La vita va vissuta.

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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** Dopo 6 anni. ***
Capitolo 3: *** Il primo giorno di scuola. ***
Capitolo 4: *** Il piano di Tom. ***
Capitolo 5: *** Ricordi. ***
Capitolo 6: *** Notizia Inaspettata. ***
Capitolo 7: *** Gita in montagna. ***
Capitolo 8: *** Secondo giorno. ***
Capitolo 9: *** Si torna a scuola. ***
Capitolo 10: *** Il ballo d'Autunno. ***
Capitolo 11: *** Risveglio nelle tenebre. ***
Capitolo 12: *** Associazione Anti-Alice. ***
Capitolo 13: *** Ti seguirò dovunque andrai. ***
Capitolo 14: *** Emozioni. ***
Capitolo 15: *** E quando tutto sembrava andar bene. ***
Capitolo 16: *** Mi manchi. ***
Capitolo 17: *** L'insegnante di psicologia. ***
Capitolo 18: *** Quando un amore muore. ***
Capitolo 19: *** La verità. ***
Capitolo 20: *** La storia di Ruka e Hotaru. ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***


                                                        .PROLOGO.
Luce e Buio.
Testa e Croce.
Sole e Luna.
Opposti ma complementari.
Senza uno l'altro non esiste.
Capirlo non è facile.
Le incomprensioni saranno tante.
Lei è il giorno. Lui è la notte.
Due cose di vitale importanza.
Può sopravvivere l'Alice Academy senza una di queste due parti??
No. E Reo lo sa.
Mikan e Natsume.
Due facce della stessa medaglia, che il destino ha deciso di separare.
Ma se esistesse un modo per scappare da tutto questo?? 
C'è chi pensa che sia tutto scritto. Chi che siamo noi a decidere della nostra vita.
Ma se loro decidessero di amarsi??
Che cosa succederebbe se la luce ed il buio diventassero una sola cosa??
Spetta a loro scoprirlo.
Spetta a loro ricordarsi che la vita va vissuta.
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Due ragazze.
Due caratteri diversi.
Un amicizia durata anni.
E se una si schierasse dalla parte del buio??
E se l'altra decidesse di non seguirla??
Può durante la guerra sopravvivere questa amicizia??
Mikan e Hotaru.
Completamente diverse, ma con qualcosa di uguale.
L'affetto che provano l'una per l'altra.
Potranno le circostanze rovinare il loro rapporto??
Forse si, forse no.
Ma spetta a loro scoprirlo.
Può dunque essere dimenticato quello che c'è fra loro??
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Due ragazzi.
Due passati da dimenticare.
Due vite unite da un filo robusto.
E se il filo dovesse sfilacciarsi??
Natsume e Ruka.
Due persone che hanno conosciuto l'odio. Che sanno che il mondo non è tutto rose e fiori.
Ma che comunque sono rimasti insieme.
E se uno dei due decidesse di ricominciare a vivere lontano dall'Accademia?? E se decidesse di lasciarsi il passato alle spalle??
Starà a loro capire il valore dell'amicizia.
Starà a loro apprezzare la vita anche se non è perfetta.
Il principe ed il monello.
Ognuno con il suo fascino.
Ognuno con la sua storia.
Ma chi è che vincerà quel gioco chiamato amore??
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Due amici.
Niente più di questo.
O forse no.
Perchè lui l'ha sempre amata.
Ma lei non lo capisce.
Perchè non se ne rende conto, ma ama un altro.
Ruka e Mikan.
Il biondo dolce e attento che l'ha sempre amata, ma che lo ha sempre nascosto.
Troppo timido per confessarglielo.
Troppo pauroso per cercare di dar loro un futuro.
Troppo semplice per capire che lei è destinata ad amare un altro.
Specialmente se l'altro è il suo migliore amico.
Ma come ho già detto, il destino può sempre cambiare.
Ruka combatterà per Mikan.
Perchè lui la ama.
Non sa se riuscirà a concquistarla.
Ma ci proverà.
La speranza dopotutto è l'ultima a morire.
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I continui litigi sono ben conosciuti da tutti nell'Accademia.
Ma se fosse un diversivo??
Se lei lo amasse ma continuasse a negarlo soprattutto a se stessa??
Hotaru e Ruka.
Lei la scienziata, lui l'amante degli animali.
Lei lo sa che lui ama un'altra. E sa che quell'altra è la sua migliore amica.
Non ha mai cercato di combattere.
Non ha tempo da sprecare lei, in quella che considera essere una guerra persa in parternza.
Ma qualcosa la farà reagire.
La ragazza fredda e distaccata riuscirà a concquistare il principe dagli occhi color cielo??
E lui capirà ciò che lei prova o continuerà a lottare per Mikan??
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Quattro ragazzi.
Quattro storie incrociate.
Quattro vite da vivere.
Quattro pensieri diversi.
Quattro modi di reagire alla guerra imminente contro Reo.
Quattro ragazzi senza più famiglia.
Quattro amori strani e difficili.
Quattro diversi caratteri e aspetti.
Quattro speranze in un mondo migliore.
Quattro paia di occhi per scoprire il mondo.
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Capitolo 2
*** Dopo 6 anni. ***


                                     Dopo 6 anni.
Una ragazza dai lunghi capelli castani e gli occhi color nocciola, si vestiva per andare in classe.
La divise marrone le donava molto.
Le codine che le avevano raccolto da sempre i capelli restavano al loro posto come era sempre stato.
La stanza dell'Accademia era ormai quella di una doppia stella.
Hotaru le diceva che non sarebbe mai diventata una tripla stella, ma lei si impegnava molto e progrediva di giorno in giorno.
Il prof Jinno era il solito mostro senza cuore, ed il prof Narumi era sempre il difensore degli studenti.
Non era cambiato quasi niente nei 6 anni di permanenza alla Alice Academy, ma da qulche tempo vedeva tutti stranamente agitati.
Avevano vietato agli studenti di uscire più di 3 volte a settimana, e la cosa stava iniziando ad insospettire molti di loro.
Li sommergevano di compiti senza un motivo preciso. Natsume diceva spesso che serviva per tenerli impegnati così non si sarebbero cacciati nei guai.
Lei non capiva perchè tutta questa inspiegabile preoccupazione.
Lei chiedeva spesso il motivo ma nessuno le sapeva dare una risposta ben definita.
Ruka era l'unico che le diceva che tutto sarebbe andato per il meglio e che non doveva preoccuparsi.
Ruka era sempre gentile con lei, a differenza di un certo ragazzo dai capelli neri che portava spesso una maschera da gatto...
Aprì la porta della sua camera e si ritrovò in corridoio. 
Le ragazze erano tutte in fermento per il grande giorno.
??: Hey baka!!
Mikan si girò e vide la figura che le era mancata tanto in quei mesi in cui le era stato concesso di far visita al nonno.
Mikan: Hotaru come sono felice di rivederti!!-disse con il suo tono di voce squillante che spesso infastidiva l'amica.
Da anni aveva smesso di abbracciarla come una bambina piccola abbraccia la madre, dato che questo faceva innervosire l'amica.
All'inizio accettarlo era stato difficile, ma poi si era abituata.
Hotaru: Pronta per il secondo anno delle superiori??
Mikan: Certo!! Scattante e prontissima come sempre!!
Hotaru: Insomma prontissima...
Mikan fece la faccia più arrabbiata che le venisse al momento, ma dato che non le riusciva facile o spontanea vi rinunciò presto.
Scesero le scale e si diressero in giardino. Superarono il dormitorio maschile e finalmente giunsero all'edificio delle superiori.
............
Un ragazzo dai capelli neri e gli occhi rossi guardava il soffitto della sua stanza.
Non era dell'umore giusto per andare a scuola.
Il giorno prima aveva dovuto affrontare una missione.
Da qualche tempo le missioni erano diventate sempre più frequenti, e la cosa lo insospettiva.
L'ultima gli aveva quasi fatto rischiare la vita.
L'uso eccessivo del suo alice lo consumava di giorno in giorno.
Quella mattina però era particolarmente stanco.
Il giorno prima aveva dovuto recuperare una bomba che stava per uccidere più di tremila persone che si trovavno nella nave da crociera in cui era posizionata.
Non era la prima volta che succedeva una cosa simile.
Persona gli aveva detto che Reo stava cercando qualcosa, ma non sapeva di più.
Lui era stanco, stressato, e quindi di pessimo umore.
Quel giorno non sarebbe andato a scuola, aveva deciso.
Natsume si mise un cuscino sul volto e tornò a dormire.
............
Un ragazzo dai capelli biondi e gli occhi colore del cielo, era appena uscito dalla sua stanza per andare in classe.
Non vedeva l'ora di rivedere la sua Mikan. 
Era da Giugno che non sentiva il suono della sua risata cristallina e non vedeva i suoi occhi color nocciola.
Le mancava il suo strano modo di vedere il mondo e la sua ingenuità.
Molti per questo dicevano che era una stupida, ma lui la considerava una persona speciale.
Si diresse verso la camera del suo amico Natsume e bussò.
Nessuno gli rispose.
Forse era stanco. Il giorno prima era andato in missione. O forse si era già avviato verso la classe. Che gli annoiasse andare a lezione era da escludere, tanto in classe non faceva niente apparte leggere e dormire.
Ruka decise di andare in classe e vedere se Natsume era già arrivato.
............

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Capitolo 3
*** Il primo giorno di scuola. ***


.Il primo giorno di scuola.
Mikan entrò in classe seguita da Hotaru. Prese uno dei banchi in fondo. 
Era vero che era migliorata, ma non era così preparata da sedersi in una delle prime file.
Hotaru invece, come potevamo benissimo immaginare, scelse una di quelle dato che così poteva seguire meglio la lezione.
Mikan osservò la classe.
Sumire era seduta sopra ad un banco e faceva l'ochetta con le sue amiche.
Hotaru e Yuu discutevano su un compito imminente di matematica.
Hanna e Nonoko parlavano e ridevano indicando il banco di Sumire.
Mochiage ed un gruppo di bulletti conosciuti in tutta la scuola ridacchiavano e parlavano di ragazze, o almeno così era riuscita a capire sentendo parole come "concquistare" o "cenetta romantica".
Kitsuneme dormiva beatamente con la testa fra le braccia raggomitolato nella sua sedia.
Kokoro parlava con un ragazzo che non conosceva.
Natsume e Ruka non c'erano. Si aspettava di vederli entrare dalla porta da un momento all'altro.
Dopo qualche minuto infatti entrò Ruka, ma era tutto solo.
In effetti era tipico di Natsume farsi i suoi comodi e saltare le lezioni.
Mikan: Ehy Ruka!!
Ruka: Ciao Mikan!!-disse con un sorriso che gli arrivava fino agli occhi.
Mikan: Dov'è finito lo scansafatiche??
Ruka: Probabilmente dorme.
Mikan: Capito... allora ti metti in banco con me??
Ruka: Ce-cert-certo!!-disse improvvisamente rosso come un peperone.
Si sedettero e iniziarono a parlare.
Mikan: Sai chi è il ragazzo nuovo??
Ruka: Si. Si chiama Tom e viene dall'Inghilterra. Ha un alice un po particolare...
Mikan: Sul serio?! Quale??
Ruka: Si trasforma in una specie di angelo e in quanto tale riesce ad ammaliare le persone cantando, vola, fa un sacco di buone azioni, e roba del genere.
E IO NON VOGLIO CHE TI AVVICINI A LUI!!-gridò il ragazzo nella sua testa.
Mikan: Andiamo a farlo sentire a suo agio!!
E' sempre la solita... vuole sempre far felice gli altri!! L'angelo è lei non quel biondino ossiggenato!!-pensò Ruka.
Mikan trascinò Ruka fino ad arrivare al ragazzo con i poteri d'angelo che aveva tanto incuriosito la ragazza.
Mikan: Ciao!!
Tom: Ciao... tu devi essere Mikan!!-disse prendendole la mano e sorridendole.
Mikan: E tu devi essere Tom!! Ma a proposito... come fai a conoscermi??
Tom: Kokoro mi aveva avvertito che tu sei molto socievole!!
Mikan: Mi faccio conoscere subito,eh??
Tom: Beh, mi hai fatto una buona impressione se la cosa ti fa stare meglio!!
Mikan: Grazie... tutti qui pensano che io sia una bambina!!
Tom: Un po lo sembri... ma mi è appena venuta un'idea stupenda!!
Mikan: Che idea sarebbe??
Tom:Lo scoprirai presto!!

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Capitolo 4
*** Il piano di Tom. ***


                                                             .Il piano di Tom.
Il ragazzo dagli occhi blu si diresse verso Sumire.
Aveva rivelato a Mikan una parte del suo piano, e in quel momento la ragazza dai capelli e gli occhi verdi ne faceva parte.
Tom: Ciao Sumire!!
Sumire: Ciao!! E tu chi sei?!-disse con gli occhi a cuoricino.
Tom: Ehm... mi chiamo Tom!! Avrei bisogno di sapere...
Sumire: Se sono single?? *.*
Tom: No... se sai qual'è la stanza di un certo Natsume!!
Sumire: Certo!! Io so tutto su Natsume!! Dirigo il suo fun club!!*.*
Tom: Allora qual'è??
Sumire: La 237!! Perchè lo vuoi sapere??-chiese curiosa.
Tom: Sapessi...
E con un sorriso furbo si allontanò dal banco di Sumire.
In classe entrò un uomo che ormai era diventato il terrore della scuola: Jinno-sensei!!
Iniziò la sua noiosissima lezione durante la quale richiamò Mikan un sacco di volte.
Finalmente le lezioni finirono e Tom si diresse verso la camera 237.
Bussò.
Natsume: Avanti.
Aprì la porta e vide il ragazzo che doveva essere Natsume.
In effetti era un bel ragazzo: i capelli neri gli ricadevano morbidi sul collo, e gli occhi rossi gli davano un non so che di speciale.
Sulle braccia aveva diverse ferite, che mandavano sicuramente in estasi le ragazze.
La divisa scolastica non aveva il cravattino che portavano tutti, e le maniche della giacca e della camicia erano arrotolate fino al gomito.
In quel momento il ragazzo era disteso sul letto a leggere un manga.
Sembrava il classico fighetto, ma Mikan gli aveva raccontato la sua storia in breve.
Natsume: Chi sei e che cosa vuoi??
La voce era calma ma autoritaria.
Tom: Sono venuto per un sondaggio. Le ragazze vogliono sapere qual'è il tuo tipo di ragazza ideale.
Natsume assottigliò lo sguardo.
Natsume: Vai via.
Tom: La prego... Ruka ha risposto alle domande...
Natsume sbuffò. La storia di Ruka aveva funzionato!! Ed era vera!!
............
Natsume si aspettava che ogni ragazza vedendo le risposte del test volesse diventare la sua ragazza ideale. Ma rispose comunque in modo sincero.
Tom: Qual'è il tuo colore preferito??
Che domande stupide!!-pensò il ragazzo dagli occhi cremisi.
Natsume: Rosso e nero.
Tom: Ma sei milanista?!O.o
Natsume: Ma adesso che c'entra?!
Tom: Quanto dovrebbe essere alta una ragazza per te??
Natsume: Spacchio ne so!! Almeno 1,60 penso!!
Tom: E magra??
Natsume: Non lo so e non mi interessa.
Tom: Sei il ragazzo più figo della scuola!! Trovati una ragazza!! Non è difficile!!
Natsume: Continua con le domande o vattene.  
Tom: Ok... preferisci gonna o pantaloni??
Natsume: Io non mi metterò mai una gonna! O.o
Tom: Ma per le ragazze idiot!! -.-
Natsume: Gonna!!
Sennò non vedrei quando Mikan ha le mutandine a pallini!!-pensò il ragazzo ridendo dentro ma restando impassibbile fuori.
Tom: Lunga o corta??
Natsume: Corta!!
Tom: Ma sei proprio un pervertito!! O.o
Natsume: Ti sto solo rispondendo. Comunque mi sono scocciato!! Sparisci!!
............
Tom continuò a fare questo test ai ragazzi più popolari della scuola. Il giorno dopo avrebbe aiutato la sua amica Mikan.

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Capitolo 5
*** Ricordi. ***


                                                            .Ricordi.
Il giorno dopo Natsume andò a scuola.
Non che ne avesse voglia, ma comunque doveva andarci prima o poi.
Ruka era passato a prenderlo come tutte le mattine.
Ne era felice. Era da Giugno che non rivedeva il suo amico.
Arrivò in classe aspettandosi di vedere tutte le ragazze vestite di rosso e nero, ma non fu così.
Era una cosa incredibile che avessero fondato un suo fun club senza nemmeno conoscerlo veramente.
Solo una si era interessata alla sua storia. Ma non come ragazza, come amica.
Per lui era stato strano che lei si preoccupasse per lui.
L'aveva salvato da Reo e riportato in Accademia. Lui non le aveva dimostrato un minimo di gratitudine, ma lei non se ne era nemmeno resa conto.
Poi c'era stata quella stupidissima recita, dove aveva rovinato il sogno del suo migliore amico non permettendogli di baciarla, e non ne sapeva nemmeno il motivo. Non capiva perchè aveva lanciato quella mela sul palco. In quel momento era preda di una rabbia ceca.
Per non parlare di quando al ballo di fine anno le aveva detto di andarsene!! Lei c'era rimasta male, ma l'aveva perdonato anche quella volta.
Ed era meglio non ricordare tutte le volte che l'aveva cacciata via nel corso di quei 6 anni.
Alcune in particolare l'avevano colpito...
 
 
FLASH BACK
Lui leggeva seduto sotto il suo ciliegio.
Lei era arrivata e come al solito gli aveva chiesto se si poteva sedere vicino a lui.
Lui non le aveva nemmeno risposto.
Lei si era seduta comunque.
Avevano 13 anni quando successe.
-Natsume tu mi vuoi bene??-
Lui attese un minuto prima di rispondere.
-No-
Si aspettava che lei si mettesse ad urlare o fosse scappata via. Invece rimase ferma e chiuse gli occhi.
-Perchè non te ne sei andata??-
-Perchè io invece te ne voglio e tanto-disse con uno sguardo serio.
Il ragazzo si accorse che le era scesa una lacrima.
-Perchè piangi baka?? Non ce ne è un motivo-
-Perchè tu mi hai detto che non mi vuoi bene!!-
-Lo so. Ma quando piangi sei veramente brutta-
Lei si asciugò la lacrima e si mise ad urlare.
Lui fece un mezzo sorriso.
Ora riconosceva la sua mutandine-a-pallini.
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Era una delle stupide sere dell'ultimo ballo.
Avevano 14 anni.
Lui si era rintanato sopra un albero guardando gli altri che si divertivano.
Sentì un rumore provenire da sotto.
Una testolina sbucò dal fitto fogliame.
Era venuta a fargli la ramanzina come ogni anno.
Quella ragazza sapeva essere davvero seccante.
-Anche quest'anno a fare il depresso qua sopra??-
-Hai ragione. L'anno prossimo cambio albero così tu non vieni a rompere-
-Ed io che mi preoccupo per te!!-
-Ti ho sempre detto di non farlo-
-Ti ho sempre detto di venire a ballare-
-E con chi dovrei ballare??-
-Dai una possibilità a Sumire!!-suggerì allegra.
-Stai scherzando vero??-
-Mai stata più seria-
Mikan e seria erano due parole sconosciute fra loro.
-Vattene-
-No-
-Allora stai zitta-
-No-
-Vattene-
-Solo se tu vieni con me-
-Ok. Ma mi farai da schiavetta per due giorni-
-COSA?! O.o-
-O questo o niente-
-Ok. Ma tu mi concederai un ballo!!-
-COSA?! O.o-
Stavolta era lui ad urlare.
-Ma che hai capito?! Non l'ultimo ballo... uno così tanto per...-
-Ok mi arrendo-disse scendendo dall'albero.
In effetti quella sera si era divertito.
Ballare con Mikan era stato una barzelletta. Lui la prendeva in giro per come ballava e lei per come era vestito. Lui purtroppo su questo non poteva ribattere perchè lei nel suo costume da fatina stava benissimo.
-Allora... è stato così tremendo??-
Lui non rispose.
-Vabbè... buonanotte Natsume-
-Grazie-
Poi si girò, ma vide chiaramente la mora sorridere.
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Lui le prese un codino.
-E' assurdo che a 15 anni porti ancora le codine-
-Io le porterò fino alla morte!!-
-Certo. Ti immagino già come una rispettabile signora di 80 anni con le codine!!-
-Ma parla per te che non sei Mr.Mondo!!-
-Hai ragione. Infatti lui è Mr.Universo!!-si intromise Sumire con gli occhi a cuoricino.
Lui le fece prendere a fuoco i capelli.
-Non dovresti trattarla così!! Si più gentile con le ragazze!!-
Lui fece prendere a fuoco anche alle codine di Mikan.
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FINE DEI FLASH BACK
 
 
Chissà perchè in quel momento non era a scuola.
Si sentì un rumore di gatto schiacciato e vetri scassati, poi una ragazza entrò correndo in classe.
Mikan: SCUSATE IL RITARDO!!
Natsume sorrise. 
Ti voglio bene mutandine-color-fragola!!-pensò.

