"Non dobbiamo avere paura di
sognare un po' più in grande, tesoro"
Eames
Cobb sogna di
tornare dai suoi figli.
Ariadne sogna di aprire uno studio di architettura.
Saito... beh, Saito sogna di distruggere l'impero dei Fischer. Ma
finché lo paga, chi è lui per giudicare?
Anche Arthur sogna. Cose che non potrebbe mai raccontare, nemmeno a
Dom, ma sogna.
In questo preciso momento il suo sogno è lì
davanti a
lui, seduto al suo stesso tavolo, intento a osservare da lontano il
progetto di Ariadne, decidendo come e dove effettuare le sue modifiche.
Arthur lo osserva, perso nei suoi pensieri. Probabilmente sta anche
sorridendo come un ebete, ne è consapevole. Ma non ci
può
fare niente: Eames gli fa quell'effetto. Sempre. E' impossibile, non
riesce a resistere.
"Ehi, Artie, cos'è quell'aria sognante?"
Come potrebbe rispondergli? Come potrebbe spiegargli che non lo
sopporta - e non potrebbe essere altrimenti, visto quanto è
irritante -, ma che ormai non può più fare a meno
delle
sue battutine, del suo comportamento indisponente... di lui?
Lo prenderebbe per matto, o, peggio ancora, si farebbe una risata e
penserebbe a uno scherzo. No, meglio tenere certi pensieri per
sé.
"Niente." replica, mentre un sorriso si distende pigro sul suo volto
"Stavo solo pensando."
Magari riuscirà a dirglielo. Sarà in grado di
spiegargli tutto quello che gli passa per la testa.
Un giorno, forse. Chissà.
Per la serie
"L'infestatrice di fandom è tornata", eccomi anche qui, a
rovinare questo capolavoro di film!
Prima di prodigarmi in scuse e quant'altro, lasciatemi ringraziare EffieSamadhi per il
fantastico banner che è riuscita a creare per questa storia!
Bene, ora potete incominciare a tirare pomodori e ortaggi in generale.
Ma che siano freschi, per favore. :)
Bon, alla prossima!
Baci8