Finito di postare arretrati, le
prossime due saranno quelle scritte nell'euforia
post-lucchese
Festeggiata con grandi onori
“Sai che è da ragazzine, vero?”
Jowd sedeva con le mani in mano e la
testa reclinata all'insù, sprofondato in una poltrona vicino
ai
camerini di prova. Immobile da mezz'ora, sorrideva imperturbabile.
Cabanela si strinse al pacco di camicie
che reggeva in braccio, ordinate in una rincorsa al prezzo e alla
stampa più sgargiante. Gli scoccò un'occhiata da
sopra il cumulo di
stoffa.
“Dico festeggiare la promozione
sbancando i saldi”, proseguì il detective.
“A parte che siamo a
maggio.”
“E tu perché mi accompagni? Per
completare il quadro con l'amicheeeeeetta del cuore?”
“A gennaio me l'ha chiesto Lynne. Par
condicio.”
Cabanela stava provando un cappotto
troppo caldo, saggiandone la comodità al ritmo di qualche
passo.
Ebbe una visione di un mondo regolato dalla logica dell'amico. Una
civiltà di flagellanti. Rabbrividì.
“Noooon è la promozione.”
“A buon pro. Illuminami...?”
“Non
capiresti.”
Trottò verso una fila di pantaloni
appesi.
Promozione, che sciocchezze. Perché
mai curarsi di una promozione.
Era la stagione secca. Poche piogge,
niente fango schizzato a tutta velocità dai copertoni della
bici:
l'unico periodo dell'anno in cui il suo conto in tintoria scendeva
sotto quello dell'affitto.
Non pago di essere assurdo in ogni
altro aspetto della sua esistenza, l'uomo dall'immacolato cappotto
bianco si muove in bicicletta su sterrato quando piove. Brillante,
Ispettore, davvero brillante!
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