Loose Yourself

di Brenda_
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 LOOSE YOURSELF 

A Deb. Sarai sempre
Nella pole-position
Del mio cuore.
 
 

Da bambina adoravo saltare su una sedia girevole e farla volteggiare così forte da farmi venire la nausea, e provocare quel senso di vuoto appena riappoggiavo i piedi a terra.
Era il mio modo di estraniarmi dalla verità schiacciante delle cose, che minacciavano di sopprimermi.
Ora però non ne ho più bisogno; la verità ha vinto.
Ho perso l’equilibrio della vita, e sono caduta. Come tutti.
Ma non riesco a rialzarmi, nessuno mi tende la mano, forse perché nessuno sa.
Non voglio diventare una povera ragazza vittima della compassione.
Se proprio devo andarmene, perché qualcuno l’ha deciso da lassù, desidero farlo lasciando un bel ricordo della persona che sono, non come una notizia, o peggio ancora, come un caso disperato.
Credo sia iniziato tutto con una serie di lividi sulla schiena, senza che avessi preso alcuna botta.
Ho fatto i test, le analisi, mille imbarazzanti visite. Risultato: positivo.
Sono una malata terminale, e non c’è via di fuga. Allergia alla chemioterapia, impossibilità di un qualsiasi intervento. Forse Axel ha ragione quando dice che sono una sfigata cronica.
Si, a sedici anni si può morire, e non solo di un incidente stradale. E io che pensavo che sarei sopravvissuta a tutto…
-Natsumi! Ecco dov’eri… ci servono altri asciugamani, che allenamento oggi!- Endou, con la fronte imperlata di sudore e le ginocchia verdi e piene di sangue mi corre incontro, con il fiatone.
Sposto le mani sul mio ventre, che non ospiterà mai una vita; è strano vedere i propri sogni frantumarsi in un attimo e stare lì inerte ad assistere, senza poter muovere un muscolo, e pensare che il principe azzurro che popolava i sogni della mia infanzia non arriverà, che non potrò rimpiangere la giovinezza, in un giorno lontano, accerchiata da tanti nipotini.
I miei capelli ramati rimarranno sempre così, non proverò mai la rabbia e il dispiacere di vederli diventare radi e candidi, con il viso ormai trasformato in cartapesta, scenario di tante battaglie, sconfitte e vinte.
Mai nessuno mi sussurrerà quanto i miei occhi siano belli e pieni di vita, e un tramonto non avrà la forza di farmi capire chi veramente sia il principe tenuto a rallegrarmi per il resto dell’esistenza.
Me ne andrò, come il sole che tramonta, come la pioggia che scorre sulla finestra, o la neve che si scioglie sotto il primo timido raggio di sole.
Forse qualcuno piangerà ricordandomi, o forse no.
-Nats! Che hai? Vuoi un po’ di polpette di riso? Jack se le sta ingoiando tutte, è meglio che ti sbrighi…
Sorrido dolcemente di fronte alla sua infantilità, dopotutto lui ha tutto il tempo per crescere. Prendendo gli asciugamani mi avvio verso gli altri, per godermi ancora un  briciolo la vivacità di Scott, e le prese per il culo di Shuuya, le risa di Ryuuji, i lamenti di Darren e le chiacchiere spensierate di Haruna e Aki.



La vita è fatta di momenti, istanti che volano via; non importa quanto a lungo viviamo, la cosa importante è assaporare fino all’ultima goccia le occasioni che ci vengono concesse.
 

[ I told the World one day I would pay it back
Say it on tape, and lay it, Record it.

But I don’t even know if I believe it
When I’. saying that
‘Ya ‘ll starting to creep in, everyday

It’s so grey and black
But I’ve only another to tell you:
Hope, and don’t crack up]

 
 
 
 

  Angolino superfluo

Oh, mamma.
Siete arrivati alla fine!!!
Vi lovvo U.U
Questa one-shot apparentemente senza un senso è dedicata a una ragazza che non ha mai smesso di credere.
Beh.. se volete recensire questo roboschifezzo, fate pure ^^
Grazie  per aver letto il mio delirio
Marts.
     

 
 
 





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