Why do the Vampires in Twilight Sparkle 2
Qualcuno che al
momento non avrà avuto voglia di leggersi il primo capitolo, si
starà chiedendo cosa è successo.
Se invece lo ha appena letto, ci scusiamo e lo preghiamo di dimenticarsi della frase precedente.
Per gli altri, solamente faremo un riassuntino-ino-ino-ino.
Bella ha scoperto il terribile
segreto di Edward, come se non bastasse è spuntato un piccolo e
misterioso unicorno femmina, il cui destino è legato alla coppia
per via un gioco di parole, giusto per rendere ancora più
irrazionale l'intera faccenda.
Poi, colpo di scena, è
arrivato Spike, il vampiro di Buffy, che ha fatto colazione a spese di
Hello Kitty, e ha deciso di unirsi alla festa, pardon, a fare la festa
a tutti gli altri, a cominciare dalla tenera equina.
Possiamo procedere.
Ridacchiando, il vampiro, stretto nel suo chiodo in pelle,
cominciò a dettare una lettera immaginaria, in tono canzonatorio.
- Cara principessa.....dannazione, non mi ricordo mai come si chiama,
oggi Hello Kitty ha imparato che la prossima volta che vedrà un
vampiro alle prese con la cena, penserà bene di farsi i cazzi
suoi. - e ridacchiando aggiunse. - anche se non credo che ci
sarà una prossima volta -
La cavallina era paralizzata dallo shock,
Dovete sapere che nel suo mondo la violenza e gli spargimenti sangue
erano totalmente assenti e ignoti, e questo nonostante la presenza di
bestie feroci.
Potremmo narrarvi di quando la sua amica alata dal manto giallo e la criniera rosa svenne alla vista delle proprie mestruazioni.
Capirete quindi l'equilibrio psicologico delicato, totalmente
inadeguato a spettacoli come una Hello Kitty a bagno nella propria
emoglobina.
Lo stesso tipo di spettacoli che attualmente divertiva il caro Spike,
quello coi canini, si intende. E un altro pasto praticamente immobile a
portata di artiglio era un'occasione da non lasciarsi sfuggire,
- Il sangue di gattina non è un granché, chissà se quello di cavallo è migliore -
E dicendo questo il vampiro si scagliò in direzione della
vittima. Non fosse che la sua traiettoria aveva un ostacolo non
previsto.
- Non così in fretta, amico -
Cullen l'eroe-a-tutti-i-costi non aveva perso tempo e aveva
intercettato al volo il suo simile, causando una colluttazione
che mandò i due succhiasangue ruzzoloni in mezzo alla radura,
mentre intanto Bella si prodicava a schiaffi a cercare di
scuotere l'animale paralizzato nel suo stato mentale.
Intanto i due era già balzati in piedi e si preparavano alla
lotta. Spike fu il primo a sferrare un pugno. Con gran sorpresa
dell'aggressore, Cullen lo evitò senza problemi con un semplice
cenno del capo.
Spike rimase un attimo allibito, e partì di nuovo alla carico
con un altro pugno. Cullen di nuovò schivò senza alcun
problema. La situazione si ripeté per una, due, tre volte.
Il viso di Spike si corrucciò in una grottesca espressione
irritata, mentre sul volto di Cullen si dipinse un sorriso canzonatorio.
- Ti leggo nel pensiero, amico: posso prevedere tutti i tuoi attacchi -
E così dicendo, Cullen affondò, due, tre, cinque pugni in faccia all'avversario.
Spike, si pulì un attimo la bocca dal sangue, e lasciò, nonostante tutto, intravedere un sorriso.
- Davvero? Interessante. -
Cullen non ebbe neppure il tempo di dire "Ahia", che una pioggia di pugni
lo investì in faccia, sul torace e nello stomaco, sballottandolo
come un fuscello in mezzo a un uragano.
Prima che la violenza dell'attacco potesse sbalzarlo via, una mano di
Spike lo afferrò per la collottola, avvicinandolo faccia a
faccia.
- Non sto sempre a pensare a tutti i pugni che ti dò. C'é anche una cosa chiamata istinto combattivo e caro mio, in questo tra di noi c'é un abisso. -
Detto questo, Spike spinse a terra Cullen, puntellandogli il torace con un piede.
- Adesso dimmi: cosa sto pensando? -
Cullen arrossì.
- Perché vuoi fare l'amore con me? -
Spike lo guardò storto - Ma che diavolo stai dicendo? -
- Ah, no, scusa! Ho letto i pensieri di Bella. -
E i due vampiri lanciarono un'occhiataccia alla ragazza, che, alla vista dei
due ragazzi così a contatto, si era lasciata sfuggire una
fantasia Yaoi.
