Premessa. Questa one-shot è uno spin
off della long fiction History
Repeating e/o della raccolta
di one shot It Calls Me
Home. I pargoli che popolano questa follia, li ho
prelevati da lì.
Tanto per andare sul sicuro:
Ricki, Caroline e Mason Jr. sono i figli di Tyler e sua moglie Lydia.
Jeffrey e Vicki Jr. sono i figli di Elena e Matt.
Xander e Oliver sono i figli di Jeremy e sua moglie Hazel.
Ricki e Jeff hanno 8 anni; Vicki ne ha 7. Xander e
Caroline, 5. Oliver e Mason ne hanno 3.
Enjoy!
Dedicata
a quelle meravigliose personcine che sono le lettrici di History Repeating.
[E
a Ricki, perché è stato uno dei primi.]
Vi voglio bene!
A very merry scary Christmas.
“Quando arrivano?”
Richard Junior saltellò fino all’ingresso di casa
Lockwood e sbirciò in cortile con aria impaziente.
“Fra venti minuti, Ricki.”
Tyler ripeté per l’ennesima volta al figlioletto,
trafficando con le scarpette nuove del piccolo Mason.
“Ecco fatto!”
Annunciò poi dopo averle allacciate ai piedi del
bimbetto.
“Adesso hai un paio di scarpette rosse, proprio come
il vestito di Babbo Natale. Sei contento?”
Mase si toccò le punte dei piedini con aria
affascinata e sorrise al padre.
“Ba-Babbo Natale!”
Ripetè soddisfatto.
“Ma quando arrivano?”
Domandò nuovamente Ricki calciando il pallone
in direzione della porta e lasciandosi cadere sul divano. Il padre gli rivolse
un’occhiata seccata.
“Ricki, se me lo chiedi ancora una volta, giuro che
chiamo i Donovan e dico loro di non venire proprio.”
Lo minacciò. Richard soppesò la proposta con aria
indecisa, poi diede una scrollata di spalle.
“A me basta che c’è Jeff. Vicki può anche stare a casa!”
Annunciò candidamente incominciando a fare il
solletico al fratellino; Mason scoppiò a ridere, rannicchiandosi per sfuggire
all’attacco del maggiore.
Il trillo del campanello li fece scattare tutti
sull’attenti.
“Vado io, vado io!”
La voce squillante di Caroline si frappose alle
risate dei due maschietti. La bambina si affrettò a raggiungere l’ingresso,
precedendo Ricki che era balzato a terra di scatto.
“Chi è?
Sono i Donovan?”
Domandò il ragazzino spingendo via la sorella.
Caroline ricambiò lo spintone.
“Smettila!”
“Smettetela entrambi!”
Il padre li divise, riuscendo finalmente ad aprire
la porta.
“Ehilà! Si può entrare?”
Jeremy Gilbert sorrise, tendendo il braccio per
stringere la mano di Tyler, mentre con l’altro teneva saldamente un bimbetto
accoccolato sul suo petto.
“Buon Natale, Jer! Oliver…”
Aggiunse Tyler rivolgendosi al piccolo. Il bimbo gli sorrise, sereno.
“Hazel sta arrivando…”
Spiegò Jeremy, mentre un secondo bambino gli passava
davanti, guardandosi attorno con aria impaziente.
“Xander!”
Strillò subito un’entusiasta Caroline quando lo
vide. Abbracciò con slancio il compagno di giochi preferito, rischiando di
farlo cadere. Alexander rise, allacciando le braccia sulla schiena della
bambina, per provare a sollevarla.
“Ciao Care!”
Esclamò alzandola a fatica.
Per la felicità di Ricki, i Donovan arrivarono poco
dopo, assieme a Hazel.
“Eccoti!”
Annunciò allegramente il bambino a quel punto,
correndo incontro a Jeffrey.
“Hai portato…”
Si fermò guardandosi attorno con aria cauta.
