I segreti dell’Olimpo

di Starfantasy
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Non commento sul tempo che ci ho messo ad aggiornare, ma dai... ero senza ispirazione, diciamo così xD racensite, mi raccomanto! Baci! :-*
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4^ Parte




Ci volle pochissimo tempo perché arrivassero nel punto che Rassimov voleva raggiungere. Andò a prenderla e la tirò per un braccio fino sul ciglio del dirupo, ma quando Zhalia era già pronta alla sensazione del vuoto la fermò.
- Guarda. - le disse. La donna cercò con lo sguardo qualcosa in particolare, fino a quando capì. Si sentì improvvisamente debole, come se le fosse mancato l’ossigeno: non troppo lontano un consistente gruppo di Cercatori camminava, perlustrava, cercava qualcosa. - I tuoi amici della Fondazione si stanno dando da fare. Pensi che gradiranno una visita?
- Se pensi di poterli sconfiggere sei pazzo, Rassimov. Dieci dei tuoi uomini non valgono neanche uno dei Cercatori come… quelli della Fondazione.
- Dubito, ma in ogni caso siamo abbastanza per sostenere il loro numero. - la lasciò a Wind e si diresse verso il centro del gruppo di adepti. - Sir Iron, cominci ad organizzare gli uomini, teniamoci pronti ad attaccare. Signorina Moon… non mostrarti troppo, potrebbero pensare male di te.
Zhalia diede uno strattone a Wind, nella speranza vana di liberarsi. Si sentiva opprimere da un grande senso di impotenza, una cosa che aveva sempre detestato. Aveva sempre amato dare ordini e aveva imparato anche ad eseguirli quasi senza discutere. Ma non questo tipo di ordini. - Cosa vuoi da me Rassimov?
- Da te nulla. E’ da Dante Vale che voglio qualcosa. Voglio che mi apra le porte del Tempio dell’Olimpo e mi consegni la mocciosa Casterwill.
- Allora forse non te ne sei accorto, ma hai sbagliato persona. Pensavo fosse evidente, ma io non sono Dante. - rispose sarcasticamente la donna.
- Non fingerti più stupida di quanto tu non sia. Sai molto meglio di me quanto… - il capo della Spirale venne interrotto da un rumore assordante. Contemporaneamente arrivò una donna che gli sussurrò qualcosa. - Signori, i nostri nemici hanno fatto più in fretta di quanto ci aspettassimo. Hanno trovato l’entrata per il Tempio. E’ giunta l’ora che la Spirale di Sangue ottenga la sua vendetta! - Zhalia si sentì avvolgere per l’ennesima volta dalla paura. Alzò lo sguardo verso il cielo ormai scuro, tinto di un colore arancione del tutto diverso dai colori del tramonto. Inspirò profondamente e trattenne le lacrime. Solo i deboli piangono, e lei non aveva assolutamente il tempo di essere debole.