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Capitolo 6
*** Notizia Inaspettata. ***


                                                 .Notizia inaspettata.
Mikan andò a sedersi al suo posto. Appena si fu accomodata però notò che Ruka non era seduto.
Lo cercò per tutta l'aula finchè non lo vide intento a parlare con un ragazzo dai capelli neri.
Si rialzò e gli andò incontro.
Mikan: Ciao ragazzi!!
Ruka: Ciao Mikan. Oggi sei bellissima!!
Mikan: Ma non ho niente di diverso dal solito!!
Natsume: Per lui sei sempre bellissima...
Mikan: Certo!! Perchè lui è un bravo amico!!
Natsume: Certo!! E' proprio per questo...
Mikan: Ma che vuoi dire??
Natsume: Lascia stare baka. Comunque non preoccuparti. Sei brutta come sempre.
Mikan: NATSUMEEEEE!!!
Ruka: Ragazzi smettetela di litigare!!
Hanna: Hey Mikan!! C'è qualcuno che vuole vederti!!
Mikan si girò e due braccia le circondarono la vita.
Conosceva bene quelle braccia.
Mikan: Tsubaza!!
Il ragazzo con la stella nera sorrise felice.
Tsubaza: Potevo non salutarti dopo 3 mesi che non ci vediamo?? Sei la mia genietta della lampada dopotutto!! E poi ti dirò un segreto-abbassò la voce per fare un po di scena-sei diventata ancora più bella di Misaky!! Ed io adoro le belle ragazze!!
*Compare Misaky e gli da un colpo di padella in testa*
Mikan si mise a ridere.
Natsume: Ma avete una fissa... che ci trovate di meraviglioso in lei?? E' una moccios...
Non arrivò nemmeno a completare la frase che la squadrò da capo a piedi.
Era come guardarla per la prima volta.
Non aveva più di fronte una bambina, ma una ragazza dolce e attenta, che si preoccupava per lui.
Mikan: Hey Nat che hai?! Ti senti bene??-disse schioccandogli le dita davanti alla faccia.
Lui si riprese dal suo stato di trans.
Natsume: Certo. Sto benissimo grazie.
Mikan spalancò gli occhi.
Mikan: Mi-mi hai detto grazie?!
Natsume spalancò la bocca in attesa di una risposta che non arrivò.
Mikan: Perchè non avevo una videocamera per riprendere quel momento??
Hotaru: Io ce l'avevo!! Se la vuoi sono 500 conigli. Prendere o lasciare!!-disse sventolando davanti al viso un CD con in copertina Natsume ed un fumetto con la parola scusa.
Mikan: Quanto sei tirchia. Potresti lavorare alla Prestitalia!! -.-
Hotaru: E' un'occasione d'oro per fare soldi. Cerca di capire. 
Natsume: Tieni i 500 conigli e sparisci.
*Hotaru da la cassetta in mano a Natsume e lui le fa prendere fuoco*
Mikan: NOOOOOOOOO!!!!!!!
Natsume: La prossima volta non farò un errore così stupido.
Mikan: Sei uno psicopatico scorbutico e fanatico delle mutandine!!
Natsume: E tu sei una mocciosa con le mutandine-a-pallini!!
Mikan: NATSUMEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!!!!
Natsume: Sai una cosa baka??
Lei si fece attenta.
Mikan: No, cosa??
Natsume: Non potrò più chiamarti pianura... prendi la quarta??
Mikan divenne rossa di rabbia.
Come si permetteva quel pervertito?! E aveva anche indovinato!!
Narumi: Ragazzi andate a posto-disse il prof entrando.
Narumi: Ho da darvi una splendida notizia!!
Mikan: NON MI DICA CHE C'E' COMPITO IN CLASSE!!
Narumi: No. Comunque dovresti studiare un po di più -.-
Natsume: Non sprechi fiato con chi ha i neuroni di un chicco d'uva geneticamente modificato.
Mikan: Parlò quello che ha la vista vedi-attraverso-le-gonne delle povere ragazze innocenti!!
Narumi: Natsume cos'è che hai fatto tu?! O.o
Mikan: Sapesse... -.-
Narumi: COSA DOVREI SAPERE?!
Natsume: La lasci perdere.
Narumi: NO!! ORA MI SPIEGATE!!
Mikan: Per una volta lasciamo perdere veramente... -.-
Narumi: Ok, ma con voi due parlo dopo!!
*Lancia sguardo assassino ai protagonisti*
Narumi: Comunque vi volevo dire che faremo una bella gita in montagna che durerà tre giorni!!
Studenti: Yessssssssssssssssss!!!!!
Mikan: Davvero!?!?!?!?
Natsume: Ma no!! Per finta sai??
Mikan: Ma tu devi sempre dire la tua, eh?? -.-
Natsume: Almeno io ho qualcosa di intelligente da dire. 
Prima che Mikan si mettesse a urlare come una pazza uscita dal manicomio, Narumi riprese a parlare.
Narumi: Starete in tende da due persone.
Mikan: Davvero?!?!?
Natsume: Ma no!! Per finta sai??
Mikan: Questa l'hai già usata!!
Narumi: Ora deciderò le coppie. Sarete un maschio ed una femmina così non farete troppo casino.
Non vedo l'ora di passare una settimana con la mia Hotaru!!-pensò la ragazza.
Narumi: Allora iniziamo... Sumire e Kokoro... Kitsuneme e Nobara... Nonoko e Mochiage... Hanna e Yuu....
Chissà con chi starò io!?-pensò la mora.
Narumi: Hotaru e Mikan!!
Mikan: Davvero?!?!?!?
*Nella testa di Mikan passano le immagini di lei e Hotaru che bevono cioccolata calda, sciano, si abbracciano, raccontano storie di paura e dormono con le mani unite*
Narumi: No. Ho sbagliato, scusa. Dovete essere un maschio ed una femmina!! Vediamo un po... tu starai con... Natsume, si!! Allora Hotaru andrà con Ruka.
*Nella testa di Mikan le immagini si spezzano. Natsume che le butta addosso la cioccolata calda, Natsume che la spinge facendole perdere l'equilibrio sugli scii, Natsume che la prende in giro per il suo pigiama, Natsume che la terrorizza con le storie di paura più effetti speciali del tipo capelli bruciati. La situazione si metteva male!!*
Mikan: CHE COSA?!?!?!?!??!?
Natsume: No aspetti un attimo!! Ma lei lo fa apposta!!
Narumi: In effetti...
Mikan: Lui è il pervertito numero uno della scuola!! Non possiamo dormire nella stessa tenda!!
Sumire: Per me possiamo anche fare cambio!!
Narumi: Ormai io ho deciso. Potete andare.
Tutti escono dalla classe.
Narumi: Mikan e Natsume!! Aspettate un attimo!!
Natsume: Che vuole ancora??
Narumi: Puoi aiutare Mikan a fare le valigie?? Chissà che si porterebbe sennò... -.-
Natsume: Sta scherzando?!?!? Non sono mica una baby-sitter!!
Narumi: Ti divertirai!!
Natsume: Io ne dubito... -.-
Mikan: Ma così vedrà tutte le mie cose personali!! O.o
Natsume: Già le ho viste...
Mikan: CHE COSA?!?!?!?!?!?NATSUMEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
....................
Dall'altra parte dell'Accademia.
Ruka sta giocando a carte con Hotaru.
Ruka: Hai sentito anche tu questo rumore??
Hotaru: Si.
Ruka si infila sotto il banco.
Ruka: Non è che c'è il terremoto?!
Hotaru: Un terremoto non avrebbe questa potenza -.-
Ruka esce da sotto il tavolo.
Ruka: Ah è solo Mikan!!
Hotaru: Non sei geloso che sia in camera con Natsume??
Ruka: Perchè dovrei?? U.U
Ma sono tutti fessi qua??-pensò la ragazza dai capelli corvini.
....................
Mikan e Natsume entrarono nei dormitori delle ragazze.
Natsume: Sbrighiamoci!! Io non dovrei essere nei dormitori delle ragazze!! -.-
Mikan: Che pignolo!! Non te l'ho mica chiesto io!!
Entrarono nella camera e solo allora Mikan si rese conto del disastro!!
Natsume: Wow!! Che ordine che regna qui!!-disse prendendola in giro.
Mikan: Se mi aiuti a sistemare finiamo prima!!-chiese speranzosa.
Natsume: Non ci contare!!
Detto questo si stiracchiò nel letto. Sentì qualcosa di duro sotto la schiena. Ne estrasse l'oggetto misterioso. Mikan era troppo distratta per vedere quello che il ragazzo aveva trovato.
Natsume: Uhm!! Però mutandine-color-fragola!! Una terza non è niente male!!
Mikan si girò senza capire. Poi vide ciò che il ragazzo teneva in una mano: un reggiseno giallo a pallini fuxia con disegnata una fetta d'anguria!!
Natsume: Ma tu ami la frutta!! Le mutandine con le fragole, i top con le angurie...
Mikan iniziò ad inseguirlo per tutta la stanza urlando come una pazza.
Non si accorse però dello zaino che aveva lasciato a terra finchè non ci inciampò sopra.
Naturalmente Natsume che era davanti a lei, servì da cuscino per attutire la caduta.
................
Ruka era appena entrato nel dormitorio femminile.
Si diresse verso la camera di Mikan.
Le doveva ridare un foglietto che si era dimenticata in classe con degli appunti di algebra.
Lui non sapeva che Natsume l'avrebbe dovuta aiutare a fare le valigie.
Aprì la porta della camera.
Spalancò la bocca.
Ruka: Che-che-ch-c-che cosa state f-fac-fa-facendo?!?!?!?!?!?
Mikan: Ti possiamo spiegare...
Ruka: Fantastico spiegatemi!!
A lui le conclusioni sembravano ovvie. Un ragazzo ed una ragazza. In una camera. Vicini vicini. Lui con un suo top in una mano. Lei che gli stringeva la camicia. Sommando queste cose...
Natsume: Non vuole che dica in giro che ha il top giallo a pallini fuxia con l'anguria disegnata.
Mikan si stacca all'improvviso.
Mikan: NATSUMEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!!

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Capitolo 7
*** Gita in montagna. ***


                                                  .Gita in montagna.
Era il fatidico giorno.
Mikan non era moralmente pronta.
Avrebbe dovuto stare con LUI per ben tre giorni.
Cose da pazzi!!
Dovevano mangiare insieme, sciare insieme, cucinare insieme, dormire insieme.
Si sarebbe accontentata di Ruka... ancora meglio di Hotaru!! Ma il fanatico-dell'-intimo no!!
Si diresse verso il bus.
Proprio lei aveva dovuto avere la sfortuna di stare per una settimana chiusa in una tenda con l'essere più spregevole della Terra?!
Apparte le escursioni sarebbero dovuti stare tre giorni attaccati, manco fossero stati sposati!!
Qualsiasi ragazza avrebbe sognato di essere al posto suo. Ma lei no. Lei era speciale.
Prese comunque la sua valigia e salì nell'autobus.
Si stava per sedere con la sua migliore amica quando Narumi le rovinò nuovamente la festa.
Narumi: Ognuno si deve sedere con il suo compagno di viaggio!!-disse sorridendo.
Aspetta!! Quindi doveva sprecare anche quelle 3 ore di viaggio per stare vicino a Natsume?! Di bene in meglio...
Natsume lanciò uno sguardo omicida a Narumi, che non si scompose affatto.
Ti odio sottospecie di Barbie!!-pensò il ragazzo dagli occhi cremisi rivolto all'insegnante dagli occhi viola.
Mikan: Hey pervertit number one!! Che si dice??
Natsume la ignorò come sempre.
Si richiuse nei suoi pensieri.
Pensieri lontani che ricordavano solo dolore.
Una bambina dai capelli neri.
Delle fiamme sempre più alte.
Il fuoco distruggeva tutto.
Poi anche l'erba vicino alla bambina inizia a bruciare.
Lei si gira e lo guarda.
Natsume-sussurra lei fissandolo con quei suoi occhi neri.
Da quel momento non ricordava più niente.
Natsume: Aoi...
Mikan: Che hai detto??
Natsume: Ho detto oi... quand'è che arriviamo??
Mikan: Boh... fra circa due ore e mezza.
Natsume: Uhm.
Il ragazzo richiuse gli occhi.
Altri ricordi.
Sua madre Kaoru che lo chiamava per la merenda.
Sua sorella Aoi che gli chiedeva di rifare qualche numero col fuoco.
Suo padre che gli diceva di andare a fare la spesa.
L'incendio che aveva appiccato al suo villaggio.
Poi i continui trasferimenti da una scuola all'altra.
Quando aveva incontrato Ruka.
Quando erano diventati amici.
Quando lui lo aveva seguito all'Accademia.
Quando aveva conosciuto Persona.
La prima missione.
Il primo uomo che aveva ucciso.
Aveva sentito le sue urla di dolore.
Aveva provato rimorso ma non era la prima volta che qualcuno moriva a causa sua...
La sua vita era diventata un ammasso di oscurità.
Poi era arrivata lei.
Lei ed il suo sorriso.
Poi era arrivata la luce.
Lei che l'aveva salvato quando stava per dare la vita per salvare l'Accademia.
Poi era arrivato il sole nelle tenebre.
Lei lo conosceva. Sapeva che lui le avrebbe portato solo guai. Ma era rimasta al suo fianco.
Anzi, si era decisa ancora di più a capirlo, e la cosa lo lasciava perplesso.
Mikan: NATSUME!!
Qualcosa gli provocò un forte dolore al braccio. Aprì gli occhi. 
Natsume: Ma ti sei rincretinita?!?
Mikan: Per me quello rincretinito sei tu!! Siamo arrivati addormentato sull'autobus!!
Lui sbuffò.
Natsume: Zitta reggiseno-a-pois!!
Mikan diventò di 19 sfumature diverse di bordeaux. Almeno sapeva già come lo aveva visto... mentre non capiva ancora come facesse a indovinare sempre il colore delle sue mutande!!
Scesero dal bus e si ritrovarono nel cuore del campeggio.
Narumi: Possiamo piantare le tende.
Mikan: Nat... ma tu l'hai portata la tenda vero?!? O.o
Natsume: Ma non la dovevi portare tu?!? O.o
Mikan: Ehm... più o meno... -.-
Natsume: Siamo nella...
Hotaru: Se mi dai 150 conigli te ne do una io.
Mikan: Ma questa è una truffa!!
Hotaru: Offertissima!! 40 conigli!!
Mikan: Natsume... ho dimenticato anche il portafoglio -.-
Natsume: Io preferisco dormire sull'albero -.-
Mikan: Non fare il tirchio e sgancia i soldi!!
Natsume: Ok. Ma mi ripagherai facendomi da schiavetta per tutta la settimana in cui rientreremo in Accademia!!
Mikan: 2 giorni.
Natsume: 5.
Mikan: 3 ultima offerta!!
Natsume: Ok.
Si strinsero la mano in segno di accordo.
Natsume: Comunque la monti tu!! Io me ne lavo le mani.
Mikan: Tanto sono un'esperta!!
Iniziò a montarla.
A primo colpo di martello sui picchetti si prese un dito.
Natsume: Colpito.
A secondo fece quasi arrivare il martello in faccia a Ruka.
Natsume: Altro colpo.
Al terzo si prese il centro della gonna auto-inchiodandosi a terra.
Natsume: Colpito e affondato!!
Mikan: Oh mamma mia!! E adesso come mi tolgo?!
Natsume: Ti dovresti togliere la gonna... -.-
Mikan: Non posso togliermela perchè mi si è inchiodata anche la manica della camicia e della giacca.
Natsume: Per me ti puoi togliere anche quelle...
Mikan: NATSUMEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!
Mikan si alzò di scatto mandando la gonna e la giacca a farsi benedire.
Natsume: Uhm, un fisico niente male!!
In quel momento passa Ruka seguito da Hotaru. 
Ruka: Oddio... ma che state facendo stavolta?!?!
Hotaru: Ma in queste situazioni solo voi ci riuscite a cacciarvi.
Hotaru continua a fare foto compromettenti.
Ruka, tornando a far funzionare i muscoli dopo essere restato paralitico per 15 minuti buoni, la aiutò a liberarsi e a montare la tenda.
Hotaru: E' tardi. Andiamo a dormire.
Si salutarono e andarono nelle loro tende.
Dovevano cambiarsi.
Mikan si mise una canottiera attillata nera e dei pantaloncini corti grigi.
Natsume non si fece tanti problemi e rimase in boxer.
Mikan: VATTI A METTERE QUALCOSA ADDOSSO SVERGOGNATO!!!!
Natsume: No problem. Sto bene così.
Mikan: Tu il problem ce l'hai in testa!! Mettiti qualcosa addosso e non farti mai più vedere come mamma ti ha fatto!!
Natsume: Ma mia madre non mi ha fatto con i boxer. Se vuoi ti faccio vedere di più... ù.ù
Mikan: Depresso,maniaco,pazzo e adesso anche scostumato!!
Natsume: Parla quella con i pantaloncini vedo-non-vedo.
Mikan: Se Narumi ci sente mi chiude in un convento e mi fa fare Suora!!
Natsume: E che siamo fidanzati?? Di che si preoccupa??
Mikan: Già oggi in classe l'abbiamo allarmato abbastanza... -.-
Natsume: Lo farai morire d'infarto a quel povero vecchio... ed io ti aiuterò!! é.è
Mikan: Ti immagini se noi avessimo dei figli e ci chiedessero "Come vi siete conosciuti??" io gli risponderei "Vostro padre paranoico com'era mi ha tirato i capelli ed ha cercato di darmi fuoco!! Ma è stato inutile per fortuna!!".
Natsume: Scusa ma perchè dovremmo avere dei figli?? E soprattutto perchè due??
Mikan: Conoscendoti... ... ... ...
Natsume: O.o
Mikan: Se qualcuno passasse e ci sentisse parlare di figli gli prenderebbe un attacco di cuore.
*Spunta Hotaru con registratore*
Hotaru: A me non è venuto un attacco!!
Mikan: HOTARU!!!
Hotaru: Questa la farò sentire ai vostri figli fra qualche anno...
Natsume: Fra qualche anno?? Noi?? Figli?? Eh??
Hotaru: Conoscendovi... ... ... ...
Mikan: Oggi noi conosciamo anche troppe cose.

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Capitolo 8
*** Secondo giorno. ***


