Allora, piccole precisazioni…visto che
la ficci è mia stravolgo un po’ la storia…la fanfic è ispirata a Gokinjo Monogatari (e ora Ai Yazawa mi
pesterà per aver preso ancora una volta i suoi personaggi, per aver stravolto
completamente la storia e per no so cos’altro…).
La situazione è molto diversa dal manga, ma non voglio
anticipare nulla se non che io adoro Gokinjo Monogatari e le coppie
che si sono formate in quel manga e chiedo umilmente scusa se qui saranno un
po’ diverse, ma si sa…esigenze da copione!
E ora tocca a voi leggere (e poi
commentare, magari…).
Buona lettura!
EVERYBODY HURTS
Guardo fuori dalla finestra. La
neve scende lenta e tranquilla.
I miei occhi si riempiono di lacrime.
Lui è appena andato via.
Mi doveva parlare.
Era una settimana che non ci vedevamo.
Mi è mancato un casino, ha detto che anche io gli sono
mancata tanto.
Pensavo mi dovesse dire una cosa che riguardava noi due,
invece no.
*FLASH BACK*
“Mi vuoi bene?”
“Ovvio che no. Adoro perdere tempo con te!”
“Ok, grazie…” e sorride. Sa che
scherzo.
“Certo che ti voglio bene, scemo! Ne dubiti, forse?!”
“Sei la mia migliore amica, vero?! Posso fidarmi di te?!
Posso raccontarti tutto?! O c’è qualcosa di cui
preferisci che non parli?!”
Allora si ricorda. Quel bacio. Quel bacio che ci siamo
scambiati e che per lui probabilmente non ha contato niente…per me invece ha
contato…troppo…quel bacio di cui non abbiamo più parlato…quel bacio che mi ha
portata in paradiso…
“Che c’è? Dai
racconta…”
“Mi sono innamorato…”
Il mio cuore si ferma.
“Sto malissimoooo!” piagnucola
come al solito.
Ed ecco che ricompare la mia maschera.
“Bene! E chi sarebbe la fortunata?!
O forse dovrei dire sfortunata?!” e gli faccio la
linguaccia…
“Bene un corno! Lei non mi vede nemmeno. E’ già
impegnata…sta da molto tempo insieme ad un altro…”
Inizio a sparare un po’ di nomi a caso…i
nomi delle sue compagne di corso…
“Ma come cavolo fai a sapere i nomi
delle mie compagne?!”
“Beh, semplice, me li dici tu…”
“Ah…comunque non è nessuna di loro.
Non la conosci. Si chiama Ayumi, sai noi due siamo
molto amici, frequentiamo lo stesso corso. Siamo sempre insieme. Questa
settimana che siamo partiti per una specie di gita per il corso di fotografia
siamo stati praticamente sempre insieme. Ho dormito con lei…no
non fare quella faccia! Non ho fatto niente! Abbiamo solo parlato tanto e dormito, basta. Poi lei, beh, non mi fila proprio…”
“Ok, ok
ho capito. Non hai combinato niente, perché lei non ti fila ecc ecc ecc…posso
dire la mia o devi finire di paralre?!”
“No, tranquilla, spara la tua opinione…”
“Beh, la linea che separa amore e amicizia è molto
sottile…quando si va in vacanza insieme o comunque si
passano 24 ore su 24 insieme ad una persona, beh si può rischiare di credere
che un’amicizia si sia trasformata in amore…il rapporto si rafforza
notevolmente…ma sei sicuro di esserne realmente innamorato?! Non
è che è solo una cosa passeggera?!”
“Si, sono sicuro di esserne innamorato. E
da un po’ che penso a lei in modo diverso, ma…sono un idiota! Lei è impegnata e
io…non posso farci niente!”
“Vorrei poterti aiutare in qualche modo, ma non so proprio che dirti…lei ha il ragazzo, la situazione è un
po’ troppo complicata…”
“Stai tranquilla…hai già fatto
tanto…volevo solo confessarmi, tutto qui. Tanto ormai mi sto già rassegnando…”
“Ah, quindi io sono sempre e solo la spalla su cui tutti
piangono?!
