Over the Rainbow

di milichituli
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Over The Raimbow

 

<< Secondo te cosa c'è oltre l'arcobaleno? >> chiese la giovane ragazzina che sbirciava il cielo oltre il vetro opaco della sua finestra. Si girò e i suoi capelli volarono attorno al suo viso, la frangetta cadde sui suoi occhi vivaci e sereni, di un tempo. Una sorta di sorriso si dipinse sul suo pallido viso. Da tempo non sorrideva più.
<< Non lo so. Perchè? >> domandò curioso il ragazzo biondo, seduto sul letto della sorella scomparsa. Da tempo le veniva a fare compagnia assieme alla cugina, la ragazzina più colorata che avesse mai conosciuto, ma se per questo non si poteva sapere se lo era sulla faccia della terra.
<< Così >> rispose, facendo spallucce. Il ragazzo la guardò serioso e alzò le sopracciglia. << Ok... mi arrendo. Ha appena smesso di piovere e vieni a vedere. >> e fece cenno di venire acconto a lei.
<< Non ne ho voglia, Babù! >> rispose sbuffando. La ragazza fece una smorfia e gonfiò le guance, offesa.
<< Avevi solo da non chiederlo >> e si girò, incrociando le braccia al petto.
<< Non devi farmelo pesare! Ho capito mi alzo... >> si inginocchiò affianco a lei e guardò oltre la coltre di nubi. Si ritrasse. << io non vedo niente... >> e si passò la mano dietro il capo, tra i suoi capelli ricciolini.
<< E perchè non hai voglia di guardare... >> lo rimproverò Babù. << altro che Capitano Grisam! Grisam lo Scansafatiche! >> lo canzonò.
<< Non te lo permetto, Strega! Bada a te! >> minacciò. Babù rise.
<< Hai detto bene, Mago del Buoi dei miei stivali: sono una Strega! >> rispose ridendo.
<< Si, ma della Luce. Fantasiose e Creative. Fammi vedere 'sto arcobaleno. Sono curioso! >> tagliò corto. Vaniglia sorrise dolce. Prese il viso di Grisam e lo indirizzò verso la valle e i boschi.
<< In basso a destra, ma oltre la coltre di nuvole. Riesci a vedere? >> bisbigliò nel suo orecchio, come se non volesse farsi sentire da nessuno.
<< Si >> rispose Grisam. << Si, l'ho visto. >>
<< Cosa c'è oltre l'arcobaleno? >> richiese nuovamente.
<< Si narra che ci siano gli Elfi Dai Piedi Piatti delle Valli Del Nord. Dicono che abbiano un pentolone pieno di monete d'oro. Su ogni moneta c'è un disegno e ogni disegno equivale ad un significato quali: ricchezza, fortuna, bellezza, saggezza, benevolenza, amicizia e amore. >> concluse piano. Il suo cuore iniziò a battere forte nel petto.
<< Già. Sarebbe bello avere la moneta dell'amore... >> sentenziò Babù. Fece un riso soffocato e tentò di alzarsi.
<< Vaniglia io.... >> iniziò, titubante.
<< Non serve, Grisam. >> lo interruppe. << c'è mia sorella. >> e la stanza si rabbuiò. Già, perché lei ha tutto quello che vorresti tu. Il ragazzo che ti piace, il potere più forte, il coraggio e la simpatia. Disse una voce dentro di lei. Vaniglia scosse il capo.
<< Vaniglia, ascoltami. >> disse Grisam alzando la voce.
<< No, non voglio. >> si alzò, ma il giovane la prese per un braccio stringendola a sé, quasi possessivo. << Perché? Perché, Grisam? >> sussurrò con le lacrime agli occhi. Grisam abbassò lo sguardo. Vaniglia si girò verso di lui. Le accarezzò un guancia e si avvicinò al suo volto. Troppo, a suo avviso.
La baciò. Diede il suo primo bacio alla sorella della sua fidanzata. Alla ragazza più dolce, questo è certo, dell'Universo. Bella come poche e sensibile, intelligente e magica. Quando si staccò da lei ebbe l'intenzione di baciarla ancora ancora e ancora, ma non voleva ferirla più del dovuto.
<< Perché sei speciale e sei quello che chiunque vorrebbe. Chiunque vorrebbe una ragazza come te che gli scaldi l'anima, Babù. Ti amo, ma >> tentennò <<...amo anche tua sorella. >> quella era la verità.
<< Allora perché...? >> chiese mentre si toccava le labbra. Grisam sorrise. Si alzò e infilò il giubbotto e il berretto. Si diresse verso la porte, ma prima si girò, le sorrise e le strizzò l'occhio.
<< Oltre l'arcobaleno. >> disse enigmatico. Babù sorrise e capii.
<< Grazie >> sussurrò mentre Grisam chiuse la porta.





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