                                                      .Secondo giorno.
La mattina dopo Natsume si svegliò abbracciato a Mikan.
Ieri con la scusa della discussione sono rimasto in boxer!!-pensò lui ridacchiando sotto i baffi.
Mikan lo stringeva fortissimo mentre blaterava parole tipo "Ti prenderò ciambellina!!" o "Sei mio piccolo salsicciotto!!".
Fantastico pensa che io sia un salsicciotto!!-pensò scoraggiato.
Natsume la guardò un attimo. Non voleva svegliarla.
Si alzò ancora in boxer e si incammò verso l'uscita. Arrivò all'uscita della tenda ma non si accorse che a terra c'era una borsa e ci inciampò sopra, cadendo in una pozza di fango.
Da un angolo uscì Hotaru con la macchina fotografica in mano, che gli fece qualche milione di foto.
Dalla tenda comparve Mikan tutta sorridente.
Mikan: Ah!! Mi sono vendicata!!
Natsume a quel punto la tirò a sè facendola finire insieme a lui nella pozzanghera, mentre Hotaru scattava ancora foto.
Mikan: Natsume uffa, perchè devi sempre essere così vendicativo??
Natsume: Perchè devi sempre essere così stupida??
Mikan: Ora siamo sporchi e non c'è mica la doccia qui!!
Hotaru: No, ma c'è un lago.
Mikan: Ok, grazie Hotaru.
Mikan e Natsume andarono a farsi il bagno nel lago e ne uscirono molto infreddoliti.
Purtroppo la scuola aveva messo a disposizione solo una coperta a gruppo. E anche se molto grande era pur sempre solo una.
Mikan iniziò a tirare a destra, Natsume a sinistra.
Arrivò allora il prof Narumi che seccato gli disse semplicemente di andare a cambiarsi.
Narumi: Tu Mikan, vieni a cambiarti nella mia tenda. Tu Natsume, stai nella vostra.
Mikan: Ok.
Natsume: No. Io mi cambio nella tua e lei nella nostra.
Narumi: Beh...
*Sguardo minaccioso*
Narumi: Mi può stare bene anche così. -.-
Natsume: Perfetto.
Si andarono a cambiare nelle rispettive tende.
Poi Natsume tornò nella loro.
Mikan si stava ancora vestendo.
Tentava di abbottonarsi la camicetta.
Natsume: Ehy dolcezza!! Vuoi un aiuto??
Mikan: Sono abbastanza disperata da accettare.
Natsume le si avvicinò finchè non iniziò il suo lavoro di abbottonatore XD
In quel momento chi è che entra?? Ma naturalmente Hotaru e Ruka!!
Lui con la sua faccia da ebete e lei con le sue attrezzature varie.
Ruka: Ma è diventata una fissa!!
Natsume: Ma voi sempre a pensare male!!
Mikan: Perchè siete venuti??
Hotaru: Dovevamo dirvi che stasera mancherà il riscaldamento quindi dovrete arrangiarvi se morirete di freddo!! Comunque a volte è meglio il calore corporeo...-disse facendo l'occhiolino a Mikan.
Ruka: Proprio lei e Natsume non dovrebbero avere questo problema... lui controlla il fuoco...- disse un po seccato Ruka, a cui non piacevano le situazioni in cui trovava spesso i suoi "amici".
Natsume: Sopravviveremo... e voi??-disse facendo un sorrisetto ad Hotaru.
Hotaru: Io ho quello che voglio quando voglio-disse semplicemente.
Mikan: Ma perchè manca la corrente??
Ruka: Narumi ha detto che dobbiamo imparare a sopravvivere contando solo sulle nostre forze.
Mikan: SOLO SULLE NOSTRE FORZE?!
Ruka: Già...
Mikan era sconvolta. Quella giornata era parecchio fredda. La serata sarebbe stata anche peggio. E loro avevano solo una coperta che era anche abbastanza leggera.
Avrebbe preferito morire assiderata dal freddo piuttosto che farsi riscaldare da Natsume!! E poi conoscendolo lui le avrebbe proposto altri mezzi per scaldarsi... -.-
Hotaru: Almeno c'è una buona notizia!! Narumi, dato che il lago è ghiacciato, ci ha procurato una doccia per gruppo!!
Mikan: Finalmente una buona notizia!!
Le cose si fanno interessanti!!-pensò Natsume.
Ruka: Noi dobbiamo andare nella nostra tenda a mangiare!! Abbiamo solo un'ora poi dobbiamo andare a vedere le piste sciistiche.
Trascinò Hotaru fuori dalla tenda.
Mikan: Allora che ci siamo portati per colazione di buono?! *.*
Natsume: Quanto sei golosa!! Comunque io ho un pacchetto di caramelle. Tu??
Mikan: Pensavo facessi tutto tu. Io non ho portato niente!! -.-
Natsume: Ma ti pare che sono?? Un maggiordomo??
Mikan: Bando alle ciance!! Quali sono i gusti??
Natsume: Fragola, menta, arancia, limone, ciliegia...
Mikan: Io la voglio alla ciliegia!!
In reltà avrebbe preferito quella alla fragola, ma Natsume l'avrebbe presa in giro a vita.
Natsume: Alla lista della tua frutta preferita si aggiungono le ciliegie allora.
Come non detto. L'aveva presa in giro lo stesso.
Mikan: Mi vuoi passare quella caramella??
Natsume: Questa??
Mikan: Si!! *.*
Natsume prese la caramella e se la infilò in bocca.
Mikan rimase con gli occhi spalancati. O.o
Mikan: MA TE LA SEI MANGIATA!?!?!
Natsume: Se vuoi la puoi recuperare. Ce l'ho ancora in bocca.
Mikan: Guarda che per fame ne sarei capace!! -.-
Natsume: Allora riprendila... io non ci credo che hai il coraggio di baciarmi...
Mikan: Io ho un altro metodo veramente...
Mikan aprì la bocca di Natsume che la guardò sconcertato, e ne prese la caramella.
Mikan: Non ci credevi eh??
Natsume: No. O.o
Mikan buttò a terra la caramella.
Natsume: Ma alla fine l'hai buttata?!
Mikan: Certo!! Pensavi che me la sarei mangiata dopo che aveva fatto un viaggetto nella tua bocca?? Era solo per farti un dispetto... XD
Ma questa non è normale!!- pensò.
Finirono velocemente il pacchetto di caramelle.
Mikan: Ci dovrebbe essere un bar. Andiamo a prendere due cornetti??
L'idea non era malvagia, quindi lui accettò.
Barista: Che cosa volete ragazzi??
Mikan: Io un cornetto alla crema.
Natsume: Io alla cioccolata.
Mikan: Offri tu vero??- chiese facendo gli occhi da cucciolo.
Natsume: No.
Mikan: Ma per te la parola gentil men non ha significato vero?? -.-
Natsume: Io non sono mica Ruka...-disse in tono acido.
Barista: Anch'io da giovane ero geloso se qualcuno faceva il galante con la mia ragazza!!
Natsume: Lei non è la mia ragazza!!  O.o
In quel momento arrivò Ruka seguito dalla sua compagna di tenda.
Ruka: Ehy Mikan!!
Mikan: Ciao!!
Hotaru: Ciao baka!!
Mikan: Ciao anche a te. -.-
Ruka: Mikan vuoi un cornetto?? Offro io.
Mikan: CERTO!!! Vedi, Natsume?? Prendi esempio... -.-
Natsume: Hotaru vuoi un cornetto?? -.-
Hotaru: Sei geloso vero??
Natsume: Non diciamo sciocchezze!!
Barista: Lo sapevo che avevo ragione io!! =D
Natsume: Stai zitto Bob!!
Barista: Mi chiamo Frank... -.-
Natsume: Non è questo il problema... cioè!! Non che ce ne sia uno!! E' ovvio!!
Hotaru: Già ovvio... ovvio come è ovvio che se continuerai così Ruka te la ruberà.
Natsume: Tsk!! Figurati che m'importa di reggiseno-a-pallini!!
Hotaru: Uhm... hai allargato i tuoi orizzonti... prima sapevi solo com'erano le sue mutande ed ora anche questo!! Non è che Ruka ha ragione a preoccuparsi di quello che potreste fare??- chiese con uno sguardo sospettoso.
Natsume: Seriamente... ti sembra che Mikan sia abbastanza sveglia da fare questo genere di cose?? -.-
Hotaru: Ah vero!! Stiamo parlando di Mikan... me l'ero quasi scordato!!
Mikan: Di che state parlando??
Natsume: Ecco appunto...
Mikan: Uffa!! Perchè mi tagliate sempre fuori dalle discussioni che fate??
Hotaru: Già Natsume, perchè??
Natsume: E lo vieni a chiedere a me?!
Hotaru: Non sono io che gira e rigira vado a parlare di tutto quello che fa...
Natsume fece appena in tempo a tapparle la bocca. Se Mikan avesse saputo che lui parlava di lei sarebbe stato un disastro.
Hotaru uscì un fucile anti-idioti e sparò Natsume, che evitò appena in tempo il colpo.
Hotaru: Nessuno mi tocca hai capito mr.fuoco?!
Natsume: Si... ho recepito il concetto...
Mikan: Eddai!! Di chi parla sempre Natsume?? 
Natsume: Ma fatti i cavoli tuoi!!
Ruka: Non farci caso Mikan... lui è sempre di "ottimo" umore... -.-
Mikan: Non l'avevo capito sai?? -.-
Natsume: Ci credo, non capisci mai niente!!
Mikan: NATSUME!!!
Natsume: Se ti faccio tanto arrabbiare parla con Ruka!!- disse alzandosi dalla sedia e andandosene via.
Aveva uno sguardo ferito. Il cuore di Mikan si squarciò come se l'avessero colpito con una lama. Non voleva fare male a Natsume. Voleva che lui sorridesse. E invece che aveva fatto?? L'aveva indotto ad allontanarsi da loro e a rimanere solo come sempre. Ora stava male. Si sentiva in colpa. Ogni volta che qualcosa riguardava Natsume si faceva sempre un sacco di problemi e stava in pena.
Non si sentiva così nemmeno quando Hotaru le diceva che era una baka buona a nulla.
Lui era l'unico che aveva il potere di farla preoccupare fino a non dormire la notte.
Lui era l'unico che con la sua negatività riusciva a farla arrabbiare.
Lui era l'unico che con i suoi problemi le faceva cogliere un altro lato della vita. Il lato dove non tutti sono felici. Il lato di cui faceva parte anche lui. Un povero ragazzo il cui destino era già stato deciso dall'Accademia. Lui che pur di non far fare del male ad altre persone affrontava tutte le missioni da solo. Lui che aveva rinunciato ad avere degli amici per non farli mettere in pericolo con Persona.
Per questo la faceva soffrire. Perchè anche quando lei aveva ragione e lui ci restava male, comuncque sapeva di aver aggiunto solo altri problemi a quel circolo di dolore che era la vita di quell'incredibile ragazzo dai capelli neri e gli occhi colore del fuoco.
Quegli occhi che la sapevano bruciare con uno sguardo.
Quegli occhi che non aveva mai visto piangere in 6 anni che lo conosceva.
Quegli occhi che l'avevano saputa consolare senza che ci fosse stato bisogno di parole.
Perchè per lei lui era un punto di riferimento.
Per lei Natsume era un ammasso di forza e determinazione che esplodeva solo nel posto giusto, al momento giusto.
Non sapeva di preciso che cosa il ragazzo si tenesse dentro.
Non sapeva niente del suo passato.
Ma sapeva che gli voleva bene.
Che avrebbe dato la propria vita per proteggere la sua.
Perchè Natsume era speciale.
Era come un angelo depresso sceso fra i comuni mortali per alleviare le sofferenze degli altri.
Magari fosse stato quello il suo alice.
Almeno non avrebbe dovuto rinunciare alla sua vita per il bene dell'Accademia.
E ora l'aveva fatto scappare.
Dove vai mio angelo delle tenebre??- pensò la ragazza vedendolo scomparire dietro un angolo.
In quel momento arrivò Narumi-sensei.
Narumi: Ragazzi dobbiamo andare a sciare!! Andate a prepararvi e vediamoci di nuovo qui davanti al bar.
Mikan andò nella sua tenda.
Entrò e restò impietrita.
Mikan: Ehm... c-che st-sta-stai f-fac-facendo??
Natsume: Mi stavo cambiando per andare a sciare... potresti uscire??- disse con il suo tono di voce indifferente.
Calma Mikan... l'hai già visto in boxer!!- pensò la ragazza dopo essere uscita alla velocità della luce.
Certo!! Però l'hai visto al buio!!- fu il suo pensiero successivo.
Di sera, certo, non aveva visto i suoi pettorali scolpiti!!
Se gli sembrava un angelo prima, figuriamoci ora!!
Ricordati che lui è antipatico, scorbutico, ti chiama mutandine a pallini...- pensò cercando di scacciare dalla testa l'immagine degli addominali scolpiti del ragazzo.
Cercò di scacciare il rossore che gli si era creato nelle guance. Era come se il viso le fosse preso a fuoco. Questa sensazione la infastidiva e la lasciava perplessa.
Natsume uscì dalla tenda. La fissò per un attimo e fece un mezzo sorriso. Non prometteva nulla di buono.
Natsume: Che c'è mutandine-a-pallini?? Ti sei emozionata per avermi visto in boxer?? Ci dovresti fare l'abitudine.
Mikan se possibile divenne ancora più rossa.
Mikan: MA COME TI PERMETTI RAZZA DI PERVERTITO COMMENTATORE DI MUTANDE?!?!
Natsume: Uhm... ho un nuovo soprannome a quanto pare... -.-
Mikan lo fissò un attimo ed entrò nella tenda.
Non avevano le divise pronte dato che si dovevano ancora asciugare, quindi ripiegò su un paio di fuseaux neri, una gonnellina scozzese grigia e nera, una canottiera nera, con sopra una felpa rossa.
Non sapeva perchè, ma Tom le aveva detto che faceva parte del suo piano.
 
FLASH BACK.
Tom: Ehy Mikan!!
Mikan: Ciao Tom!!
Era pomeriggio. Lo stesso pomeriggio in cui l'aveva conosciuto.
Di mattina le aveva accennato qualcosa riguardo un piano.
Tom: So come non farti più sembrare una mocciosa!!
Mikan: Cioè??
Tom: Sono stato in camera di Natsume con la scusa di fare un sondaggio...
Mikan: Che c'entra Natsume??
Tom: E' uno dei più fighi della scuola, e in base ai suoi gusti posso dirti come deve essere una ragazza perfetta!!
Mikan: In base ai gusti di Natsume?! Stai scherzando vero?! O.o
Tom: Non solo in base ai suoi... anche a quelli di Ruka, Tsubaza e Tono!!
Mikan: In pratica quelli dei play boy della scuola... non mi convince molto... apparte che sono abbastanza sicura di conoscere già le risposte che ti hanno dato... -.-
Tom: Per sicurezza tu segui i loro consigli. Vedrai che ti saranno utili...
Mikan: Io non penso...
Tom: Devi puntare sulle gonne, possibilmente corte, i colori più apprezzati sono nero, rosso, blu, e grigio. Soprattutto il nero. Non vestirti come un maschiaccio o come una bambina. Cerca di evitare il rosa ed il fuxia. E soprattutto sciogliti quei benedetti codini!!
Mikan: NO!! I codini no!! E per quanto riguarda il resto... io l'ho sempre detto che sono un branco di pervertiti!! -.-
Tom: Secondo me sei perfetta come sei...
Mikan: Ehm... grazie!! =D
Tom: Prego. Comunque ora devo andare a fare le valigie... a dopo!!
Mikan: Ok!! Ciao!!
FINE FLASH BACK.
 
Pur senza volerlo si era messo esattamente quello che le aveva detto Tom.
Lei però non se ne accorse e uscì dalla tenda.
Natsume la guardò confuso.
Mikan rimase senza fiato.
Prima, col litigio, non si era accorta di quanto lui fosse attraente con quella camicia nera e quei jeans chiari. Facevano contrasto con la carnagione lattea del viso, su cui spiccavano quei due rubini che erano i suoi occhi. I capelli erano spettinati come sempre, ma anche se non glielo aveva mai detto, secondo il suo parere erano perfetti proprio in quel modo.
Natsume: Mikan...- il suo sguardo sembrava perso- perchè ti sei vestita così??
Mikan: Erano nella valigia e me li sono messi... c'è qualche problema??
Natsume: No- disse mandando giù la saliva.
Non si aspettava di vedere Mikan vestita così. Prese coraggio.
Natsume: Mikan...
ùmikan: Ora che c'è??
Natsume: Ecco... staresti meglio...
Mikan lo guardò perplessa.
Lui le si avvicinò pericolosamente.
Sfiorò con le dita le estremità dei nastrini e li fece prendere fuoco senza però bruciare i capelli della ragazza.
Lei lo guardò arrossendo ancora più confusa.
Lui le regalò uno di quei rarissimi sorrisi che faceva pochissime volte.
Quando sorride così è bellissimo- pensò. Poi si vergognò di quel pensiero e sorrise anche lei.
Quando Natsume le sorrideva le faceva iniziare bene la giornata.
Il sorriso di Natsume era unico.
Era il sorriso di un angelo.
Del suo angelo.
Gli voleva bene come se fosse stato un fratello.
E il sorriso di un fratello è sempre il più bello.
Amava quando raramente mostrava una di quelle opere d'arte.
Tutte le ragazze amavano i suoi modi da duro, ma se avessero visto uno di quei sorrisi si sarebbero ricredute.
Quando sorrideva era semplicemente perfetto.
Non immaginava niente di più bello.
Natsume: Senza le codine stai meglio.
Mikan: Tu sei ancora più bello quando sorridi.
CHE COSA AVEVA DETTO?!
Lui la guardò un attimo mentre lei strabuzzava gli occhi cercando un qualche modo per eliminare l'ultima frase che era uscita involontariamente dalla sua bocca.
Natsume: Cos'è che hai detto??
Mikan: Ni-niente!!
Natsume: Scusa quindi tu mi trovi bello.
Mikan: Che assurdità!!- disse ridendo nervosa.
Natsume: E' esattamente quello che hai detto!!
Natsume si tratteneva dallo scoppiare a ridere. Vedere Mikan così rossa era uno spettacolo comico anche per lui che era freddo come il ghiaccio.
Mikan: Ti stai sbagliando!! -.-
Natsume: Guarda che ci sento benissimo!!
Mikan: Io...
A interrompere la discussione arrivò una persona che Natsume avrebbe fatto prendere fuoco con estremo piacere.
Tom: Ciao ragazzi!!- disse con un sorriso che il ragazzo trovò semplicemente irritante.
Mikan: Ciao!!
Natsume: Ancora tu??
Tom: Vedo che conservi la tua gentilezza Natsume... -.-
Mikan scoppiò a ridere.
Natsume gli avrebbe spaccato la faccia al biondino ossiggenato, come lo definiva Ruka, ma si trattenne.
Tom: Mikan, quando ridi sei bellissima.
Mikan: Gra-grazie.
Natsume era un po irritato, ma non capiva il motivo. Forse a dargli fastidio era il carattere gioioso del ragazzo.
O forse ti da fastidio che faccia il cascamorto con Mikan!!- gridò una vocina nella sua testa che lui fece zittire immediatamente.
La giornata passò velocemente, fra gli scherzi di Natsume, le urla di Mikan, le foto di Hotaru, le battute di Tom, e la gelosia di Ruka.
Il nostro biondo odiava il nuovo arrivato.
Quell'angioletto lo faceva stare in ansia.
Se si fosse fatto avanti con Mikan?? Che sarebbe successo?? Magari lei avrebbe accettato. NO!! Non poteva permetterlo!! Ma non poteva nemmeno dirle che l'amava!! Che confusione!!
............
Finalmente si fece sera.
Fra un giorno torneremo in Accademia!!- era il pensiero di tutti.
Quella sera era troppo fredda anche per Nobara. Proprio quel giorno dovevano togliere il riscaldamento??
Mikan: Chi usa per primo la doccia??
Natsume: Vai tu.
Mikan entrò in bagno.
Si tolse i vestiti e si infilò sotto la doccia.
Natsume aveva un certo desiderio di vedere lo spettacolo, ma non si poteva mica mettere a spiarla dal buco della porta!!
Mikan dopo un' ora, usci dalla doccia tutta gocciolante.
Si mise attorno al corpo un asciugamano.
E' un po corto, ma meglio di niente!!- pensò.
Vide qualcosa a terra. Sembrava essere una collana.
Era d'oro e sembrava un modello maschile.
Era una di quelle dove dentro si mettevano le foto.
La aprì.
C'era dentro la foto di quattro persone. Dovevano essere una famiglia.
La foto rappresentava un uomo dai capelli neri e gli occhi dello stesso colore, una donna dai capelli blu scuro molto lunghi e liscissimi, con due enormi occhi rosso scuro, una bambina con i capelli neri a caschetto e gli occhi neri, ed un bambino...
Si soffermò un attimo ad ammirare quest'ultima persona.
Sul viso bianco spiccavano due grandissimi occhi rossi, coperti in parte da ribelli capelli neri.
Il volto era allargato in un sorriso.
Avrebbe riconosciuto quel bambino anche ad occhi chiusi.
Nell'altra estremità del ciondolo era incisa una dedica.
"Non importa cosa succederà, noi ti ameremo sempre. Tua madre Kaoru, tua sorella Aoi, e tuo padre..."
Il nome del padre non si arrivava a leggere.
Aoi!! CERTO!! Era quello il nome che Natsume aveva pronunciato sull'autobus!! Ecco chi era quell'Aoi!!
Vedere Natsume piccolo e sorridente l'aveva commossa.
Natsume: Mikan?? Va tutto bene lì dentro??-si sentì gridare da fuori.
Mikan non ce la fece più.
Spalancò la porta e corse ad abbracciare Natsume.
Le sue lacrime avrebbero potuto riempire un lago.
Il ragazzo rimase interdetto e l'allontanò delicatamente.
Natsume: Mikan che è successo?? Perchè piangi??
Mikan: Nat-Natsume...- disse singhiozzando- perchè non me l'hai mai detto??
Natsume: Dirti cosa??
Mikan: Che avevi una sorella ed una famiglia così meravigliosi!!
Natsume: Ma tu che ne sai??
Mikan gli ridiede in mano il ciondolo.
Lui divenne serio.
Natsume: Ora basta piangere- disse asciugandole le lacrime.
Mikan: Come basta??
Natsume: Non ne vale la pena. Piangere non risolverà nulla. E poi io ti avevo anche sciolto i capelli per farti sembrare più carina. Se piangi torni ad essere brutta.
Mikan fece un mezzo sorriso.
Quello era proprio il suo Natsume.
Natsume: Ora se permetti vado a farmi la doccia...
Si incamminò verso la porta del bagno.
Natsume: Ah... un'altra cosa!!- disse riavvicinandosi e poggiando le sue labbra sull'orecchio di Mikan- Con quest'asciugamano addosso non sei niente male!!
Poi come se niente fosse si chiuse in bagno.
............
Si stava facendo finalmente una doccia calda.
Lui di solito non pativa il freddo, ma quella sera si congelava letteralmente!!
I suoi pensieri scorrevano insieme all'acqua.
Aveva provato una sensazione stranissima quando aveva visto Mikan bagnata e coperta solo da un asciugamano nemmeno tanto coprente, buttarsi fra le sue braccia piangendo.
Lui non si era nemmeno accorto di aver perso la collana.
Se non ci fosse stata lei non l'avrebbe più trovata.
Girò fra le dita l'oggetto.
La aprì in modo da vedere la foto della sua famiglia.
Passò le dita sopra la dedica.
Avrebbe fatto male ma era giunto il momento.
Prese la foto e la tolse dalla collana.
Doveva andare avanti.
Ormai loro erano... ... ... morti.
Anche pensarlo lo faceva stare male.
Ma era il momento di smettere di soffrire.
Era il momento di non pensare più al passato e concentrarsi sul futuro.
Non aveva il coraggio di buttarla. 
Però poteva aggiungerne un'altra.
Rimise la foto apposto e continuò a lavarsi.
Uscì dalla doccia.
Era passata un'ora.
Mikan nel frattempo si sarà anche addormentata!!- pensò rassegnato.
Uscì dal bagno e se la ritrovò davanti.
Aveva un paio di pantaloni neri e una maglia a mezza manica rossa.
La cosa cominciava a insospettirlo. 
Perchè si stava vestendo improvvisamente così bene??
Natsume: Ehy reggiseno-a-pois!! Vuoi fare colpo su qualcuno??
Mikan: Allora pensi che io sia bella.
Scacco matto.
Come poteva dirle che era brutta?? Specialmente ora che aveva ancora i capelli sciolti.
Natsume: Non senti freddo??
Mikan: Parli proprio tu che hai solo un asciugamano addosso??
In effetti stava congelando.
I capelli gocciolavano ed era completamente inzuppato.
Col suo alice fece evaporare l'acqua in pochi minuti.
Mikan lo guardò sorpresa.
Natsume: Mikan... io mi dovrei cambiare...
Lei arrossì e uscì dalla tenda senza fiatare.
Natsume si mise un paio di pantaloni blu ed una maglia nera.
Mikan rientrò ad un suo segnale.
Si infilarono nei sacchi a pelo.
Natsume si girò e la vide tremare.
Natsume: Ehy Polka Dots!! Senti freddo??
Mikan: M-m-a c-ch-che d-did-dici?!- disse battendo i denti.
Lui non disse niente.
Semplicemente le si avvicinò.
Mikan sentì due braccia forti circondarle il corpo.
Poi si sentì improvvisamente calda.
Mikan: Ti prego. Non usare il tuo alice. Ti scongiuro.- disse con un lamento.
Natsume: Devo per forza.
Mikan: Non sei costretto.
Natsume: Preferisco usarlo per salvare qualcuno che per ucciderlo. E poi... se tu morissi io con chi litigherei??
Mikan si girò sorridendo.
Mikan: Natsume...
Lui le fece cenno di continuare.
Mikan: Oggi quando hai sorriso ho pensato che sei bellissimo. Quindi per favore... sorridi più spesso ok??
Non lo fece rispondere, gli stampò un bacio sulla guancia e si girò iniziando a dormire.
Natsume: Vorrei poterlo fare. Ma non posso.
Poi si addormentò anche lui.

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Capitolo 9
*** Si torna a scuola. ***


                                          .Si ritorna a scuola.
Erano passati tre giorni.
Ora dovevano tornare all'Alice Academy.
Tutti erano in fermento.
Alle 8:00 di mattina erano già pronti davanti al bus.
Mikan: Mi sono divertita in questi tre giorni!!
Ruka: Si. E' stato "stupendo" stare tre giorni con questa fanatica della tecnologia!!
Mikan: Almeno non è una fanatica delle mutande!! -.-
Ruka: E anche questo è vero.
Hotaru: RAGAZZI!! CHI VUOLE COMPRARE IL DVD MIKAN E NATSUME IN ATTEGGIAMENTI SOSPETTI SOLO 150 CONIGLI!! CHI VUOLE L'ALBUM FOTOGRAFICO SOLO 40 CONIGLI. SE SI VUOLE ANCHE LA CORNICE SPECIALE SONO 5 CONIGLI IN PIU' A FOTO!! POI C'E' IL VIDEO DI RUKA MENTRE SI FA LA DOCCIA CHE VI VERRA' A COSTARE SOLAMENTE 80 CONIGLI!! RUKA MENTRE DORME BEN 100 CONIGLI, E RUKA LA COLLEZZIONE DI FOTO IN FIGURINE SOLTANTO 35 CONIGLI L'UNA!!
OFFERTISSIMA!! CHE ASPETTATE?!
Intorno al banchetto di Hotaru si formò una lunghissima fila di studenti e soprattutto studentesse che attendevano di vedere un po di gossipp.
Natsume si passò una mano in faccia e Mikan divenne rosso pomodoro. Ruka nel frattempo inseguiva come un forsennato Hotaru.
Finalmente Narumi li fece salire nell'autobus.
Dopo 3 ore erano di nuovo all'Accademia.
............
Mikan si precipitò nella sua stanza.
Era indietro con le lettere da scrivere al nonno.
Iniziò a raccontargli tutto per filo e per segno. Evitando naturalmente i particolari più imbarazzanti...
Appena finito si buttò sul letto.
Erano le 12:00.
Fra poco sarebbe stato pronto il pranzo.
Una marea di pensieri le balenarono in testa.
In quei giorni si era sentita strana.
Alcuni episodi con Natsume le avevano fatto provare delle emozioni strane.
Forse era solo rabbia per i loro litigi.
Forse tristezza per aver scoperto alcune cose sul suo passato.
Non era molto, ma aveva capito che lui non aveva più famiglia, e già questo la faceva stare male.
Poi i suoi pensieri passarono a Tom.
Lui era stato gentilissimo con lei, anche se lo conosceva appena.
I suoi occhi blu le mozzavano il fiato.
I suoi complimenti la facevano sorridere.
Era proprio una brava persona quel Tom, a suo parere.
E poi c'era Ruka.
Anche lui era sempre gentilissimo con lei.
Era un vero cavaliere.
Se avesse dovuto scegliere un principe azzurro da inserire in una favola, lui sarebbe stato perfetto.
Istintivamente pensò a quando in una recita lei aveva fatto la parte del principe azzurro.
Sorrise a quel ricordo.
Anche se quel giorno le aveva lasciato una domanda: Chi aveva lanciato la mela??
Voleva solo riposare un po, e così chiuse gli occhi.
............
Hotaru andò nella sua stanza.
Le era mancata la confortevole camera che aveva all'Accademia, per quanto stare in tenda con Ruka non le era dispiaciuto affatto...
Prese le foto in cui era ritratto quell'incredibile ragazzo dagli occhi color cielo.
Iniziò ad attaccarle nel suo diario segreto.
Era l'unico posto dove scriveva delle sue emozioni, ed era completamente top secret!!
Appena finito il suo lavoro si diresse all'armadio.
Fra meno di 10 minuti sarebbero dovuti andare in mensa!!
............
Ruka non aveva voglia di stare da solo, quindi andò in giro con Natsume.
Ruka: Allora... è stato così terribbile passare un po di tempo con Mikan??
Natsume non rispose, perchè la sua risposta avrebbe fatto del male all'amico.
Ruka: Capisco che sappia essere irritante però...
Natsume: Anche tu sai essere irritante. Sempre a parlare di Mikan... Mikan di qua, Mikan di la, Mikan ha detto, Mikan ha fatto... adesso basta!!
Ruka sorrise.
Ruka: Non è che sei geloso del fatto che ora penso anche a qualcos'altro oltre alla nostra amicizia??
Ma non aveva capito niente?? Natsume era stanco di sentir parlare di Mikan.
Aveva fatto di tutto per cacciarla fuori dalla sua vita.
L'aveva trattata male. L'aveva insultata, derisa, umiliata, ferita, offesa, fatta arrabbiare, fatta piangere... però lei era rimasta lo stesso!!
Era una persona incredibile.
In confronto anche Ruka poteva essere un po banale.
Ed ora era confuso, perchè era cambiato qualcosa.
Conosceva Mikan da ben 6 anni, e non aveva mai provato certe emozioni standole vicino, com'era successo invece negli ultimi tempi. 
Aveva sempre saputo che lei era speciale, ma ora c'era qualcosa di diverso...
E questo era un male.
Aveva paura che continuando così si sarebbe innamorato di lei.
E questo non doveva succedere.
L'avrebbe messa nei guai con Persona, avrebbe tradito la fiducia di Ruka, si sarebbe solo fatto del male e ne avrebbe fatto ai suoi amici.
Perchè sapeva che era una guerra persa in partenza.
Lei era così pura, innocente e candida.
Lui l'avrebbe in qualche modo rovinata, se lo sentiva.
Era meglio quindi che avesse imparato a contenere i suoi sentimenti in fretta, prima che avessero causato danni.
Ironia della sorte, lui che aveva tutte le ragazze dell'Accademia ai suoi piedi, si era andato ad innamorare della più inaccessibbile, cocciuta, sciocca, e testarda.
Perchè proprio lei?? Poteva averne un'altra. Una a caso. Ma non lei!!
Quel sentimento era qualcosa di completamente sbagliato.
Ma era anche qualcosa di completamente incontenibile.
Che cosa avrebbe dovuto fare adesso??
Sentiva la testa scoppiare.
Non diede nemmeno una risposta a Ruka.
Natsume: E' meglio che andiamo in sala da pranzo.
Ruka: Si, hai ragione.
............
Fu una di quelle giornate noiose alla Alice Academy.
Erano ritornati alla solita routine.
Ormai era sera.
Natsume era a letto.
Aveva gli occhi chiusi e ascoltava una serie di canzoni che gli aveva scaricato nell' MP3 Ruka.
Una lo spiazzò.
 
