Hana's Troubles

di Miliko_Akiko chan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cap.02 ***
Capitolo 2: *** Cap.01 ***
Capitolo 3: *** Cap.03 ***



Capitolo 1
*** Cap.02 ***



                             Hana's Troubles

“Quando si decidono ad aprire? Ho freeeddo!!”
Strillava Hana, avvinghiata al braccio della povera Momoko.
“Se non ti fosse messa un vestito così scollato avresti avuto meno freddo!”
Commentava Doremi, con un tono di rimprovero.
Hana si limitò a un sorrisino, non voleva destare sospetti in nessun modo.
“Hana, è vero che ti fermerai un’ora in più?”
Domandava Tetsuya, avvicinatosi alla ragazzina.
“Già!”
“Allora buona fortuna, ne avrai bisogno!”
“Piantala, Tetsuya, cosa vuoi che le succeda?”
Si intromise Doremi, guardando con rimprovero Tetsuya e con preoccupazione Hana.
“Si sa che Reika è pericolosa, bisogna stare attenti con lei…”.
Sghignazzando il ragazzino si separò dal gruppo e andò via.
“Qualche volta vorrei sapere che ha nel cervello quel tipo…”.
 
Lentamente quel cancello che teneva chiusa la casa dei Tamaki si apriva, lasciando modo di entrare agli ospiti.
Un grande vialetto di ghiaia mostrava la via verso la porta, mentre attorno s’estendeva un immenso giardino, curato, verde e rigoglioso.
Hana si guardava intorno, con stupore e meraviglia osservava ogni minimo particolare del grandissimo giardino.
Il gruppo procedeva piano, si guardava intorno e commentava, a volte bisbigliando o altre a piena voce, facendosi sentire da tutti i presenti.
Alla porta della grande villa comparve una donna che fu riconosciuta come la madre di Reika, che cordialmente li invitò ad entrare.
“Reika scenderà tra poco, accomodatevi pure!”.
L’ingresso era ampio ed era collegato direttamente a una grandissima sala.
Era meravigliosamente ampia e luminosa, i mobili erano abbinati a tutta la sala, che risplendeva come fosse un gioiello.
“WOOOWWW!!”
Hana cominciò a guardare dappertutto, sfuggendo al controllo di Doremi e la concentrata Momoko.
“E’ meravigliosa! Doremi, vieni a vedere questa vetrina! Momo-chan, il tappeto è stupendo, vero??”
Distogliendo entrambe lo sguardo da un enorme lampadario di cristallo, Doremi e Momoko lanciarono solo un’occhiata ad Hana, per poi precipitarsi su di lei e, con non poca agitazione, tappargli la bocca.
La madre di Reika la guardò stranita.
“Dovete perdonarla, ha battuto la testa da piccola…”
Diceva Momoko, ridacchiando e accarezzando il capo biondo della ragazzina.
“Ehi!”
Protestava Hana.
“Sta zitta e vedi non combinare guai, altrimenti ti ricacciamo a casa a pedate e ti scordi l’ora in più…”.
Le sussurrò quando la madre di Reika si girò.
“Uff… va bene…”
 
Una risata stridula e acuta si sentì dalle scale.
Tutti gli ospiti girarono il capo, per poi notare che la festeggiata era arrivata.
“Salve a tutti, ragazzi! Sono felice di notare che non manca nessuno!”
“Per forza, ha detto che chi non veniva sarebbe stato malmenato e poi chiuso nel bagno della scuola…”.
Sussurrava Sugijama ad Ogura.
 
La festa procedeva senza intoppi, a parte qualche trascurabile figuraccia della sovraeccitata Hana-chan, che non era assolutamente capace di sedersi a chiacchierare nel salotto come Doremi e Momoko, o giocare assieme agli altri compagni di classe.
Per tutto il tempo Hana non aveva fatto altro che osservare la casa in ogni minimo particolare, spiare la festeggiata cercando di non farsi notare –con scarsi riusultati…-
e sbavare sopra tutti i dolci che erano stati confezionati apposta per Reika.
Quanto alla festeggiata… beh… si godeva la festa, parlando con gli ospiti con tono troppo amichevole per essere suo e si preoccupava che ogni ospite fosse a suo agio. A volte lanciava qualche occhiata ad Hana, che veniva direttamente percepita da Doremi e Momoko, che non riuscivano a dare sfogo alla loro ansia.
Reika rivolse la parola a tutti, meno che ad Hana, alla quale si preoccupava solo di lanciare le sue occhiate.
 
