Psychopaty

di Jackass92
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Johnny Knoxville_No fear, no pain. ***
Capitolo 2: *** Steve-O_Apathy of Drugs ***
Capitolo 3: *** Bam Margera_Me Me and Me ***



Capitolo 1
*** Johnny Knoxville_No fear, no pain. ***


Paziente 154

 


Nome:
Philip John Clapp, alias Johnny Knoxville
Data e luogo di nascita:
11 marzo 1971, Knoxville

Segni particolari: Nessuna reazione al dolore fisico, sospetta C.I.P.A., da appurare.

 

Informazioni: Il paziente ha lavorato come stunt-man per molti anni, il che ha causato la totale insensibilità al dolore fisico ed una assenza del normale senso della paura.

L’esposizione a forti traumi fisici ha fatto si che nel paziente il dolore venga letto dal cervello come un’esperienza positiva, con la conseguente continua e volontaria ricerca di esperienze dolorose e pericolose.

Il paziente è stato ricoverato in stato comatoso conseguente ad una caduta dal tetto della propria abitazione.

 

Diagnosi: Ricovero con detenzione, cura psichiatrica e ri-educazione al dolore ed alla paura.

 

 

 

---

 

 

-Certo che è affascinante come la mente umana si adatti ad ogni condizione…
-A cosa ti riferisci?

-Guarda questo poverino, a furia di botte adesso non le sente nemmeno più.
-Incredibile…
-E addirittura le cerca!
-Pazzesco…

 

Pazzesco, io?

Oh be’non dicevano così, no…

Johnny Knoxville, l’uomo senza paura.

Ho preso tante incornate da tori, bufali, yak per cosa?
Per il vostro divertimento.

…e per farmi dichiarare pazzo.

 

-Hey Philip!
-Johnny…

-Scusa, Johnny, come ti senti oggi?

-E come dovrei sentirmi? Sto tutto il giorno in una cella e mi credete…

-Pazzo, lo so. Prova a capire…

-Io ci provo, dovreste provarci anche voi.

-…

 

Io lo facevo per il pubblico, per le risate, la stima…

Lo facevo per voi, bastardi.

E guardate ora, guardatemi.

Dichiarato pazzo, disturbato, recluso in una cella che puzza di marcio.
Io.

Johnny Knoxville.

 

-Comunque è l’ora della terapia.

-Dolore o paura?

-Dolore.
-Mpf… perdita di tempo.

-Immagino ma devi

-Si, lo so, devo e basta.

 

Lo fate per me dire, per riportarmi alla normalità, dite.
In realtà lo fate per voi, comuni, molli, ordinari.
Non accettate che io resista a due delle condizioni più debilitanti dell’uomo.

Non ho paura, non provo dolore.
E questo, signori, fa di me un pazzo.

Ma ditemi in tutta onestà, ditemelo per Dio in tutta la vostra sincerità:

 

Chi è il mostro tra me e voi?

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Capitolo 2
*** Steve-O_Apathy of Drugs ***


Paziente 86

 


Nome:
Steven Glichrist Glover, alias Steve-O
Data e luogo di nascita:
13 giugno 1974, Wimbledon

Segni particolari: Tendenza autolesionistica, dipendenza da svariate droghe.

 

Informazioni: Il paziente ha sviluppato una dipendenza da svariati tipi di droga (marijuana, cocaina, eroina, extasy, allucinogeni), il ricovero è avvenuto in seguito ad una crisi da eroina.

Il soggetto si presenta sfrontato e aggressivo.

Inoltre il soggetto ha lavorato per molti anni come stunt-man, il che ha inibito parzialmente le normali reazioni al dolore fisico ed alla paura.

 

Diagnosi: Ricovero con detenzione, disintossicazione e cura psichiatrica.

 

 

 

---

 

 

-Questo è totalmente fuori, devi vederlo.

-Ne parli come se fossimo allo zoo…

-Be’… è un po’ come essere allo zoo qui dopotutto.

-Non parlare così! Sono persone per Dio!!!

-No non lo sono, ed ora te lo dimostro, ecco.

-Mio… Dio…

-Visto? Stordito, completamente andato.

-Ci… sentirà? Voglio dire sa che siamo qui?

-Ne dubito. Hey Steve! Steve mi senti? Mi senti?

-…

-Visto: tabula rasa.

 

Mi senti.

Mi senti.

Mi senti.

Mi senti.

Mi senti.

Ti sento.
Ma non ti voglio sentire.

 

-Oggi è proprio catatonico… prima reagiva meglio.

-Meglio?

-Si circa un mese fa ancora parlava… insomma qualche parola…

-E poi?

-Te lo sai? Si è lasciato andare, chissà poi perché…

 

 

 

Perché si chiedono.