 
(Ti vedo ridere...
Sei così semplice...)
 
 
Si mise ad ascoltare interessato.
 
 
 
(Mi sembra facile capire che sei unica...
E quanti notti spese per,  immaginarmi insieme a te.)
 
 
Non sai quanto hai ragione amico!!- pensò diretto al tipo che aveva scritto la canzone.
 
 
(Un viso angelico.
Mi basta un attimo e...
Diventa un brivido, sognarti qui, vicino a me...)
 
 
Mikan, perchè non puoi essere veramente vicino a me??- pensò amareggiato.
 
 
(Ma forse è giusto sia così.
Conoscerti ed illudermi.)
 
 
Già. Mikan amava solo due persone. Amava solo la sua Hotaru e il nonno.
Ma forse era veramente giusto che fosse così.
Lui non poteva innamorarsi di lei...
Lei era troppo speciale per stare con lui.
Lui era solo un assassino.
Uno schifoso assassino nelle mani dell'Accademia.
 
 
(Ti regalerei una stella.
Ma non servirebbe a nulla.)
 
 
Natsume sorrise.
Quella canzone era così realistica...
Anche se lui avesse potuto farla diventare una tripla stella, lei non l'avrebbe mai amato.
Non perchè era cattiva o insensibile, ma perchè per lei esisteva solo l'amicizia.
Anzi, forse provava una strana forma d'amore nei confronti di tutti.
Era la ragazza più misteriosa che avesse mai conosciuto.
Molti dicevano che era lui quello misterioso, ma in verità lei lo batteva in questo campo.
Si era fatto mille volte le stesse domande su quella ragazza.
Perchè sorrideva sempre??
Perchè pensava solo ad aiutare gli altri??
Una volta per aiutare Sumire in economia domestica aveva anche fallito il compito di matematica.
Erano 6 anni che si faceva quelle domande, e 6 che non trovava risposte.
Mikan era come un'incognita in un problema.
L'unica cosa che nemmeno Natsume riusciva a capire, era il modo di fare di quella ragazza.
E lui era quello furbo.
 
 
(Luce dopo la tempesta.
Un desiderio resterai.)
 
 
Il suo sorriso era come una luce nel buio.
Però lei non sarebbe mai stata sua.
Doveva ascoltare quella canzone.
Lei sarebbe stata solo un desiderio.
Come era un desiderio riavere la sua famiglia.
Come era un desiderio uscire da quella stupida scuola.
 
 
(Semplicemente stupenda.
Unicamente te.
Forse un angelo sei.)
 
 
Era stupenda, era unica, e probabilmente era anche un angelo.
Per questo non l'avrebbe mai potuta avere.
Perchè gli angeli sono puri.
Loro non provano sentimenti dolorosi e inutili come l'amore.
 
 
(Come una musica.
Sei la mia favola che,
io vorrei vivere, rivivere, insieme a te.)
 
 
Lei era la sua favola.
Ma le favole non durano in eterno.
Il tempo con lei per lui era come uscire un attimo dalla cruda realtà.
Avrebbe voluto esserle vicino sempre.
Avrebbe voluto essere il principe della favola col lieto fine.
Invece non era così.
Ruka era un principe, lui era solo un assassino.
E le principesse non stanno con gli assassini.
 
 
(E quante notti spese per, immaginarmi insieme a te.
Luce dopo la tempesta, un desiderio resterai.
Semplicemente stupenda.
Unicamente te.
Forse un angelo sei.)
 
 
Sembrava che Ruka l'avesse scelta apposta quella canzone.
Forse anche lui soffriva allo stesso modo per Mikan.
No. Non era allo stesso modo.
Perchè Ruka pensava di avere una possibilità con Mikan.
Povero illuso.
Mikan non sapeva cosa fosse l'amore.
Ed era un bene.
Solo un bene.
Natsume avrebbe preferito soffrire in eterno nascondendo i suoi sentimenti, piuttosto che rivelarli facendola stare male ancora una volta per lui.
Tanto non sarebbe stato un problema.
Era abituato a nascondere il dolore.
 
 
 
(Mi hai preso l'anima, e l'hai chiusa dentro te.
Io non posso più resistere.
Incontrollabile la voglia di te.)
 
 
E invece avrebbe imparato a resistere.
Era per il bene di Mikan dopotutto.
Avrebbe rinunciato alla sua vita per farla rimanere serena.
 
 
(Ti vedo ridere.
Sei così semplice.
Indispensabile, sapere che, per me sei un angelo.)
 
 
Il suo angelo.
Peccato che lui non sapesse che anche lei lo considerava un angelo e non un assassino.
Erano angeli, ma completamente diversi.
Per Natsume Mikan era un angelo puro e senza peccato.
Per Mikan Natsume era un angelo che soffriva in silenzio per il bene di tutti.
Ma appunto non lo sapevano.
Come potevano immaginare di essere innamorati l'uno dell'altro??
Natsume sapeva solo che non avrebbe potuto dirle che l'amava. Le avrebbe fatto del male.
E poi sul serio. Forse era solo affetto per quella ragazza che si preoccupava per lui.
Si, doveva essere così.
 
 
(Ti regalerei una stella.
Ma non servirebbe a nulla.
Luce dopo la tempesta.
Un desiderio resterai.
Semplicemente stupenda.
Unicamente te.
Ti regalerei una stella.
Ma non servirebbe a nulla.
Luce dopo la tempesta.
Un desiderio resterai.
Semplicemente stupenda.
Unicamente te.
Forse un angelo sei.)
 
 
Quella canzone aveva il potere di farlo stare male.
Cancellava la convinzione dell'amore fraterno e confermava il suo timore: si era innamorato di Mikan!!
Cancellò la canzone "Forse un angelo" dalla playlist.
............
Passò alla canzone successiva. Si chiamava "Salvami".
 
 
(Quassù...
Il cielo è mio.)
 
 
Almeno non parlava di Mikan.
Gli faceva immaginare di più il suo amato terrazzo sotto le stelle.
Mise pausa e si trasferì in quel luogo pieno di magia.
 
 
(Mi vedo l'anima.)
 
 
Era vero. Quello era il posto migliore per pensare.
Così calmo e tranquillo.
Per questo era uno dei suoi luoghi preferiti.
 
 
(Guardami!
Sentimi!
Sono qui!
Toccami!)
 
 
Grandioso!! Ora pensava di nuovo a Mikan!!
 
 
(Sento il freddo, dell'asfalto.
Salvami!
Tu, salvami!
Parlami!
Ascoltami!
Sono qui!
Aspettami!
Viaggeremo, sulle ali...
Salvami!
Tu...)
 
 
Un'altra canzone che lo faceva pensare a lei.
Ormai tutto girava intorno a lei.
E pensare che aveva capito di amarla solo quando gli aveva ridato quella collana.
Se lei l'avesse salvato dal buio, l'avrebbe comunque fatto da amica.
Ormai la conosceva.
Ormai aveva capito che non c'era speranza per lui.
Che era uno di quelli amori non corrisposti che causano solo dolore.
 
 
(Lassù.
Ci sono anch'io.
Mi vedi...l'anima.
Io volo...
Guardami!
Sentimi!
Sono qui!
Toccami!
Sento il freddo dell'asfalto.
Salvami!
Tu, salvami!)
 
 
-Magari lei potesse sentirmi ora.
Magari potesse vedere come sto male.
Ma è giusto sia così.
Non voglio che lei stia male per me.
Non lo voglio proprio!!
Magari potesse salvarmi.
Magari potessimo stare insieme.
Ma questo rimarrà solo un bel sogno.
Forse un giorno il dolore passerà da solo.
Chissà.
Per ora devo soffrire in silenzio.
Andrà tutto bene.
Lei sarà felice.
E quando lei è felice lo sono anch'io!!- pensò il ragazzo cercando di calmarsi.
 
 
(Parlami!
Ascoltami!
Sono qui!
Aspettami!
Sole, neve, pioggia e aria.
Salvami!
Tu, salvami!
Guardami!
Sentimi!
Sono qui!
Toccami!
Sento il freddo, dell'asfalto!
Salvami!
Tu, salvami!
Parlami!
Ascoltami!
Sono qui!
Aspettami!
Pioggia e neve.
Sulle ali.
Salvami!
Salvami!)
 
 
Tutte le volte che aveva avuto problemi, lei era sempre stata pronta a salvarlo.
Quando era stato catturato da Reo.
Quando stava per far esplodere la fabbrica.
Quando si era sentito male e lo volevano rimandare in missione.
Quando era finito innumerevoli volte all'ospedale.
Lei c'era sempre.
Ecco perchè l'amava.
............
Natsume: Mikan... io sono qui.
Mikan: Lo so, ti ho visto.
Lui si girò di scatto.
Natsume: Da quant'è che sei qui??
Mikan: Un po... è tardi, dovresti andare a letto.
Natsume: Anche tu.
Lei sorrise. Quant'era bella mentre sorrideva.
Mikan: Non ho sonno.
Natsume: E che vuoi da me??
Mikan: Uffa!! Ma perchè non puoi essere gentile e chiedermi di starti vicino qualche volta?!
Natsume: Certo... mi degneresti della tua presenza, mutandine-a-pois??
Mikan si alzò offesa e fece per andarsene. Lui la afferrò per un braccio.
Natsume: Mikan... vuoi stare un po con me??
Mikan: Certo... ne sarei felicissima!!- disse allegra.
Iniziarono a parlare.
In quel momento Natsume era immerso nella favola, e non voleva più uscirne.
Andarono comunque a dormire alla fine.
Se la giornata era stata noiosa, la serata era stata meravigliosa almeno!!

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Capitolo 10
*** Il ballo d'Autunno. ***


                                              .Ballo d'Autunno.
Un altro giorno all'Alice Academy.
Ma a differenza di molti altri quello era un giorno un po speciale.
Lo sapevano tutti.
Tutti tranne...
Hotaru: Svegliati baka!!- disse colpendola col fucile anti-idioti.
Mikan: Hotaru ma sono solo le 8:00 di mattina, e oggi è Domenica!!
Hotaru: Mi ero dimenticata che tu non stai mai attenta in classe... Narumi-sensei ha deciso di fare un ballo per festeggiare l'inizio dell'Autunno!!
Mikan: SI!! CHE BELLO!! IO ADORO I BALLI!!
Hotaru fece un mezzo sorriso.
Adorava quella ragazzina un po svitata dai capelli castani.
Poi tornò seria.
Hotaru: Sei una baka!!
Mikan: Perchè questa volta?? -.-
Hotaru: Non ti sei ancora scelta un vestito, e il ballo è stasera!!
Mikan: Oh no!! Hotaru ti prego!! Aiutami!!
Hotaru: Ok. Propongo anche agli altri di andare a Central Town...
............
Arrivati a Central Town...
Mikan: Sono tutti così belli!! Non riesco a decidere!!- disse in preda ad una crisi di panico.
Avevano già visitato 3 negozi, ma non le era piaciuto niente, anzi, le era piaciuto tutto allo stesso modo. Cioè tantissimo!!
Natsume: Io ti consiglierei quello- disse sogghignando indicando un vestitino rosso e corto che non lasciava molto spazio all' immagginazione.
Mikan: Certo... e magari mi metto anche delle scarpe tacco 16 tipo le...
Natsume: Secondo me non è una cattiva idea...
Mikan: NATSUME!!!!
Tom: Ehy ragazzi!! Capisco che vogliate aiutare le signorine, ma che ne dite di andare in sala giochi??
Natsume: Per una volta sono d'accordo col biondino.
Ruka: Si... non è un idea così orribbile...- disse sforzandosi di non diventare rosso dalla rabbia. Quel Tom gli dava non poco fastidio. Era sempre... così... così... perfetto!!
Gli stava fregando la ragazza ed il migliore amico.
Ruka era a dir poco irritato dall'angioletto.
Natsume era molto più bravo a non darlo a vedere, ma di certo non provava una grande simpatia per quel tipo...
Ruka: Noi andiamo ragazze!!
Mikan: Ciao.
Hotaru: A presto...
I ragazzi se ne andarono. Mikan e Hotaru ora erano sole.
Mikan: Senti Hotaru... è da un po che ti vedo... strana!!
Hotaru: Tu lavori troppo di fantasia...
Non poteva dire alla sua amica ciò che provava per Ruka.
Nel caso lui avesse provato a mettersi con lei, non voleva che Mikan si sentisse in colpa e decidesse di rifiutarlo per colpa sua.
Mikan: Si. Forse hai ragione.
Hotaru: E le cose tra te e Natsume invece??
Mikan: Al solito...- disse con un sospiro rassegnato.
Non era del tutto vero. In effetti c'era qualcosa di strano fra lei ed il ragazzo dai capelli neri...
Hotaru: Ok... vediamo, provati questo!!
Mikan spalancò gli occhi.
Hotaru aveva in mano un vestito semplicemente perfetto.
Il corpetto era bianco con un motivo a rose nere. Era smanicato e senza colletto. I nastri si andavano ad allacciare dietro la schiena e arrivavano quasi a toccare terra.
La gonna era ampia ma non troppo, e completamente nera. Arrivava più o meno all'altezza dei lacci.
Era però percorsa da una fascia di rose bianche che partiva da un fianco e arrivava all fine del vestito.
Il tessuto sembrava seta. 
Mikan afferrò l'abito e andò a cambiarsi.
Uscì dopo dieci minuti buoni.
Hotaru: E' strano.
Mikan: Come strano?! O.o
Hotaru: Scherzo. Sei perfetta.
Si sorrisero.
Andarono alla cassa.
Mikan acquistò anche un paio di guanti bianchi che le arrivavano al gomito.
Quando tornarono all'Accademia erano già le 4:00.
Il ballo sarebbe stato tra due ore.
Mikan si fece un bagno.
Appena uscì dalla vasca il suo pensiero andò alla collana di Natsume... 
Ricacciò quel ricordo nella sua testa e lo chiuse a chiave in un suo cassetto mentale.
Si mise l'abito ed i guanti. Poi prese un paio di scarpe col tacco nere e le infilò ai piedi.
Non voleva mettersi cianfrusaglie varie come collane, orecchini o anelli.
Stava per uscire quando nella sua camera piombò Hotaru.
Hotaru: Mikan sei pron... Ma ci sei o ci fai?! O.o
Mikan: Che ho fatto adesso?! O.o
Hotaru: Vuoi venire con i codini?!
Mikan: Veramente io...
Hotaru la prese e la trascinò in bagno.
Le sciolse i capelli e le mise una rosa nera fra di essi.
Poi le passò un po di matita nera attorno agli occhi.
Hotaru: Ho fatto uno dei miei capolavori!! =D
Mikan: Grazie!! <3
Corse ad abbracciarla, ma lei la sparò con il suo famoso fucile anti-idioti modello 2012.
Hotaru: Non c'è tempo per le smancerie. Andiamo dai!!
Mikan sorrise.
Era strano vedere Hotaru così impaziente. Chissà perchè poi...
Le faceva male che le stesse nascondendo qualcosa, ma cercò di non badare a questo insulso problema.
Squadrò l'amica da capo a piedi. ERA UNO SCHIANTO!!
I capelli sciolti ormai le arrivavano alla spalla, e quindi era riuscita a raccoglierli in una coda di cavallo molto ordinata. I grandi occhi viola brillavano di felicità.
Il vestito era blu scuro e le arrivava al ginocchio. Il corpetto era brillantinato, e la gonna fatta di tulle. Sobria ma bellissima come sempre la sua Hotaru!!
Ai piedi portava dei tacchi argentati, e aveva un fermacapelli a forma di libellula fatto di diamanti, proprio come gli orecchini che però raffiguravano due gocce.
Mikan: Sai che stai molto bene??
Hotaru: Si lo so.
Hotaru non era vanitosa... era solo un tipo di persona che ammetteva la verità!! -.-
E la verità era che era bellissima.
Le ragazze uscirono dalla stanza.
Hotaru: Prima che me ne dimentichi... tieni questo.
Le porse uno di quei braccialetti fatti con un nastro colorato e attaccati dei fiori.
Il suo era bianco con le rose nere.
Hotaru era un mito!!
Arrivarono alla sala da ballo un po in ritardo.
Appena entrarono tutti si girarono a fissarle.
Mikan si sentiva un po a disagio.
Tom: Ehy ragazze!!- disse avvicinandosi seguito dal resto dell'Accademia.
Mikan: Ciao Tom!!
Tom: Mikan perchè sei rossa??
Mikan: Mi sento osservata...
Mochiage: Ci credo!! Sei più bella di Belen e noi dovremmo perderci lo spettacolo non fissandoti??
Mikan divenne ancora più rossa.
Natsume le si avvicinò e le si accostò all'orecchio.
Natsume:Ehy mutandine-a-pallini!! Non sentirti a disagio... tanto sei sempre la solita mocciosa. Altro che Belen...
Mikan si incupì.
Lui lo notò.
Forse era stato un po pesante.
Kokoro: Ma Natsume!! Tu non pensi davvero che...
Non arrivò a finire la frase che Natsume gli tappò la bocca.
Tom: Se lo vuoi sapere Mikan... secondo me sei bellissima!!
Sul suo viso tornò il sorriso.
Stava per ringraziarlo ma qualcuno la interruppe.
Natsume: Io non penso che le importi quello che dici tu.
Tom stava per ribattere ma...
Mikan: E invece mi importa!! Tu non sei il centro dell'Universo Natsume!!
Ruka: Vi prego smettetela.
Partì una musichetta veloce.
Ruka: Che ne dite di aprire le danze?? Hotaru ti va di ballare??
Hotaru: Ok.
Ruka voleva conservare i lenti per Mikan, ma Hotaru non poteva certo prevederlo.
Tom: Ehy Sumire?? Vuoi ballare??- disse sorridendo alla verde.
Lei accettò con gli occhi a cuoricino.
Mikan si andò ad accomodare in un tavolo libero.
Ogni volta che c'erano dei balli lei restava irrimediabilmente sola.
Anzi, di solito c'era anche Hotaru, ma quella volta si era misteriosamente unita ai balli.
............
Ruka intanto la faceva ballare.
Era strano che lei fosse la sua dama.
Lei infondo era la ragazza che gli scattava foto compromettenti.
Quella che spesso doveva inseguire per mezza Accademia prima di riaverle.
E in quel momento stava lì, buona, e si lasciava guidare da lui.
Hotaru: Sei un bravo ballerino.
Strano che gli facesse un complimento.
Ruka: Grazie. Tutti i Francesi sanno ballare.
Quando era con Hotaru era tutto diverso.
Era tutto meravigliosamente normale.
Solo con lei poteva essere se stesso.
Con Natsume doveva fare il duro.
Con Mikan si rincretiniva.
Gli altri non erano poi così tanto suoi amici.
Invece con Hotaru poteva parlare.
Poteva dire sempre quello che pensava.
Hotaru: Si. Ma tu sei speciale.
Ruka: Grazie.- disse con un sorrisone.
Eh si, secondo lui Hotaru era una grandiosa amica!!
Come poteva immaginare i veri sentimenti della ragazza??
............
Natsume: Ehy mutandine-a-pallini.
Mikan: Ti ho detto di non chiamarmi così!!
Natsume: Sola anche a questo ballo??
Mikan: Sta parlando quello che devo buttare giù dagli alberi ogni anno.
Natsume: A me basta schioccare le dita per avere una ragazza con cui ballare.
Mikan: E chi ti ha detto che a me non l'ha chiesto nessuno??
Natsume: Sono pronto a scommettere che è così.
Mikan: Ah si?? Che cosa scommetti??
Natsume: Uhm... se vinco io mi farai da schiavetta per una settimana in più rispetto a quella che avevamo deciso prima...
Mikan: Ok. Ma se vinco io sarai costretto a ballare con me uno dei lenti e dirai addio all'opportunità di avermi come schiava anche un solo giorno.
Natsume deglutì.
Natsume: Perchè vuoi che balli con te??
Mikan: Perchè so che è l'ultima cosa che vorresti fare.
Si certo...- pensò Natsume. 
Anche se avesse perso la sua punizione era tutt'altro che spiacevole.
Insomma, ballare con Mikan era una specie di sogno!!
Certo, la sua reputazione ne avrebbe un po risentito, ma niente di preoccupante...
Mikan allungò una mano. Natsume la afferrò per siggillare l'accordo.
Natsume: Ok. Se hai più di 10 persone che vogliono ballare con te vinci.
Mikan: Preparati a ballare.
Natsume: Stirati il costumino da cameriera.
Mikan: Sei proprio un...
Natsume: Hai mezz' ora per trovarli tutti e 10.
Mikan: Sarà facile.
............
Dopo mezz'ora...
Mutandine-a-pallini non si è presentata... avrà perso la scommessa sicuramente!!- pensò il ragazzo sogghignando.
Mikan: Eccomi qua!!
Natsume: Allora... chi te l'ha chiesto??- pensò considerando di avere la vittoria già in tasca.
Mikan: Tsubaza...
Natsume: E siamo a uno.
Mikan: Ruka...
Natsume sentì una fitta al cuore.
Natsume: Due.
Mikan: Hotaru...
Natsume: Lei non vale.
Mikan: Narumi-sensei...
Natsume: Non vale nemmeno lui.
Mikan: Mochiage.
Ok, era un bulletto prepotente, ma lui valeva.
Natsume: Tre.
Mikan: Kokoro...
Era uno svitato ma valeva anche lui.
Natsume: Ok, quattro.
Mikan: Kitsuneme...
Natsume: E siamo a cinque.
Mikan: Youchi...
Natsume spalancò gli occhi. Youchi?!
Natsume: Ma è un bambino!!
Mikan: Lui vale!!
Natsume: Ok, ok... siamo a sei.
Tanto ne mancavano ancora quattro!!
Mikan: Yuu...
Natsume: Sono ancora solo sette.
Mikan: Tom...
Altra fitta al cuore per il ragazzo dagli occhi rossi.
Natsume: Siamo a otto...
Mikan: Tono...
Quel deficente le ha chiesto di ballare?!- pensò Natsume.
Natsume: Ne manca ancora uno...
Mikan: Me l'ha chiesto anche un tizio puttosto strano...
Natsume si allarmò.
Natsume: Com'era??
Mikan: Tu lo dovresti aver già visto una volta... ti ricordi quando ha sostituito il professore di storia quando andavamo alle elementari??
Natsume: Descrivimelo fisicamente.
Mikan: Penso sia un insegnante o comunque un ragazzo dell'ultimo anno. Ha i capelli neri molto simili ai tuoi e portava una maschera bianca.
Natsume: Mikan dobbiamo scappare!!
Mikan: Perch...
Non arrivò a finire la frase che Natsume la prese per mano e iniziò a correre.
Mikan era come intotita da quel contatto.
Le luci si spensero e le uscite si bloccarono.
Natsume: Oh no!! Ormai è troppo tardi!!
Qualcosa li colpì alla testa.
Mikan si sentì male e perse lucidità.
Ora vedeva solo il buio.
L'unica cosa che percepiva era il calore della mano di Natsume.
............

