Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Personaggi: Fiyero,
Elphaba, Nessarose.
Pairing:
Elphaba/Fiyero implicito per il futuro.
Perché? Perché, uhm, io spesso & volentieri leggo una parola/frase e mi
faccio un film di sei ore senza intervallo. La prima volta che aprì il Wicked
inglese lessi a caso una sequela di parole e nomi che mi fecero uscire
delle ipotesi allucinanti ( vi risparmio quelle non inerenti alla fic, vedi
Avaric & Elphie xD) tra cui questo “ Fabala”: chiaramente, come chiunque
avrebbe pensato, era il modo in cui Fiyero storpiava il nome di Elphaba perché
venendo dal Vinkus non sapeva pronunciarlo! Ci sono rimasta male a leggere la
banalissima verità XD E questa idea mi é rimasta.
My
Fabala
Ad Oz la lingua ufficiale era una soltanto
e, tolte alcune tribù tremendamente conservatrici, quasi ogni creatura ne
conosceva i rudimenti. Perciò era facile, ad esempio, capirsi alla perfezione
anche quando si era un Martufo e un Muchkin.
Fiyero veniva da una regione molto lontana
e non era raro che si sentisse fuori posto, specie quando piovevano commenti
sul suo aspetto: il colore della sua carnagione, soprattutto, e talvolta anche
i diamanti. Spesso, in quelle occasioni, si ritrovava ad incrociare lo sguardo
di Ephaba, stranamente confortante. E proprio per questo motivo trovava a dir
poco inaccettabile che il suo nome – El-pha-ba – fosse l'unica
parola davvero difficile da pronunciare.
L'unica a mandarlo in confusione.
Sentiva la lingua molle, come attorcigliata su se
stessa, e la gola secca appena tentava di chiamarla. Lei aveva riso affettuosamente
– la prima risata amichevole che Fiyero avesse udito a Shiz – al suo
tentativo e da quel momento lo prendeva in giro ad ogni occasione.
« Non ho capito..! » ribatteva scherzosa quando lui la
chiamava “ Elphie”.
Forse lei lo trovava buffo e tenero, ma a Fiyero
pareva un incubo.
Perché, perché non ci riusciva?
Finché un giorno, intravedendola nel cortile che
camminava accanto a Nessarose, si ricordò del modo in cui la chiamava la
sorella, talvolta.
El...ba...fa...ba...
Fiyero si sforzò di ricordare.
« Fabala! » gridò gioioso, all'improvviso, la lingua
che scandiva quelle sillabe con facilità.
Agitò una mano verso le ragazze; e si stupì nel vedere
Nessa quasi sgomenta, gli occhi spalancati, ed Elphaba che arrossiva, chinando
il capo.
« Ciao! » ripeté, andando verso di loro.
« Smetti di urlare. » sibilò Nessarose « E smettila di
chiamarla così! »
« Ma... perché? »
La domanda rimase a mezz'aria, tra
l'espressione mortificata di Fiyero e lo sguardo di Elphaba che non c'era,
incollato al suolo come se non dovesse mai più sollevarsi.
« Oh, misericordia! » borbottò Nessa «
Perché non é quello il suo nome, é il suo nomignolo. Di famiglia. E lei
non é tua figlia, né tua sorella o tantomeno... » alzò gli occhi al cielo,
forse pregando « ...la tua fidanzata! »
« Ah. Ho capito. » mormorò il giovane principe,
abbassando gli occhi.
Soddisfatta, Nessa scrollò le spalle.
« Ho sonno. » annunciò.
Dopo un'occhiata eloquente alla sorella, puntò il loro
dormitorio a passo di carica. Elphaba fece per seguirla, ma la trattenne il
viso di Fiyero: sorrideva di nuovo, come quando l'aveva chiamata.
« A te da fastidio? » le domandò. « Ti da
fastidio se ti chiamo Fabala? Per me é facile. Mi piace chiamarti così.
»
Elphaba era certa di essere arrossita ancora.
« Come vuoi. Basta che Nessa non ti senta.
Sai, per lei é sconveniente. » rispose brusca, soffermandosi però a
storpiare quell'ultima parola con un sogghigno.
« D'accordo, farò attenzione. E poi – almeno credo –
mi piace l'idea che... »
« ...che? »
« Che dovunque, in qualunque momento, se
sentirai quel nome sai che sarò io a chiamarti. »
“
Poco distante, lui la chiamò, con tono normale: « Fabala! »
Persino
nell'atto di voltarsi appariva trattenuta e composta.
Ma
era troppo tardi: aveva dato segno di riconoscerlo. [...]”.
La
Città degli Smeraldi, pag. 203
Strega
– Cronache dal Regno di Oz in rivolta
Notes
Al di là delle mie seghe mentali – che ci sono ùù – mi
sono sempre chiesta perché diavolo Fiyero la chiami “ Fabala” ... Okay, colpo
basso per attirare l'attenzione ma ...boh. Lo trovo un po' random.
Anche perché poi non inizia a chiamarla Fabala, se non
nella versione“ composta” del nome xD
Non so spiegare il motivo per cui il mio cervello può
accettare il termine martufo e invece rifiuta qualunque traduzione di Munchkin.
Forse perché martufo mi sa di tenero e coccoloro e Shiz!Fiyero bookverse lo é
al 100% *sbava in giro*.
(God, ma io devo postare SEMPRE in universita' d'ora in avanti ...l'HTML e' a posto *_* )