Poi dicono di me che ho il cervello bruciato…

Perché preferisco morire che vivere una vita normale.

Odio essere ordinario.

Odio la normalità e tutte quelle regole.

Quegli omini ordinati che seguono il sistema.

Preferisco lasciarmi morire.

 

 

-Ecco qua, flebo cambiata.

-E’ per la disintossicazione?

-Che? No, oh no è pulito ormai, da un mese in effetti è pulito.

-E allora cosa..?

-Siamo infermieri, eseguiamo, non stiamo qui a farci troppe domande.

-…

-Lo stiamo solo aiutando.

 

Aiutarmi?

Se voleste davvero aiutarmi mi ridareste la mia vita!

Gli stunt, l’adremalina, il pubblico che strabuzza gli occhi dallo stupore.

Quella sensazione che neppure mille droghe insieme possono dare.

Essere vivo.

Sentirsi vivo.

Ora… non sono vivo.

Sono solo imprigionato.

 

Sono un burattino che volete riparare.

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Capitolo 3
*** Bam Margera_Me Me and Me ***


Paziente 480

 


Nome:
Brandon Cole Margera, alias Bam
Data e luogo di nascita:
28 settembre 1979, West Chester

Segni particolari: Ricerca continua ed ossessiva di attenzione, comportamenti borderline.

 

Informazioni: Il soggetto è affetto da una continua ricerca di attenzione, secondo i genitori maturata e degenerata negli anni, ma già visibile in tenera età. Il rimanere solo causa al soggetto comportamenti autolesionistici o stati di panico immotivato.

 

Diagnosi: Ricovero con detenzione e sorveglianza 24/24 h.

Multipli disturbi della personalità, molti dei quali riconducibili ad una condizione borderline (alterazione di identità, sessualità promiscua, instabilità affettiva, rabbia immotivata e difficoltà a controllare la rabbia).

 

*Diagnosi differenziale: Personalità borderline, disturbo narcisistico di personalità.

 

 

 

---

 

 

-Cambio della guardia!

-Finalmente… francamente non ne potevo più!
-Shht! Parla piano che se ti sente…
-Cosa?

-Lo sai che qui sono bandite critiche o quant’altro.
-Santo cielo un bambino di sei anni accetterebbe meglio la cosa.

-Non venire a dirlo a me.
-Hmp…

 

Cosa avranno da farfugliare quei due?

Perché mi escludono?

Perché non sono IO il centro dell’attenzione!?
Maledizione guarda me, ME.

 Io sono molto meglio di quell’omino panciuto.

Sono meglio di chiunque altro.

 

-Hey Bam!

-Hm.
-Che c’è sei di poche parole oggi?

-Di che parlavate?

-Ma… hem, di te ovvio.
-Sì?

-Ma certo!

-…

-Vuoi, vuoi farmi vedere qualche nuovo numero con lo skate?

-…forse dopo…

 

Ci risiamo.

Mi rendo conto a volte…

Quando si comportano così mi sento come un animale domestico.

Come uno di quei cani che finiscono in depressione se non gli si da il biscottino…

Mio Dio.

Me ne rendo conto così lucidamente…

Che capisco che non posso farci assolutamente nulla.

.

 

-Ecco l’infermiera

-Di nuovo?

-Si, non ricordi?
-Cosa?
-E’ giorno di visite, segui l’infermiera ci sono i tuoi amici!

-Ah…

 

April, Phil, Jess, Raab, Dico, Ryan… Tutti.

A volte mi chiedo cosa pensano realmente di me…

Me…

Me?

Me.

Tks, ma certo: che sono il migliore.
Tutti mi amano e come non potrebbero?
Ah, ma che stavo pensando…

E’ che mi tengono qui perché…

Perché…

Mi tengono qui…

Dove possono sempre trovarmi.

E’ perché non possono permettere che scappi chissà dove, ecco.

 

-Ciao tesoro!

-Hey Ape, Phil, Jess…

-Che c’è Bam?

-E Ryan?

-Non… non è potuto venire questa volta, lo sai…

-Ma… insomma, sono io cosa… cosa c’era di più importante di…me?

-Tesoro verrà la settimana prossima, aveva un semplice impegno…

-N-no…

-Bam ti prego…

-…

-Oh Phil… chiama l’infermiera…

-…

 

Lo odio.

Lo odio!

Perché non è qui!?

Odio essere trattato così.

E’ una cosa che non capisco, non sopporto, non accetto!

Mi dicono che sono pazzo, ah!

Pazzo io e per cosa poi?

Mi sembra normale infondo, mi spettano certe attenzioni…

Borderline, dicono.

Dovrebbero essere loro qui al mio posto: gente senza ambizione, tristi.

E’ giusto quello che pretendo.

E’ giusto.

 

Io sono Bam Margera, e sono meglio di voi.

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