Finita la festa, tutti abbandonarono la dimora Tamaki, mentre la piccola Hana si era finalmente seduta sul divano, tranquillamente.
Reika chiuse la porta lentamente, alle spalle degli ultimi ragazzi.
Ora il salotto era completamente deserto.
Reika si girò verso Hana.
Hana alzò lo sguardo sulla bionda.
Reika guardò Hana, mentre sulle sue labbra sottili si ridisegnava quel ghigno che popolava gli incubi di Hana-chan.
-Di qualunque cosa che io abbia mai conosciuto, Reika è la più spaventosa… e il suo sorriso così gelido non mi mette nient’altro che terrore… non è il sorriso caldo e piacevole di Doremi, che nasce da una risata o magari da un momento felice… il suo nasconde tristezza e dolore, solitudine e tanta malinconia… ora c’e l’ha con me e io non posso farci niente… o forse si?-.
“Ora, per te, inizia la vera festa… cara Hana…”.
 
To be continued…
 
Angolo di Akikochan
 
Eccomi qui, dopo essere resuscitata!! XD
Come va? Perdonate il ritardo ma devo ancora prendere sul serio la ff… e trovare un briciolo di ispirazione. Spero che vi piaccia come vi è piaciuto il primo chappu!^^
Bacioni!!
 
Akikochan 

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Capitolo 2
*** Cap.01 ***


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                                             Hana's Troubles

Hana sospirò.
La Terra era il mondo in cui vivevano le sue mamme e molte altre persone.
Quello era il guaio.
Troppe persone, miliardi!
E tra quelli anche una certa ragazzina dai capelli boccolosi e biondi, che si crede una regina.
-Reika, una regina! Tsk, se provasse a governare il Regno della Magia sarebbe la fine del mondo!-
Pensava la ragazzina, con la testa china sul banco di scuola.
Spostò lo sguardo dalla signorina Seki a Reika, che seguiva attenta la lezione.
-Si crede tanto brava in ogni cosa, ma se provasse a usare la magia scommetto che combinerebbe solo guai… sarebbe peggio di Doremi!-
Ridacchiò, divertita.
Da quando aveva iniziato la scuola con Doremi e Momoko, Reika si era sempre dimostrata poco disponibile e antipatica nei suoi confronti, prendendola in giro e facendola addirittura piangere.
Aveva sicuramente più di un motivo per farle passare un brutto quarto d’ora, e ora che ne aveva l’occasione, non poteva farsela sfuggire.
Infatti, il giorno sedici del mese di Novembre sarebbe stato il compleanno della bionda e poiché non perdeva mai l’occasione di mettersi in mostra, aveva invitato l’intera classe a casa sua per i festeggiamenti, se è possibile chiamare così l’invecchiamento di una serpe come quella.
Quel giorno, Hana, non aveva fatto altro che pensare al suo piano di vendetta, dimenticandosi del resto, incluso il caratteraccio della signorina Seki… d’un tratto, un gessetto le piombò sulla fronte, inaspettatamente.
“Aaaahhh!!! Cos’è?!?!”
Non fece a meno di strillare la biondina, improvvisamente balzata in piedi, continuando a urlare e agitarsi.
“Hana! Calmati, è un gessetto!”
Esclamò tra il divertito e l’indispettito la Seki.
La classe scoppiò in una risata generale, con l’ausilio di qualche battuta scomoda.
Reika si alzò in piedi, con la sua risata isterica e raggiunse il banco di Hana-chan.
“Ti fa davvero così paura un gesso, signorina?”
Diceva Reika, con un sorriso beffardo sul viso.
Si chinò e raccolse il gesso.
Faceva girare l’oggetto bianco tra le dita con abilità, e aggiunse:” Sei così fifona? Allora non sarai in grado di partecipare alla festa che ho allestito per domani!”.
“Non sono fifona… non me lo aspettavo, ecco tutto!”.
Ribatteva la ragazzina.
“Reika, torna a posto”
Disse Seki.
“Allora ti propongo una sfida… la festa dura dalle 16:00 alle 19:00…”
“Reika, a posto!”.
“… tu rimarrai fino alle 20:00 e allora ci sfideremo!”.
“Ehhh??”
Fece Hana.
“Ehh?”
Fece l’intera classe.
“Reika, vai a posto!!”.
Strillava la Seki.
“Accetto!”
“… Brava!”
“Hana, no!”
Esclamarono Doremi e Momoko, fin dall’inizio prese dall’ansia dal tono di voce di Reika.
“Ora basta!!! Reika, vai al tuo posto o ti ci porto io di peso!”.
Ora, minacciosamente, la Seki si avvicinò e spinse la ragazza verso il suo banco.
Nonostante la sua figuraccia con la signorina Seki, la ragazza pareva soddisfatta e, con quel ghigno che ad Hana sembrava satanico, si sedette.

