camaro innamorata
Storia dedicata a Kiretta2389.
Camaro innamorata
Giri la manovella interna della radio passando dalla
pubblicità in cui c’è un uomo che fischietta a un’altra stazione in cui c’è una
donna che canticchia una canzone d’amore. Sorridi e fai un paio di strani versi
robotici. Rimetti il tappo da dove stava uscendo il fluido di motore nero, che
ha ricoperto i fiori della padrona di casa. Così s’impara a darti della Camaro
idiota, quando ti tocca andare dietro a quegli sciocchi umani da troppo tempo. Sospiri,
l’unico di loro che ti sia mai stato simpatico in quel momento è lontanissimo e
a te non ha dato la stessa attrezzatura che ha regalato alla sua fidanzata.
“Amore mio, mi manchi già!”. Passi a un’altra stazione radio
e ascolti un’altra melodia romantica umana. Tu sei ancora lì per un solo motivo
non tanto diverso di quel gesto. Alzò il capo e osservi gli occhi azzurri del
tuo comandante. Splendono più della scintilla che gli batte in petto, hanno la
vitalità che un tempo era di Cybertron. Ti lanceresti altre mille volte nelle
stesse battaglie che hai già affrontato solo per guardarli osservarti
orgogliosi. Deglutisci e ti passi la mano sul capo. La carrozzeria gialla
freme. Ti avvicini a lui e ridacchi osservando un paio di parti meccaniche e di
rotelle che girano contribuendo a dargli l’aspetto da umano a discapito da
quello da camion dei pompieri.
“Le tue trasformazioni infinite …”. La musica s’interruppe lasciando
udire un’altra canzone.
“… uomo delle stelle …”. La voce di un film sugli astronauti
grido a voce tanto alta da far tremare le finestre.
“Non si sopportano …”. Strillò la voce di un uomo in una
pubblicità.
“Bumblebee!” lo salutò Optimus Prime. Gli diede una pacca
sulla spalla e sorrise. Se non fossi di metallo, avvamperesti a sentire la sua
voce matura e saggia, per quanto abbia un’inflessione gentile.
“Sono lieto di vedere che le tue nuove gambe non ti diano
problemi. Sei resistente” ti elogia.
“Ti serviranno per la prossima battaglia, che purtroppo è
vicina”. Aggiunse scurendo il tono, che trema stanco.
“Non solo quello …” sussurrò la voce di un uomo nella
pubblicità di un film sugli esorcismi.
“Potresti ogni tanto usare la tua vera voce” ti rimprovera
Optimus cambiando discorso.
“D'accordo” mormori con il tuo tono. Lo vedi rabbrividire
come ogni volta che la usi, in fondo è solo per lui, non ti costa niente far
finta di essere ancora danneggiato. Ti sporgi sulle punte, lo afferri per il
collo e lo tiri giù. Appoggi le tue labbra sulle sue e ti godi il suo sapore di
gelido metallo, che non sa né di ruggine né di sporco come molti di voi.
-Chi ha detto che i robot non amano? – pensi gustandoti il
momento.
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