Warnings:
Angst,
spoiler 1x11
Word
Count: 250
(FDP)
N/A:
Scritta per
la Zodiaco
Challenge @ fiumidiparole,
prompt catastrofe.
Breakpoint
“I
must be taken as I have been made.
The
success is not mine, the failure is not mine,
but
the two together make me."
(Charles
Dickens - Great Expectations)
Alex
sapeva che quella
missione sarebbe finita molto male.
Lo
sapeva sin da quando
il suo dito sudato aveva accarezzato l'acciaio freddo del grilletto
senza riuscire a fare la più minima pressione, svelandole la
verità
dietro le parole di Nikita, quando le diceva che non era pronta per
diventare un agente, che probabilmente non lo sarebbe mai stata, che
dovevano annullare tutto.
Forse
lo sapeva ancora
prima: da quando era entrata a far parte nella Divisione, o da quando
aveva incontrato Nikita, o perfino da quando, ancora bambina, suo
padre la costringeva a vagabondare per quei gelidi boschi
così
vicini alla loro casa, cercando di insegnarle l'arte della
sopravvivenza.
Sì,
sapeva fin
dall'inizio che il momento di passaggio dalla teoria alla pratica, da
recluta ad agente, da spia ad assassina, da innocente a colpevole,
l'avrebbe messa di fronte ad una verità che non era ancora
sicura di
poter accettare: se avesse premuto anche una sola volta il grilletto
non ci sarebbe più stata alcuna differenza tra lei e loro.
Con
il cadavere ancora caldo di Thom tra le braccia e le prove della
propria colpevolezza ben occultate nella sua tasca ─
nella tasca dell'unica persona lì dentro che non avrebbe mai
preso
in considerazione il tradimento, l'unica persona che lei avrebbe
voluto proteggere ed ironicamente anche l'unica che avesse mai ucciso
con le proprie mani ─,
Alex pensò che sì, tutta quella
faccenda si era rivelata
davvero una fottuta catastrofe, ma per fortuna aveva avuto i migliori
maestri ad insegnarle come affrontarla.
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