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di PotterWatch
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Questa città non può riposare, stanotte – Sissel non lascerà morire nessuno.

Tu già sapevi, prima di tutti gli altri. Persino di lui.

L'hai intuito nella confusione della discarica, intrappolato in una borsa chiusa dove, nel buio completo, non c'era più alcuna vita da guidare. L'hai dimenticato poi, con la potenza di uno sparo – il piccolo cadavere ti crollava sul petto, 
in uno spettro di plenilunio, e tu non sentivi. Non potevi sentire. Eri davvero solo, ora, e per sempre; non pensavi ad altro, se non al tuo patto.

Tornando sui tuoi passi, finalmente, hai affrontato i fatti. Per la prima volta in dieci anni c'era qualcuno con te, nel tuo mondo isolato – in altri quartieri, a chilometri di distanza, le morti che avrebbero dovuto nascere cadevano nell'oblio, evolvendo in altro, passo dopo passo. Qualcuno stava agendo, stava cancellando tutto di te. Tu intoccabile, con la tua solitudine, con la tua morte.

Volevi proseguire, volevi portare a compimento i tuoi piani. Che altra scelta ti restava, in fondo?

In quella stanza, invece, hai capito cosa ti saresti trovato davanti. Era un altro te stesso, un tuo gemello così diverso, un'immagine di te quale avresti dovuto e voluto essere. Più intelligente e più saggio, da sempre – ma più familiare, più vicino a te di ogni altra persona.

Non poteva che essere il tuo unico compagno. Con te anche quella notte, al di là della morte.

Ed ora, al fondo del vostro passato, tu stesso sei proprio come la tua vendetta. Qualcosa di meno consistente di un ricordo, cancellato dal tempo, dal vivere.

Ti stupisci che Jowd non abbia ancora capito. Parli poco, con le risposte già in pugno. Ti limiti a sorridere.

Sorridi; quel poco di bene che la morte ti ha dato, alla fine, ha cancellato tutto il male. Sorridi, perché sei orgoglioso di lui, perché lo sei stato sin dal primo istante.

Sissel ha avuto la sua verità. E tu, senza manipolazioni né contrasti, hai avuto la tua, conducendolo all'ultimo desiderio che la tua morte conoscerà – rivedere gli occhi del tuo gatto, prima che la notte restituisca le vostre vite strappate e si porti via quel poco che è rimasto di voi due.

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Eh dai, va bene che Yomiel mi manipola, ma ogni tanto ce vo'.
Nata da un dialogo con Crim, su questa fanart: ci chiedevamo cosa potesse ispirare un'espressione così persa, e lei ha proposto come soluzione il suo segreto orgoglio per lo spirito del suo micio, così sveglio, intelligente e riparatore. Grazie dello spunto, mia carissima, e grazie del disegno adorabile, cara artista!
La dedico a entrambe voi, a Shari e a Juu che l'ha vista nascere, sempre per spargere l'amore Takumiano. Ti riporterò un sacrilego commento del Tubo di un essere che non ha apprezzato il finale di GT *stupore maximo*
A rivedeeerci, baby!




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