“…quella cosa?” gli
sussurrò in un orecchio. Jeff annuì portandosi una mano sullo zainetto.
“L’ho presa ieri dalla videoteca” lo rassicurò il
biondino. Ricki esultò.
“Sì!
Questo Natale sarà proprio divertente!” annunciò mettendo un braccio attorno
alle spalle del migliore amico.
“Ciao Ricki!” Vicki li raggiunse sorridendo
entusiasta. Il bambino roteò gli occhi.
“Ciao…”
La salutò con riluttanza.
“Ehi Rick!” Matt si avvicinò ai due ragazzini.
“Visto che è la vigilia di
Natale, un bacino potresti anche darglielo a Vicki…”
Suggerì arruffando i capelli del bambino. Vicki
annuì decisa, allacciandosi alla mano del papà.
“Ma neanche per sogno!”
saltò su il piccolo Lockwood arretrando disgustato, “Non mi piace, lei!” Tyler
e Matt si scambiarono un’occhiata d’intesa.
“Vai Vicki, io lo tengo
fermo!” la incoraggiò Tyler braccando il figlioletto. Ma Ricki si dimenò in
maniera talmente convulsa che alla fine il padre lo lasciò perdere.
“Dai, solo un bacino!”
Protestò Vicki incominciando a rincorrerlo.
“Lasciami stare, strega!”
“Sei proprio antipatico! Però
io ti amo lo stesso!”
“E io invece ti odio!”
“Papà, io e Xander possiamo andare a pattinare dopo?
Ti prego, ti prego, ti prego!”
Caroline tirò più volte la mano del padre per
attirare la sua attenzione.
Tyler sospirò, avvertendo le prime avvisaglie del
mal di testa farsi incombenti.
“Non avremo mai un Natale tranquillo.”
Commentò prendendo posto a
tavola in compagnia degli altri adulti.
***
“Ci siamo!”
Richard annunciò con aria furbetta chiudendosi la
porta della cameretta alle spalle.
Jeffrey si gettò sul letto dell’amico e si affrettò
a sganciare le fibbie dello zaino.
“Hai preso il film che avevamo detto, vero?”
Si affrettò a chiedere Ricki atterrando in scivolata
vicino ai piedi del biondino. Jeff annuì.
“Santa Killer.
Il film più spaventoso di tutti i tempi!” rispose il piccolo
Donovan, porgendogli il DVD. Ricki lo rimirò entusiasta, nonostante la
copertina non riportasse alcuna immagine.
“S. K. Come Santa Klaus? Nooo come Santa Killer! Il babbo
assassino!” recitò imitando il tono minaccioso della pubblicità.
“Accendo il televisore!”
“Possiamo guardare il film anche noi?” Jeff e Ricki
sobbalzarono: due testoline spuntarono da sotto il letto.
“Che ci fate voi qui?”
Xander e Caroline strisciarono fuori e la bambina si
mise le manine sui fianchi.
“Vi spiavamo!
Noi siamo spie!” annunciò seria tendendo la mano all’amico
che la strinse.
“Spie in missione segreta!” specificò Alexander.
“Beh andate a spiare qualcun altro.” commentò Ricki
guidandoli verso la porta.
“Le femminucce e i piccoli non lo possono
vedere questo film.”
“Io non sono piccolo!” si lamentò subito Xander incrociando
le braccia al petto.
“E io non sono
femminuccia!” gli andò dietro Caroline battendo un piedino per terra.
“Io sono più grande di loro.” si inserì
Vicki nel discorso facendo ingresso nella stanza con aria furbetta.
“E voglio vedere il film anch’io.”
“No, neanche per sogno! Incomincereste a strillare e
poi ci fareste scoprire.”
“E poi voi ancora ci credete a Babbo Natale. Non potete vedere questo film.”
Gli diede man forte Jeff.
