Salve! Prima di iniziare con la ff volevo ringraziare Marochan
per aver commentato. In realtà non mi aspettavo che qulcuno fosse interessato a
un cartone animato vecchio e poco conosciuto come Lisa e Seya...quando ho visto
il commento di Marochan mi sono ricreduta e ho pensato...allora non sono
l'unica che preferisce i cartoni animati vecchi che ti rimangono impressi nel
cuore. Io ho visto Lisa e Seya quando facevo la quarta elementare e mi ricordo
come sognavo poter essere Seya...beh si tutti da piccoli abbiamo un idolo no?
Vabbè ora passiamo alla storia.
2 Capitolo – Kid.
Era mattina. Alan si era appena svegliato e si stava già
preparando per passare a prendere Lisa. Sembrava molto preso dai suoi pensieri,
troppe cose stavano accadendo velocemente senza lasciargli un attimo per
rifletterci. L’incontro con i genitori di Lisa, il ritorno di Seya e la
proposta che il padre aveva fatto a Seya…tutto troppo velocemente…
Alan: “oggi Lisa mi sente. Ma che le è saltato in testa?!
Tornare a vestire i panni di Seya!? Anche se questa volta è dalla parte della
polizia non vuol dire che può continuare a caricarsi di incarichi più grossi di
lei!? E poi poteva anche aiutarmi solo standomi accanto, senza il bisogno di
ritornare ad avere due personalità…”
D. Asuka: Alan.
Alan: “oggi le dovrò parlare. Le dirò di non intervenire più
e che non voglio che corra certi rischi!”
D. Asuka: Alan le uova!
Alan: che?!
Alan si era immerso nei suoi pensieri mentre preparava la
colazione…ora quella colazione o quella che lo sarebbe dovuto diventare, era
ridotta a due uova bruciate…
Era d’avanti a casa di Lisa. E ora che doveva fare? Era in
anticipo e lei non era di certo pronta…quella mattina era più tosto afosa e
stare sotto al sole non l’allettava per niente…era nel giardino della casa e fu
sorpreso da Genichirou con un cappello di paglia e un annaffiatoio.
Alan: buon giorno!
Genichirou: ciao Alan! Aspetti anche stamattina mia figlia?
Alan: beh si…
Genichirou: che ne dici di entrare dentro? Qui sotto al sole
non è molto piacevole…
Alan: la ringrazio. Entro molto volentieri.
Genichirou: puoi darmi del tu.
Alan: ok!
Alan e Genichirou entrarono in cucina. Lì c’era Eimi che
preparava la colazione e intanto si sentivano rumori provenire dal piano di
sopra…come se qualcuno corresse…
Eimi: ciao Alan!
Alan: salve.
Eimi: Lisa sta correndo come una pazza stamattina…sai…si è
appena svegliata…
Genichirou: dovremmo comprarle una sveglia nuova stamani ne
ha rotta un’altra…
Iniziarono a ridere ma furono interrotti da un tonfo
proveniente dalle scale…i tre si diressero da dove proveniva il rumore…e ci
trovarono una dolorante Lisa che si massaggiava la schiena…era caduta dalle
scale…
Eimi: tesoro ti sei fatta male?
Lisa: n-no sto bene…
Poi focalizzò l’immagine di Alan…
Lisa: m-ma tu che ci fai qui?!
Alan: perché questa domanda?
Genichirou: da come l’hai chiesto sembra quasi che tu non
voglia che ti aspetti in casa…
Lisa: ma non è così…è solo che sarei potuta scendere in un
modo poco presentabile…
Eimi: e da quando ti fai questi problemi?
Lisa arrossì…fu aiutata da Alan a tirarsi su…
Lisa: forza Alan andiamo! Oggi abbiamo l’escursione in
montagna e l’autobus non aspetta!
Alan: me ne ero scordato! Andiamo forza!
Salutarono in fretta e si diressero verso la scuola…
Durante il tragitto…
Alan: posso sapere che cosa ti è preso!? Perché hai
accettato la proposta di aiuto che ti ha fatto mio padre!?
