RICORDI

di Chekkumeto
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RICORDI


Chiunque mi conosce sa che il mio cuore è fermo. Eppure c'è qualcuno, una persona, in tutto il creato, che riesce a far battere il mio cuore. Se da bambina ho sognato il principe azzurro, sono certa che sia lui. È come me. Ricordo la prima volta che lo vidi, i suoi occhi cristallini penetranti come frammenti di vetro e i suoi capelli color liquirizia. Da quel giorno mangio spesso la liquirizia, mi ricorda lui. Poi lo rividi, due anni dopo, aveva completato il suo addestramento, era forte e coraggioso, duro come pietra, un vero assassino. E mi piacque. La settimana scorsa, durante una missione, l'ho rivisto. È cambiato, ora è un soldato efficiente e combattivo, ma nei suoi occhi ho visto un'anima, un calore. Un calore che mi manca. Un calore che voglio. E l'ho amato.


Gertrude Verbanski


RICORDI


Sono un soldato. Non mi preoccupo dei miei sentimenti, mai. La mia vita è improntata sul mio lavoro, sull'agenzia. Eppure, proprio sul mio lavoro, l'ho rivista. Ne con Kathleen, ne con Ilsa ho mai provato queste emozioni, il turbine che mi si scatena dentro quando vedo Lei. Un tempo era mia nemica, mia rivale, ma anche allora sentivo qualcosa di sconosciuto, verso quella ragazza dagli occhi di ghiaccio. Tutti temevano i suoi occhi, tranne me. Io ne ero attratto. Volevo perdermi in quella distesa di ghiaccio che si estendeva nel suo sguardo. La trovavo bellissima. Ci rivedemmo parecchie volte, in missione. Ogni volta uno contro l'altra, ogni volta a soffocare i sentimenti che solo lei sapeva suscitare. A ogni scontro diventava più forte, più decisa e temibile. A ogni incontro mi innamoravo sempre più di lei. Credevo fosse una stupida cotta che doveva passare in fretta, finché non ho conosciuto Chuck. Chuck mi ha mostrato l'amore, l'amicizia, l'affetto. Mi ha fatto vedere il mio lavoro sotto una luce diversa. Mi ha fatto sperare. Sperare che anche io avrei potuto avere una vita vera. È stato allora che l'ho rivista. Sono innamorato di lei e la voglio. La voglio e l'avrò. Costi quel che costi.


John Casey



Precisiamo:

Se da bambina: potrete aver pensato che sia un'errore di congiuntivo, ma non lo è. A parer mio lei ha sognato il principe azzurro, ma non se lo ricorda. Il gelo che per anni ha albergato nel suo cuore ha cancellato i suoi ricordi più dolci, lasciando solo desolazione.

Riferimenti vaghi, non ho idea di quando, dove, come e in che modo si siano conosciuti, ne se si siano rivisti. Ho lavorato di immaginazione.

Niente colori o fronzoli per questa storia, ciò che conta sono le parole.





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