IL PORTALE DELLA PAURA
1) IL SOGNO
Boston, casa dei Bishop, in un tempo imprecisato
Walter Bishop si svegliò di
colpo da uno strano sogno in cui aveva visto un uomo che non gli sembrava
rientrare nella listava dei suoi conoscenti. Anzi, per essere più precisi, non
l’ aveva proprio mai visto.
Suo figlio Peter, che dormiva
poco lontano, si svegliò anche lui, con una leggera ansia.
“Walter, - lo chiamò – Va tutto
bene?”.
Bishop rimase seduto sul letto,
senza rispondere, aumentando così l’ansia nell’animo di suo figlio che si alzò e
si avvicinò al suo letto. Quando Peter si inchinò per guardare meglio suo padre,
Bishop si girò di scatto verso di lui e ricambiò lo sguardo colmo di gratitudine
per la solerzia con cui Peter accorreva quando lui aveva bisogno di aiuto.
“Va tutto bene, figliolo. –
rispose tranquillo – È solo che ho fatto uno strano sogno”.
Peter si sedette sul bordo del
letto, pronto ad ascoltare.
“È stato un brutto sogno,
Walter?” domandò gentilmente.
“No. – rispose Walter – È stato
solo particolare” e gli descrisse sogno e uomo comparso nel sogno. Alla
descrizione, Peter aggrottò la fronte, poiché anche lui non ricordava
assolutamente di conoscere una persona che rispondesse a quei requisiti, ma
aveva sempre in mente ciò che aveva passato suo padre durante i 17 anni di
internamento al Saint Claire.
“Walter, - lo incitò – sei
sicuro di non averlo mai visto all’ospedale? Potrebbe essere una persona che ti
è venuta a far visita, e di cui hanno pensato bene di cancellarti il ricordo”.
Bishop era perplesso.
“No, Peter. – rispose poi – Io,
quell’uomo non l’ ho mai visto in vita mia. Se lo avessi incontrato
all’ospedale, per quanto possano avermi manipolato la memoria, qualcosa di lui
mi sarebbe rimasto. E invece io posso dire di non aver mai visto quel volto
prima d’ora. Ma quel che mi è parso strano è che mi guardava come se mi
conoscesse, e mi ha anche detto qualcosa …”
“Cosa?” chiese Peter, curioso.
“Qualcosa che riguarda un
portale”.
Peter si fermò a pensare. La sua
amica Olivia Dunham era tornata da poco da un portale che l’ aveva proiettata in
un’altra dimensione.
Bishop guardò intensamente suo
figlio come fosse un oracolo.
“Okay, Walter. – tagliò corto
Peter – Non preoccuparti. Sai cosa facciamo oggi? Andiamo a fare una bella
ricerca in archivio. Chissà che non si trovi qualche faccia assomigliante
all’uomo che hai sognato. Non sarà lui, ma per associazione di idee, potrebbe
tornarti in mente” e nel dirlo sorrise e strinse a sé suo padre. Bishop si
commosse e ricambiò quell’abbraccio.
Lawrence, Kansas, qualche giorno prima
Dean e Sam erano a casa di
Bobby, e si trovavano seduti al tavolo del suo tinello, davanti al computer, in
cerca di casi da risolvere, ma non sembrava esserci niente di interessante
all’orizzonte. A smuoverli dal loro stato quasi catatonico, ci pensò Bobby.
“Ragazzi, - li chiamò
dall’esterno – se non avete ancora trovato il caso del secolo, potreste venirmi
ad aiutare a sistemare dei libri?” .
Con travolgente entusiasmo, i
due fratelli si alzarono e si trascinarono nel giardinetto dove videro con
sgomento una catasta altissima di libri da portare all’interno, e collocare nei
vari scaffali delle librerie disseminate per la casa. Sospirando, cominciarono a
caricarsi un po’ per uno buona parte di quel ben di dio di cultura che il loro
amico, quasi padre, amava da anni collezionare per poi leggere durante i lunghi
e freddi mesi invernali. Fra quei libri, Sam ne individuò uno che lo attrasse
per la copertina di cuoio scuro intarsiato, ma soprattutto per il contenuto. Il
libro era piuttosto grosso e voluminoso, e le pagine erano riccamente decorate
con veri e propri quadretti dentro cui È incastonata la lettera che diede inizio
al capoverso. Si fermò incantato a sfogliare le pagine. La scrittura era antica,
a caratteri gotici, ma la lingua non era inglese.
“È italiano. – informò Bobby,
arrivando di soppiatto alle spalle di Sam facendolo trasalire –È un libro del
Rinascimento Italiano”.
Sam si girò e guardò Bobby
meravigliato.
“Dove l’ hai trovato?” chiese.
“A Boston. – rispose il
cacciatore – Nella Biblioteca Pubblica è stato aperto un settore dedicato a
questo tipo di libri. Ovviamente non l’ ho preso alla biblioteca, ma l’ ho
trovato nel negozio di un mio amico che va pazzo per queste cose. Però non
chiedetemi dove l’aveva trovato lui”.
“È bellissimo!” commentò Sam,
estasiato.
“Sapevo che l’avresti scovato, e
che ti sarebbe piaciuto. – disse Bobby sorridendo – Guarda pure, Sam, ma dopo.
Adesso ho ancora bisogno del vostro aiuto”.
Rimasto in disparte ad ascoltare
la conversazione, Dean si appropriò per un attimo del tomo antico, mettendosi
anche lui a sfogliare le pagine, ma fra esse, improvvisa e rapidissima come un
flash, gli apparve l’immagine di un uomo dalla pelle chiara, ciuffi di capelli
rossicci fuoriuscenti da un copricapo di foggia antica di velluto rosso scuro, e
occhi celesti dallo sguardo freddo e crudele che sembrava uscire da quelle
pagine e fissarlo come se fosse lì.
Dean chiuse il libro di colpo,
lo gettò a terra e tornò in giardino a prendere altri libri.
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