Lisa: perché voglio aiutarti.
Alan: ma tu mi aiuti anche solo standomi vicino ogni giorno!
Non è necessario che tu ti esponi a situazioni tanto rischiose! E poi hai visto
quel criminale!? Era addirittura armato e se ti avesse colpito?!
Lisa: non mi colpirà per così poco. Di la verità…ti rubo il
lavoro vero?
Alan: ma che dici! Non è questo.
Lisa: si certo. Fatto sta che io ti aiuterò e non cambierò
idea.
Alan: ci rinuncio…hai una desta troppo dura…ma mi piace
anche questo lato di te. A dir il vero amo tutti i tuoi pregi e difetti senza
fare distinzioni.
Lisa: come siamo sinceri stamattina!
Alan: m-ma che dici!?
Lisa: adesso arrossisci come un bambino!
E iniziò a ridere…intanto Alan per deviare il discorso…
Alan: caspita! È tardissimo! Dobbiamo correre a scuola Lisa!
L’afferrò per il polso e iniziarono a correre.
Arrivati a scuola la loro classe era già entrata
nell’autobus e la suora aspettava sbattendo nervosamente un piede in terra…
Suora: voi due…! La dovete finire di arrivare sempre in
ritardo! Alla fine vi farò sospendere e abbasserò le vostre medie!
Alan e Lisa: ci scusi…
Suora: e va bene va bene, ma ora salite o faremo tardi.
Nell’autobus c’erano solo una coppia di due posti liberi e
si misero vicini…non volevano stare vicini perché altrimenti i loro amici
avrebbero cominciato a fare battutine…
Erano partiti…nell’autobus c’era un continuo parlottare e
Lisa guardava fuori dal finestrino mentre Alan si arrabbiava per le battute dei
suoi due amici…
Arrivati alla fermata scesero…e iniziarono la scalata della
montagna per poi arrivare in un prato dove le suore avrebbero dato istruzioni…
Suore: oggi farete dei dipinti alla natura che ci circonda.
Formate dei gruppi e sceglietevi un posto. Dopodichè dovrete scegliervi un
modello che possa stare in relazione con la natura…
La classe si divise in gruppi…Lisa, Alan, Rina, Sara e
Sergio ne formarono uno e trovarono anche un bel posto per dipingere…ora
mancava solo il modello.
Sergio: io opterei per Lisa! È così bella con dei capelli
lunghi e così graziosa!
Rina: “anche io concordo. Però era proprio necessario
aggiungere tutti quelle parole?!”
Sara: per me va bene. E a voi?
Alan: b-beh…certo!
Lisa: bene se siamo tutti d’accordo allora…
Iniziarono a dipingere…tutti tranne Sergio erano molto
bravi, ma solo Alan curava dei particolari che in lontananza era quasi
invisibili…
Tutti finirono tranne Alan…
Sara: fantastico! Ti sta venendo benissimo!
Rina: come fai ad essere così preciso nei particolari?
Sergio: non pensavo sapessi disegnare così bene.
Alan divenne un po’ rosso per il complimenti…
Rina: noi portiamo i nostri dipinti alla suora. Tu continua
pure…
Si allontanarono…Alan continuò a dipingere e ben presto
terminò…Lisa gli si avvicinò per guardare e ne rimase sorpresa…
Lisa: Alan ma da quando sei diventato così bravo!?
Alan: beh…se si tratta di dipingere te…
Lisa arrossì a quella risposta…in quel momento Alan gli
aveva fatto tenerezza…quasi fino a volerlo abbracciare…ma fu preceduta da lui.
Dopo un po’si accorsero che Sergio aveva scattato una
fotografia…
Sergio: che bel momento ho immortalato in questa fotografia.
Siete così teneri! Ma certo potrei pubblicarla sul giornale della scuola per
mostrare la bellezza dell’amore in mezzo alla natura!