“No, che non ci credo!” si lamentò Xander, pur
lanciando un’occhiatina titubante a Caroline. Dall’espressione esitante
dell’amica, intuì che anche la bambina stava pensando la stessa cosa.
“Fuori, fuori!” li cacciò malamente Ricki. Trascinò
la sorella e Xander verso il corridoio, mentre l’amico faceva altrettanto con
Vicki.
Caroline si liberò dalla presa del maggiore ed esibì
un sorriso furbetto.
“Se non possiamo stare qui, allora chiamo papà!”
minacciò scoccando al fratello un’occhiata di sfida. Ricki incrociò le braccia
sul petto.
“Provaci e poi vedi.” Caroline prese fiato, prima di
incominciare a strillare.
“Pap…”
“Va bene, va bene, tappati
la bocca stupida!”
Ricki si spostò con aria seccata, permettendo agli
altri bambini di entrare nella sua stanza.
“Sì!”
Xander e Caroline esultarono all’unisono dandosi il
cinque.
“Ma ricordatevi: se
strillate troppo forte, allora vi cacciamo via. Giusto, Ricki? Noi vi abbiamo avvertiti che il film fa paura…”
Commentò Jeffrey un po’ titubante, cercando
l’approvazione dell’amico. Il piccolo Lockwood annuì.
“Io non urlo, mica sono femmina!” si lamentò Xander
alzando le mani con fare difensivo.
“Io sono femmina, ma non urlo!” specificò Caroline
sistemandosi sul letto.
“E io non ho paura, perché
c’è Ricki con me!”
Commentò Vicki con aria sognante prendendo
posto di fianco al bambino. Richard roteò gli occhi, infastidito.
“Un momento!”
Aggiunse poi notando un paio di scarpette rosse
spuntare da sotto la scrivania.
“Mase, che ci fai tu qui?”
Domandò preoccupato acquattandosi a terra per
raggiungere il fratellino.
Mase nascose il visetto dietro le ginocchia,
sorridendo con aria timida.
“Gio-Gio-Giocavo,
io…” balbettò lasciandosi prendere in braccio dal
maggiore. Ricki annuì.
“Più tardi puoi tornare a giocare,
adesso però non puoi stare qui. Sei troppo piccino
per questo film, poi ti fa venire gli incubi!” spiegò
portandolo in corridoio. Lo depositò a terra con delicatezza, controllò che
entrambe le scarpette del bimbo fossero allacciate, e gli accarezzò teneramente
il capo.
“Vai sotto a giocare con Oliver, dai!” lo incoraggiò
con un sorriso, prima di tornare in cameretta.
Mason si osservò i piedini, titubante,
per qualche secondo. Dopodiché, tornò indietro fino alla porta e la aprì
cautamente, sbirciando dentro la stanzetta: i suoi fratelli più grandi erano
acquattati sul letto di Ricki in compagnia dei loro amici. Con un sorriso
furbetto, il piccolo gattonò fino al centro della stanza e tornò a nascondersi
sotto la scrivania.
“Siete pronti?” Richard annunciò in quel momento
afferrando il telecomando e gettandosi sul letto fra Vicki e Jeffrey.
“Pronti!”
“Fallo partire, Ricki!”
Il bambino li accontentò premendo il tasto play.
Il primo quarto d’ora di film proseguì in maniera
piuttosto tranquilla. Se Ricki e Jeff si erano spaventati quando Babbo Killer
aveva tirato fuori dal sacco dei regali una motosega, non lo diedero a vedere.
Xander e Caroline si tenevano per mano, lo sguardo puntato contro il televisore
e gli occhi sbarrati; Vicki qualche urletto lo
cacciò, ma nessuno fece commenti.
Infine, la scena più terrificante arrivò: Babbo
Killer sorrise e la barba bianca da nonnetto gentile
si scollò dal suo volto, mettendo in mostra un orribile grugno da mostro e una
schiera di denti aguzzi e putrefatti.