 
 
“Coosa? Hana, non dovevi accettare! Vero che non la manderemo? Eh?”
Hazuki, preoccupatissima, fissava nervosa la ragazzina allegra e sorridente avanti a sé, che al momento era intenta a sbavare sul budino che Ai-chan le aveva appena messo davanti.
“Se solo riuscissimo a capire che intenzioni ha Reika… non le ho mai visto in faccia quell’espressione”.
Diceva Doremi, intenta a preparare collanine.
“Per favore… posso avere altro budino? Graaazie!”.
La del tutto ignara e innocente Hana-chan non pensava ad altro che al suo budino alla vaniglia… ma era del tutto così? Eh, no! Proprio no, poiché Hana aveva già deciso di prendere la palla al balzo e di puntare tutto sull’ora in più concessa dalla odiosa Reika.
In quel momento avrebbe agito, mettendo in atto il suo piano.
Ma la disattenzione della ragazzina scomparve sentendo le parole che Aiko pronunciò: ”Hana, non credo che tu andrai alla festa di domani… non te lo permetteremo”.
Il budino le andò di traverso.
“Nooo! Non potete farmi questo! Noo! Ve lo vieto!”.
“Tu fai quello che diciamo noi!”
Esclamarono Doremi, Onpu, Aiko ed Hazuki.
“Ci voglio andareeehhh!”
“Non ci vai! Non puoi passare un simile pericolo!”.
“Pericolo? Pfui! Chi dice che Reika è un pericolo! Come dico da tempo Reika è solo molto sola! Hana: Hai il mio appoggio, ti concedo il permesso di andare alla festa più l’ora d’ausilio. Devi imparare a cavartela da sola”.
Esclamò con forza Momoko.
“Scherzi… vero?”
“No”.
“Sei sicura?
“Of course!”
“Sicura sicura?”
“Sure!”
“Sicura sicura sic…”
“Surely!!!!!!”.
“Ok… le motivazioni di Momo-chan sono chiare e… direi di dare fiducia ad Hana, sto con te!”.
Aiko si mise affianco all’americana.
“Siiii, grazie grazie grazie!!”
“Mh… d’accordo… ma con una condizione: niente magia! Per nessun motivo, chiaro? Ricordò Doremi, indicando la rana che dormiva sulla panca nella quale vive la fatina Baba.

Hana scosse la testa, mentre sorrideva cercando di far capire alla rossa che sarebbe stata obbidiente. 