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Capitolo 11
*** Risveglio nelle tenebre. ***


                                               .Risveglio nelle tenebre.
Mikan sentì qualcosa di freddo sotto la schiena.
Aprì lentamente gli occhi.
Era sdraiata su un pavimento di pietra.
Lì vicino tutti i suoi amici erano legati, imbavagliati e addormentati.
Davanti a lei c'era un uomo.
Era quello che le aveva chiesto per ultimo di ballare.
L'unico sveglio apparte lei era Natsume.
Stava urlando contro l'uomo qualcosa che lei non riusciva a sentire.
Aveva tutti i sensi appannati.
L'uomo prese Natsume per il colletto della camicia e lo scaraventò a terra.
Sembrava non essersi accorto della sua presenza.
Le ricordava tanto quando aveva salvato Natsume da Reo.
In quel momento la preoccupazione salì alle stelle.
Chi era quell' uomo??
Perchè gli aveva intrappolati??
Che cosa voleva da Natsume??
Quest'ultimo si alzò da terra dolorante tenendo una mano sulla testa.
Mikan aguzzò la vista.
Aveva una ferita e sembrava anche piuttosto profonda.
Stava perdendo molto sangue.
Non pensò prima di agire.
Mikan: Natsume!! Ti senti bene?!- disse correndo disperata verso di lui.
Lui la guardò stupefatto.
Non arrivò a dire mezza parola che gli si buttò addosso piangendo.
Si strinse forte contro il suo petto.
La camicia nera odorava di fresco, nonostante erano chiusi chissà dove.
??: Vedo che finalmente si è svegliata!!- disse il tizio sogghignando.
Mikan: Chi sei?! E perchè hai fatto del male a Natsume?!
??: Vedo che sai ben poco del tuo amichetto. Pensavo fossi una specie di sua mascotte.
Mikan: Io una mascotte?! Ora mi sento offesa.- disse alzando il naso verso l'alto in segno di superiorità.
??: Ora voi starete qui ed io porterò via questi altri belli addormentati. Verresti ad aiutarmi collega??
Dall' ombra uscì un tizio con il volto coperto da un passamontagna e vestito con una tuta nera.
L'unica cosa che si vedeva erano due grandi occhi viola.
Mikan entrò nel panico.
L'unico con gli occhi viola era il professor Narumi.
Quindi gli aveva traditi!!
I due tizi iniziarono a portare via i loro amici.
Mikan però vide fra i privi di sensi anche il suo prof/padre acquisito.
Si sentì da un lato meglio, avendo scoperto che lui era innocente, e dall'altro ancora peggio, avendo constatato che anche lui era in pericolo.
Dopo una decina di minuti la stanza era vuota. Erano rimasti soli.
Natsume: Mikan... ti dispiacerebbe toglierti da sopra di me??
Mikan si alzò di scatto. Era stata appiccicata a lui per tutto il tempo.
Natsume: Hai vinto la scommessa.
Mikan: Ma il decimo che me l'aveva chiesto era un farabutto, quindi non contava. Io ho perso.- disse con uno sguardo un po triste ed un po amareggiato.
Natsume: Si ma se non ci fosse stato lui, il decimo sarei comunque stato io.
Mikan rimase senza parole.
Natsume le avrebbe voluto chiedere di ballare??
E poi come faceva a pensare alla scommessa in una situazione del genere??
Mikan: Dove siamo??
Natsume: Non lo ricordi??
Mikan si guardò intorno. Quel posto aveva qualcosa di famigliare in effetti.
Mikan: E'... è... la casa stregata!!- disse appena le fu chiaro dove si trovava.
Natsume: Già... per qualche assurdo motivo rimango sempre chiuso in questo posto con te sopra di me.- provò a scherzare.
Mikan divenne rossa come un peperone unito ad un pomodoro.
Mikan: Ma ti sembra il momento di scherzare?!
Natsume: Volevo far calare la tensione...
Mikan: Si forse dovremmo stare più tranquilli...
Però quel posto era sempre rimasto negli incubi della ragazza.
Tutte le ombre e i mostri c'erano ancora... non ne era nemmeno molto sicura.
Forse si stava immaginando tutto.
Forse era solo un brutto scherzo giocato dalla fantasia.
Natsume era seduto in silenzio con gli occhi chiusi.
Ripensò sorridendo a quando lei gli aveva chiesto se potevano stare vicini per avere meno paura.
Lui non aveva paura di niente.
Lui era Natsume.
Lei però era terrorizzata da tutto.
Erano così diversi.
Gli venne in mente una storia che gli aveva raccontato il nonno.
 
FLASH BACK
Mikan: Nonno mi puoi raccontare una favola??
Nonno: Certo piccola. Ti racconterò una delle mia preferite.
Il nonno si alzò dalla sedia che aveva messo in veranda e andò a prendere un libro.
Nonno: Allora... tanto tempo fa c'erano un ragazzo ed una ragazza.
Lui aveva una grande paura degli spazi aperti, quindi stava sempre in casa, e lei aveva tanta paura degli spazi chiusi, quindi stava sempre fuori.
Un giorno i due ragazzi si incontrarono, e si innamorarono subito l'uno dell'altro.
L'unico problema erano però le loro paure, quindi trovarono una via di mezzo.
Quando passavano il tempo insieme stavano seduti all'entrata della casa del ragazzo.
Abbastanza vicini che lui potesse vedere gli spazi aperti, ma abbastanza lontano da non averne paura.
Abbastanza vicini che lei potesse vedere gli spazi chiusi, ma abbastanza lontana da non averne paura.
Allora ti è piaciuta la storia??
Mikan: Si nonno. Ma non la capisco.
Nonno: Questa favola insegna come due cose possano essere opposte ma complementari. Come lo ying e lo yang. Questa è una delle lezioni piàù importanti. Per questo voglio darti questa.- disse porgendogli una collana da cui pendevano i simboli delle due forze dell' universo.- Era mia e di tua nonna. Ora voglio che la abbia tu. Un giorno saprai a chi darla.- disse dividendo la metà nera da quella bianca.
Mikan: Grazie nonno!! Ma come farò a capire a chi dare l'altra metà??
Nonno: Te lo dirà il tuo cuore, Mikan. Seguilo sempre.
Mikan: Ti voglio bene nonnino!!
Nonno: Anche io piccola.
FINE FLASH BACK.
 
Mikan portò una mano al petto. Aveva ancora quella collana così importante con sè.
Prese una delle due parti.
Aveva capito il gioco delle metà.
Aveva trovato la sua parte opposta ma complementare.
Te lo dirà il tuo cuore, Mikan. Seguilo sempre.- le aveva detto il nonno.
Mikan: Natsume ti devo dare una cosa.
Natsume si girò verso di lei.
La camicia nera e i pantaloni neri lo facevano sembrare tutt'uno con il muro.
Di certo i capelli non aiutavano a distinguerlo.
Però la sua pelle bianca e gli occhi color rubino si stagliavano nell'oscurità.
Mikan gli prese una mano, gli mise dentro la parte bianca che rappresentava lo ying, e la richiuse a pugno.
Natsume, recuperato il controllo della mano, vide quello che la ragazza le aveva dato.
Natsume: Non capisco.
Mikan: Era una cosa che mi aveva dato mio nonno. Mi disse che un giorno avrei saputo a chi darla. Ora l'ho capito. Sono stata stupida a non capirlo subito, anche se dentro di me lo sapevo fin dall'inizio.
Gli occhi castani le brillavano come mai prima di allora.
Natsume la guardò strabiliato.
Lei gli aveva dato una cosa appartenuta a suo nonno.
Al suo amato nonno che aveva visto solo una volta in 6 anni.
Natsume: Grazie.
Mikan sapeva che quelle sei lettere sarebbero state più rappresentative di qualsiasi gesto, se pronunciate dalla bocca di Natsume.
Natsume: Hai paura Mikan??
Mikan: Questo è ovvio.- disse rassegnata.
Natsume: Forse stando vicini avremo meno paura.
Mikan sorrise. 
Sapeva che lui non aveva affatto paura.
E poi aveva usato la stessa frase che gli aveva detto lei 6 anni prima.
Gli era estremamente grata.
Si avvicinò di più a lui.
Appoggiò la sua testa nella sua spalla.
Natsume credette di impazzire da un momento all'altro.
Quel profumo di more che facevano i suoi capelli era come una droga per lui.
Sapeva che era sbagliato provare qualcosa per lei, ma non poteva farne a meno.
Natsume: Ti avevo promesso che se avessi perso la scommessa ti avrei concesso un ballo.
Mikan e Natsume si alzarono.
Lui le mise le mani attorno alla vita e lei mise le sue sulle spalle del ragazzo.
Iniziarono ad andare avanti ed indietro.
Lui ogni tanto le faceva fare un giro.
Mikan appoggiò la testa sul suo petto.
Mikan: Sai Natsume... ho avuto tanta paura oggi.
Natsume: Quando ti hanno rapito??
Mikan: No. Quando quel signore cattivo ti ha fatto sbattere la testa contro il muro. Hai perso molto sangue.
Natsume: Ti fa impressione il sangue??
Mikan: Si. Ma in quel momento avevo paura per la tua testa non per il sangue.- poi sorrise- già non ti funziona bene. Ora che l'hai battuta andrai a peggiorare.
Natsume: Anche io ho avuto paura.
Mikan: Chi?! Tu?!
Natsume: Si. Ho avuto paura quando ti hanno colpita. Ho avuto paura quando hai perso i sensi. Ho avuto paura quando ti ho vista stesa a terra. 
Mikan: Forse l'hai sbattuta davvero forte la testa. Ti sei veramente preocupato per me??
Natsume: Certo. Già sei baka di tuo, figurati ora che ti hanno colpito...
Mikan: E' successo altre volte che ti sei preoccupato per me??
Natsume divenne serio.
Natsume: Si. Quando mi hai salvato da Reo ricordi?? Stavo per dare fuoco al magazzino e tu sei tornata indietro. Poi loro ti hanno afferrata e ti hanno spinto contro il muro. In quel momento mi hai fatto stare molto in ansia Mikan.
Mikan: Non ti devi preoccupare per me. Sono io che ho paura per te, invece. Odio quando vai in missione. Odio quello che ti hanno fatto. Odio non vederti sorridere. Perchè non sorridi mai Natsume?? Non è giusto!! E poi... come ti ho già detto hai il sorriso più bello che abbia mai visto.- concluse con un sorriso.
Natsume: Mikan. Stando con me finirai nei guai. Questo lo sai già. Ma per ora sei in una situazione molto più pericolosa.
Mikan: Perchè??
Natsume: Perchè starti così vicino mi sta facendo impazzire.
Mikan era confusa. Natsume le alzò il viso con le dita. Avvicinò il volto al suo. 
Ormai erano a pochi millimetri di distanza.
Mikan restò come paralizzata.
Non sapeva che fare.
Guardava le labbra di Natsume.
Erano così perfette e invitanti.
Si alzò in punta di piedi.
Fu questione di un attimo.
Appoggiò le proprie labbra su quelle del ragazzo.
Poi si staccò come se avesse capito che stava mettendo di spontanea volontà le dita nel fuoco.
Forse Natsume avrebbe solo voluto guardarla negli occhi. O forse voleva solo darle un bacio sulla guancia. Come aveva potuto dargli un bacio sulle labbra?!
Lui era Natsume!! Era uno dei suoi migliori amici!!
Ed è quello svitato che ti ha sempre aiutato!! Senza di lui ora non avresti scoperto il tuo alice e non saresti potuta rimanere con Hotaru!!- pensò subito dopo.
Natsume la fissava negli occhi inespressivo.
Lei distolse lo sguardo.
Avrebbe preferito che lui le avesse urlato contro, che l'avrebbe insultata, ma non che l'avesse guardata così indifferente.
Natsume: Perchè l'hai fatto??
Mikan: Non lo so. Forse perchè ho paura. O forse perchè tu sei stato gentile. O forse...
O forse perchè ti amo.- pensò con lo sguardo fisso a terra.
Natsume: O forse cosa??
Mikan: Niente. Ho fatto una sciocchezza. Sono proprio una stupida, hai ragione a chiamarmi baka. Mi dispiace Natsume. Mi dispiace tanto...- iniziò a singhiozzare- ti prego perdonami. 
Natsume rimase lì, fermo e rigido come una statua.
Era stato solo per un attimo, ma si era sentito infinitamente bene e felice.
Avrebbe voluto abbracciarla. Avrebbe voluto baciarla e dirle che l'amava.
Ora finalmente sapeva di avere una possibilità.
Però c'era ancora Ruka.
Non poteva ferirlo.
Ruka non avrebbe creduto che l'amico si era seriamente innamorato di Mikan.
Ci sarebbe rimasto male.
Avrebbero litigato, e Natsume non voleva.
Per questo non poteva stare con Mikan.
Sarebbe stata una follia.
Lui non avrebbe mai rinunciato a Ruka.
Gli voleva troppo bene.
Natsume: Facciamo finta che...- si costrinse a continuare la frase- che non sia successo niente.
Mikan: O-ok Natsume. Mi dispiace!!
Si buttò di nuovo a capofitto sul suo petto, e stavolta lui l'abbracciò, anche se questo non lo aiutava a trattenersi dal dirle che l'amava.
Natsume: Ehy Mikan... va tutto bene. Ci sono io qua piccola, e non ti lascerò mai.- iniziò ad accarezzarle la testa. 
Essere così dolce non rientrava nel suo stile, ma stare con lei lo cambiava smisuratamente.
Mikan si sentiva un'illusa.
Per un attimo aveva pensato che le parole di Natsume avessero voluto dire che l'amava.
 
Natsume: Mikan. Stando con me finirai nei guai. Questo lo sai già. Ma per ora sei in una situazione molto più pericolosa.
Mikan: Perchè??
Natsume: Perchè starti così vicino mi sta facendo impazzire.
 
Ora sapeva che era stata solo una frase che doveva servire a confortarla.
Invece lei aveva tradito la fiducia dell'amico.
L'aveva baciato.
Come aveva potuto fare una cosa simile??
Lui diceva di averla perdonata, ma lei non ci credeva affatto.
Si asciugò le lacrime e si allontanò da lui.
Si sedette a terra.
Doveva dire la verità a Natsume.
Era la cosa migliore da fare.
Mikan: Senti Natsume...
Natsume: Che cosa c'è??
Mikan: Forse è meglio...- trattenne le lacrime e prese un respiro- forse è meglio non vederci più.
Natsume: Perchè??
Lo diceva con la sua solita faccia inespressiva, ma dentro sentiva qualcosa che cadeva a pezzi.
Era come se migliai di piccole sanguisughe gli stessero succhiando tutto il sangue che aveva in corpo.
Come se migliai di aghi gli si fossero infilzati nel suo cuore.
Come se gli avessero strappato l'anima e l'avessero gettata nel fuoco.
Mikan: Perchè ti ho mentito Natsume. Perchè non ti ho baciato per la paura o perchè sei stato dolce... ti ho baciato semplicemente perchè volevo farlo... ti ho baciato perchè mi sono resa conto di amarti. Per favore, non dirmi niente. Voglio passare il tempo che siamo costretti a condividere nello stesso posto senza sentire la tua voce dirmi che sono una stupida. Voglio passare il poco tempo che mi rimane con te senza litigare. Quindi per favore, stai zitto.
Lui infatti tacque.
Passarono ore, o forse giorni, ormai avevano perso la cognizione del tempo.
Poi nella sala si vide apparire il tizio che gli aveva rapiti.
??: Potete andare.
Natsume: A che cosa è servito tenerci qua dentro prigionieri??
??: A far accadere quello che infatti è successo.
Mikan: Non capisco.
??: Voi non dovete capire. Comunque prima dovete fare una bella chiaccherata con una persona.
Al suo fianco si materializzò il tizio dagli occhi viola.
Si tolse lentamente il passamontagna.
Reo: Finalmente ci rivediamo, ragazzi.

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Capitolo 12
*** Associazione Anti-Alice. ***


                                                    .Associazione Anti-Alice.
Mikan: Reo!! Dovevamo immaginare che ci fosse il tuo zampino!!
Reo: E' un piacere rivedervi.
Natsume: Che cosa vuoi??
Oh no!! I suoi occhi avevano cambiato colore!! Le cose si mettevano male.
Reo: Voglio parlarvi.
Mikan: Di cosa??
Reo: Dell'Associazione Anti-Alice. Abbiamo bisogno di voi.
Natsume: Sai che non ci avrai mai.
Reo: Non ne essere così sicuro Natsume. Oggi è successa una cosa importante.
Natsume: A che cosa ti riferisci??
Reo: Sei solo uno sciocco ragazzino che non comprende i sentimenti delle persone!! Porti dolore a chi ti vuole bene senza rendertene conto!! E perchè poi?! Per colpa del tuo stupido amichetto che mentre soffri si sbaciucchia con quell'altra disgraziata!!
Natsume: Di che cosa stai parlando?!
Reo: Di Ruka. Lui che fa tanto la parte dell'innamorato sofferente e poi si butta fra le braccia di un'altra alla prima occasione!!
Natsume: E chi sarebbe questa?? So benissimo che Ruka ama solo la tonta!!
Reo: Sarebbe la carissima Hotaru. Quella che tiene il suo stupido diario nascosto dentro un cassetto per non farlo trovare da quella che pensa di essere sua amica!!- disse furioso buttando ai piedi di Mikan un diario dalla copertina viola.
Mikan divenne una furia.
Mikan: Tu!! Come ti permetti di parlare così di Hotaru!! Lei non mi nasconderebbe mai niente!! E poi figuriamoci se è innamorata di Ruka!!
Reo: Allora divertiti a sfogliarti il diario, dolcezza!!
Mikan prese l'oggetto come fosse un tesoro.
Mikan: Io non leggerò mai quello che lei ha scritto. Sono cose private. Ha il diritto di nasconderle se vuole.
Reo: Siamo serii. Lei ti ha nascosto di avere un fratello. Ti ha nascosto di avere un alice. Ti stava nascondendo che partiva per l'Accademia. E ti nasconde tuttora gran parte di quello che pensa!!
Mikan: Non ti credo.- disse con la voce debole.
Reo: Se vi unirete a me sarete persone libere. Natsume. Tu hai sempre sognato di non dover utilizzare il tuo alice. E invece sei costretto ad andare in missione. Se ti unirai a noi le cose cambieranno!!
Mikan ricordò tutte le volte che le avevano parlato di lui come un pazzo solo perchè rifiutava il suo alice.
 
FLASH BACK.
Mikan: Approposito, quel Natsume o come si chiama, che cos'è?? Una specie di grande capo??
Hotaru/Yuu: E' un fuori di testa!!
Hotaru: Come posso dirtelo?? Dovresti cercare di stare lontana da lui!!
Mikan: Perchè??
Hotaru: Nessuno sa realmente cosa sia. Tutto quello che sappiamo è che ha un enorme potere speciale sul fuoco... che nemmeno gli adulti riescono a domare!! Ma la cosa terribile è che odia l'Accademia!!
Mikan: E come mai??
Yuu: Girano brutte voci su di lui...
............
Narumi: Un genio di prima categoria, Natsume.
Prof.Misaky: Natsume provoca guai. Quella che si può definire un genio è una falsità per coprire un carattere pericoloso!!
............
Yuu: L'unico che sta vicino a Natsume è il suo amico d'infanzia Ruka Nogi.
Hotaru: Comunque resta il fatto che Natsume è il più pericoloso alice di tutta l'Accademia.
............
FINE FLASH BACK.
 