“Quando finisce, questo
film?”
Piagnucolò Caroline nascondendo il visetto nella
felpa di Xander.
Erano tutti talmente concentrati sul film, che
nessuno notò il paio di minuscole scarpe rosse che spuntava da sotto la
scrivania: Mason si coprì gli occhi con le manine spaventato dai rumori che
provenivano dal televisore.
***
“…lo devo proprio fare?”
Alaric borbottò esaminando la casacca rossa che Elena gli aveva rifilato tra le
mani.
“Jeffrey e Richard nemmeno ci credono più a Babbo
Natale.”
“Non protesteranno, sono troppo furbi. Punteranno
direttamente al sacco dei regali.”
Lo rassicurò la donna, prendendo
posto accanto a Matt. Rick sospirò con aria poco convinta, mentre Elena lo
obbligava a indossare la barba bianca.
“Oliver mi ha visto, però.” tentò ancora, indicando
il bimbetto che stava disegnando con aria concentrata in braccio al suo papà.
“Ci sono pur sempre Vicki, Xander e Caroline.” puntualizzò
Matt.
“E Mason.” aggiunse Tyler.
“Mason sarebbe felicissimo
di vedere Babbo Natale: non aspetta altro.”
Gli diede man forte la moglie con un sorriso.
“E poi guarda, Rick: Oliver
ti ha perfino disegnato. Non è un quadretto meraviglioso?” scherzò Jeremy
mostrandogli il disegno del figlioletto, “Babbo Alaric!” specificò con un
ghigno divertito mentre Oliver gli allacciava le
braccia al collo per farsi coccolare.
“Ti piace?” domandò poi il piccolo con un sorriso
timido, rivolto ad Alaric. L’uomo non riuscì a non sorridere a sua volta.
“Molto.
Grazie.” scoccò un’occhiata rassegnata a Elena che gli infilò
in testa il berretto di Babbo Natale.
“Per favore, Rick!” lo supplicò.
“Oh, e va bene.” acconsentì infine
l’uomo.
“Ma è l’ultima volta che mi
presto per una roba simile.”
“Oh, lamentati di meno e pensa a sistemare quella
barba: sei terrificante, con il mento mezzo scoperto e mezzo no!”
Commentò Elena aiutandolo a vestirsi.
“Mi piace il Babbo Alaric!” annunciò Oliver
entusiasta indicandolo con il dito.
Alaric gli sorrise con
impaccio, infilandosi la casacca rossa.
Dieci minuti tardi, stava salendo le scale con il
sacco sulle spalle, imprecando in silenzio contro gli adulti che
stavano ridacchiando al piano di sotto.
***
“Che cosa sta facendo,
Babbo Killer?”
Domandò Caroline a bassa voce, socchiudendo gli
occhi. Xander scosse il capo in fretta, con aria terrorizzata.
“Vuole uccidere la renna.” mormorò rabbrividendo.
“Nooo!”
La ragazzina piagnucolò stringendosi le ginocchia al
petto.
“E i bambini?
Vuole uccidere anche i bambini?” chiese Vicki con lo stesso
tono di voce facendo capolino da dietro il cuscino. Si aggrappò al
braccio di Ricki, ma il ragazzino era talmente impegnato a sforzarsi di non
urlare, che nemmeno ci badò.
“È…è quasi finito il film,
vero?” Jeffrey cercò rassicurazioni, recuperando la
custodia del DVD con mano tremante. In quel momento, due colpi secchi li
colsero di sorpresa alle loro spalle.
“Che cosa è stato?” Ricki si voltò di scatto,
imitato dagli altri quattro bambini. Ai loro piedi, il
piccolo Mason si rannicchiò su se stesso, tenendosi alle scarpine con
aria spaventata.
“Oh oh oh!”
Alaric recitò allegramente facendo ingresso nella
stanza.
“Santa Klaus è arrivato!”
