.Secondo giorno.
La mattina dopo Natsume si svegliò abbracciato a Mikan.
Ieri con la scusa della discussione sono rimasto in boxer!!-pensò lui ridacchiando sotto i baffi.
Mikan lo stringeva fortissimo mentre blaterava parole tipo "Ti prenderò ciambellina!!" o "Sei mio piccolo salsicciotto!!".
Fantastico pensa che io sia un salsicciotto!!-pensò scoraggiato.
Natsume la guardò un attimo. Non voleva svegliarla.
Si alzò ancora in boxer e si incammò verso l'uscita. Arrivò all'uscita della tenda ma non si accorse che a terra c'era una borsa e ci inciampò sopra, cadendo in una pozza di fango.
Da un angolo uscì Hotaru con la macchina fotografica in mano, che gli fece qualche milione di foto.
Dalla tenda comparve Mikan tutta sorridente.
Mikan: Ah!! Mi sono vendicata!!
Natsume a quel punto la tirò a sè facendola finire insieme a lui nella pozzanghera, mentre Hotaru scattava ancora foto.
Mikan: Natsume uffa, perchè devi sempre essere così vendicativo??
Natsume: Perchè devi sempre essere così stupida??
Mikan: Ora siamo sporchi e non c'è mica la doccia qui!!
Hotaru: No, ma c'è un lago.
Mikan: Ok, grazie Hotaru.
Mikan e Natsume andarono a farsi il bagno nel lago e ne uscirono molto infreddoliti.
Purtroppo la scuola aveva messo a disposizione solo una coperta a gruppo. E anche se molto grande era pur sempre solo una.
Mikan iniziò a tirare a destra, Natsume a sinistra.
Arrivò allora il prof Narumi che seccato gli disse semplicemente di andare a cambiarsi.
Narumi: Tu Mikan, vieni a cambiarti nella mia tenda. Tu Natsume, stai nella vostra.
Mikan: Ok.
Natsume: No. Io mi cambio nella tua e lei nella nostra.
Narumi: Beh...
*Sguardo minaccioso*
Narumi: Mi può stare bene anche così. -.-
Natsume: Perfetto.
Si andarono a cambiare nelle rispettive tende.
Poi Natsume tornò nella loro.
Mikan si stava ancora vestendo.
Tentava di abbottonarsi la camicetta.
Natsume: Ehy dolcezza!! Vuoi un aiuto??
Mikan: Sono abbastanza disperata da accettare.
Natsume le si avvicinò finchè non iniziò il suo lavoro di abbottonatore XD
In quel momento chi è che entra?? Ma naturalmente Hotaru e Ruka!!
Lui con la sua faccia da ebete e lei con le sue attrezzature varie.
Ruka: Ma è diventata una fissa!!
Natsume: Ma voi sempre a pensare male!!
Mikan: Perchè siete venuti??
Hotaru: Dovevamo dirvi che stasera mancherà il riscaldamento quindi dovrete arrangiarvi se morirete di freddo!! Comunque a volte è meglio il calore corporeo...-disse facendo l'occhiolino a Mikan.
Ruka: Proprio lei e Natsume non dovrebbero avere questo problema... lui controlla il fuoco...- disse un po seccato Ruka, a cui non piacevano le situazioni in cui trovava spesso i suoi "amici".
Natsume: Sopravviveremo... e voi??-disse facendo un sorrisetto ad Hotaru.
Hotaru: Io ho quello che voglio quando voglio-disse semplicemente.
Mikan: Ma perchè manca la corrente??
Ruka: Narumi ha detto che dobbiamo imparare a sopravvivere contando solo sulle nostre forze.
Mikan: SOLO SULLE NOSTRE FORZE?!
Ruka: Già...
Mikan era sconvolta. Quella giornata era parecchio fredda. La serata sarebbe stata anche peggio. E loro avevano solo una coperta che era anche abbastanza leggera.