Venerdì. Quel Venerdì.
Nella sua stanzetta, Hana era occupata nella preparazione del vestiario.
Per quella festa voleva essere meravigliosa; faceva parte del piano di vendetta contro Reika.
Rovistò l’intero armadio, alla ricerca di qualcosa che potesse andar bene.
Ma, ahimè, la semplicità dell’uomo non era all’altezza delle aspettative della streghetta.
“Magia della musica, diffondi la generosità! Che un vestito per la festa comparirà!”
Sul letto della ragazzina comparve un vestito.
Hana sorrise.
-Perfetto-.
 
To be continued…
 
Angolo di Akikochan
 
Hi everyone!^.^
Certamente non era ciò che credevo di scrivere dopo aver terminato The Defender of Magic… di sicuro credevo di cambiare fandom… ma il mio cervello fa di testa sua, non posso farci nulla -__-“
Allora, che ne dite? Sicuramente non sarà lunga come la prima… nelle mie prospettive dovrebbe durare 2 chap, compreso questo… ma le mie prospettive sono sempre sbagliate… meglio non ci facciate affidamento XD
Allora… spero vi piaccia e che non sia troppo stramba. Non è molto lungo, ma spero vada bene lo stesso.
Ci sentiamo^^
 
Akikochan 

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Capitolo 3
*** Cap.03 ***


        Hana's troubles

La piccola Hana sussultò.
Era con le spalle al muro… perché? Che fine aveva fatto il suo geniale piano contro la terribile Reika Tamaki, la strega della scuola?
Non se lo spiegava.
Il fiato divenne improvvisamente corto e si rese conto ti provare una sensazione che va oltre alla semplice paura…
-Chiamarlo terrore sembra esagerato… eppure non ho sinonimi… sono malata di Reika-Tamaki-fobia?-.
“Che fine ha fatto la tua spavalderia, Hana? Cosa c’è? Hai paura di me?”.
La provocava la voce stridula e pungente di Reika.
“No-non ho paura…”.
La voce tremante la tradì.
“Eheh! Ah, sì? A me non sembra proprio… Makihatayama Hana… e il tuo cognome… non è così comune, lo sai? E quello strano portagioie che ti porti sempre dietro nella tasca posteriore dei tuoi pantaloncini… che cos’è?”.
Hana sgranò gli occhi… l’aveva scoperta? Aveva l’intenzione di smascherarla?
“E’ un portacipria e… basta… che cosa vuoi? Perché ce l’hai con me, io non ti ho fatto nulla!”
Reika si avvicinò ancora di più all’altra, mentre quel ghigno si accentuava.
“Sei sempre stata strana, Hana… so che hai un segreto… perché non lo condividi con me? Sono molto curiosa…”.
Presa dalla paura, Hana evitò la presa di Reika e corse fuori dalla sala, arrivando in giardino.
Una folata gelida la investì, ma non se ne curò.
Dietro di lei Reika, che la inseguiva.
“Sei una sciocca, ovunque ti nasconderai io ti troverò, conosco ogni angolo di casa mia!”.
Gridava Reika.
Hana correva, inciampando di tanto in tanto nel vestito.
Ansimava, tremava e inciampava, correva, correva, correva…
“Non mi sfuggi!”.
La bionda guadagnava sempre più terreno dietro di Hana e quest’ultima cercava disperatamente di aumentare la velocità…
-… Ma questo giardino non finisce mai…?-.
Pensava Hana, cercando di trovare una soluzione alla svelta.
D’un tratto fu a terra.
L’abito divenne il suo peggior nemico.
Reika rise malignamente, ed era sempre più vicina, sempre…
Hana si rialzò e corse, vedendo che la fine del giardino era quasi finita.
In quel momento, l’idea.
E se si trasformasse? Reika l’avrebbe scoperta, ma almeno avrebbe evitato di finire nelle sue mani.
“Trasformati pure, Hana! Così avrò nelle mani il tuo segreto!”.
Hana si spaventò a morte, sentendo le parole di Reika.
Le leggeva nel pensiero? Com’era possibile?
Senza accorgersene, Hana aveva diminuito la velocità, diminuendo così anche la distanza tra lei e l’altra.
Una rete si elevava a contornare il giardino dei Tamaki, e quello cominciava a finire… dove si sarebbe nascosta Hana?
Era disperata… che fine avrebbe fatto?
Reika l’avrebbe uccisa?
Era talmente elevato il terrore provato verso quella ragazza che arrivava a quei livelli? Addirittura? Perché?
“Fermati, non hai scampo, ormai!”.
“Non oso!”
“Fermati!”
“No!”
“Come vuoi, ma vai a finire tu contro il reticolato…”.
Sbeng!!
 
