Ed è ora di partire

di Leia
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nell'aria fumosa
di pipe e pensieri
indugiano - ricordi, e galleggiano
all'altezza del cuore
superfici metalliche - gli occhi
ed il riflesso
dentro noci di bosco
una foto sgranata
è incisa
nel vetro

seppia e carbone - patina opaca, sono anni autunnali
sotto passi di bambina
corrono
pavimenti bianchi - e vestiti ordinati
tra poltrone di pelle
a incorniciare - cravatte
erano chiuse
ginocchia sicure
appigli
di piccole mani

nelle narici, il tabacco
spezia della memoria
e poi calici - aroma di caffè d'inverno
irregolari
linee - i sensi
della mia realtà
toccano appena le dita - foschia
nella luce
di quelle mattine - stanze silenziose
inondate di bellezza

attendevamo
estati
profumi
mediterranei
dietro tende
trasparenti

era dolce

valige aperte
su sabbia e acqua
per castelli
sul mare

e mentre fili paralleli
inseguivano il cielo - solo un gioco, nel rumore
le nuvole
mi guardavano

ferro ed erba
a baciare
l'aria
la velocità è un brusio
sussurra
nelle risa
e l'alba
scompare

ancora
viaggio
in una foto
senza cornice




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