Come la pioggia di Novembre

di Venenum
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novembre                                          Come la pioggia di Novembre
                                                 N o v e m b e r  R a i n




    Cade la pioggia e mi bagna la fronte, scorre sul mio viso e io l’assaggio mentre mi riempie la bocca; inspiro il suo odore prepotente che si mischia con l’erba del bosco; sono la sua vittima, in questo frangente. Carnefice la pioggia, la dolce pioggia.
    La pioggia di Novembre.
    La pioggia scivola sul mio marchio e lo fa risplendere; il teschio e il serpente sprigionano una luce che non acceca, sembrano fuochi ardenti, che mai si chetano, nemmeno con l’acqua più pura.
    Io, per il marchio, sono cera da modellare.
    Il marchio è una candela che vorrei spegnere. Ripenso al tocco delicato delle dita di mia madre quando la stagione della vita era ancora piena di aria, quando vivere era ancora possibile. Adesso nessuno mi accarezza i capelli, anche lei ha smesso di farlo.
    Cade la pioggia e assorbo ogni goccia, odo il silenzio che mi narra della sua solitudine – solo come me, come la pioggia di Novembre – non voglio urlare, perché urlare è peccato. Urlare mi renderebbe un peccatore.
    Nel silenzio avverto il rumore eterno di un pianto. So che è vicina, che sta arrivando, come la pioggia di Novembre. Io immobile e innamorato, io folle e impregnato di un amore che avrà fine. Perché gli innamorati non si voteranno all’amore per sempre. 
    La Mudblood è qui, con me, è venuta solo per me. Capisce che io non ho e non avrò mai niente da offrirle; come potrei donarle un sorriso che nasce dall’oscurità? Come potrei rivestirla d’ombra? L’ho sempre fatto, maligni gesti di natura morta. Indossa la sua divisa scolastica, la pioggia rende radiosa anche lei.
    La Mudblood mi afferra la mano e la stringe – sono nudo ai suoi occhi. La mia anima soffia e ringhia, si rinchiude spaventata nel cuore; cerca conforto nell’unico posto dove posso urlare come fa la pioggia di Novembre. Non sono più abituato alle carezze altrui.
    Le entro dentro, invado la sua mente, la fisso così a lungo da marchiarla. Le sue labbra mormorano scuse che accolgo e apprezzo. Mi piacerebbe darle un bacio – i serpenti mordono, come la pioggia di Novembre. 
    Forse un giorno la perderò, smarrirò la strada e lei smetterà di seguirmi, ma ricorderò sempre che oggi mi è stata accanto, con il suo odore di pioggia e il suo sapore di amore rappreso.
    Oggi ho solo una candela in più, la fiammella che emana Hermione ricopre la mia.
    Come la pioggia di Novembre.


 
NOTE:

"November Rain" è una canzone dei Guns N' Roses
Questa flash è stata corretta dalla mia nuova e ufficiale beta: stregabuffyna.
La devo ringraziare: mi ha letteralmente conquistata con i suoi insegnamenti. Grazie.
Non ho mai pensato al "lieto fine", ho sempre amato i finali tragici, tristi. Poi ho capito che avevo bisogno di crescere; questa raccolta mi aiuterà a farlo, perché parlerà di lieto fine. Flash o One-shot con finali lieti - dove lieto non è la parola chiave, anzi. I protagonisti? Sempre loro, Draco e Hermione.
Troverete spoiler o discussioni sulla coppia amatissima QUI, il mio gruppo personale di facebook. Attenzione: bisogna essere veramente pazzi per entrare in un covo di serpi.
Alla prossima,
Des.




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