Avrebbe preferito morire assiderata dal freddo piuttosto che farsi riscaldare da Natsume!! E poi conoscendolo lui le avrebbe proposto altri mezzi per scaldarsi... -.-
Hotaru: Almeno c'è una buona notizia!! Narumi, dato che il lago è ghiacciato, ci ha procurato una doccia per gruppo!!
Mikan: Finalmente una buona notizia!!
Le cose si fanno interessanti!!-pensò Natsume.
Ruka: Noi dobbiamo andare nella nostra tenda a mangiare!! Abbiamo solo un'ora poi dobbiamo andare a vedere le piste sciistiche.
Trascinò Hotaru fuori dalla tenda.
Mikan: Allora che ci siamo portati per colazione di buono?! *.*
Natsume: Quanto sei golosa!! Comunque io ho un pacchetto di caramelle. Tu??
Mikan: Pensavo facessi tutto tu. Io non ho portato niente!! -.-
Natsume: Ma ti pare che sono?? Un maggiordomo??
Mikan: Bando alle ciance!! Quali sono i gusti??
Natsume: Fragola, menta, arancia, limone, ciliegia...
Mikan: Io la voglio alla ciliegia!!
In reltà avrebbe preferito quella alla fragola, ma Natsume l'avrebbe presa in giro a vita.
Natsume: Alla lista della tua frutta preferita si aggiungono le ciliegie allora.
Come non detto. L'aveva presa in giro lo stesso.
Mikan: Mi vuoi passare quella caramella??
Natsume: Questa??
Mikan: Si!! *.*
Natsume prese la caramella e se la infilò in bocca.
Mikan rimase con gli occhi spalancati. O.o
Mikan: MA TE LA SEI MANGIATA!?!?!
Natsume: Se vuoi la puoi recuperare. Ce l'ho ancora in bocca.
Mikan: Guarda che per fame ne sarei capace!! -.-
Natsume: Allora riprendila... io non ci credo che hai il coraggio di baciarmi...
Mikan: Io ho un altro metodo veramente...
Mikan aprì la bocca di Natsume che la guardò sconcertato, e ne prese la caramella.
Mikan: Non ci credevi eh??
Natsume: No. O.o
Mikan buttò a terra la caramella.
Natsume: Ma alla fine l'hai buttata?!
Mikan: Certo!! Pensavi che me la sarei mangiata dopo che aveva fatto un viaggetto nella tua bocca?? Era solo per farti un dispetto... XD
Ma questa non è normale!!- pensò.
Finirono velocemente il pacchetto di caramelle.
Mikan: Ci dovrebbe essere un bar. Andiamo a prendere due cornetti??
L'idea non era malvagia, quindi lui accettò.
Barista: Che cosa volete ragazzi??
Mikan: Io un cornetto alla crema.
Natsume: Io alla cioccolata.
Mikan: Offri tu vero??- chiese facendo gli occhi da cucciolo.
Natsume: No.
Mikan: Ma per te la parola gentil men non ha significato vero?? -.-
Natsume: Io non sono mica Ruka...-disse in tono acido.
Barista: Anch'io da giovane ero geloso se qualcuno faceva il galante con la mia ragazza!!
Natsume: Lei non è la mia ragazza!! O.o
In quel momento arrivò Ruka seguito dalla sua compagna di tenda.
Ruka: Ehy Mikan!!
Mikan: Ciao!!
Hotaru: Ciao baka!!
Mikan: Ciao anche a te. -.-
Ruka: Mikan vuoi un cornetto?? Offro io.
Mikan: CERTO!!! Vedi, Natsume?? Prendi esempio... -.-
Natsume: Hotaru vuoi un cornetto?? -.-
Hotaru: Sei geloso vero??
Natsume: Non diciamo sciocchezze!!
Barista: Lo sapevo che avevo ragione io!! =D
Natsume: Stai zitto Bob!!
