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Card
Captor Sakura: l'ultima avventura
Cap.1: l'inizio
"La
stanza buia, quella proibita...
La
piccola bambina prese in mano la maniglia e fece scricchiolare i vecchi
cardini su di se...
I
suoi lunghi capelli marroni si mossero lentamente, mentre in punta di
piedi apriva la grossa porta...
-
GiuGiu? Dove sei? -
La
bambina ignorava la voce che la chiamava e tornò, con tutto
il piede, a terra.
Spinse
lentamente la porta, spalancandola completamente e si mise ad osservare
l'interno di quella stanza...
-
Piccola GiuGiu? -
La
voce continuava a chiamare, ma la bambina osservava, con i suoi grandi
occhioni azzurri, l'oscurità davanti a se.
Qualcosa
attirava la sua attenzione, qualcosa la chiamava e le chiedeva aiuto...
-
Eccoti, finalmente...-
Alle
spalle della bambina comparve un'alta ragazza dai lunghi capelli
corvini.
La
ragazza osservò la piccola, ma appena vide la porta aperta
indietreggiò come intimorita...
- Sei
stata tu, GiuGiu? -
La
bambina voltò la testa verso la ragazza e i suoi occhioni
celesti riempirono la stanza di luce e calore.
Mosse
lentamente la testa, annuendo alla domanda posta.
-
Come hai fatto? Tu non sei ancora pronta...vieni via GiuGiu...-
La
ragazza fece un passo, ma una barriera invisibile la fermò.
La
bambina guardava la ragazza che non riusciva ad attraversare la sua
barriera e lentamente ritornò con lo sguardo verso
quell'oscurità...
- No,
non farlo! - esclamò la ragazza.
La
bambina sospirò e aprì la sua piccola bocca: - Ha
bisogno di me...lo sento...mi sta chiedendo d'andare...vuole delle
risposte...vuole conoscere il suo futuro...-
- No,
GiuGiu! Sei troppo piccola...lascia che le cose vadano come debbono
andare...non immischiarti! -
-
Vuoi che accada quello che è successo tempo fa? -
La
ragazza rimase di sasso alle parole che la bambina le stava dicendo:
aveva solo cinque anni eppure sapeva già prendere decisioni
così importanti...
- Se
questa stanza esiste è perchè qualcuno deve
ancora mettere in ordine le cose...e lo farò io...-
Con
un saltello la bambina si voltò e salutò con la
sua piccola manina la ragazza davanti a se, prima di correre dentro a
quella stanza e di essere inghiottita dalle sue tenebre.
-
GIUGIU! -urlò la ragazza, mentre fece un passo verso la
stanza, ma una mano la prese per la spalla e la bloccò.
La
ragazza si voltò, mentre i suoi lunghi capelli corvini
inondarono il corridoio del loro profumo.
Appena
i suoi occhi bruni videro chi l'aveva fermata, la ragazza
s'inginocchiò a terra.
-
Padrone...ho cercato di fermarla, ma è stato tutto
inutile...-
L'uomo
osservò la ragazza inginocchiata davanti a se e la porta
alle sue spalle: - Il dolore che prova quella bambina è
grande e se ora ha deciso di aggiustare le cose, in un modo o
nell'altro, lasciala fare...d'altronde ha solo cinque anni e non posso
permettere che, dopo mia moglie, anche lei venga a mancare...-
La
ragazza si alzò in piedi e il ciondolo d'argento a forma di
spada, che portava al collo, si mosse provocando uno scintillio.
Alle
sue spalle comparvero altre tre ragazze, tutte con vari oggetti addosso.
L'uomo
le guardò e alzò la propria mano indicando con
l'indice l'oscurità della stanza: - Seguitela...-
Le
quattro ragazze annuirono e lentamente, una dopo l'altra, scomparvero
all'interno della stanza, avvolte dall'oscurità come la
piccola GiuGiu...
L'uomo
rimase a guardare un punto fisso davanti a se e serrò le
mani in due pugni, stringendo più che poté.
I
suoi due guardiani comparvero alle sue spalle e lo osservarono.
-
Siete sicuri che questa scelta mi riporterà ciò
che ho perduto in passato? - la voce dell'uomo era tremolante.
- Se
la piccola GiuGiu riuscirà a trovare quello che cerca, si...-
- E
se fallirà? -
La
domanda risuonò nella stanza.
-
Se fallirà sarà come se nessuno di noi fosse mai
nato...-"
- 3.999.995...-
Tomoeda, tranquilla città a Sud di Tokyo.
