Quattro Astronauti nella Dimensione del Bene Eterno

di Paolo Ciraolo
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NDA
Questo capitolo molto breve, narra di un eccelso studente universitario collega dei giovani nostri protagonisti che, prima di diventare gli artefici materiali del "Progetto Prometeus", erano studenti universitari e, volevano a tutti i costi superare Peter Faust, così si chiamava il giovane che aveva tutti 30 e lode.Saranno i nostri ragazzi tanto bravi e brillanti da superare nei voti il loro temuto collega?Leggetelo in questo e nei prossimi capitoli.Grazie a tutti.

 

Cap. 2 Peter Faust.

 

 

 

Peter Faust era l'irraggiungibile, era la mente razionale dell'università, infatti veniva guardato con soggezione da tutti gli allievi quasi fosse per loro un professore anziché un collega.

Divorava i libri di testo e ne diventava rapidamente il padrone in lungo e in largo, non c'era sillaba che non venisse da lui scandagliata, non c'era frase che gli sfuggisse, non c'era concetto di cui non ne fosse consapevole in tutta la sua integrità ed in tutte le relazioni logiche con il resto delle proposizioni.

Peter era la colonna dell'università, non era solo un allievo meritevole era il fiore all'occhiello di tutti i professori; quando veniva interrogato lui, folle di studenti guardavano le sue interrogazioni condotte come Napoleone avrebbe fatto con il suo esercito, alternando strategie strepitose ad un'inneffabile capacità di analisi e sintesi che, non davano scampo alle pure insidiose domande dei più ostici dei professori.

Aveva Peter tutti trenta e lode e faceva tutto con uno straordinario senso di naturalezza, egli riusciva dove chiunque si sarebbe fermato, ma in modo sciolto mai forzato; egli era intelligente così in modo semplice e allo stesso tempo impareggiabile.

Peter dipingeva le formule più difficili, raccontava gli argomenti più complessi come favole a bambini, rispondeva alle domande più difficili trasformando l'interrogazione in una tranquilla discussione.

Non si conoscevano eguali in tutta la storia di quella pure prestigiosissima università, aveva battuto tutti gli altri allievi pure eccellenti e, per questa ragione, chi si fosse solo avvicinato allo splendore di Peter Faust era già considerato un eletto.

Paul, Chiara, Maxmilian e Robert, studenti anch'essi, erano pure affascinati da Peter che si poteva definire come un “personaggio”, e cercavano di studiarlo e per quanto possibile di raggiungerlo, elettivamente, per non rimanere nella sua ombra.

Per fare ciò, e di questo ne erano tutti convinti, dovevano uscire fuori dagli schemi accademici, ma era un'impresa da mille e una notte e richiedeva un impegno assoluto.

Tuttavia questo era diventato il loro obbiettivo principale, cioè avvicinarsi a lui che consideravano una rara stella nella più remota delle galassie.

 

 

 

 

 

 

 

Dedicato all'intelligenza fertile e generosa della mia amica Chiara.

 

 





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