Cadere sette volte

di mamie
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Fa male. Come le altre volte. Forse di più stavolta. Fa maledettamente male. E l'aria in questa cella è quasi irrespirabile. Un odore di freddo e di sconforto, mescolato all'odore pungente delle medicine.

Fa male e non ti puoi muovere. Hai le mani imprigionate nei ceppi, posate sulla coperta. Tieni gli occhi chiusi, perché non riesci ad aprirli. E' come un incubo da cui non ti puoi svegliare.

Il pensiero della sconfitta però fa ancora più male. Non sei stato abbastanza veloce. Forse hai valutato male la distanza? L'idea di non essere stato all'altezza della situazione ti brucia dentro le ultime molecole di amor proprio che ti erano rimaste. Sconfitto da un umano, un ragazzino, uno che non ha un centesimo della tua esperienza, che si affida all'istinto. Un ragazzino che te l'ha portata via. Uno che hai dovuto supplicare di salvarla con l'ultimo fiato che ti restava.

Perché le cose vanno sempre in modo così confuso e assurdo? Vorresti non essere lì, vorresti non esistere neanche più, se quell'ultimo colpo ti avesse ammazzato adesso non avresti più niente di cui preoccuparti… forse. Invece respiri. Ti fa male farlo ma respiri, il tuo cuore batte, il tuo sangue ha ripreso la sua strada. In qualche modo devi affrontare di nuovo il mondo e no, vorresti tenere gli occhi chiusi per sempre per non vederlo più.

Solo allora senti il premere leggero di qualcosa sul futon. Non ti ha toccato, ma l'hai sentito, puoi sentirlo ovunque.

Zabimaru.

E' così che riesci ad aprire gli occhi e lì, a un soffio dal tuo viso, lo spirito della tua spada ti guarda gelido.

Per quanto tempo pensi di restare lì?

Carino come sempre. Proprio quello di cui avevi bisogno. Un altro che ti salta addosso.

Smettila di dormire e alzati! Andiamo a combattere Zangetsu, e questa volta vinceremo noi.

No… ma anche lui non ha capito niente… perché dev'essere tutto sempre così difficile?

Lui non è più mio nemico.

No? E allora chi è adesso il tuo nemico?

Nei tuoi occhi rossi ricompare per un attimo di nuovo la scintilla della lotta. Sei vivo. E allora, se sei vivo, rialzati.

 

"Cadere sette volte, rialzarsi otto".

  





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