Alan: ehi tu. Dacci
un taglio! E dammi quella foto!
Alan aveva iniziato ad inseguire sergio per farsi dare il
rullino intanto Lisa era rimasta dov’era cercando di nascondere il suo rossore…
La giornata trascorse tranquillamente fino a quando Alan non
ricevette una chiamata dalla centrale…il ladro che gli era sfuggito denominato
Kid, pare avrebbe derubato delle opere d’arte dal museo della città, ma ciò non
era ancora certo…
Alan stava accompagnando Lisa a casa…e intanto parlavano
della strategia che avrebbero dovuto utilizzare per arrestare il ladro Kid.
Alan: i nostri informatori hanno detto che l’obbiettivo
potrebbe essere il museo…ma non è certo che sia così…ma come facciamo a
catturarlo se non siamo sicuri delle informazioni che ci danno?!
Lisa: dovremo stare molto attenti…potrebbe anche essere un
diversivo il museo…
Alan: si hai ragione…
Alan assunse un’espressione seria e pensierosa, Lisa lo
fissava…amava quell’espressione…sentendosi osservato Alan si voltò verso di
lei.
Alan: qualcosa non va?
Lisa: beh no…spero solo che non trascuriamo la nostra
relazione per il ladro Kid…
Alan: ma che dici? Lo sai che io non ti trascurerei mai!
Si erano fermati…
Alan: e poi sembra che tu ti diverta indossare i panni di
Seya. Sembri tutt’altra persona.
Lisa: bah! Forse…
Disse dando una vaga risposta…
Arrivò la sera…il detective Asuka aveva disposto la
sorveglianza al museo…Alan intanto era nelle vicinanze cercando qualunque cosa
sospetta. Fu sorpreso alle spalle da Seya…
Alan: ah sei tu! Stavo per avere un infarto.
Seya: oh scusa ma non volevo farmi scoprire dagli altri
poliziotti.
Disse con un finto dispiacere.
Alan: beh scoperto qualcosa?
Seya: si…mentre venivo nella strada parallela a questa si
sono spenti tutti i lampioni e anche le luci delle case si sono spente…in poche
parole è venuta a mancare la corrente…forse sarebbe meglio andare a
controllare…
Alan: ok andiamo.
Si diressero nella stradina…era tutto buio…Seya e Alan
stavano camminando fin quando non videro una persona uscire dalla finestra
sfondando il vetro…era Kid.
Alan: eccolo!
Kid: ancora voi?! No questa volta non riuscirete a fermarmi!
Seya: ne sei sicuro? Uno, due e tre!
Dal cappello uscirono uno stormo di colombe bianche che iniziarono
a volare attorno a Kid…
Kid: maledetta! Ma questa volta non funzioneranno i tuoi
trucchetti!
Il ladro era riuscito ad entrare in una macchina nelle
vicinanze e iniziò a scappare…Alan che intanto aveva chiamato delle pattuglie
lo inseguiva su una volante della polizia.
Seya con un altro dei suoi tocchi magici riuscì a bloccare
la macchina ma Kid aveva abbandonato la macchina correndo e sparendo tra i
tetti della città.
Anche quella sera la refurtiva era stata recuperata ma il
ladro sembrava esser troppo agile nel fuggire…
D. Asuka: è riuscito a fuggire.
Alan: lo prenderemo la prossima volta!
D. Asuka:
Seya! Ti ringraziamo ancora per averci aiutato!
Disse a Seya che era rimasta distante…
Alan: papà io torno più tardi. Ci vediamo a casa.
E detto questo iniziò a correre per una strada e in seguito
Seya sparì…
Alan: Lisa dove sei?
Seya era apparsa dietro di lui…
Seya: sono qui. Ma quante volte ti devo ripetere che…!?
Alan aveva baciato Seya…
Seya: Alan? Ma che hai?
Alan: niente volevo solo baciarti
Finitoooo! Aggiornerò il prima possibile! Vi saluto
Ciaoooooo!
By Black
Rose!