- 3.999.996...-
Una ragazza uscì dal bagno mentre indossava la sua divisa
verde da universitaria.
- 3.999.997...-
La ragazza si fermò davanti allo specchio del corridoio e
osservò la sua figura riflessa.
- 3.999.998...dai che ce la faccio! -
Si accorse di essersi dimenticata una cosa molto importante e
ripercorse il corridoio che aveva appena fatto.
- 3.999.999...ancora un punto e faccio il record!-
Aprì di scatto la porta della sua stanza e, mentre
entrò, inciampò in una serie di fili legati alla
televisione che era al centro della stanza.
Cadde a terra, mentre prese in pieno un piccolo pupazzetto giallo dalla
lunga coda.
Sullo schermo della tv comparve una grande scritta in rosso:
GAME OVER.
La ragazza osservò i suoi piedi intrappolati in una serie di
fili, mentre si sentì sollevare in aria: ora la ragazza
stava cavalcando una grossa tigre alata dal manto oro.
- KERO! MA SEI IMPAZZITO? - le urlò la ragazza spaventandosi.
- IO IMPAZZITO? Sei stata tu ad schiacciarmi con il tuo peso piuma,
Sakura! -
La ragazza scese dall'animale alato e si aggiustò la gonna
verde, mentre la tigre rivolse lo sguardo alla tv.
- NOOOOO! - urlò - Ero quasi riuscito a battere il record di
Toy! Ora mi tocca di fare tutto da capo! -
Sakura ignorò l'animale magico e si diresse verso la sua
scrivania, aprendo il cassetto dove custodiva una grande libro rosa con
rifiniture in oro.
La ragazza lo aprì e ne tirò fuori delle carte:
la Sakura Card.
- Buongiorno mie adorate carte...-
La tigre alata si stava ancora disperando davanti alla televisione
quando Sakura si avvicinò e gli baciò la fronte.
- Perchè sono tanto bello quanto sfortunato? - le chiese
Kero mentre i lacrimoni gli scendevano dagl'occhi.
- Vedrai Kero che riuscirai a battere mio fratello....e se lo fai
quando torno dall'università ti preparo un bella torta! -
A quella parola la tigre si chiuse nelle sue ali e ritornò
ad essere semplice pupazzo, mentre riaccese il video game per iniziare
una nuova partita.
- PER UNA TORTA QUESTO ED ALTRO! - urlò.
Sakura sorrise e uscì dalla sua stanza con in mano le carte,
raggiungendo la cucina.
- Buongiorno a tutti! - esclamò entrando nella stanza e
salutando suo fratello, mentre consumava la sua colazione, e suo padre,
che era ai fornelli.
Sakura si voltò verso un foto incorniciata che ritraeva sua
madre sorridente e salutò anche lei, com’era
abituata a fare ogni mattina.
Toy notò le carte nella mano destra della sorella.
- Hai intenzione di farti scoprire con quelle in mano? - le chiese
mentre bevve un sorso di caffè.
Sakura notò che il fratello aveva ragione e nascose le
carte, un pò imbarazzata.
- Sei soltanto una tontolona! - borbottò Toy.
Sakura mostrò la lingua al fratello come quando aveva dieci
anni e anche adesso che ne aveva ventidue continuava a farlo.
- Fai colazione qui con noi oppure a scuola? - le chiese suo padre
osservando la sua bambina, anche se ormai non lo era più.
- Mi fermo per strada con Tomoyo...ciao a tutti! - urlò
mentre raccolse le ultime cose e uscì in fretta e furia per
non arrivare in ritardo anche questo nuovo anno universitario.
Appena uscì nella casa si sentì un urlo: - NOOO!
HO PERSO DI NUOVO! -
Toy e suo padre si guardarono sorridendo, mentre s'immaginavano il
piccolo Kero che piangeva davanti al video game.
Erano passati tanti anni da quando tutte le Clow card erano divenute
Sakura card e da quando Eriol aveva spiegato tutto al padre di Sakura e
ormai Kero era diventato un membro della famiglia, così come
Yuki e Yue e così come per tutti gli amici di Sakura...
" - E' ora di
andare...- disse una voce rauca nel buio più intenso...
-
Devo compiere il mio destino,
quello
che i miei antenati hanno scritto per me anni e anni fa...
Preparati
perchè tu non meriti il loro potere...
...e
io t'impedirò di continuare ad usarlo, piccola insolente...
Sakura,
i
tuoi giorni sono contati!"
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