Sei momenti nostri

di M4RT1
(/viewuser.php?uid=145684)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Quel mattino non fu un caso se mi si ruppe il telefono.
In realtà lo smontai io dopo aver parlato con un uomo.
Un uomo della CIA.
Non fu un caso se tra i tanti chiesi aiuto proprio a te.
A te che rappavi usando le parole del tuo amico.
Sarei voluta essere una ragazza normale, in quel momento.
Non avrei voluto ingannarti.
E non per qualche stupida ragione, solo perchè eri tu.
Tu, con la camicia a mezze maniche e un nome buffo.
Buffo, ma vero.
Con i capelli spettinati e la risata ingenua.
Ingenua, non finta come la mia.
Non avrei voluto portare una pistola al nostro primo appuntamento.
Avrei voluto sentire l'odore dello smalto, non quello delle freccette di sonnifero.
Avrei voluto che fosse un appuntamento vero.
                                                     -Ai bravi ragazzi non mandano i segreti di stato
E tu eri li fuori, con un mazzo di fiori e l'aria felice.

N.d.A.: altra ff su Chuck, forse banale e scontata... ma ce l'avevo e dovevo pubblicarla ù.ù
            Ho cercato di guardare dal punto di vista di Sarah, non so cosa ne è uscito...




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=857013