Barista: Mi chiamo Frank... -.-
Natsume: Non è questo il problema... cioè!! Non che ce ne sia uno!! E' ovvio!!
Hotaru: Già ovvio... ovvio come è ovvio che se continuerai così Ruka te la ruberà.
Natsume: Tsk!! Figurati che m'importa di reggiseno-a-pallini!!
Hotaru: Uhm... hai allargato i tuoi orizzonti... prima sapevi solo com'erano le sue mutande ed ora anche questo!! Non è che Ruka ha ragione a preoccuparsi di quello che potreste fare??- chiese con uno sguardo sospettoso.
Natsume: Seriamente... ti sembra che Mikan sia abbastanza sveglia da fare questo genere di cose?? -.-
Hotaru: Ah vero!! Stiamo parlando di Mikan... me l'ero quasi scordato!!
Mikan: Di che state parlando??
Natsume: Ecco appunto...
Mikan: Uffa!! Perchè mi tagliate sempre fuori dalle discussioni che fate??
Hotaru: Già Natsume, perchè??
Natsume: E lo vieni a chiedere a me?!
Hotaru: Non sono io che gira e rigira vado a parlare di tutto quello che fa...
Natsume fece appena in tempo a tapparle la bocca. Se Mikan avesse saputo che lui parlava di lei sarebbe stato un disastro.
Hotaru uscì un fucile anti-idioti e sparò Natsume, che evitò appena in tempo il colpo.
Hotaru: Nessuno mi tocca hai capito mr.fuoco?!
Natsume: Si... ho recepito il concetto...
Mikan: Eddai!! Di chi parla sempre Natsume??
Natsume: Ma fatti i cavoli tuoi!!
Ruka: Non farci caso Mikan... lui è sempre di "ottimo" umore... -.-
Mikan: Non l'avevo capito sai?? -.-
Natsume: Ci credo, non capisci mai niente!!
Mikan: NATSUME!!!
Natsume: Se ti faccio tanto arrabbiare parla con Ruka!!- disse alzandosi dalla sedia e andandosene via.
Aveva uno sguardo ferito. Il cuore di Mikan si squarciò come se l'avessero colpito con una lama. Non voleva fare male a Natsume. Voleva che lui sorridesse. E invece che aveva fatto?? L'aveva indotto ad allontanarsi da loro e a rimanere solo come sempre. Ora stava male. Si sentiva in colpa. Ogni volta che qualcosa riguardava Natsume si faceva sempre un sacco di problemi e stava in pena.
Non si sentiva così nemmeno quando Hotaru le diceva che era una baka buona a nulla.
Lui era l'unico che aveva il potere di farla preoccupare fino a non dormire la notte.
Lui era l'unico che con la sua negatività riusciva a farla arrabbiare.
Lui era l'unico che con i suoi problemi le faceva cogliere un altro lato della vita. Il lato dove non tutti sono felici. Il lato di cui faceva parte anche lui. Un povero ragazzo il cui destino era già stato deciso dall'Accademia. Lui che pur di non far fare del male ad altre persone affrontava tutte le missioni da solo. Lui che aveva rinunciato ad avere degli amici per non farli mettere in pericolo con Persona.
Per questo la faceva soffrire. Perchè anche quando lei aveva ragione e lui ci restava male, comuncque sapeva di aver aggiunto solo altri problemi a quel circolo di dolore che era la vita di quell'incredibile ragazzo dai capelli neri e gli occhi colore del fuoco.
Quegli occhi che la sapevano bruciare con uno sguardo.
Quegli occhi che non aveva mai visto piangere in 6 anni che lo conosceva.
Quegli occhi che l'avevano saputa consolare senza che ci fosse stato bisogno di parole.
Perchè per lei lui era un punto di riferimento.
Per lei Natsume era un ammasso di forza e determinazione che esplodeva solo nel posto giusto, al momento giusto.