“No, sei un’amica con la quale mi confesso. Non piango io!
Come tu fai con me, quando mi racconti qualcosa…”
Lo guardo ‘Cos’è che ti racconterei io?! Tu di me non sai
niente…’
“Si, si, ok. Tu non piangi, però
il concetto è quello…”
“Mah, se lo dici tu…”
Cala il silenzio, come se nessuno dei due dovesse aggiungere
altro…almeno su questo argomento…
“E’ meglio che vada, perché alle 16 devo andare a ritirare
le foto della gita”
“Ah, bene…”
“Poi te le mostro, se ti va…”
“Certo!”
Ci avviciniamo alla porta.
Lui si mette il cappotto, infila le scarpe e prima di uscire
mi dice:
“Mikako, grazie…”
“E di cosa?!”
“Per il fatto che mi sopporti…”
“Baka…non serve che mi ringrazi…”
”Si che serve invece! Mika,
ti voglio bene…”
E prima di uscire dal mio
appartamento mi schiocca un bacio sulla fronte…
“Vai che è tardi!”
“Ciao bellissima!”
“Ciao…”
*FINE FLASH BACK*
Al pensiero di quello che è successo poco fa non posso fare
altro che darmi della stupida.
Una stupida, ecco cosa sono.
Una persona che nasconde i propri sentimenti, che mette una maschera ogni volta che lui si avvicina.
La sua migliore amica. Io per lui sono solo questo.
Un’amica.
E lui?! Che cos’è
lui per me?!
Il mio migliore amico?!
Se dicessi di si mentirei.
Al proprio migliore amico si dovrebbe dire tutto, invece a
lui nascondo una parte di me stessa che forse nemmeno io conosco bene.
Lui è innamorato di questa Ayumi. Si dispera perché lei sta con un altro, e viene a
piangere da me.
E io sono costretta ad indossare
quella maschera che odio tanto, che vorrei buttare via…
Devo consolarlo?! Io sono stanca!
Chi è che consola me?! Lui no di certo!
Non si accorge minimamente di quello che provo, di come mi
sento…ma forse…non è del tutto colpa sua…forse…non
avrei dovuto fingere fino a questo punto…
Ma quel bacio…quel bacio che ci siamo
scambiati 3 mesi fa?! Quel bacio a cui io non riesco a smettere di pensare?!
Quel bacio che mi ha fatto capire che ero e sono innamorata di quello stupido
scimmione?! Per lui…non ha contato niente?! E stato un
semplice sfiorarsi le labbra…
Per me è stato come toccare il cielo con un dito, è stato
bellissimo…
Le sue labbra che sfioravano le mie, che cercavano le mie,
che si posavano su di esse e che finalmente trovavano
un po’ di pace…
Ma poi…è come se mi fossi svegliata
da un bellissimo sogno…
Era solo un sogno Tsutomu?! Non
erano le tue labbra quelle?! Era un’immagine che si è formata nella mia mente?!
E io che speravo che da quel
momento in poi le cose tra noi potessero cambiare…
Ma se quello era un bellissimo sogno
ora sto vivendo un incubo…
Consolarti per le tue pene d’amore…
Ma ce l’hai un po’ di cervello tu?!
Ce l’hai, baka?!
Tu mi hai chiesto se potevi dirmi
tutto, e io ti ho detto di si…sapevi forse che quelle tue parole potevano ferirmi?!
Ma se lo sapevi perché me l’hai
detto lo stesso?!
Io mi sono illusa e basta negli ultimi giorni…tu che mi
telefonavi dicendo che ti mancavo, io che telefonavo a te perché continuavi a
farmi un milione di squilli…
Ma ora…sono tornata con i piedi per
terra…dovevi tenermi buona perché avevi bisogno di una spalla su cui piangere?!
Qualcuno con cui confidarti, qualcuno che ti stesse semplicemente ad ascoltare
e che magari ti desse anche un consiglio…
E io mi sono comportata proprio
come ti aspettavi.