Natsume: Preferirei morire piuttosto che unirvi a voi.
Reo: E tu Mikan?? Vuoi veramente restare in un posto dove nessuno ti dice la verità?? Dove tutti ti nascondono qualcosa?? Dove c'è Natsume??
Il cuore di Mikan stava cadendo a pezzi.
Ma che ci poteva fare??
Ormai aveva detto la verità a Natsume e lui l'aveva rifiutata...
Però non voleva lasciare i suoi amici, i suoi professori, e... e... lui.
Mikan: Non mi unirò a voi!!- una lacrima scese sul suo viso.
Natsume rimase meravigliato.
Perchè piangeva??
Aveva qualche dubbio sulla sua scelta??
O forse era per le parole di Reo??
Reo: Come volete. Ma se cambierete idea basterà che usiate queste.- disse dandogli due scatoline con un piccolo pulsante.- se le darete a qualcuno scompariranno.
??: Ora possono andare.
Reo: Si.
Di nuovo sentirono qualcosa colpire loro la testa.
Persero tutti e due i sensi.
............
Erano sdraiati su due lettini d'ospedale.
Mikan fu la prima a svegliarsi.
Le girava la testa ma stava bene.
Una voce famigliare iniziò a parlarle.
Tom: Mikan!! Finalmente ti sei svegliata!! Non sai quanto mi hai fatto preoccupare!!-disse abbracciandola.
Intanto si svegliò anche Natsume.
Ruka era addormentato su una sedia lì vicino.
Teneva la mano stretta ad Hotaru, anche lei addormentata e seduta a terra.
Poi il suo sguardo si spostò su un lettino vicino.
Mikan era sveglia e Tom la stava abbracciando.
Avrebbe voluto alzarsi e spaccare la faccia a quell'individuo, ma al momento era meglio vedere cosa succedeva.
Mikan: Tom... per quanto siamo rimasti svenuti??
Tom: Per due giorni dopo il rapimento.
Mikan: Capisco...
Tom: Mikan. C'è una cosa importante che ti devo chiedere...
Mikan: O-ok... che succede?? Qualcosa di brutto??
Tom: No. E' solo che... vedi... in questi giorni essere lontano da te mi ha fatto capire quanto sei importante per me...
Mikan: Grazie!! Anche tu sei importante per me!!- gli disse con un sorriso.
Natsume rischiava di dar fuoco a tutto ciò che gli stava intorno.
Aveva capito cosa gli avrebbe chiesto Tom.
Non era difficile immaginarlo.
Tom: Mikan... io ti voglio molto bene... ti ho mai deluso??
Mikan: No Tom. Sei sempre stato un ragazzo meraviglioso.
Tom: Allora accetteresti di fidanzarti con me??
Mikan rimase spiazzata.
Non se lo sarebbe mai aspettato.
Natsume invece eccome se se lo aspettava!!
Mikan: Tom, io...
Tom: Lo so Mikan. Ho capito che tu ami solo lui. Ma ti prego, dammi una possibilità.
Mikan: Non lo so...
Tom: E' per Natsume vero??
Mikan iniziò a piangere.
Natsume sentì il cuore pesante.
Le aveva fatto del male.
E gliene stava facendo tutt'ora.
Mikan: Si, Tom. E' per Natsume.
Tom: Mikan... non ti voglio più vedere soffrire. Non capisci?? Lui non ti amerà mai. Lui è Natsume.
Mikan: Lo so Tom. Questo l'avevo capito da sola. E forse è per questo che lo amo. Lui per me è... speciale. Come hai detto tu è semplicemente... Natsume!! Io devo essere onesta con te. Sei un bravo ragazzo e ti voglio molto bene. Ma non ti amerò mai. Ormai ho capito che sono condannata ad essere innamorata di lui. Anche se non mi ricambierà mai...
Tom: Lo so che è difficile scordare le persone. Ma ti prego di ascoltarmi Mikan. Lui ti sta solo facendo soffrire. Dimmi la verità. Gli hai già confessato i tuoi sentimenti vero??
Mikan deglutì e abbassò lo sguardo.
Non riusciva più a sostenere quegli occhi blu puntati nei suoi.
Perchè Tom era un vero amico.
E fargli del male la uccideva.
Mikan: Si.
Tom: E ti ha detto che non ti ama vero??
Mikan: Si. Tu come fai a saperlo??
Tom: Perchè da quando sono arrivato ti ho osservato Mikan. E ho capito che tu ami Natsume. Ma lui non va bene per te. Lo capisci questo??
Mikan: Come fai a dire questo?? Tu non conosci Natsume!! Tu non sai niente di lui!!- disse furiosa ritornando a guardarlo negli occhi.
Tom: Mikan lo stai vedendo?! Ora lo difendi come fa Ruka!! Vuoi continuare ad essere sua amica?? Vuoi continuare a soffrire mentre lui pensa solo alle sue missioncine?! E poi siamo realisti. Tu non sai quasi niente di lui e del suo passato.
Natsume si strinse nelle coperte.
Non avrebbe mai immaginato che Mikan ci tenesse così tanto a lui.
Lei fece un sorriso malinconico.
Mikan: Hai ragione, Tom. Io non so niente del suo passato. Conosco molto poco anche del suo presente. Non ho idea di chi sia il tizio che ci ha rapiti. Non so nemmeno che cosa fa durante le missioni...
Tom: Allora ammetti di essere come tutte le altre. Tu ami solo il suo aspetto e i suoi modi da duro, Mikan.
Mikan: Ti sbagli. Non so molto della sua vita. Ma ci sono delle cose che so. So che darebbe la vita per salvare i suoi amici. Compresa me. Anche se non mi ama. Perchè è la persona più generosa che esista sulla faccia della terra. So che odia quando mi faccio i codini. So che gli do fastidio quando lo disturbo mentre legge. So che adora i manga. So che fa parte della classe abilità pericolose. So che ha l'alice del fuoco. So che se lo usa rischia di morire. So che deve sottomettersi agli ordini dell'Accademia. So che vorrebbe fuggire da questo posto. So che odia gli ospedali. So che odia non poter fare niente mentre gli altri soffrono. So che preferisce stare solo che con gli altri. So che trova rilassante mettersi sul tetto della scuola di sera, per vedere la luna. So che fa cose per cui viene frainteso e definito pazzo, mentre le fa per proteggere gli altri. So che i suoi colori preferiti sono rosso e nero. So che adora mettermi in imbarazzo chiamandomi mutandine-color-fragola. So che non vuole mai partecipare all'Ultimo Ballo e ai balli in generale. So che non vorrebbe essere così duro con la gente ma deve per non mettere nessuno in pericolo. So che ha deciso di affrontare le missioni da solo per non far rischiare la vita ad altre persone. So che svolge tantissimi incarichi per togliere fatica agli altri. Ma la cosa più importante che so...- disse riprendendo fiato- è che lui è un angelo. Non come te naturalmente... non è il suo alice. Ma con i suoi modi da duro per me, è molto più buono di te.
Tom ascoltava a bocca aperta.
Natsume sorrideva.
Tom: Mikan... io non ti sto chiedendo di rinunciare ad essere sua amica. Ma non puoi aspettarlo per sempre. Io invece sono qui. E ti sto chiedendo di esserti sempre vicino come un fidanzato.
Mikan: Lo aspetterò. Anche se dovessi farlo per tutta la vita. Mi basterebbe vedere un suo sorriso prima di morire e sarò felice.
Tom: Mikan aspettarlo sarà inutile...
Mikan: Scusa.
Tom: No, Mikan!! Noi non siamo più amici!!
Se ne andò via sbattendo la porta.
Mikan si mise a piangere con la testa immersa nel cuscino.
Sentì due braccia circondarle la vita.
Mikan: Grazie Natsume.
Natsume: Lo sai che sei veramente brutta quando piangi??
Lei si girò e si asciugò le lacrime.
Mikan: Hai sentito tutto, vero??
Natsume fece cenno di si.
Mikan: Torna a dormire. Fai finta che non sia successo niente. Io ti aiuterò. Sarà come se io non fossi mai esistita.
Natsume: Che stai dicendo Mikan??
Mikan: Vai a dormire.
E se avesse fatto qualche pazzia??
Natsume era preoccupato, quindi fece solo finta di dormire.
Mikan si alzò dal letto.
Prese in mano la scatola che le aveva dato Reo.
Tom era un amico, un confidente. E Natsume sarebbe stato per sempre l'amore.
Per questo ora se ne andava.
Premette il pulsante e divenne tutto nero.

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Capitolo 13
*** Ti seguirò dovunque andrai. ***


                                            .Ti seguirò dovunque andrai.
Era andata via.
Natsume non riusciva a crederci.
Possibile che fosse colpa sua??
Lo amava così tanto da aver lasciato anche Hotaru??
Ora però la cosa più preoccupante era un'altra.
Mikan era con Reo.
Che cosa sarebbe successo??
Si sarebbe unita all'Associazione Anti-Alice??
No.
Mikan non l'avrebbe mai fatto.
E poi se fosse successo veramente sarebbe stata una catastrofe.
Avrebbero dovuto combattere.
Lui non sarebbe riuscito a combattere contro di lei.
Avrebbe dovuto ucciderla.
Non avrebbe mai avuto il coraggio di fermare il battito del suo cuore.
Doveva seguirla.
Era sicuramente una follia, ma doveva farlo.
Prese la sua scatola e premette il pulsante.
............
Mikan era davanti a Reo.
La stanza era grande e luminosa.
Nelle pareti dorate c'erano delle finestre enormi che facevano entrare parecchia luce.
Il parquet chiaro era pulitissimo, quasi brillante.
Mikan si sarebbe aspettata di trovarsi in un posto totalmente diverso.
Aveva immaginato un luogo buio e sporco, in chissà quale posto nascosto.
E invece era in una specie di palazzo al centro della città, a nemmeno 1000 metri dall'Accademia.
Mikan: Sono qua.
Reo: Vedo che alla fine hai scelto di unirti a noi.
Mikan: Si. Seguirò gli ordini dell'Associazione d'ora in poi.
Reo: Dov'è il tuo amichetto??
Mikan: Lui non mi ha seguito, Signore.
Reo: Non c'è bisogno che mi chiami Signore. Io preferirei l'appellativo papà. E' così che chiamavi Narumi, no??
Mikan: Si, Signo... papà.
Era disgustata da quel soprannome, ma l'avrebbe sopportato.
Non era come quando Natsume la chiamava mutandine-color-fragola. No. Questo lo odiava veramente!!
Reo: Avete litigato nella casa stregata vero??- disse in tono caldo e comprensivo.
Mikan per un attimo prese in considerazione l'idea di buttarsi fra le sue braccia e mettersi a piangere.
Poi pensò che non fosse una grande idea...
Mikan: Si.
Reo: Perchè??
Mikan: Perchè ho fatto una sciocchezza papà.
Reo: Uhm. Che genere di sciocchezza??
Mikan voleva temporeggiare. Dirgli quello che aveva fatto avrebbe potuto metterla in una situazione molto scomoda.
Mikan: Del genere peggiore.
Reo: Spiegati meglio.
Doveva dirgli la verità.
Mikan: Io... l'ho baciato.
Reo: E lui che ha fatto??
Mikan: Niente.
Reo: E' un ragazzo molto altruista.
Mikan era confusa.
Mikan: Ora che c'entra??
Reo: Vedi piccola... quando ami veramente qualcuno qualche volta lo devi lasciare andare.
Ora era ancora più disorientata.
Mikan: Ma lui non mi ama.
Reo: Si. Ma non poteva dirtelo a causa di Ruka.
Mikan: Ruka??
Reo: Non te ne sei mai accorta?? Lui era innamorato di te, piccola.
Mikan: Sul serio?!
Reo: Già ma ora è fidanzato con Hotaru...
Mikan: COME CON HOTARU?!
Reo: Dovresti stare più attenta a chi ti sta intorno, sai?? -.-
Natsume: Si. A partire da te.
Mikan si girò di scatto.
Mikan: Ch-che ci fai qua??
Reo: L'avevo previsto che si sarebbe presentato. E' la prova che ciò che ho detto è vero.
Natsume: Tu stai zitto sporco traditore!! Mikan torna in Accademia.
Mikan: Natsume... io non posso.
Natsume: Non puoi o non vuoi??
Mikan: Natsume... io non ho una buona ragione per ritornare in Accademia.
Natsume: Hotaru??
Mikan: Non è abbastanza.
Natsume: Mikan tu non capisci!! E tutte le persone che ti vogliono bene?! Gli hai lasciati così... senza nemmeno un saluto!!
Mikan: E a che sarebbe servito?! Mi avete nascosto tantissime cose. Tutti. A partire da te!!
Natsume: Mikan, che stai dicendo??
Mikan: Tu sapevi che i nostri suddetti amici stanno insieme!? O che il nostro amato prof Narumi in realtà faceva parte di questa Associazione?!
Natsume: No ma...
Mikan: E tu?! Aveva ragione Tom. Io non so niente di te.
Natsume: Mi sembrava che ne sapessi parecchie quando le hai dette al tuo adorato Tom!!
Mikan: Ora lui che c'entra??
Natsume: Sei tu che hai iniziato a parlarne...
Mikan: Che hai contro di lui??
Natsume: Niente!!
Mikan: Se questo non è niente!!
Reo sorrise.
Era a questo che era servito chiuderli nella casa stregata.
Era riuscito a separarli.
Per poi spingerli a mettersi insieme.
Luce e buio uniti.
Avrebbero dato vita a qualcosa di potentissimo.
L'arma più preziosa che la sua associazione avrebbe potuto trovare.
Natsume: Mikan!! Apri gli occhi!! Non vedi che sono riusciti a farci litigare?! Era questo il loro piano fin dall'inizio!!
Mikan: Natsume... vattene. Io non verrò con te.
Natsume: Perchè??
Mikan: Perchè dovrei tornare??
Natsume: Non rispondere alla mia domanda con un'altra domanda.
Mikan: Scusa se non ho considerato come motivo valido per tornare vederti ogni giorno e fare finta che non sia cambiato niente fra di noi!! Quel tempo che abbiamo passato soli nella casa stregata mi ha fatto capire diverse cose... anche parlare con Tom mi ha chiarito le idee... e ormai ho preso la mia decisione. Rimarrò qui, Natsume. E' questo il mio posto.
Natsume: No Mikan!! Il tuo posto è accanto a me!!
Mikan: Natsume. Così mi fai soffrire di più. Vattene ti prego.
Ormai sembrava quasi che stesse supplicando.
Natsume: Ok, Mikan. Vuoi restare qua?? Io rimarrò con te. Vuoi tornare in Accademia?? Ti ci porterò io. Vuoi fare un viaggetto in Alaska?? Io ti seguirò. Non mi separerò da te. Non importa cosa farai o dove deciderai di andare. Io ci sarò sempre. Starò con te dovunque andrai.
Mikan iniziò a piangere.
Mikan: Perchè Natsume?? Perchè mi vuoi condannare a starti così vicina e ad esserti lo stesso così lontana??- disse fra le lacrime.
Natsume le si avvicinò e le asciugò il viso.
Natsume: Mikan, quando piangi sei davvero brutta. Sorridi Mikan. Sorridi sempre. Sorridi per me.
Mikan annuì e sorrise.
Poi tornò seria.
Mikan: Ora però vattene.
Natsume: Solo se tu verrai con me.
Mikan: Natsume ti prego io...
Natsume: Non puoi scappare da me in eterno... lo sai che se ti unirai all'Associazione dovrai combattere?? Lo sai che dovrai uccidermi??
Mikan sentì un rumore.
Era il tonfo del suo cuore che cadeva a pezzi.
Mikan: Ma... ma io... non voglio tornare...
Natsume: Ora devi scegliere. Da che parte vuoi stare??
Mikan: I-io... non lo so.
Natsume: Lo so io, però. Fidati di me.
Mikan gli prese la mano.
Reo li guardava sorridendo.
Più che un sorriso era un ghigno però.
Lui voleva che loro ritornassero insieme.
Aveva bisogno di ciò che avrebbero generato.
Loro sparirono in un vortice di luce.
Avevano riusato la scatola.

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Capitolo 14
*** Emozioni. ***


                               .Emozioni.
Si ritrovarono nella stanza dell'ospedale.
Nessuno si era accorto della loro assenza.
Andarono in classe.
Natsume la guardò mentre lei gli parlava a macchinetta.
Sicuramente gli sta facendo delle domande, ma non vi prestò attenzione.
Si soffermò a guardarle le labbra.
Erano così belle.
Rosa e carnose che ti verrebbe voglia di baciarle.
Natsume entrò in una specie di stato di ipnosi.
Mosse un dito e arrivò quasi a sfiorarle quando una certa persona si mise vicino a loro.
Sumire: Natsume!! Sei tornato dalla tua Sumire finalmente!! Oh mio adorato amorino!! <3<3
Mikan: Ehy!! Stava parlando con me!! /:
Sumire: E tu chi saresti?! La presidentessa del suo fun club?!
Mikan: Ma senti un po questa... Natsume non è vero che stavamo parlando?!
Natsume: Smettetela di fare le galline e andate a posto.
Natsume si sedette vicino a Ruka.
Lui aveva gli occhi lucidi.
Ruka: Ero sicuro che saresti tornato!!
Lui gli rivolse un sorriso.
Uno di quelli veri.
Uno di quelli che non faceva quasi mai.
Anche se Mikan gli aveva detto spesso di sorridere.
............
Come si permette di chiamarmi gallina?!- pensò Mikan.
Nemmeno si accorse che le lezioni erano finite, tanto era occupata a insultarlo mentalmente.
Narumi: Ah Natsume!! Poi passa un attimo in camera di Mikan!! Fatti passare gli appunti di storia. Hotaru glieli ha lasciati in camera mentre eravate all'ospedale.
Natsume: Alle 4:00 sarò in camera tua.
Mikan: Ok.
Mikan si diresse in camera sua.
Erano ancora le 2:00.
Si infilò nella vasca da bagno, che la sua camera da doppia stella poteva permettersi.
Era assorta nei suoi pensieri.
Aprì gli occhi.
Guardò l'orologio appeso in bagno.
Erano ancora solo le 2:40.
Uscì dalla vasca.
Frugò nel cassetto degli asciugamani.
Di pulito ne aveva solo uno nero e molto poco coprente.
Pazienza. Tanto chi mi deve vedere??- pensò.
Sentì qualcuno bussare.
Doveva essere Hotaru.
Gli aveva detto che sarebbe passata per dargli gli appunti di algebra.
Non era un problema farsi vedere così da lei.
Era la sua migliore amica, non si sarebbe scandalizzata.
Mikan: Entra.
Era girata di spalle.
Stava cercando nel cassetto dell'intimo qualcosa da mettersi.
Sentì qualcosa di caldo avvolgergli il corpo.
Due braccia.
E di sicuro non quelle di Hotaru.
............
Gli appunti gli servivano subito.
Andò in camera di Mikan.
Era arrivato molto prima.
Chissà se ora mi fa entrare!!- pensò notando il largo anticipo.
Bussò.
La speranza era l'ultima a morire dopotutto.
Mikan: Entra.
Ok, me l'ha detto lei!!- pensò.
Aprì la porta.
Lei era girata di spalle.
I capelli sciolti gocciolano sul pavimento.
Addosso aveva solo un asciugamano.
Era bagnata quindi le aderiva perfettamente al corpo.
Questo rendeva tutto ancora più intrigante.
Si avvicinò lentamente.
Non riuscì a resistere.
Era come se non controllasse i muscoli.
La abbracciò.
Lei si irriggidì.
La prese per i fianchi e la girò.
La guardò in quei suoi occhi castani che sembrano due ambre.
Lei sorrise. Poi arrossì di botto.
Mikan: Ch-che ci fai qui?!
Natsume: Sei tu che mi hai detto di entrare...
Mikan: Pensavo fossi Hotaru.
Natsume: Preferivi che fossi lei??
Lei non rispose.
Dopo un po ricominciò a dialogare.
Mikan: Natsume... lasciami.
Natsume: Perchè??
Mikan: Ehm... sono quasi nuda.
Natsume: Appunto. Per questo non ci penso proprio.
Mikan: M-m-ma che stai dicendo?!
Natsume: Che ora non ti voglio lasciare mai più.
Lei fece uno di quei bellissimi sorrisi che solo lei sapeva fare.
Ricambiò finalmente l'abbraccio smettendo di sembrare una tavola da stiro tant'era rigida.
Mikan: Anche tu mi sei mancato molto.
Natsume: Che stavi prendendo??
Ritornò rosso pomodoro.
Mikan: Ni-niente!!- disse facendo una risata nervosa.
Lui afferrò la cosa che aveva in mano.
Natsume: Però mutandine-a-pallini!! Una terza non è niente male sai?? E poi io adoro il nero!!- disse sventolandole davanti alla faccia un reggiseno di quel colore.- almeno non è a pallini come quello dell'altra volta!!
Mikan: Ridammello pervertito!!
Natsume: No. E' il mio premio per essere tornato a prenderti.
Mikan: Ma non dire scemenze e dammelo.
Natsume: Non ci penso proprio.
Iniziarono a correre in cerchio per la stanza.
Lei con una mano si teneva l'asciugamano e con l'altra cercava di afferrare il suo bottino di guerra.
Dopo un po di tempo Natsume perse l'equilibrio e finì a terra.
Mikan che gli stava alle calcagna finì su di lui afferrandogli la camicia che si sbottonò.
Avevano i visi a pochi centimetri di distanza.
Natsume: Ehy mutandine-color-fragola!! Lo so che sono irresistibile ma non ti sembra esagerato togliermi la camicia??
Lei divenne più bordeaux che rossa arrivati a questo punto.
Natsume sentì il suo corpo sopra di sè.
Avrebbe tanto voluto stringerla per sempre.
Di nuovo venne ipnotizzato dalle sue labbra.
Si avvicinò mentre lei lo fissava impietrita.
Mikan appoggiò la sua fronte su quella di Natsume.
Mikan: Natsume... stai facendo una manovra molto pericolosa.
Natsume: Lo so.
Mikan: Un amico non si comporterebbe così.- disse con lo sguardo perso nei suoi occhi- noi stiamo sbagliando. Fammi alzare e facciamo finta che non sia successo niente.
Natsume: Ma io non ti sto trattenendo. Sei perfettamente in grado di alzarti.
Mikan: Forse non voglio farlo.
Natsume: Forse nemmeno io voglio che tu ti alza.
Avvicinò un pochino di più le labbra alle sue.
Si sentiva odore di menta.
Appoggiò il suo labbro superiore a quello di lei...
TOC TOC
Ma ora chi è che veniva a rompere?!
Mikan si staccò imbarazzata.
Mikan: Nasconditi sotto il letto!!
Lui fece come gli era stato ordinato(Scrittrice: Una cosa incredibile!!Natsume che ascolta i suggerimenti degli altri!! O.o).
Mikan andò ad aprire.
Hotaru: Ciao baka!! Tieni gli appunti.
Mikan: Grazie Hotaru!!- disse prendendo una pila di fogli e mettendoli sopra la scrivania.
Hotaru: Sono 50 conigli!!
Mikan: E ti pareva!!- prese dal salvadanaio i soldi e glieli diede.
Si salutarono e Mikan chiuse la porta.
Lui uscì dal nascondiglio.
Natsume: Ma da quant'è che non pulisci lì sotto mutandine color fragola?!- disse tossendo.
Mikan: Perchè!? Sotto il letto va pulito?! O.o
Natsume: No. E io sono la fata turchina.
Mikan: Sul serio?! Perchè non me l'hai mai detto?! O.o
Natsume: Stavo scherzando -.-
Le passò un braccio dietro la schiena e la attirò a sè.
Natsume: Dov'è che eravamo rimasti?!
Mikan: A questo...
Si avvicinò di più a lui e...
Gli sfilò il reggiseno dalle mani!!
Si era fatto fregare da mutandine-color-fragola!!
Mikan: Prendi gli appunti e sparisci.
Natsume rimase stupefatto.
Come faceva a essere così naturale dopo quello che era successo?!
Prese gli appunti e uscì.
Si diresse verso i dormitori maschili.
Fece due passi.
Sentì una mano afferrargli le spalle.
Si girò.
Mikan: Un'altra cosa...-appoggiò le labbra alle sue- ti eri scordato questo. Ciaooo!!
Disse correndo via.
Quella ragazza non smetteva mai di stupirlo.
Si toccò le labbra.
Gli aveva dato un bacio.
A stampo, ma pur sempre un bacio.
Era felicissimo.
Durante il tragitto sfogliò gli appunti.
In mezzo c'era una cosa.
Sorrise.
Natsume: Penso che questo me lo terrò a lungo. Avrò una scusa per farti venire in camera mia adesso...- disse tenendo in mano il reggiseno nero.

