Memento mori

di OriharaNyah
(/viewuser.php?uid=131709)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Memento mori


Memento Mori è una notte buia, in cui ti svegli e ti senti scomodo, non riesci a capire dove ti trovi. Una notte senza stelle, coperte dalle nuvole, anche se questo non ha importanza perché tu non le vedresti comunque. Quando ti alzi di scatto per capire dove sei, vedi sfuocato e ti gira la testa. Non sai niente e altrettanto ricordi, percepisci solo l'aria umida e i respiri intorno a te. Il cuore inizia a batterti molto forte, pensi di stare per svenire e in un certo senso provi un po' di sollievo, ma invece non succede niente e tu continui a stare seduto ansimante in un luogo di cui non sai nulla. Il tuo respiro è perfettamente sincronizzato con il loro. Da lontano inizi a sentire una melodia, è inquietante. La tua sudorazione aumenta, e dopo un po' cominci a sentire il sudore che scende nella schiena, nella fronte, e questo ti fa tremare, ora hai freddo. Il suono sordo dei loro respiri si fa sempre più forte e nitido fino a percepirlo come un qualcosa di estremamente vicino, e così anche quella melodia. Dall'oscurità iniziano a spuntare piccole macchioline scarlatte, aumentano fino a tingere tutta la visuale di rosso. Ti senti assalito, e a quel punto non vedi né senti più nulla. Per ora sei solo svenuto, ucciderti o lasciarti in vita è una decisione che spetta a loro. Ma qualunque cosa accada, ricordati che devi morire.  





Probabilmente ho intenzione di continuare a scriverla.





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=970901