Era con le spalle al muro. Il fiato corto, la fronte sudata: non si reggeva in piedi. Crollò a terra in preda allo sconforto, era spacciata. "Stavolta non la scampo". Si accovacciò contro il muro e le cadde un pezzo d'intonaco in testa: o moriva per il crollo o per una pioggia di proiettili. Nessuna delle due opzioni era così allettante. Si tolse le scarpe tacco 12 e iniziò a correre, alla cieca: non c'era addestramento per situazioni del genere, corri e salvati la pelle. Sentì dei passi alle sue spalle, poi un colpo, di avvertimento: qualcuno imprecò sotto voce, mentre il compagno svuotava il caricatore contro delle casse al lato opposto della stanza ... |