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Capitolo 15
*** E quando tutto sembrava andar bene. ***


     ...E quando tutto sembrava andar bene...

Il mattino dopo Mikan si alzò euforica.
Non vedeva l'ora di vedere Natsume.
Reo le aveva fatto nascere nel cuore una piccola speranza.
Forse era vero che lui l'amava.
Sarebbe stato bellissimo.
Arrivò in classe.
Salutò Ruka e Hotaru.
Salutò anche Tom, ma lui non le diede retta.
L'aveva ferito.
E le dispiaceva immensamente.
Poi lo vide.
Natsume.
Sumire.
Che si baciavano.
Sumire.
Natsume.
Natsume.
Sumire.
No aspetta!!
Non poteva essere vero.
Sentì una voragine nel petto.
Poi fu come se avessero ucciso qualcosa dentro di lei.
La sua piccola speranza era morta.
Come un bambino tolto dalla pancia della madre prima di nascere.
Voleva correre.
Scappare.
Sparire.
Essere in un qualsiasi altro posto ma non lì.
Scappò via dalla classe.
Qualcuno la raggiunse.
Tutti ma non lui. Tutti ma non Natsume.
Tom: Mikan fermati.
Lei si voltò piangendo.
Tom la abbracciò.
Lei si strinse forte alla sua camicia.
Non le era mai sembrato così bello.
Mikan: Me ne voglio andare, Tom. Avevi ragione tu. Ti avrei dovuto ascoltare fin dall'inizio. Sono una stupida...
Tom: No. Non sei una stupida. Sei solo innamorata. Però della persona sbagliata.
Mikan: Tu non capisci come mi sento...
Tom: Ti senti come mi sono sentito io quando tu mi hai respinto.
Mikan smise per un attimo di respirare.
Ora capiva quanto lo aveva fatto soffrire.
E per cosa poi??
Per combattere una guerra persa in partenza.
Mikan: Tom. Lasciami andare.
Tom: Se ti lascio tu dove andrai??
Mikan: Lontano dall'Accademia.
Tom: No. Tu non te ne andrai.
Mikan: E perchè dovrei rimanere?! Per fare la patetica ragazzina innamorata che lo guarda mentre si sbaciucchia con Sumire?!
Tom: Mikan!! Adesso basta!! Non puoi regolare la tua vita in base a quello che fa lui!! Ci sono altre persone. Qui tutti ti vogliamo bene. Pensa ad Hotaru. Sei venuta in Accademia solo per stare con lei. E ora?? Te ne vai perchè Natsume si è messo con Sumire?? Ragiona Mikan!! Tu devi andare avanti!!
Tom aveva ragione.
Natsume era il passato.
Ora sapeva quello che doveva fare.
Doveva seppellire il suo nome sotto una pennellata scura.
Anche se non era facile.
Come se le persone non lasciassero il ricordo di un sorriso, di un abbraccio, di un bacio, di una passeggiata sotto il sole, di quei piccoli litigi divertenti che facevano... NO!!
Ormai aveva deciso.
Andare avanti senza voltarsi a guardare il passato.
Com'è quel detto??
Sogno il futuro, vivo il presente, ma imparo dal passato.
Lei aveva imparato infatti. Aveva imparato che combattere per Natsume era come condannarsi all'ergastolo senza una ragione precisa, consegnandosi di propria spontanea volontà.
Solo che un ergastolo sarebbe stato meno doloroso forse...
Mikan: Tom...
Tom: Che cosa c'è Mikan??
Mikan: Grazie. Per tutto.
Tom: Ehy. Io ci sarò sempre per te. Ricordalo.
Doveva dirlo.
Per il bene di tutti e due.
Sarebbe stato tutto perfetto così.
Mikan: Tom... mi faresti un favore??
Tom: Certo. Qualsiasi cosa.
Mikan: Baciami.
Lui spalancò gli occhi.
Tom: Non lo farò Mikan. Tu non lo vuoi davvero. Però ti aspetterò. E quando me lo chiederai di nuovo io sarò felice di accettare.
Mikan si strinse più forte a lui.
Mikan: Grazie. Sei un amico fantastico.
Tom: Ora rientriamo.
Si diressero verso la porta.
Tom la teneva per mano.
Il prof non era ancora arrivato.
Ruka: Ehy Mikan. Perchè hai pianto??
Mikan: Niente di grave- disse cercando di rendersi presentabile.
Natsume la fissava serio.
A lei questo diede fastidio.
Che aveva intenzione di fare?? Baciare un'altra e poi pretendere si essere perdonato??
E no!! Così non ci stava!!
Tom: Mikan. Seriamente, ti riaccompagno in stanza??
Mikan: N-no. Non è successo niente.
Tom: Mikan, ora che Ruka è seduto vicino ad Hotaru, tu dove ti siederai??
Mikan: Non so...
Tom: Ti va di stare vicino a me??
Mikan: Certo.- disse sorridendo.
............
Natsume non ce la faceva più.
Guardava Mikan e Tom chiaccherare.
La rabbia gli stava facendo scoppiare la testa.
A peggiorare la situazione c'era Sumire che, attaccata al suo braccio, continuava a dirgli stupidaggini sul loro futuro insieme.
Tsk!!
Lui era stato costretto a mettersi con quella sottospecie di piovra!!
 
FLASH BACK
Natsume era appena arrivato in camera sua.
Era così felice per il bacio di Mikan!!
Sentì una presenza oscura alle spalle.
Era lui.
Ti pareva!! Era tutto troppo bello per essere vero!!
Persona: Natsume, devi immediatamente fidanzarti con Sumire.
Era stato come un colpo di cannone al cuore.
Natsume: Che razza di richiesta è questa?!
Persona: Tu devi eseguire gli ordini senza fare domande!!
Natsume: Ho detto perchè.
Persona: Fallo e basta!! O la mocciosa ne pagherà le conseguenze!!
FINE FLASH BACK
 
Natsume proprio non capiva.
Perchè aveva ricevuto un ordine così assurdo??
Ruka: Ehy Natsume!! C'è una visita per te!!
Natsume si girò a guardare il bambino che gli stava vicino.
Era da parecchio che non lo vedeva.
Natsume: Ciao piccolo!! Come stai??
Lui lo guardava inespressivo.
Youchi: Ho saputo che ti sei messo con questa gallina. E' vero??
Sumire lo guardò irritata.
Sumire: Quant'è adorabile...
Natsume: Si, hai sentito bene.
Youchi si mise le mani in tasca.
Youchi: Sei uno stupido. Perchè l'hai fatto??
Natsume rimase a bocca aperta.
Lui non gli aveva mai detto che era uno stupido.
E poi aveva fatto qualcosa di così insensato da farsi rimproverare da un bambino di 8 anni e mezzo?!
Natsume: Che intendi dire??
Youchi: Che pensavo ti piacesse l'altra strega. A me piaceva più di questa gallina.- disse accennando a Mikan e poi a Sumire.
Sumire assunse un espressione fra lo stupito e il contrariato.
Sumire: Ma come ti è saltata in mente una cosa del gnere?! Natsume che ama Mikan?! Ma fammi il piacere!! Ahahah!!- disse facendo una risata nervosa.
Natsume l'avrebbe voluta buttare da una finestra, ma si trattenne.
Youchi: Natsume, sul serio. Perchè l'hai fatto??- disse abbassando la voce.
Natsume: L'ha detto Persona.
Youchi tirò un sospiro di sollievo.
Per un attimo aveva pensato che Natsume fosse uscito di senno.
Youchi: Riuscirai a sbarazzartene. Io ti darò una mano.- disse dandogli una pacca sulla spalla.
Natsume: Grazie Youchi.
Youchi: Prego papi- disse scherzando.
Natsume sorrise in modo dolce.
Youchi l'aveva sempre considerato un punto di riferimento.
Appunto come un padre.
Natsume: Ora vai. Sta per suonare la campanella.
Youchi: Certo!! Sta attento alla gallina!!
Natsume trattenne un ghigno divertito.
Con Youchi aveva trovato pane per i suoi denti.

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Capitolo 16
*** Mi manchi. ***


                                                        .Mi manchi.
Una donna camminava per i corridoi dell'Accademia.
Le sembrava così strano essere tornata lì dopo tanto tempo!!
Ma lei aveva una missione da portare a termine.
Doveva ritrovarla.
A tutti i costi.
Prima che Reo le avesse fatto del male.
Prima che le avesse portato via il suo futuro nipotino.
E poi era curiosa.
Voleva conoscere colui che sapeva essere il grande amore della sua piccolina.
Ma era anche triste.
Avrebbe rivisto lui.
Avrebbe rivisto Narumi.
L'ultima volta che si erano visti lei l'aveva trattato malissimo.
Ora non avrebbe avuto il coraggio di guardarlo in faccia.
E poi l'Accademia conservava davvero tanti ricordi della sua infanzia.
Nonchè tanti segreti.
Ma ora doveva ritrovare lei.
La sua piccola.
Era da ben 16 anni che non la vedeva.
Lei era l'unica cosa che le rimaneva di suo marito.
Se solo fossi qui mio amato...- qualcuno interruppe i suoi pensieri.
Narumi: E' lei la nuova insegnante di psicologia??
Lei non ebbe il coraggio di girarsi.
??: S-si. Sono io.
Narumi: Se mi dicesse il suo nome sarebbe tutto più sbrigativo...- disse cercando di non essere scortese con quella donna.
Lei trattenne il respiro e si girò.
Narumi teneva gli occhi su un foglietto che aveva tra le mani.
Aspettava con la biro a mezz'aria che la signora si presentasse.
??: Il mio nome è... Yuka.
Narumi strabuzzò gli occhi.
Fece cadere il foglietto a terra.
Trovò dopo almeno 5 minuti dallo schock, il coraggio di alzare lo sguardo dalle sue scarpe al volto della donna.
Sentì una gioia immensa esplodergli dentro.
Quegli occhi.
Quei favolosi occhi color nocciola che lui aveva tanto amato.
Quegli occhi che vedeva ogni giorno nel volto di Mikan.
E poi c'era il suo sorriso.
Non lo vedeva da 16 anni, ma era rimasto impresso nella sua memoria come tutto quello che riguardava la sua adorata Yuka.
L'unico vero amore della sua vita.
La madre di Mikan.
E la moglie di... il suo nome non lo voleva ricordare.
L'aveva odiato più di ogni altra cosa al mondo.
E lui in punta di morte l'aveva perdonato.
Era diventato il suo esempio.
Era una brava persona.
Peccato che non l'avesse capito prima che Persona lo uccidesse.
Lui da piccolo era completamente uguale a Natsume.
Un duro.
Un bambino senza più i genitori.
Era stato proprio quell'insegnante a portarlo all'Accademia.
In quel periodo era un grande amico di Persona.
Avevano tutti e due la stessa età quando erano stati spediti in Accademia.
Era subito nata una certa complicità fra loro.
Dopo qualche anno si unì al gruppo anche Reo.
Era più piccolo di loro, ma aveva il cuore di un eroe.
Reo aveva trovato il coraggio di ribellarsi all'Accademia.
Era sempre stato il loro sogno migliorare la vita degli studenti.
Invece il ragazzo dai capelli rossi aveva delle idee completamente diverse.
Lui voleva distruggere la scuola.
E Narumi non gliel'avrebbe permesso.
Anche a costo della vita.
A distruggere per sempre il loro rapporto era arrivata Yuka.
Si erano innamorati tutti e due di lei.
Perdutamente.
Ma lei aveva occhi solo per il suo professore.
All'inizio non gli andava molto a genio quella ragazza.
Era sempre allegra e ottimista... gli dava letteralmente sui nervi!!
Poi però aveva avuto l'opportunità di conoscerla meglio e...
E poi era successo quello che era successo.
Insomma, la stessa storia di Mikan e Natsume.
Con un'unica differenza... Mikan amava Natsume.
Yuka invece non l'aveva mai amato.
Narumi: Ciao.
Non riuscì a dire altro.
Era ancora sotto schock.
Che avrebbe potuto chiederle??
Ehy ciao, ti vanno dei grissini con la nutella?? Ah, approposito!! Dove sei stata per questi 16 anni??
No, era decisamente meglio non dirle niente.
Yuka: E'... bello rivederti.
Narumi: Anche per me è bello rivederti.
Yuka: Senti Narumi... non te l'ho mai detto ma... mi dispiace di averti detto quelle cose l'ultima volta che ci siamo visti... e solo che io ero arrabbiata e...
Narumi sorrise.
Le era mancata molto la sua Yuka.
Il suo modo di chiedere scusa le era mancato.
Il suo sorriso le era mancato.
I suoi occhi e capelli castani le erano mancati.
Quella donna era stata una parte essenziale della sua vita.
E l'avrebbe amata.
Per sempre.
Anche se...
 
FLASH BACK
Narumi: Ciao Yuka!!
Yuka: Narumi!! Ho da darti una bellissima notizia!!- disse una ragazzina dai lunghi capelli castani mentre correva a perdifiato nel giardino dell'Accademia.
Narumi: Anche io ti devo dire una cosa!!- disse un bel ragazzo dai capelli biondi scompigliati mentre si toglieva la giacca delle superiori visto che quell'Estate c'era stato molto caldo.
Yuka: Ci sono riuscita Narumi!! Sono riuscita a confessare quello che provo al professor Sakura!!
A Narumi si appannò la vista.
Sentì il cuore spezzarsi nel petto.
Per la prima volta si era innamorato.
E per l' ultima volta, aveva sofferto.
L'ultima, avete letto bene, perchè da quel giorno aveva deciso una cosa fondamentale.
Non si sarebbe mai più innamorato.
Mai più.
Narumi le fece un finto sorriso anche se la sua anima ormai si era completamente colorata di nero.
Narumi: Ah. Capisco.
Yuka: Ah, già!! Tu che mi volevi dire??
Narumi: N-niente.
Yuka: Comuncque vuoi sapere cosa mi ha detto?!- gli chiese con gli occhi a stella.
Stava soffrendo.
Come se lo stessero facendo bruciare sul rogo.
Però quel sorriso.
Era come un raggio di sole nella notte.
Lui era felice di vederla felice.
Anche se ad averla fatta felice era stato un altro.
Narumi: Certo che lo voglio sapere- disse cercando di cacciare indietro le lacrime.
Non avrebbe pianto.
Non davanti a lei.
L'avrebbe fatta diventare triste.
No, doveva trattenersi.
Yuka: Mi ha detto che combatterà per il nostro amore!! Non è meraviglioso?!
Narumi sentì una fitta allo stomaco.
Narumi: Si. Meraviglioso.- disse con lo sguardo perso nel vuoto.
Ci fu un attimo di silenzio.
Yuka: Sei sicuro di stare bene?? Sei strano.
Narumi: S-si... e solo che ho un impegno. Ciao!!
Non la lasciò rispondere.
Corse verso il dormitorio.
Voleva piangere.
Non l'aveva mai fatto in 16 anni, ma ora ne aveva bisogno.
............
Lei si stava per sposare.
Era bellissima nel suo abito bianco a fiori.
I capelli sciolti sulla schiena erano pieni di fiori e fili di perle.
Lui era il suo migliore amico.
Gli aveva chiesto di farle da testimone e di accompagnarla all'altare.
E lui aveva accettato.
Perchè l'amava.
E ora la stava perdendo.
Le doveva confessare i suoi sentimenti per lei.
Aveva solo una possibilità.
E non doveva sprecarla.
Narumi: Yuka devo dirti una cosa. E' importante e c'è poco tempo.
Yuka: Dimmi!!
Narumi: Yuka io... sono innamorato di te da tanto tempo.
Lei lo fissò negli occhi a lungo.
Poi scoppiò a ridere.
Yuka: Ah, Narumi!! Hai sempre voglia di scherzare tu!!
Pian piano la risata si spense.
Yuka si era accorta dell'occhiataccia che lui le aveva lanciato.
Presto le lacrime iniziarono a scendere nel suo viso.
Yuka: Ma-ma-ma... perchè non me l'hai detto prima??
Narumi: Perchè quando ci ho provato tu ti sei messa con lui...- disse con sguardo basso.
Yuka: Narumi ti prego... adesso basta...- disse fra i singhiozzi.
Narumi: Pensaci. Non sei sull'altare. Hai ancora la possibilità di scegliere!!
Yuka: Io amo solo...
Narumi: No!! Tu pensi di amarlo!! Ti prego Yuka!! Pensaci bene. Lui è un professore. E' molto più grande di te. Lui è uno di quei traditori che sfruttano i ragazzi con gli alice per i loro scopi...
Yuka: NO!! Lui prova solo ad aiutarci!!
Narumi: Apri gli occhi!! LUI CI STA SOLO USANDO!! E' ESATTAMENTE COME GLI ALTRI!!
Yuka: Narumi io non ti permetto di parlare così di lui!!
Narumi le prese il volto e la baciò.
Lei si ritrasse subito e gli diede uno schiaffo.
Non si parlarono per tutta la giornata.
Arrivò l'ora del matrimonio.
Lei era sull'altare.
Un ragazzo correva a perdifiato.
Finalmente la raggiunse.
Lei spalancò gli occhi.
Pensava che non sarebbe più venuto.
Yuka: Che ci fai qua??
Narumi: Ti accompagno all'altare, no??
Yuka: Pensavo che tu avessi chiuso con me...
Narumi: Io non chiuderò mai con te... tu sei la mia migliore amica!!- disse con un sorriso malinconico che faceva vedere tutto l'affetto e la sofferenza che provava in quel momento.
Yuka: Grazie Narumi... ti amo.
Narumi: Anch'io. Ma ora pensa a sposarti.
Yuka: Lo sai che dopo sarà tutto molto diverso vero??
Narumi: Lo so. Infatti questa è l'ultima volta che ti posso dire che sei bellissima. E che ti amo. Resterai per sempre una parte di me. Anche se ora diventerai la signora Sakura. Ti amerò per sempre, qualsiasi cosa succeda.
Yuka: Grazie. Per tutto. Grazie di esserci.
Narumi: Tu hai sempre saputo che sarei venuto, in fondo.
Yuka: Certo. Sei il mio Narumi. Tu non mi hai mai deluso.
............
FINE FLASH BACK
 
Quel "ti amo" che si erano scambiati esprimeva un profondo affetto.
Niente di più.
Niente di meno.
E ora si rivedevano.
Ma Narumi immaginava il motivo del suo ritorno.
Lei voleva rivedere Mikan.
E lui avrebbe esaudito il suo desiderio.
Narumi: Lei è in quella classe laggiù.
Yuka: Grazie. Sei un mito!!- disse stampandogli un bacio sulla guancia.
Eh si!! Gli era proprio mancata!!