Non sapeva di preciso che cosa il ragazzo si tenesse dentro.
Non sapeva niente del suo passato.
Ma sapeva che gli voleva bene.
Che avrebbe dato la propria vita per proteggere la sua.
Perchè Natsume era speciale.
Era come un angelo depresso sceso fra i comuni mortali per alleviare le sofferenze degli altri.
Magari fosse stato quello il suo alice.
Almeno non avrebbe dovuto rinunciare alla sua vita per il bene dell'Accademia.
E ora l'aveva fatto scappare.
Dove vai mio angelo delle tenebre??- pensò la ragazza vedendolo scomparire dietro un angolo.
In quel momento arrivò Narumi-sensei.
Narumi: Ragazzi dobbiamo andare a sciare!! Andate a prepararvi e vediamoci di nuovo qui davanti al bar.
Mikan andò nella sua tenda.
Entrò e restò impietrita.
Mikan: Ehm... c-che st-sta-stai f-fac-facendo??
Natsume: Mi stavo cambiando per andare a sciare... potresti uscire??- disse con il suo tono di voce indifferente.
Calma Mikan... l'hai già visto in boxer!!- pensò la ragazza dopo essere uscita alla velocità della luce.
Certo!! Però l'hai visto al buio!!- fu il suo pensiero successivo.
Di sera, certo, non aveva visto i suoi pettorali scolpiti!!
Se gli sembrava un angelo prima, figuriamoci ora!!
Ricordati che lui è antipatico, scorbutico, ti chiama mutandine a pallini...- pensò cercando di scacciare dalla testa l'immagine degli addominali scolpiti del ragazzo.
Cercò di scacciare il rossore che gli si era creato nelle guance. Era come se il viso le fosse preso a fuoco. Questa sensazione la infastidiva e la lasciava perplessa.
Natsume uscì dalla tenda. La fissò per un attimo e fece un mezzo sorriso. Non prometteva nulla di buono.
Natsume: Che c'è mutandine-a-pallini?? Ti sei emozionata per avermi visto in boxer?? Ci dovresti fare l'abitudine.
Mikan se possibile divenne ancora più rossa.
Mikan: MA COME TI PERMETTI RAZZA DI PERVERTITO COMMENTATORE DI MUTANDE?!?!
Natsume: Uhm... ho un nuovo soprannome a quanto pare... -.-
Mikan lo fissò un attimo ed entrò nella tenda.
Non avevano le divise pronte dato che si dovevano ancora asciugare, quindi ripiegò su un paio di fuseaux neri, una gonnellina scozzese grigia e nera, una canottiera nera, con sopra una felpa rossa.
Non sapeva perchè, ma Tom le aveva detto che faceva parte del suo piano.
FLASH BACK.
Tom: Ehy Mikan!!
Mikan: Ciao Tom!!
Era pomeriggio. Lo stesso pomeriggio in cui l'aveva conosciuto.
Di mattina le aveva accennato qualcosa riguardo un piano.
Tom: So come non farti più sembrare una mocciosa!!
Mikan: Cioè??
Tom: Sono stato in camera di Natsume con la scusa di fare un sondaggio...
Mikan: Che c'entra Natsume??
Tom: E' uno dei più fighi della scuola, e in base ai suoi gusti posso dirti come deve essere una ragazza perfetta!!
Mikan: In base ai gusti di Natsume?! Stai scherzando vero?! O.o
Tom: Non solo in base ai suoi... anche a quelli di Ruka, Tsubaza e Tono!!
Mikan: In pratica quelli dei play boy della scuola... non mi convince molto... apparte che sono abbastanza sicura di conoscere già le risposte che ti hanno dato... -.-
Tom: Per sicurezza tu segui i loro consigli. Vedrai che ti saranno utili...
Mikan: Io non penso...