I rinforzi di Grier erano arrivati nel tardo pomeriggio, quando ormai il Sole stava tramontando. Grier portò diverse spiacevoli notizie. La prima fu che lui e i suoi uomini avevano intravisto degli adepti della Spirale sulla strada per raggiungerli, segno che Rassimov e i suoi alleati erano vicini. La seconda era più inquietante: non erano riusciti a ritrovare DeFoe. Se n’erano andati da Londra senza di lui. Dante era rimasto scioccato da questa affermazione e aveva chiesto spiegazioni, ma non aveva avuto molto tempo per ottenerle: Lok era arrivato correndo, dicendo che Sophie stava male. Quando la raggiunse, Dante la trovò seduta per terra vicino a Cherit, con le mani che premevano la testa.
- E’ da stamattina che ha questo mal di testa, da quando siamo arrivati qui. - disse il ragazzino visibilmente in ansia. - Dante, pensi che sia colpa della Spirale?
- No. Dev’essere qualcosa di più potente della Spirale. Ricordati che Sophie è una Casterwill, è ben protetta dagli attacchi esterni. - il Cercatore provò un Everfight, ma non ottenne risultati. La ragazza non riusciva neanche a parlare dal dolore. - Hai detto che ha mal di testa da quando siamo arrivati qui…
- Sì, ed è andato aumentando durante la giornata, ma circa cinque minuti fa ha avuto un attacco improvviso e… Dante fa’ qualcosa! - il detective ci pensò un attimo.
- Hai detto che oggi non ha sentito la presenza di nessun potere, giusto? - Lok annuì. Dante si guardò velocemente attorno, fino a che non notò delle incisioni sulla parete di pietra. Non era in grado di decifrarle, ma sapeva chi poteva farlo. - Sophie… Sophie, ascoltami! - attirò l’attenzione della ragazzina che aprì gli occhi per guardarlo, continuando a tenersi la testa. - Adesso devi cercare di non pensare a nulla per un paio di secondi. Dimentica il dolore, i Titani, tutto. E’ difficile, ma è necessario. Pensi di farcela? - Sophie annuì. - Bene. Headcage! - il potere la raggiunse isolando la sua mente dal resto. In una manciata di secondi si sentì meglio. Si alzò e chiese spiegazioni all’uomo.
- Hai trovato la fonte di un potere molto più grande di qualsiasi altro con cui tu sia mai venuta in contatto. Ha interferito con i tuoi poteri, ecco perché non riuscivi a sentire la presenza dei Titani. Ti devi essere appena avvicinata all’entrata per il passaggio sotterraneo della visione. Ora non c’è tempo da perdere, devi decifrare quelle iscrizioni e dirci come entrare, prima che la Spirale sia pronta ad attaccarci. -
Sophie, ancora debole per l’energia che aveva perso, cominciò il suo lavoro, mentre Cherit svolazzava nervosamente lì attorno. Ci vollero ore, durante le quali Metz, Dante Guggenheim e i capi dei gruppi di Cercatori cominciarono ad organizzare una difesa, in previsione di un attacco della Spirale. E l’attacco non tardò ad arrivare.
Tutti si fermarono per qualche secondo, quando Sophie finì di tradurre e pronunciò l’incantesimo che le interessava, tenendo una mano ben premuta sulla roccia come diceva l’iscrizione. Un’enorme lastra di pietra si spostò lentamente, mentre un fascio di luce arancione si proiettava sul cielo coperto e ormai scuro. Ma l’attimo di esitazione e contemplazione durò poco. Si sentì un grido.
- Sono qui! La Spirale di Sangue è qui! Stanno arrivando! - tutto l’esercito di Cercatori della Fondazione si mobilitò, pronto a combattere. Dante fece per allontanarsi, ma Lok lo fermò per un braccio.
- Dante, cosa dobbiamo fare?
- Entrate. Entrate con Montehue, Guggenheim e gli altri Cercatori, ma fate molta attenzione.
- E tu che farai? - chiese debolmente Sophie, affaticata dalla grande concentrazione che aveva dovuto mettere.
- Io devo combattere. Non posso lasciare il campo così. Voi due siete in grado di cavarvela da soli, ne sono sicuro. - Lok annuì, serio. Prese Sophie per mano e si addentrò con lei e Cherit nel tunnel, mentre arrivavano anche Montehue e Tersly. Dante si voltò verso quello che ormai stava per diventare un campo di battaglia. Sarebbe stato difficile, molto difficile.
- Caliban! Metagolem! Elion! Prestatemi la vostra forza!

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Ebbene sì, con l'inizio della seconda serie mi sono riattivata. Spero di aggiornare un po' più spesso, d'ora in poi!
Potete trovare le mie fanfiction anche su huntiklanuovaera.forumcommunity.it
Fateci un salto, se vi va!
Bacioni a tutti quelli che mi prestano ancora attenzione! =)

Starfantasy-/\-





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