“Aaaaaaaaaah!”
Le urla terrorizzate di cinque bambini sconcertarono
sia l’improvvisato Babbo Natale, che gli adulti curiosi al piano di sotto.
“Perché stanno urlando?”
Elena rivolse un’occhiata perplessa al marito.
“Gli sarà cascata la barba e si saranno
impressionati.”
Ipotizzò Matt.
“È più probabile che si stiano divertendo a
prenderlo in giro…”
Commentò invece Jeremy, appoggiando il mento sul
capo di un addormentato Oliver.
“Tra l’altro, a proposito di Babbo Natale…”
Tyler si introdusse nel
discorso sorridendo divertito.
“…avete sentito parlare di
quel nuovo film horror?”
***
Tyler sbadigliò, voltandosi su un fianco, per
cercare di prendere sonno. Aggrottò le sopracciglia nell’individuare un’ombra
insolita ai piedi del letto e quando accese la lampada sul comodino, riconobbe
all’istante gli occhioni spaventati del suo figlio più piccolo.
“Mason…”
Mormorò estenuato lasciandosi ricadere sul letto. Il
piccolo gattonò fino a raggiungerlo.
“Anche la notte di Natale no, eh?
Fai il bravo e torna a nanna, dai.”
“Ma ho pa-paura
io.”
Si giustificò il bimbetto afferrandosi le punte dei
piedini scalzi.
“Ha avuto un altro incubo?”
Domandò Lydia sollevandosi preoccupata.
“Di che cosa hai paura,
amore?”
Mason rabbrividì.
“Ho pa-pa-paura
di Ba-a-bbo Natale.”
Spiegò chinando il capo, spaventato. Tyler si passò una mano fra i capelli.
“Babbo Natale non esiste, piccolo”.
Lo rassicurò poi, chiudendo gli occhi.
“Non devi averne paura.”
Lydia gli diede un colpetto sul braccio.
“Tyler!”
“Che c’è? Tanto prima o poi
lo verrà a scoprire comunque”.
“…ma ma ma io ho p-paura!”
Insistette il piccolo Mase stringendosi nelle
braccia.
Il padre si tirò via le coperte dal petto,
sbuffando.
“Oh, vieni qui,
nanerottolo.”
Si arrese afferrando il bimbetto per la vita e
appoggiandolo sotto le lenzuola a fianco a lui.
“Papà lo fa nero a Babbo Natale, se prova ad
avvicinarsi, però adesso dormi, va bene?”
Mason annuì con aria soddisfatta, accoccolandosi sul
petto di Tyler.
“Questa sparata di Santa Klaus che porta i regali, potevamo decisamente risparmiarcela.”
Aggiunse poi, crollando sul cuscino.
“Ricki e Jeffrey, sono comunque troppo grandi.
Oliver e Mase, troppo piccoli. E poi Alaric… io non
capisco che diavolo possa aver fatto per terrorizzare un bambino così... Babbo
Natale non può far paura.”
“Vorrà dire che il prossimo anno lo assolderemo per
qualche scherzo di Halloween.”
Buttò lì Lydia sforzandosi di reprimere uno
sbadiglio, accarezzando poi il capo di Mase. Il piccolo era già prossimo
all’addormentarsi, gli occhietti chiusi e la manina appoggiata al petto di
Tyler.
Accoccolato tra la mamma e il papà, non aveva più
motivo di essere spaventato… almeno lui.
***
“Chi c’è?”
Xander sobbalzò, mentre una mano si aggrappava al
suo polso.
“Xan, sono io!”
Lo rassicurò Caroline in un sussurro. Il bambino
sospirò sollevato, rannicchiandosi per fare spazio all’amica nel proprio sacco
a pelo.
Si stava un po’ stretti lì dentro, ma Caroline
proprio non se la sentiva di dormire da sola.
E a dirla tutta, nemmeno suo
fratello più grande.