Tom: Devi puntare sulle gonne, possibilmente corte, i colori più apprezzati sono nero, rosso, blu, e grigio. Soprattutto il nero. Non vestirti come un maschiaccio o come una bambina. Cerca di evitare il rosa ed il fuxia. E soprattutto sciogliti quei benedetti codini!!
Mikan: NO!! I codini no!! E per quanto riguarda il resto... io l'ho sempre detto che sono un branco di pervertiti!! -.-
Tom: Secondo me sei perfetta come sei...
Mikan: Ehm... grazie!! =D
Tom: Prego. Comunque ora devo andare a fare le valigie... a dopo!!
Mikan: Ok!! Ciao!!
FINE FLASH BACK.
Pur senza volerlo si era messo esattamente quello che le aveva detto Tom.
Lei però non se ne accorse e uscì dalla tenda.
Natsume la guardò confuso.
Mikan rimase senza fiato.
Prima, col litigio, non si era accorta di quanto lui fosse attraente con quella camicia nera e quei jeans chiari. Facevano contrasto con la carnagione lattea del viso, su cui spiccavano quei due rubini che erano i suoi occhi. I capelli erano spettinati come sempre, ma anche se non glielo aveva mai detto, secondo il suo parere erano perfetti proprio in quel modo.
Natsume: Mikan...- il suo sguardo sembrava perso- perchè ti sei vestita così??
Mikan: Erano nella valigia e me li sono messi... c'è qualche problema??
Natsume: No- disse mandando giù la saliva.
Non si aspettava di vedere Mikan vestita così. Prese coraggio.
Natsume: Mikan...
ùmikan: Ora che c'è??
Natsume: Ecco... staresti meglio...
Mikan lo guardò perplessa.
Lui le si avvicinò pericolosamente.
Sfiorò con le dita le estremità dei nastrini e li fece prendere fuoco senza però bruciare i capelli della ragazza.
Lei lo guardò arrossendo ancora più confusa.
Lui le regalò uno di quei rarissimi sorrisi che faceva pochissime volte.
Quando sorride così è bellissimo- pensò. Poi si vergognò di quel pensiero e sorrise anche lei.
Quando Natsume le sorrideva le faceva iniziare bene la giornata.
Il sorriso di Natsume era unico.
Era il sorriso di un angelo.
Del suo angelo.
Gli voleva bene come se fosse stato un fratello.
E il sorriso di un fratello è sempre il più bello.
Amava quando raramente mostrava una di quelle opere d'arte.
Tutte le ragazze amavano i suoi modi da duro, ma se avessero visto uno di quei sorrisi si sarebbero ricredute.
Quando sorrideva era semplicemente perfetto.
Non immaginava niente di più bello.
Natsume: Senza le codine stai meglio.
Mikan: Tu sei ancora più bello quando sorridi.
CHE COSA AVEVA DETTO?!
Lui la guardò un attimo mentre lei strabuzzava gli occhi cercando un qualche modo per eliminare l'ultima frase che era uscita involontariamente dalla sua bocca.
Natsume: Cos'è che hai detto??
Mikan: Ni-niente!!
Natsume: Scusa quindi tu mi trovi bello.
Mikan: Che assurdità!!- disse ridendo nervosa.
Natsume: E' esattamente quello che hai detto!!
Natsume si tratteneva dallo scoppiare a ridere. Vedere Mikan così rossa era uno spettacolo comico anche per lui che era freddo come il ghiaccio.
Mikan: Ti stai sbagliando!! -.-
Natsume: Guarda che ci sento benissimo!!
Mikan: Io...
A interrompere la discussione arrivò una persona che Natsume avrebbe fatto prendere fuoco con estremo piacere.
Tom: Ciao ragazzi!!- disse con un sorriso che il ragazzo trovò semplicemente irritante.
Mikan: Ciao!!
Natsume: Ancora tu??
Tom: Vedo che conservi la tua gentilezza Natsume... -.-
Mikan scoppiò a ridere.