Edward si concentrò nuovamente. Prima era arrossito, ora impallidì.
- Ehy, strapparmi il cuore e infilarmelo tra le chiappe non è una cosa carina! -
- E dopo mi berrò pure il sangue di quella ragazza! -
A quella dichiarazione Cullen ebbe un moto d'ira: raccolse tutte le sue forze,
afferrò la gamba che lo puntellava, e fece perdere l'equilibrio
a Spike.
- Lei non la toccherai, finché ci sarò io!
- e così dicendo gli si avventò addosso a Spike. In
procinto di prenderlo a pugni, Edward però si girò di
scatto, perché distratto da qualcosa di irritante.
- Bella, per la miseriaccia, vuoi smetterla con ste fantasie yaoi! Hai rotto leOUCH! -
Distrazione fatale. Spike con un pugno si era già liberato dell'imbarazzante peso e si era già rimesso in piedi.
- Amico, ma sei davvero un vampiro? Leggi il pensiero, ma fai
schifo in tutto il resto. Sei troppo una donnicciola, troppo....
diverso. -
Edward si sentì un pò umiliato da quelle parole, ma in esse vi trovò anche un particolare importante.
- Diverso... diversi... diversi tipi di vampiri... noi Cullen .... indistruttibili alla luce. Ma certo! -
E si girò in direzione della sua amata.
- Bella! Questo vampiro è vulnerabile alla luce solare! -
- Un pò tardi per scoprilo, ti pare? - fu la risposta secca di
Bella - il sole è già calato da un pezzo. -
- Il... sole.... avete detto? -
La cavallina si era finalmente ridesta dal suo stato vegetativo, e aveva a tratti afferrato la questione.
Bella però rinfacciò la triste evidenza. - Il sole se ne
è ormai andato da un pezzo! A meno che non stiamo qui a cercare
di sopravvivere fino a domattina -
- Il sole? La principessa... voglio dire, la mia maestra di magia...
lei governa il sole, potrebbe facilmente richiamarlo indietro. Non ho
però il mio assistente per mandare lettere d'aiuto.
Proverò con il fax.-
(un fax?!!? nd lettori)
(non chiedete. ndA)
*Altrove*
In un altro mondo, in un salone reale all'interno di un maestoso
castello, un piccolo umano quattrocchi e una specie di cavalla, dal
manto candido, una criniera splendente e dai colori delicati (che
la facevano assomigliare a una di quelle modelle delle
pubblicità degli shampoo quando sfoggiano e agitano da tutte le
parti i loro capelli voluminosi, splendenti, resistenti e senza forfora),
dotata
sia di ali che di cornino, stavano intrattenendo una gradevole quanto
inusuale conversazione. Soprattutto il ragazzo era intento a cantare un
curioso brano.
- "Ci son due coccodrilli (ecc...ecc...) solo non si vedono i due alicorni!". -
- Me e mia sorella, è evidente. Da dove esce questa canzone? -
- E' una vecchia canzonetta italiana per bambini, ma questo pezzo finale è
la prova che tracce del vostro mito sono state tramandate anche nel
mondo umano! -
(La conversazione venne interrotta dall'improvvisa apparizione di un
foglio da fax. La giumenta lo lesse, e subito la sua espressione si irrigidì. Il
ragazzo intuì che doveva essere successo qualcosa di serio)
- C' é qualche problema, principessa? -
- La mia fidata studentessa è in pericolo: è sotto
aggressione da parte di un vampiro, e mi chiede di usare la mia magia
per fare riapparire il sole già tramontato nel mondo degli umani,
allo scopo di neutralizzare la minaccia. -
- E' un'impresa oltre le sue possibilità? -
- No, affatto, e non ci penserei due volte a richiamare il sole, ma... -
- Qual é il suo cruccio? -
- Non mi piace l'idea di dover uccidere, fosse anche il più
spietato, malvagio, crudele e mascalzone tra gli esseri viventi. Fosse anche un vampiro. -
- Non credo sarà necessario arrivare a tanto, Milady. Se mi rimanda indietro nel mondo degli umani, ci penserò io. -
- Non potrò mai ringraziarti abbastanza, per questo, davvero.
Quel vostro saggio umano Silente mi ha sempre parlato bene di te, e ora
ne capisco le ragioni. -
*nel mondo degli umani*
- Accidenti, perché la principessa ci mette tanto? Qua stiamo in guai grossi! -
In effetti, la cavallina era tenuta per il collo dal simpatico Spike. Ai suoi piedi, Bella ed Edward conciati per le feste.