Ti ho ascoltato, ti ho detto come la pensavo…
Ma ti ho detto realmente come la
penso su questa storia?!
Mah…io so solo che vorrei gridarti che sei un imbecille e
che è impossibile che tu non ti sia accorto che sono innamorata di te!
Perché io ti amo.
Ti amo da tanto di quel tempo che tu non ne hai idea.
Ti amo da prima di quel bacio.
Ti amo da…oh, nemmeno io riesco a ricordare da quando ti
amo!
Ma resta il fatto che quando mi hai
detto che ti eri innamorato ho sperato ardentemente che mi dicessi che si
trattava di me…
Che sono io quella con cui tu vuoi
stare…
Ma tu non ti rendi conto di quello
che provo io.
Tu non ti rendi conto che anche io soffro.
Perché tu non sei l’unico a
soffrire.
Tutti soffriamo.
Ma tu non sei solo perché se
soffri, se stai male sai che ci sarà sempre la stupida della tua migliore amica
pronta ad asciugare le tue lacrime.
Ma chi asciuga le mie?!
La neve continua a scendere lentamente, ma i fiocchi ora
sono più grossi.
Le lacrime continuano a scendere dai miei occhi.
Ho voglia di urlare, di gridare, di prendere a pugni
qualcosa.
Mi allontano dalla finestra e alzo il volume della radio che
avevo abbassato prima.
Mi siedo tristemente per terra…e inizio a singhiozzare…
La canzone che danno alla radio è triste e malinconica…
La conosci?! E’ “Everybody hurts” dei REM.
Le mie spalle sono scosse dai singhiozzi.
La porta di casa mia si è aperta senza che nemmeno me ne accorgesti, e ora ci sei tu, qui davanti a me.
Mi vedi piangere.
Il tuo volto si fa serio.
Mi abbracci forte forte e mi dici
su un orecchio che mi vuoi bene.
Mi stringi a te.
Non mi chiedi perché sto piangendo, ma mi tieni tra le tue
braccia.
Così.
In silenzio.
Senza dire una parola.
Hai capito?!
Non lo so.
Ma non ho la forza di chiedertelo.
Mi basta stare abbracciata a te.
Vorrei che il tempo si fermasse e che restassimo così per
sempre.
La canzone finisce. In fondo una canzone non può essere eterna, no?!
Mi stacco da te.
Tu mi guardi.
Hai voglia di chiedermi perché piango.
Io ti sorrido e caccio indietro le lacrime che sono lì
pronte ad uscire.
“Stai tranquillo. Non ho niente. Solo che questa canzone mi
ha commossa. Sai che sono una frignona!”
e ho indossato per l’ennesima volta
la mia maschera.
Forse un giorno riuscirò a toglierla, e riuscirò a dirti che
ti amo.
OWARI
EVERYBODY
HURTS
When the
day is long and the night, the night is yours alone,
When you're sure you've had enough of this life, well hang on
Don't let yourself go, 'cause everybody cries and everybody hurts sometimes
Sometimes everything is wrong. Now it's time to sing along
When your day is night alone, (hold on, hold on)
If you feel like letting go, (hold on)
When you think you've had too much of this life, well hang on
'Cause everybody hurts. Take comfort in your friends
Everybody hurts. Don't throw your hand. Oh, no. Don't
throw your hand
If you feel like you're alone, no, no, no, you are not alone
If you're on your own in this life, the days and nights are long,
When you think you've had too much of this life to hang on
Well, everybody hurts sometimes,
Everybody cries. And everybody hurts sometimes
And everybody hurts sometimes. So, hold on, hold on
Hold on, hold on, hold on, hold on, hold on, hold on
Everybody hurts. You
are not alone
DISCLAIMERS: Gokinjo Monogatari e i suoi personaggi non sono miei ma della
grandissima Ai Yazawa. Everybody hurts non è mia ma dei
REM.
Ringrazio tantissimo la mia mami Chise e la mia gem Jibrille (ammore vi amisco da morire!) che si sono sorbite la mia crisi durante
la stesura (oddio come parlo forbito °°) di questa fanfic.