Natsume gli avrebbe spaccato la faccia al biondino ossiggenato, come lo definiva Ruka, ma si trattenne.
Tom: Mikan, quando ridi sei bellissima.
Mikan: Gra-grazie.
Natsume era un po irritato, ma non capiva il motivo. Forse a dargli fastidio era il carattere gioioso del ragazzo.
O forse ti da fastidio che faccia il cascamorto con Mikan!!- gridò una vocina nella sua testa che lui fece zittire immediatamente.
La giornata passò velocemente, fra gli scherzi di Natsume, le urla di Mikan, le foto di Hotaru, le battute di Tom, e la gelosia di Ruka.
Il nostro biondo odiava il nuovo arrivato.
Quell'angioletto lo faceva stare in ansia.
Se si fosse fatto avanti con Mikan?? Che sarebbe successo?? Magari lei avrebbe accettato. NO!! Non poteva permetterlo!! Ma non poteva nemmeno dirle che l'amava!! Che confusione!!
............
Finalmente si fece sera.
Fra un giorno torneremo in Accademia!!- era il pensiero di tutti.
Quella sera era troppo fredda anche per Nobara. Proprio quel giorno dovevano togliere il riscaldamento??
Mikan: Chi usa per primo la doccia??
Natsume: Vai tu.
Mikan entrò in bagno.
Si tolse i vestiti e si infilò sotto la doccia.
Natsume aveva un certo desiderio di vedere lo spettacolo, ma non si poteva mica mettere a spiarla dal buco della porta!!
Mikan dopo un' ora, usci dalla doccia tutta gocciolante.
Si mise attorno al corpo un asciugamano.
E' un po corto, ma meglio di niente!!- pensò.
Vide qualcosa a terra. Sembrava essere una collana.
Era d'oro e sembrava un modello maschile.
Era una di quelle dove dentro si mettevano le foto.
La aprì.
C'era dentro la foto di quattro persone. Dovevano essere una famiglia.
La foto rappresentava un uomo dai capelli neri e gli occhi dello stesso colore, una donna dai capelli blu scuro molto lunghi e liscissimi, con due enormi occhi rosso scuro, una bambina con i capelli neri a caschetto e gli occhi neri, ed un bambino...
Si soffermò un attimo ad ammirare quest'ultima persona.
Sul viso bianco spiccavano due grandissimi occhi rossi, coperti in parte da ribelli capelli neri.
Il volto era allargato in un sorriso.
Avrebbe riconosciuto quel bambino anche ad occhi chiusi.
Nell'altra estremità del ciondolo era incisa una dedica.
"Non importa cosa succederà, noi ti ameremo sempre. Tua madre Kaoru, tua sorella Aoi, e tuo padre..."
Il nome del padre non si arrivava a leggere.
Aoi!! CERTO!! Era quello il nome che Natsume aveva pronunciato sull'autobus!! Ecco chi era quell'Aoi!!
Vedere Natsume piccolo e sorridente l'aveva commossa.
Natsume: Mikan?? Va tutto bene lì dentro??-si sentì gridare da fuori.
Mikan non ce la fece più.
Spalancò la porta e corse ad abbracciare Natsume.
Le sue lacrime avrebbero potuto riempire un lago.
Il ragazzo rimase interdetto e l'allontanò delicatamente.
Natsume: Mikan che è successo?? Perchè piangi??
Mikan: Nat-Natsume...- disse singhiozzando- perchè non me l'hai mai detto??
Natsume: Dirti cosa??
Mikan: Che avevi una sorella ed una famiglia così meravigliosi!!
Natsume: Ma tu che ne sai??
Mikan gli ridiede in mano il ciondolo.
Lui divenne serio.
Natsume: Ora basta piangere- disse asciugandole le lacrime.
Mikan: Come basta??
Natsume: Non ne vale la pena. Piangere non risolverà nulla. E poi io ti avevo anche sciolto i capelli per farti sembrare più carina. Se piangi torni ad essere brutta.