-Mmm… che è successo…? Perché sono legata? E come se mi svegliassi da un brutto sogno…-.
“Ti sei svegliata, Hana? Allora… rivelami il segreto!”
Hana sobbalzò, per quanto fosse possibile farlo da legati.
“Lasciami andare e te lo dirò… ti prego!”.
“Pensi che vada a fidarmi di una strega, Hana? Non mi guardare in quel modo, lo so che sei una strega, ho solo bisogno di una conferma!”.
“Ma perché? Non è vero nulla, non sono una strega!”.
“Ho le prove!”.
“Non le voglio vedere!”
“Perché?”.
“Perché di no!”
“D’accordo, come vuoi… sta di fatto che voglio vederti comunque trasformarti!”
“Se non lo volessi fare?”
“Semplice: guarda giù…”.
Solo allora si rese conto di essere sospesa su un lago di acido muriatico, sostenuta solo da una corda…
Terrore… che cercava di fare quella ragazza?
“Non puoi… tu sei matta…”.
“Oh, sì che posso! Sono o non sono ricca? Posso fare quel che voglio! Hai solo tre secondi per tirare fuori quel portacipria e farmi vedere la trasformazione...”.
Hana sentì il cuore batterle nel petto…
“Uno…”.
Hana sobbalzò.
“…due…”.
Hana pensò.
“… tre!”.
Hana decise.
Reika tagliò la corda.
Buio.
 
“Sono morta? To’, il Paradiso è morbido… ma… perché sento la voce di Doremi? E’ morta anche lei?”.
“Ma che dici Hana? Dobbiamo andare a scuola!”.
Le disse Doremi, cercando di svegliarla.
La ragazzina sobbalzò.
“Oh! Sono viva! E… Reika non ha mai cercato di uccidermi! Era… tutto un incubo!! Evviva!!!”.
“Ma di che stai parlando?”.
Domandava Doremi alzando un sopraciglio e incrociando le braccia.
Hana non badava più a Doremi; balzò giù dal letto e si vestì, pregò Doremi di pettinarle i capelli biondi e corse giù a fare colazione, pronta a ingerire tre o quattro budini alla vaniglia di Momoko.
“Buongiorno, Hana!”
Esclamarono Raganella e Lalà.
“Eccome se è un buongiorno!”
“Hana, hai visto l’invito alla festa di Reika? So che tra voi non corre buon sangue ma magari facendo uno sforzo… è per domani”.
Hana fermò ogni singolo muscolo del corpo.
A scatti mosse la testa verso il biglietto sulla tavola.
“A-ahahhhhhhhhhhhhhhhhhhrghhh!!!”
“Ma che succede?”
“Hana, ti senti male?”
“Perché urli? Mi fai venire il mal d testa!”.
“Quella bambina non la capirò mai… uffa, non sono capace di fare nulla, nemmeno la mamma! Ho tirato su un mostro! Sono la bambina più sfortunata del mooondo!!”.
 
Fine!
 
Angolo di Miliko_Akiko chan
 
Salve o lettrici che vi siete avventurate fin qui allo sprezzo del rischio e del pericolo!^.^
V’ammiro per il vostro coraggio… °-°
Come vi è sembrato questo chappu? Io sono soddisfatta, da quando sono diventata una scrittrice di ff ho sempre desiderato scrivere una storia a tre chap e ce l’ho fatta!
Sono davvero contenta!*0*
Non vedo l’ora di sapere che ne pensate, mi raccomando: recensite!
Il finale può sembrare scontato… nonostante ciò, però, mi sono diveritita.
Allora, cari, vi lascio!! =>
Baci,
M_A c 

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