vi dimoravano e purtroppo capii che
quello era il mio limite estremo... non sarei mai riuscita a giungere
al quel livello sublime di saggezza.
Dopo aver assistito allo
spegnimento di un astro, che era ormai divenuto un'idea obsoleta e
non più applicata nel mondo terreno, scoprii la mia ultima ragione
per vivere: la paura della morte.
Da quel giorno iniziai a svanire e
sentivo la mia fine avvicinarsi, insensata come tutti gli sforzi che
avevo fatto dalla mia nascita.
Infatti non avevo ancora trovato il
senso della mia vita e stavo già per andarmene... la mia identità
di illuminazione vacillò e caddi nella disperazione.
Il destino mi
guidò nella nuvola sulla quale ero ascesa molto tempo prima e
ritrovai i miei vecchi amici, mi ricordai inoltre dell'amore che mi
aveva legato alla mia compagna.
Tutto questo mi diede un nuovo
coraggio e decisi di oppormi con tutte le forze alla mia sparizione
imminente.
D'un tratto, durante lo sforzo finale, mi sentii
trascinare verso la terra e presagii il peggio.
Improvvisamente però
mi fermai e provai una sensazione ardente e vigorosa permeare tutto
il mio essere.
Ero divenuta un'idea fiammeggiante ed ero finalmente a
conoscenza del mio scopo nella vita.
Io sono l'idea che ha ispirato
tutto questo racconto ed il mio scopo è di infondere nuove idee
nella vostra immaginazione.
Quindi questa non è la fine della mia
storia... è l'inizio della mia nuova vita.
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A questa storia ci tengo molto dato che si può considerare il primo racconto serio che io abbia mai scritto.
Spero che vi sia piaciuta.
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