Mikan fece un mezzo sorriso.
Quello era proprio il suo Natsume.
Natsume: Ora se permetti vado a farmi la doccia...
Si incamminò verso la porta del bagno.
Natsume: Ah... un'altra cosa!!- disse riavvicinandosi e poggiando le sue labbra sull'orecchio di Mikan- Con quest'asciugamano addosso non sei niente male!!
Poi come se niente fosse si chiuse in bagno.
............
Si stava facendo finalmente una doccia calda.
Lui di solito non pativa il freddo, ma quella sera si congelava letteralmente!!
I suoi pensieri scorrevano insieme all'acqua.
Aveva provato una sensazione stranissima quando aveva visto Mikan bagnata e coperta solo da un asciugamano nemmeno tanto coprente, buttarsi fra le sue braccia piangendo.
Lui non si era nemmeno accorto di aver perso la collana.
Se non ci fosse stata lei non l'avrebbe più trovata.
Girò fra le dita l'oggetto.
La aprì in modo da vedere la foto della sua famiglia.
Passò le dita sopra la dedica.
Avrebbe fatto male ma era giunto il momento.
Prese la foto e la tolse dalla collana.
Doveva andare avanti.
Ormai loro erano... ... ... morti.
Anche pensarlo lo faceva stare male.
Ma era il momento di smettere di soffrire.
Era il momento di non pensare più al passato e concentrarsi sul futuro.
Non aveva il coraggio di buttarla.
Però poteva aggiungerne un'altra.
Rimise la foto apposto e continuò a lavarsi.
Uscì dalla doccia.
Era passata un'ora.
Mikan nel frattempo si sarà anche addormentata!!- pensò rassegnato.
Uscì dal bagno e se la ritrovò davanti.
Aveva un paio di pantaloni neri e una maglia a mezza manica rossa.
La cosa cominciava a insospettirlo.
Perchè si stava vestendo improvvisamente così bene??
Natsume: Ehy reggiseno-a-pois!! Vuoi fare colpo su qualcuno??
Mikan: Allora pensi che io sia bella.
Scacco matto.
Come poteva dirle che era brutta?? Specialmente ora che aveva ancora i capelli sciolti.
Natsume: Non senti freddo??
Mikan: Parli proprio tu che hai solo un asciugamano addosso??
In effetti stava congelando.
I capelli gocciolavano ed era completamente inzuppato.
Col suo alice fece evaporare l'acqua in pochi minuti.
Mikan lo guardò sorpresa.
Natsume: Mikan... io mi dovrei cambiare...
Lei arrossì e uscì dalla tenda senza fiatare.
Natsume si mise un paio di pantaloni blu ed una maglia nera.
Mikan rientrò ad un suo segnale.
Si infilarono nei sacchi a pelo.
Natsume si girò e la vide tremare.
Natsume: Ehy Polka Dots!! Senti freddo??
Mikan: M-m-a c-ch-che d-did-dici?!- disse battendo i denti.
Lui non disse niente.
Semplicemente le si avvicinò.
Mikan sentì due braccia forti circondarle il corpo.
Poi si sentì improvvisamente calda.
Mikan: Ti prego. Non usare il tuo alice. Ti scongiuro.- disse con un lamento.
Natsume: Devo per forza.
Mikan: Non sei costretto.
Natsume: Preferisco usarlo per salvare qualcuno che per ucciderlo. E poi... se tu morissi io con chi litigherei??
Mikan si girò sorridendo.
Mikan: Natsume...
Lui le fece cenno di continuare.
Mikan: Oggi quando hai sorriso ho pensato che sei bellissimo. Quindi per favore... sorridi più spesso ok??
Non lo fece rispondere, gli stampò un bacio sulla guancia e si girò iniziando a dormire.
Natsume: Vorrei poterlo fare. Ma non posso.
Poi si addormentò anche lui.
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