- E ora, vediamo se è vero che i piccoli cavallini pucciosi spargono sangue dei colori dell'arcobaleno! -
Attualmente, dicono davvero ste idiozie? Anche io che narro, allibisco quanto voi, miei cari lettori.
- Lumus solem! -
Un forte fascio di luce illuminò la zona. Istintivamente, Spike si
dileguò cercando riparo dietro alcuni alberi lì vicino.
- Che magia è questa? - si chiese il costernato vampiro.
- Magia, appunto. -
Era stato Harry l'inglesino a parlare, prima di soffiare sulla punta
della sua bacchetta come un cowboy farebbe con la canna di una pistola
fumante. Che poi le bacchette non fumano, quindi era solo una scusa per darsi un contegno da eroe (fare il figo, in termini pratici)
Edward fu il primo a rimettersi in sesto dalla situazione.
- Questa volta sono lieto di vederti, Inglesino -
- E' presto per parlare. Quella magia emula la luce solare, ma di fatto non lo è. -
A conferma delle parole di Harry, Spike si era già accorto
l'innocuità del fascio di luce, e si preparava a tornare alla carica.
- Quando quella luce si sarà affievolita, saremo di nuovo nei guai. -
- Non è detto, maghetto. Sfrutterò quella luce .... "solare" per fare questo."
E detto questo, Edward cominciò a spogliarsi. Non prima di rivolgersi a Bella.
- Non mi sto svestendo per alimentare le tue perverse fantasie Yaoi!
Muovi quei glutei e corri a metterti in salvo insieme ad Harry e la
cavallina. ORA! -
Il duo di femmine insieme al maghetto (o il duo di maghetti insieme
alla donna?) partì al galoppo verso le colline, mentre un strano
tizio inglese, spuntato da chissà dove, pensò bene di
incitare la loro fuga con una piccola canzone:
- "Run to the hills, Run for your lives...." -
Dopo che i presenti ebbero definitivamente sgomberato il campo, Edward
e Spike si ritrovarono finalmente da soli... no, non cominciate anche voi lettori con le yaoiate, per favore!
*cambio musica*
"Se tu lo vuoi, tu lo sarai, una di noi...."
- Guarda, Spike, guarda come io brillo al sole. Goditi questa luce riflessa che esce dal mio corpo! HAHAHAHA! -
Il viso di Spike in quel momento era una maschera distorta dall'orrore.
- Nooo, questo bagliore, è troppo anche per me. AHHHHHHH! -
Urlando come mai nessuno lo aveva sentito fare (anzi, per la
precisione, nessuno fino a quel momento lo aveva mai sentito urlare)
Spike agitò le braccia per proteggersi e per ripararsi
penetrò ancora di più nel fitto della foresta.
- Che esagerato, Spike! Non è vera luce solare: non è che ti possa davvero nuocere. -
- Non è per quello! E' che quelle ali da farfalla... quella
pucciosità! E' tutto troppo disgustoso per la mia vista! E
sì che ne ho visti di orrori in tutti questi secoli! Ma i mio
colori sono il nero della notte, il rosso del sangue! Non posso
sopportare gli
arcobaleni! Me ne torno a Sunnydale, là almeno i vampiri non sono così...gay. -
Ed Edward, mentre si affrettava a rivestirsi, si lasciò sfuggire
una risatina per l'involontario paradosso suggerito da Spike: Sunnydale, una
cittadina dove i vampiri non sembrano gay, ma in compenso pullulano streghe e
cacciatrici lesbiche.
D'altra parte, il suo 'teneroso' (da non confondersi con 'tenebroso')
aspetto non se lo era certo scelto lui. Quest'ultimo pensiero lo
sottolineò con un
vispo battito d'ali.
La storia si avvia presto a
conclusione. Un pò nonsense, se preferite, che forse solo Spike
ha reso un pò vivace. Ma vediamo piuttosto l'epilogo per i
nostri eroi.
---------------------
Harry e la puledra tornarono (via fax?) nel mondo equino.
Il maghetto terrestre, in particolare, acclamato eroe del giorno,
ottenne un premio confezionato su misura direttamente dall'amica
estetista dell'unicorno violetto: una variopinta maglietta sulla quale
troneggiava la scritta "Appartengo a Grifondoro, ma non per questo mi
piace Gilda". Harry non capì mai il significato di quella frase.
---------------------
Spike quella notte a Sunnydale bussò alla porta della strega Willow.
