I labirinti del cuore

di etienne86
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1- Il ritorno di Fersen 1-Il ritorno di Fersen

Sapevo sarebbe successo.
Come un animale fiuta il pericolo, anch'io sentivo che il tuo ritorno era nell'aria.
In quella maledetta aria di fine estate.
Allo stesso modo, guidato dallo stesso istinto, sapevo che lei non ti aveva dimenticato.
Aveva trascorso gli ultimi sette anni in una sorta di quiete prima della tempesta.  
Tranquilla e pacata, più del solito, nello svolgimento dei suoi compiti.
Metodica e ripetitiva  nella sua vita scandita da parate militari  e da giornate sempre uguali, alla reggia di Versailles, lontano ormai anche dalla regina, ritirata in una condizione assurda ed irreale, coi figli, al Petit Trianon.
La guardavo e sapevo di avere davanti una vita in attesa, una crisalide che lentamente, nel suo involucro, cresceva e diventava farfalla.
Eppure tutto questo non mi ha impedito di restare ferito a morte da quel colpo di fucile.
E quella mela, finita in mille pezzi, sembrava la metafora del mio cuore.
Quando ti ha riconosciuto, con la tua risata spavalda, dell'uomo che sa come conquistare gli altri,  e ti è corsa incontro, inciampando nel suo cuore improvvisamente impazzito, io mi sono sentito morire.
E sono davvero morto ai suoi occhi.
Da quel momento non ci sei stato che tu, Hans Axel  di Fersen!
Pende dalle tue labbra, mentre davanti  ad un bicchiere di cognac, racconti della guerra e del Nuovo Mondo.
I capelli lunghi e l'aria vissuta, così lontani dal volto incipriato del nobile più chiaccherato di Versailles, ti conferiscono ulteriore fascino.
Oscar ti ascolta, rapita, cercando di stemperare le proprie emozioni.
E la capisco, sono diventato un maestro nell'arte di dissimulare l'amore.
Ti invita a restare. Dopo un breve momento di indecisione, accetti.
C'è uno strano gioco di sguardi tra voi, stasera.
Io sono tagliato fuori.
E  mi dissolvo come una piccola stella della notte, quando al mattino risplende la luce del sole.




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