“Ahi! Ricki, mi hai dato un calcio!”
“Scusa Jeff…”
Richard si girò dall’altra parte, cercando di non
colpire nuovamente l’amico accoccolato al suo fianco. Il sacco a pelo di Jeff
era abbandonato in un angolo della cameretta, vuoto, così come il lettino di
Caroline e quello di Mason.
“Mase, dove sei?” mormorò Ricki spaventato, frugando
la stanza alla ricerca del fratellino.
“È andato da mamma e papà.” mormorò Caroline
stringendosi a Xander.
“Ci voglio andare anch’io.” Piagnucolò, invidiando
Vicki che aveva furbamente deciso di non restare a dormire dai Lockwood, per
potersi rifugiare nel lettone dei genitori: Ricki, il suo principe Ricki, -
aveva candidamente dichiarato - non le sarebbe di certo stato d’aiuto, in caso
Santa Killer avesse deciso di fare visita a casa sua.
Non era mica muscoloso quanto il suo papà!
“Ti prego, mattina, arriva in fretta!” sussurrò
Jeffrey nascondendo il capo sotto le lenzuola.
Ricki fece altrettanto, strizzando con forza gli
occhi, per evitare di notare le ombre inquietanti che popolavano la stanza: non
era più sicuro che noleggiare Santa Killer fosse stata
una buona idea.
Di una cosa, però, era certo: stava decisamente meglio, quando era convinto che Babbo Natale non
esisteva.
***
“Ma stiamo scherzando?”
Tyler scosse il capo esasperato, passandosi una mano
sul viso.
Caroline slacciò la manina da quella di Xander e si
arrampicò sul lettone dei genitori.
“Solo per questa notte, papà, ti prego!” lo
supplicò, cercando l’appoggio del fratello con lo sguardo. Rosso come un
pomodoro, Ricki annuì.
Tyler imprecò a denti stretti, infilando la testa
sotto le coperte.
“Cristo, io domani Alaric lo uccido!”
Nota dell’autrice.
Decisamente,
non sono capace a scrivere le cose comiche. Ancor meno so scrivere le cose brevi… Le dieci pagine sono scattate e
io mi detesto per quello, ma ehi, io ci ho provato a stringare il più
possibile: non ci sono riuscita XD
Voglio intanto ringraziare tanto tantissimo la mia
beta Mary che mi
ha dato una mano enorme con il finale della storia e che ha sopportato tutti i
miei scleri ( “è troppo lunga!” “è noiosa!” “Baaaaaah!”) sei un amore e io ti voglio bene <3
Che altro dire? Ho scelto loro come protagonisti,
perché sono un po’ i più amati (parlando dei Lockwood e di Xander). Jeff, poi,
sguscia fuori in automatico se penso a Ricki. E Vicki andava inserita di
conseguenza. Ho cercato, poi, di aggiungere anche un
po’ di riferimenti allo Xanderine, perché so che è amato, al Rictoria per la
gioia di Tailer (<3) e poi c’è la partecipazione
straordinaria di Alaric che ancora non aveva fatto comparsa nel mio casinoso futureverse. Poveretto, non è che se la sia passata proprio bene. Che
altro aggiungere? Mase da piccolo segue il suo canon
generale, così come gli altri, ed è dunque pauroso (e ovviamente, balbetta).
Ricki è iperattivo come suo solito, mentre Jeff è quello più pacato.
Xander e Caroline stanno sempre appiccicati e Vicki non perde mai occasione di
correre dietro al suo Ricki. Ho dimenticato Oliver, che c’è poco, ma che è praticamente uguale a come è da adolescente, anche in
versione baby.
E niente, spero vivamente che vi sia piaciuta,
poiché ci tenevo davvero tanto a scriverla.
Un abbraccio grande a tutti, Buon Natale in anticipo
e mi raccomando: fate attenzione a Santa Killer! D:
Laura