- Non avrei mai creduto di arrivare a dover chiederti un favore. Però ti prego, in ginocchio! Trova un modo di resuscitare o esorcizzare questa rompiballe che mi sta scassando l'anima da quando l'ho uccisa! -
Willow per poco non scoppiò a ridere quando vide l'ectoplasma di
una gattina che vomitava più parole che fiato, sempre che di
fiato (è un fantasma) si possa parlare.
- Signor Spike, io lo so che lei è tanto solo, uccide
perché non vuole nessuno attorno, e ha tolto anche la mia vita,
ma non si preoccupi, la perdono! Anzi, di più, d'ora in poi
sarò la sua nuova amica e starò sempre con lei! Le
farò compagnia, parleremo di cose...solari e pucciose,
prenderemo il té e anzi, le farò scoprire come la tisana
al karkadé abbia lo
stesso colore del sangue ma sia infinitamente più dolce e non
costringa a terribili e crudeli uccisioni.... -
---------------------
Bella
ed Edward erano teneramente abbracciati. Il silenzio, che avvolgeva la
romantica atmosfera creatasi, veniva ogni tanto interrotto dai
frequenti dubbi e insicurezze, nonché un pò di malcelata
gelosia, da parte di Bella Swan.
- Edward, ma quando hai salvato quella cavallina, era perché avevi detto che era simile a me?
- Edward, ma il fatto che tu sotto sotto sia puccioso come uno di quei
cavalli, non significa il fatto che lei per te sia più adatta di
me?
- Edward, lei è meglio di me perché sa usare la magia? -
- Edward, e se Spike fosse saltato prima addosso a me, che avresti fatto?
- Edward, non vorresti esser andato via con lei? -
- Edward, vuoi che non sappia che mentre dormo non mi osservì più e ti sei pure messo a guardare quei cartoni animati? -
- Edward....
Questa è la vera ragione per cui i Cullen più avanti si trasferiranno in blocco lontano da Forks.
---------------------
E Jacob? Poverino, in
questa fiction non è stato chiamato, lui che è sempre
pronto a sbranare e farsi uccidere per Bella, ma piuttosto hanno
chiamato un maghetto del piffero...
- Femmine! Tutte uguali. Tu gli scondinzoli dietro ma loro ti liquidano come amico, cane da compagnia e peluche.
- Non sai quanto hai ragione! - lo consolò il suo amico e collega Inuyasha.
- Proprio vero! - aggiunse Lupo Alberto.
- Ora scusatemi, Kagome mi sta cercando! - si congedò Inuyasha.
- Io vado, stasera ho promesso a Marta che sarei andato a prenderla - salutò Lupo Alberto.
- Amici, tutti uguali. Voltano faccia e ti prendono pure per il sedere - concluse Jacob con la coda tra le gambe.
Povero Lupo Solitario.
E' il destino di appartenere a una serie come Twilight.
Se sei un vampiro, Forever Shine On (cit. Edenbrige)
Se sei un licantropo, Forever Alone.
Epilogo opzionale
Sera tardi, almeno nel mondo dei cavalli.
Giornata densa di emozioni, fin troppe, nel mondo degli umani.
Questo era il treno di pensieri che correva in quel momento del cranio
del nostro delizioso unicorno fucsia mentre si accigeva ad aprire
l'uscio di casa.
Tutto ciò che desiderava in quel momento era di
infilarsi in un letto caldo e tranquillo, magari allietato da un libro
rilassante e divertente, sicuramente non Twilight: no, basta vampiri, l'esperienza terrificante di quel giorno le sarebbe bastata per un bel pezzo.
Per fortuna era tutto ormai alle spalle, e fu con soddisfazione che la
giovane premette lo zoccolo sulla maniglia per aprire lentamente il
battente, in tal modo da non
svegliare il suo fidato assistente. Precauzione inutile, dal momento
che era già lì ad accoglierla.
- Ciao, Spike, sei stato carino ad aspettarmi alzato, ma non chiedermi
niente perché sono stanchissima. Spike, però sei ancora
troppo piccolo per trascurare il sonno, infatti il tuo colorito non
è dei migliori, così insolitamente pallido, e poi
dovresti fare qualcosa per quei denti, i canini sono insolitamente
lunghi e... sì, d'accordo, lo so che mi vuoi bene, ma non
è il caso di abbracciami così stretta! No, dai... niente
baci sul collo, non ti eri mai preso certe confidenze, e poi lo sai che
mi fanno il solletico. Ahio! Ma tu mordi! Ehy, che ti salta in testa?
Spike? Spike? SPIKE?!?!? -
END
|