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Capitolo 17
*** L'insegnante di psicologia. ***


                                            .L'insegnante di psicologia.
Non gli piaceva.
Proprio per niente.
Aveva qualcosa di sospetto.
Natsume la guardava male da quando era entrata in classe.
Spesso lui aveva notato che la donna guardava di sbieco proprio la sua mutandine-a-pois.
Lei invece la fissava come imbambolata dal suo banco vicino alla finestra.
I capelli castani, gli occhi color nocciola, la vocina stridula, il fisico esile...
Erano tutte coincidenze??
Qualcosa non quadrava.
Mikan una volta gli aveva detto che sua madre si chiamava Yuka.
E guarda caso com'è che si chiama questa??
Yuka.
Non aveva detto il suo cognome, e questo non faceva che aumentare i suoi sospetti.
Yuka: Signorino Hyuuga. Vuole svolgere lei l'esercizio??
Esercizio?? Quale esercizio??
Cercò aiuto in Ruka, ma era distratto e non vedeva le sue occhiate.
Mikan in quel momento non lo guardava nemmeno in faccia. Lo odiava, era ovvio!!
Tom aveva un espressione triste e sussurrava qualcosa a Mikan.
Come si permetteva di starle così vicino?!
Natsume, concentrati!!- pensò il ragazzo.
Notò che Mochiage gli faceva segno verso la lavagna.
Lesse la consegna.
"Cita un emozione, e parla di che cosa te la fa provare".
Seriamente gli avevano chiesto di fare quell'esercizio?!
Ad alta voce poi?!
Yuka: Allora, vuole farci la cortesia di svolgere il seguente esercizio??
Oh mamma!! E ora che cosa gli poteva dire??
La felicità?? Nemmeno a parlarne.
La tristezza?? No, avrebbe dovuto parlare delle missioni.
La rabbia?? Era da escludere. Non poteva dire che gli faceva rabbia essere un burattino dell'Accademia. Sarebbe stato sconveniente.
L'amore?? Ma fammi il favore!! In quel momento per colpa di uno psicopatico dark ed emo era costretto a farsi abbracciare da una sottospecie di piovra!!
Yuka: Sto aspettando.
E poteva continuare a farlo...
Parlare delle sue emozioni non era proprio il suo forte.
Sumire: Lui parlerà dell'amore!!
Yuka: Benissimo!!
Oh, cavolo!! Ma proprio quello no!!
Mikan si rabbuiò ancora di più.
Lui la guardava e ci stava male a vederla soffrire per colpa sua.
Era una cosa ingiusta.
Tremendamente ingiusta.
Yuka: Allora Natsume... che cosa vuoi dirmi sull'amore??
Lui le lanciò uno sguardo tagliente.
Lei sorrise.
Le ricordava tanto Narumi quando erano ragazzi.
Natsume: Che vuole che le dica?? E' lei l'insegnante. Faccia delle domande e si sbrighi. Non ho tempo da perdere.
Yuka: Finalmente hai aperto bocca. Ero curiosa di sentire la tua voce. Comunque... vediamo un po... chi ami diciamo... in modo fraterno??
Natsume: Ruka.
Yuka: E chi sarebbe Ruka??
Natsume: Se avesse letto le targhette nei banchi lo avrebbe saputo.
Yuka: Ruka, potresti alzarti per favore??
Ruka si alzò.
I suoi occhi color ghiaccio risplendevano di felicità.
La sua bocca però era come al solito contratta in un espressione indifferente.
Yuka: Allora Ruka... visto che Mr.Simpatia non ama particolarmente mostrare le sue emozioni mi potresti rispondere a delle domande??
Ruka: Ok.
Yuka: Da quanto vi conoscete tu e Natsume??
Ruka: Parecchio tempo.
E qua c'è un altro ragazzo-ghiacciolo a quanto pare!!- pensò Yuka rassegnata.
Ora voleva fare un po di domande a sua figlia.
Si era trattenuta, ma ora voleva sapere che cosa aveva fatto nel corso della sua vita.
Yuka: Signorina Sakura, vuole provare lei??
Mikan: Ok!!- disse allegra- io voglio parlare della felicità!!
E ti pareva!!- pensò Natsume.
Yuka sorrise.
Yuka: Molto bene. Può cominciare.
Mikan: Allora... la felicità è l'emozione più bella che esista al mondo. Anzi, è l'unica bella...
Yuka: Questo non è vero Mikan... ne esistono altre molto belle.
Mikan: Del tipo??- chiese curiosa.
Yuka: Per esempio l'amore!!
Pensava che Mikan si sarebbe imbarazzata o sarebbe arrossita, e invece lei assunse un espressione sofferente. 
Era strano però. 
Yuka aveva subito capito che il ragazzo di cui era innamorata Mikan era Tom.
Sembravano stare bene insieme.
Allora perchè tutta questa malinconia??
Mikan: Non sono d'accordo. L'amore fa solo soffrire. 
Yuka rimase senza parole.
Come mai diceva questo??
Tom le posò una mano sulla spalla in segno di conforto.
Yuka: Mikan... ehm, lasciamo stare l'esercizio. Un giorno si ed uno no ognuno di voi dovrà venire ad una mia seduta psichiatrica. Ora vi do i foglietti con gli orari.
Iniziò a distribuire i fogli.
Tutti iniziarono a leggere.
"2:00- Yuu.
 2:25- Hotaru.
 2:50- Ruka.
 3:15-Nonoko.
 3:40-Mikan.
 4:05-Natsume.
 4:30-Tom.
 4:55-Mochiage.
 5:20-Hanna.
 5:45-Kokoro.
 6:10-Sumire.
 6:35-Nobara.
 7:00-Tsubaza.
 7:25-Misaky.
 7:50-Narumi.
 8:15-Jinno.
 8:40-Serina.
 9:05:Tono."
Yuka: Se volete ci sono anche le terapie di coppia.
Sumire: Io e Natsume ci iscriviamo!!<3<3
Natsume la guardò così male, ma così male, ma così male... che voi non ne avete idea... 
Tom: Ci iscriviamo anche io e Mikan.
Mikan lo guardò stranita.
Natsume spezzò la matita che aveva in mano.
Per fortuna non le aveva anche dato fuoco...
Sumire: Non sapevo che tu e Tom foste una coppia!! Hai sentito Naty-orsacchiottino?? Miky e Tommy sono una coppia!!<3<3
Oh mamma!! Gli veniva da vomitare.
Ma che cavolo di soprannome è Naty-orsacchiottino?! O.o
Mikan: Figurati che non lo sapevo neanche io.- disse sottovoce rivolta a Tom.
Tom: Mikan, se Natsume crederà che noi siamo fidanzati si ingelosirà e tornerà da te.
Mikan: Perchè mi vuoi aiutare??
Tom: Perchè ti amo. Tu lo sai- disse con un sorriso malinconico.
Mikan: Tom... vuoi essere veramente il mio fidanzato??
Ma lo stava dicendo sul serio??
Non ci credeva nemmeno lei.
Tom: Ma Mikan... tu ami Natsume...
Mikan: No Tom. Adesso non voglio più soffrire. Mi sono stancata. Voglio essere felice. E lo voglio essere accanto a te. Dimmi solo si o no.
Tom: Certo che si!!- disse al settimo cielo.
Mikan non lo amava.
Però gli voleva bene.
Lui era un ragazzo meraviglioso, e non meritava di soffrire per lei.
Così l'avrebbe reso felice, e a lei andava bene.
Non poteva correre dietro a Natsume per sempre.
Lo amava come non avrebbe mai potuto amare Tom, ma con il ragazzo dagli occhi rossi non avrebbe avuto un futuro.
Lui si era fidanzato con Sumire.
Lui amava un'altra.
E lei non aveva intenzione di soffrire ancora.
"Certe volte bisogna imparare ad amare quello che ci fa stare bene"- le aveva detto il nonno.
Tom era il suo migliore amico.
Quand'era con lui quel vuoto lasciato da Natsume era come se si colmasse.
Era come una ferita aperta che piano piano si cicatrizzava.
Ma ogni volta che rivedeva quei capelli neri, quegli occhi rossi e magnetici, quella pelle lattea e perfetta, la ferita si riapriva e faceva più male di prima.
Voleva sfogarsi con qualcuno.
Ma chi??
Tom era da escludere. L'avrebbe fatto soffrire troppo.
Ruka e Hotaru ormai stavano sempre insieme.
Hanna e Nonoko... non avrebbero mai potuta capirla a fondo.
Natsume... era lui la causa del problema!!
Sumire... lei era la causa della causa del problema!!
Rimaneva solo lei.
Le ispirava fiducia.
Sperava solo che non l'avrebbe detto agli altri professori.
Yuka.
............
Alle 3:40 era davanti alla porta della sua aula.
Finalmente vide uscire Nonoko.
Entrò piano.
Yuka: Oh Mikan!! Che sorpresa vederti!!
Mikan: Si... vorrei fare una seduta.
Yuka: Certo. Di che cosa vorresti parlarmi??
Mikan: Di Tom e... di Natsume...- appena disse quel nome la voce le tremò e gli occhi divennero lucidi.
Yuka non capiva.
Non era Tom il grande amore di Mikan??
Forse Natsume si era messo fra di loro.
Come poteva l'insegnante sapere che si era sbagliata di grosso??
Eppure l'idea che fosse Natsume colui che amava Mikan, non le era passata nemmeno per l'anticamera del cervello.
Yuka: Certo. Allora... Tom è il tuo ragazzo, giusto??- disse con un sorriso.
Mikan: Si.
Yuka: Avete dei problemi di coppia??
Mikan: No, non è questo... è solo che io voglio molto bene a Tom... ma...
Yuka: Avete litigato??
Mikan: No. E' solo che io come ho detto gli voglio molto bene, ma non è niente più di questo.
Yuka era confusa.
Yuka: Quindi tu non lo ami??
Mikan: Lo amo, ma è un amore fraterno.
Yuka: Vedi Mikan... quando io mi sono sposata ho litigato con il mio migliore amico... era un ragazzo fantastico... e nonostante io lo abbia trattato malissino lui mi ha accompagnato all'altare. Prima però mi ha detto che mi amava. Io gli ho detto che lo amavo anche io. In quel momento ci stavamo dicendo che provavamo un grande affetto l'uno per l'altra, quindi fai bene a dire che tu ami Tom. Solo che lo ami in un modo diverso da quello che prova un fidanzato per una fidanzata... ma puoi spiegarmi perchè state insieme le cose sono così??
Mikan: Perchè lui è una brava persona. Mi ama e merita di essere amato.
Yuka: Non ti seguo... ma allora chi ami??
Mikan abbassò lo sguardo.
Mikan: Io amo... Natsume.
Yuka spalancò gli occhi.
Yuka: Na-natsume?? Quel ragazzo strano che non voleva fare l'esercizio?!
Mikan: Lui non è strano!! E'... è... ok, forse è un po strano... -.-
Yuka: Un po?!?!
.....................................................................................................................................................................
Natsume andò dalla signora Yuka.
Ormai era il suo turno.
Sentì qualcuno che parlava.
Aspettò per non disturbare.
Poi riconobbe la voce.
La sua mutandine a pallini era dalla psicologa.
Iniziò ad ascoltare la conversazione.
Yuka: Non ti seguo... ma allora chi ami??
Natsume aspettò di sentire quel nome.
Tom. Stupido, idiota, deficente cosmico, Tom.
Mikan: Io amo... Natsume.
Ecco infatti... ASPETTA!! Aveva detto Natsume?! Non Tom, ma proprio Natsume?!
Natsume spalancò la porta.
Mikan divenne molto rossa.
Mikan: Tu hai sentito tutto??- chiese sul punto di mettersi a piangere.
Natsume: Si.
Mikan: E' il tuo turno in effetti. Ciao.
Mikan uscì dalla porta.
Natsume la prese per un braccio.
Natsume: Questa volta non andrai via. Mikan... io voglio solo te. Non Sumire o Pinca-pallina!! Solo te!! 
Mikan: Natsume non prendermi in giro... altrimenti perchè ti saresti fidanzato con lei?!
Natsume: Me l'hanno ordinato!!
Mikan: Ma è la tua ragazza!! E poi chi te lo ha ordinato?! Mi devi spiegare qualcosa!!
Natsume: Io... non posso.
Mikan: Non ho tempo da perdere.
Natsume le strinse più forte il braccio.
Natsume: Ti ho detto che non ti lascerò mai. Ora fidati di me.
Mikan: Non voglio più fidarmi di te. Io amo Tom.
Per lui furono parole più taglienti di un rasoio.
Natsume: Non ti credo!! Mikan dimmi la verità e guardami negli occhi.
Mikan: Io... amo... T-te...
Natsume sorrise.
Le sollevò il mento con un dito e posò le sue labbra sulle sue.
Mikan spalancò gli occhi.
Intanto un paio di occhi li spiavano.
Persona ghignò soddisfatto.
Presto avrebbero avuto un'arma potentissima.

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Capitolo 18
*** Quando un amore muore. ***


                                                        .Quando l'amore muore.
Era stanca.
Stanca di tutto.
Ormai lei era tornata.
Narumi stavolta l'avrebbe convinta a mettersi con lui.
Perchè Yuka era di nuovo all' Accademia?!
Se non fosse tornata lei avrebbe avuto qualche possibilità con lui forse.
Lo amava da quando erano piccoli, ma lui l'aveva considerata sempre un'amica.
Anzi, forse una conoscente.
Un bel giorno, a peggiorare la situazione, era arrivata Yuka, e lui non aveva più considerato nessun' altra donna.
La ragazza invece di mettersi con lui, il ragazzo più buono, dolce, gentile, e bello dell' Accademia, aveva preferito quell' altro.
E nonostante questo lui era andato al suo matrimonio e l'aveva sempre assistita.
Sembrava andare tutto bene, finchè Persona non aveva ucciso Izumi Yukihira.
A quel tempo Yuka era incinta di Mikan.
Aveva deciso di partire per chissà dove, senza nemmeno un saluto per Narumi, che le era sempre stato accanto nonostante i suoi sentimenti gli facessero male.
Aveva dato la bambina ad un vecchio signore, poi non se ne seppe più nulla per anni.
Nel frattempo lei e Narumi erano diventati professori all' Accademia.
Tutti erano stati molto sorpresi dalla decisione del biondo, dato che era sempre stato un sostenitore dell' Associazione Anti-Alice.
Tutti tranne lei.
Aveva sempre saputo che quell' uomo era speciale.
E ne aveva avuto la conferma.
Pian piano lei ed il professore si erano avvicinati.
Ne era stata profondamente contenta.
E invece, in quel giorno di 6 anni prima, era arrivata quella bambina.
Esattamente come la madre, all' improvviso, aveva sconvolto tutto l'andamento della vita all'interno dell' Alice Academy.
All' inizio non si era preoccupata, ma avrebbe dovuto immaginare che con lei prima o poi sarebbe tornata anche la sua rivale.
Narumi ora era di nuovo preso da Yuka.
Lei aveva perso quella minuscola speranza che l'aveva sempre animata.
Si sentiva semplicemente... vuota.
Dopotutto è questo che si prova quando un amore muore.
Ed ora era aggrappata alla ringhiera di quel ponte.
Doveva solo buttarsi.
Poi tutto sarebbe finito.
Non più l' amore, la sofferenza, il dolore.
Il suo cuore si sarebbe fermato.
Non era poi così sicura che dentro di lei battesse ancora un cuore, però.
Tutte le volte che era stata male per lui l' avevano sfinita.
Ormai la sua vita era uno scarabocchio.
Solo linee senza senso che non portano da nessunissima parte.
Doveva solo fare un movimento.
Sarebbe finito tutto.
Non avrebbe più dovuto preoccuparsi di niente.
Narumi: Serina... non farlo.
Ancora quella voce che ormai da anni albergava nei suoi pensieri.
Perchè si era innamorata di lui?? Perchè non di un altro??
Narumi: Serina... non farlo!!
Stavolta la voce sembrava reale.
Si girò con lo sguardo perso nel vuoto.
Due braccia la circondarono.
Chiuse gli occhi.
Il suo Narumi l' aveva salvata.
Perchè non riusciva a confessargli i suoi sentimenti??
Sarebbe stato tutto più facile.
E invece, senza dire una parola o dare una spiegazione alle domande del professore, si fece riportare all' Accademia.
Un giorno sarebbero stati insieme.
Ne era sicura.
Sennò che senso avrebbe avuto tutto quel dolore??

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Capitolo 19
*** La verità. ***


                                                                 .La verità.
Persona si aggirava per i corridoi della Alice Academy.
Aveva quasi portato a termine la sua missione.
Da quando era entrato all'Accademia la priorità assoluta era stata di entrare in possesso di uno studente con l'alice del furto.
E  finalmente era arrivata Yuka.
Ma lei si era da subito ribellata alle missioni e non aveva accettato di far parte della Classe Abilità Pericolose.
L'avevano dovuta obbligare minacciandola di fare del male a Izumi.
Si era impegnata come Persona non aveva mai visto fare ad una studentessa.
Si era allenata ogni giorno della sua permanenza alla Alice Academy.
Aveva fatto di tutto per preservare la vita di quel professore da quattro soldi che lei amava tanto.
Però nemmeno Yuka era stata in grado di battere Quella persona.
Il capo dell'Associazione Anti Alice.
Non Reo.
Lui era solamente una pedina.
Il vero capo era...
Narumi: Serio venga un attimo, le dovrei parlare.
Stupida Barbie!! Chi era lui per interrompere i suoi pensieri?!
Si incamminarono verso l'ufficio del professore.
Persona sbarrò gli occhi.
Gli spuntò una goccia in testa.
Persona: Che arredamento... originale -.-"
Effettivamente se originale voleva dire orribbile, schifoso, ributtante, smielato, e assolutamente vergognoso... Si!! Era originale!!
Le pareti rosa confetto.
I quadri pieni di gattini, appesi in ogni angolo delle pareti.
Il guardaroba Rosa Schoking messo in bella vista.
Le tendine merlettate, e i davanzali pieni di vasi di fiori.
Persona non resisteva più.
Doveva trovare un posto dove vomitare.
L'avrebbe fatto sulla giacca di Narumi, ma sembrava che qualcuno l'avesse già fatto prima di lui -.-"
Narumi: Lo so!! Non sa quanto sono felice che lei l'abbia notato!! Ci sono stato ben...
A Rei saltarono i nervi.
Persona: Non dovremmo parlare di qualcosa di importante?! -.-"
Narumi: Giusto...- si fece immediatamente serio (Gioco di parole, serio... Rei Serio!!XD n.d.me)- vorrei parlarti dell'arma X. Quelle persone la stanno cercando. Anche loro vogliono entrarne in possesso.
Persona: Dobbiamo evitarlo a tutti i costi.
Narumi: Il problema caro Serio... è che dopo il tuo ordine al ragazzo di fidanzarsi con quell'altra... la mia bambina e lui hanno litigato... è stata una mossa rischiosa, collega.
Come se lui non lo sapesse già!! Era stato costretto a fare quella mossa, mica torturava Natsume per divertirsi!! (E io che pensavo di si!! n.d.me)
Persona: Lo so. Era l'unico modo per allontanarli momentaneamente.
Si limitò a non dire nient'altro.
Narumi: Lo capisco questo. Ciò che non mi spiego è il perchè!!- disse scattando avanti e poggiando le mani sulla scrivania.
Persona: Perchè se l'arma X fosse nata adesso sarebbe finita con tutte le probabilità in mano a Lui!!
Narumi: Dobbiamo addestrare i ragazzi a combattere... prima che sia troppo tardi.
Persona: Dobbiamo farlo al più presto. Il mio fratellino non si fa molti scrupoli... tu lo sai bene.
Narumi abbassò lo sguardo.
Il fratello di Persona.
Lui era il capo dell'Associazione.
Shinagumi Serio.
Un mostro.
Un essere che aveva ben poco di umano.
Se l'arma X fosse entrata in suo possesso... probabilmente...
Era lui la bestia che aveva rapito Mikan e Natsume (Se vi ricordate in quel capitolo avete insultato il mio povero Reuccio u.u n.d.me)(Ora pretendo le vostre scuse!! In ginocchio!! u.u n.d.Rei), era lui che gli aveva trasmesso l'Alice della morte, era lui che voleva impadronirsi della figlia di quei due particolari allievi.
L'arma X.
Una creatura che con il suo alice sarebbe stata capace di distruggere l'Universo.
Il Grande Libro lo diceva chiaramente.
"Se nascerà un maschio il suo alice sarà capace di donare la vita, di portare luce nell'oscurità, di salvare l'Alice Academy dalla minaccia che incombe su di essa..."
Tutti speravano in questa eventualità... ma...
"Se invece la ragazza darà alla luce una femmina, il suo alice farà calare il nostro mondo sotto un velo scuro di terrore e malvagità... il suo alice porterà solo morte e distruzione".
Se fosse veramente nata una femmina che cosa sarebbe successo esattamente??
Il libro non specificava quali alice avrebbero avuto i figli di un alice del furto e un altro alice di tipo pericoloso.
Se fosse realmente nata una femmina, la soluzione sarebbe stata uccidere Mikan, Natsume, e la bambina.
Era il momento di parlare con gli alunni.
L'ora del buio era giunta.

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Capitolo 20
*** La storia di Ruka e Hotaru. ***


                                        .La storia di Ruka e Hotaru.
 
Mikan: Allora Hotaru? Da quando tu e Ruka state insieme?
Era una bella mattinata di sole, praticamente perfetta per chiaccherare con gli amici.
*Si vede il sole che sorride e gli uccellini che cinguettano in stile Peace And Love*
Hotaru: Come scusa?- chiese lei sorpresa.
Mikan: Dai non fare la finta tonta!- rispose l'altra picchettando sulla spalla dell'amica.
Hotaru: Noi non stiamo insieme- ribattè lei con la sua proverbiale calma.
Mikan rimase alquanto stupita.
Ormai per lei era scontato che i due stessero insieme.
Mikan: Ah. Che strano, pensavo ormai vi foste dichiarati!
Hotaru si oscurò per un millesimo di secondo.
Mikan fortunatamente non la notò, impegnata com'era a pensare al suo Natsume.
Hotaru infatti si era dichiarata a Ruka...
 
TENTATIVO NUMERO 1.
Hotaru: Senti Ruka... ti dovrei parlare di una cosa...
Ruka: Si?- chiese sorridente.
Hotaru: Io penso di... cioè vorrei dirti che io...- farfugliò imbarazzata con lo sguardo puntato a terra.
Ruka si sorprese non poco.
Tutti sapevano che non era da Hotaru balbettare.
Proprio QUELLA Hotaru sempre così calma e indifferente.
Ruka: E' successo qualcosa di grave?!- chiese preoccupato.
Lei arrossì notevolmente facendo salire la preoccupazione del biondo alle stelle.
Ruka: Stai male? Non è che hai la febbre?- disse toccandole la fronte che però era fredda come il ghiaccio.
Hotaru ebbe un fremito.
Ormai ogni minimo contatto con lui le faceva effetto.
Si ritrasse dal suo tocco come se la sua mano fosse fatta di carboni ardenti.
Ruka restò meravigliato non sapendo più cosa dire.
Hotaru: Io ti...
Ruka: Tu mi?
Hotaru: Tu mi...
Ruka: Non era "Io ti..."?
Hotaru: Non farmi confondere! Tu mi... guarda c'è Natsume!- disse facendolo girare verso l'altro lato del corridoio.
Ruka: Ma qua non c'è nessuno! Hotaru? O.o
Ma la ragazza era già corsa via come un razzo verso il suo laboratorio.
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TENTATIVO NUMERO 2.
Hotaru: Ruka! Ti cercavo!- esorì con un sorrisone a 178 denti.
Ruka: Ma tu chi sei? O.o
Hotaru: Ma come chi sono?! Sono Hotaru razza di idiota! -.-"
Il ragazzi la squadrò da capo a piedi cercando di capire se quella"persona" era davvero Hotaru.
Ma più la guardava, più le sembrava un'estranea.
Ruka: Ehm... Hotaru Imai?
Hotaru: No sai ._.
Ruka: Infatti mi sembrava strano!- disse sospirando sollevato.
Hotaru: CERTO CHE SONO HOTARU IMAI!
Ruka: Davvero?! O.o
La ragazza infatti aveva cercato di rendersi più femminile spalmandosi più o meno tre chili di trucco in faccia.
Più che lei a Ruka sembrava la moglie di Joker...
Hotaru: Allora come mi trovi? :D
Ruka: Ehm... sei molto... colorata :P
Hotaru: Colorata? -.-"
Ruka: Si...
Hotaru: CHE COSA VORRESTI DIRE?! -.-"
Ruka: Ehm... Natsume mi sta chiamando! ^-^
*Ruka scappa come BipBip scappa da Willy il Cojiote*
(Non so se lo conoscete, io da piccola lo vedevo sempre xD n.d.Me)
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TENTATIVO NUMERO 3.
Hotaru: Ruka ti devo parlare, questa volta seriamente.
Ruka: Ok.
Hotaru: E' da un po di giorni che forse hai notato che il mio comportamento è un po fuori dalla norma.
Ruka: Già. In questo periodo sei molto strana! ^-^
*Sguardo omicida*
Ruka: Volevo dire... originale! O.o
Hotaru: Così va meglio ^-^ 
*Ruka ringrazia per averla scampata*
Hotaru: Comunque te lo dirò senza tanti giri di parole... tu mi piaci!
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
*Circa due ore dopo*
Ruka: ....
Hotaru: Non mi dici niente?
Ruka: De-devo andare!- disse allontanandosi con gli occhi bassi.
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E da quel giorno le conversazioni si erano ridotte a meno di zero.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo Autrice:
Buongiorno! :D
Finalmente ho aggiornato! :D
Ne approfitto per farmi un po' di pubblicità... 
Ho aperto una nuova storia nella sezione romantica a cui mi sto dedicando parecchio, chi è interessato può leggerla quì: 
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1241189&i=1
Arigatou a chi leggerà ;)
Baci.
Noemi.

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