Titolo:
La morte non esiste
Summary:
Simon
osservò la lapide a forma di croce, e la trovò poco
appropriata.
Davvero poco
appropriata per Nathan.
Pairing:
Nathan/Simon AU
Words:
548
Rating:
Giallo
Disclaimers:
Non miei... sessè.
Notes:
Gente che non si rassegna al
fatto che Nathan non ci sarà più. Bah.
Partecipa
alla Maritombola col prompt #86 (http://i.imgur.com/9JSNH.jpg)
La
morte non esiste
“Il
tramonto non è nulla.
E'
luce e un po' di inquinamento che lo fa marrone o viola.
La
bellezza è negli occhi di chi la vede.”
(Sangue
– La morte non esiste)
Simon osservò la
lapide a forma di croce, e la trovò poco appropriata.
Davvero poco
appropriata per Nathan.
Prese la vanga e
cominciò a scavare. L'aveva nascosta bene, un paio di giorni
prima. Il custode non si era accorto di niente. Nessuno si era
accorto di niente. Aveva pensato a tutto. Aveva persino provveduto
affinché non lo seppellissero troppo in profondità.
«Non voglio
che si senta troppo solo.»
aveva detto.
E quelli ci avevano
creduto. L'avevano persino guardato con pietà. La madre di
Nathan l'aveva abbracciato.
Nessuno aveva capito.
Era un piano perfetto.
Nathan dava troppo nell'occhio. Prima o poi i nazisti avrebbero
scoperto il suo potere, e l'avrebbero voluto per loro. Simon non
poteva permetterlo. Avrebbero inscenato la sua morte e lui sarebbe
venuto a tirarlo fuori dalla tomba. La vanga era pronta, nascosta nei
meandri del cimitero da un paio di giorni. Nessuno si sarebbe accorto
della sparizione. Aveva preparato delle ceneri e le avrebbe sparse
nella tomba, prima di mandarla di nuovo sottoterra.
Nathan si sarebbe
nascosto nel suo bunker, e nessuno l'avrebbe cercato più.
Era un piano perfetto.
Durante il funerale il
prete sembrava cantare i versi di una canzone rock. La ragazza rossa
che aveva provato a soccorrerlo, quando ormai era troppo tardi,
piangeva più di sua madre. E nemmeno lo conosceva.
Gli sarebbe venuto da
ridere se non fosse stato così tragico.
L'aveva accoltellato
lui in un vicolo e gli aveva preso i soldi, perché sembrasse
una rapina finita male.
Era stato come
accoltellare se stesso, ma era necessario. Non si poteva fare
altrimenti.
Era rimasto con lui
fino alla fine. Era l'unico rischio che si poteva concedere. Appena
aveva sentito dei passi, era sparito, il cuore pesante di vene e
senso di colpa.
Era necessario. Non
avrebbe lasciato Nathan in mano ai nazisti.
La vanga colpì
qualcosa. Simon la gettò di lato e cominciò a scavare
con le mani. Non sentiva quasi il dolore ai polpastrelli e il sangue
che scorreva da quelle che prima erano le sue unghie.
Finalmente trovò
la bara. Riuscì ad alzarla al livello del terreno e fece leva
con la vanga per aprirla. Faticò non poco in questa
operazione. Le mani gli tremavano dal dolore, dalla paura e da chissà
cos'altro. Poi un chiodo, poi un altro, e infine tutti. La luce del
buio invase la tomba di Nathan.
Simon sorrise. Dormiva.
E aveva l'ipod nelle orecchie.
Una mano tremante gli
si avvicinò all'orecchio e gli tolse la cuffia. «Nathan.»
sussurrò «E' ora.»
Lui mugugnò
qualcosa e poi aprì gli occhi. Simon ebbe l'impressione di
tornare di nuovo a vedere.
Nathan lo guardò
e sorrise. «Barry. Sei venuto, alla fine.»
«Pensavi che ti
avrei lasciato solo?»
«Neanche per un
momento.»
Simon gli prese il viso
tra le mani, sporcandolo di terra e sangue. Lui non disse niente.
Probabilmente non l'aveva neppure notato. O forse l'aveva notato ma
non gli importava.
Il risultato non
cambiò. Lo baciò, e come al solito non riuscì a
staccarsi. Perché era ossigeno puro, era più bello di
un tramonto, o di qualsiasi altra cosa gli venisse in mente.
Nathan
gli mise le mani nei capelli e glieli strinse forte. Gli faceva quasi
male. «Mio.» gli mormorò sulle labbra. «Mio.»
Fu allora che Simon si
sentì immortale.
La morte non esisteva
più.
Notes, again:
http://www.youtube.com/watch?v=QJ7SZrltWuY&feature=related
Questo è il trailer di quello che posso tranquillamente
affermare essere il mio film preferito. ♥ Citazioni e titolo
vengono da qui. ♥
E con questo CINQUINA
per la Maritombola! *__*
A presto!
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