how to say a life

di Ran91
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** E' difficile dimenticare ***
Capitolo 2: *** Il mio angelo ***
Capitolo 3: *** No Married ***
Capitolo 4: *** Verità Bugiarda ***
Capitolo 5: *** Non desiderare l'uomo d'altre ***
Capitolo 6: *** Essere Padre ***
Capitolo 7: *** Io e te...tre metri sopra il cielo ***



Capitolo 1
*** E' difficile dimenticare ***


È difficile dimenticare

È difficile dimenticare

 

 

[ Step]

 

 

Con Gin non va. Non va proprio. Lei mi ama lo so. Ma io amo lei? Non ne sono sicuro. È passato un anno e mezzo dal nostro incontro. Oggi si festeggia. Lei è raggiante. È bellissima come sempre ma…non come Lei. Sono entrambe così diverse ma anche così uguali a pensarci. Per tutte e due sono stato il primo.

Adesso Lei magari è già sposata. Ha un bambino, forse. Soffro al pensiero di Babi con un figlio che non sia anche mio. Nostro.

Mi concentro di nuovo su Gin. Devo sforzarmi di amarla come prima. Ma perché? Perché l’amore che provo per la fortissima Gin si è affievolito nel tempo mentre quello per la mia bellissima Babi mi brucia ancora l’anima? Voi sapreste darmi una risposta? Io no. Non ancora almeno. Decido di andare a fare una passeggiata.

Il parco è pieno di coppiette a quest’ora. O di mamme con le carrozzine dove riposano i loro bambini. Mi siedo su una panchina e mi accendo una delle mie Marlboro Light.

Fisso le persone davanti a me ma senza vederle realmente.

Poi un raggio di sole mi cattura lo sguardo che poi mi cade su una massa di capelli biondi. La donna in questione è di spalle. Ha in braccio un bambino. Sembra gli stia dicendo qualcosa. Una ninna nanna forse. Mi colpisce la dolcezza con cui gli parla.

Improvvisamente mi manca mia madre. com’era bella mi madre. ma era anche così stronza. Andava molto d’accordo con Gin. Chissà cosa avrebbe pensato di Babi. Sorrisi. L’avrebbe odiata. Ne sono sicuro.

La donna davanti a me si alza improvvisamente mette il bambino nel passeggino.

Poi si gira un po’ verso di me. Si sente osservata.

Rimaniamo così. A fissarci negli occhi. Poi lei si copre la bocca con la mano. È spaventata. Vedermi la spaventa. Che vuol dire? perché fa così?

È strano. Lei fa finta di niente. Non mi saluta nemmeno. Prende il passeggino e va via.

La seguo. Non so perché ma la seguo. Ne sento il bisogno, la necessità.

Improvvisamente la fermo.

" ciao" le dico. Lei chiude impercettibilmente gli occhi.

" ciao Stefano" bisbiglia. Stefano. Non mi ha mai chiamato così. Neanche nelle grandi occasioni. Per lei non sono più Step vero?

" e da quando siamo così formali? Il matrimonio ti ha resa obriosa" le dico con un sorriso. Lei ricambia ma un po’ incerta.

" già, scusa ma devo scappare. Stefano deve mangiare" mi dice abbassando gli occhi. Non ci credo. L’ha chiamato veramente Stefano. Come me. Col nome con cui non mi ha mai chiamato. Mi sento come preso in giro. La donna che amo ha chiamato il figlio di un altro con il mio nome.

" ah…complimenti per il piccolo e tutto sua madre" le dico. Cerco di essere cortese. Non voglio farle una scenata.

" si lo so…Daniela ne è fiera…" mi dice. Daniela? E adesso che centra sua sorella?

" scusa?"

" ah…tu non puoi di certo saperlo. Daniela è rimasta incinta…non si sa bene di chi. Ha voluto chiamare suo figlio come il mitico Step. Il grande 10 e lode. Ora però devo decisamente andare" e scappa via. Sorrido ancora. Ma lei non mi vede più. Almeno non ha avuto figli. Una preoccupazione in meno.

Mi giro e ritorno a casa dalla mia ragazza che tra poco credo lascerò.

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Capitolo 2
*** Il mio angelo ***


Oh mio dio

Il mio angelo

[Babi]

Oh mio dio. Lui. Ho incontrato Lui. Mi domando ancora come ho fatto a reggere il suo sguardo. Quello sguardo. E poi il suo sorriso.

Si, mi fa ancora effetto. Sono tre anni e mezzo che ci siamo lasciati eppure quel sorriso bellissimo mi colpisce ancora.

E poi pensava che Stefano fosse mio figlio! Ma dico è matto?! Non mi somiglia per niente!

Riporto mio nipote a casa e poi vado verso la mia. Apro la porta piano. Forse sta dormendo. Dico a Claudia, la ragazza che abita sopra di me, che può andare e la ringrazio. Poi vado verso la sua camera. Avevo ragione. Dorme. Il mio angelo. Come sarebbe la mia vita se non ci fosse? Guardando un po’ il suo viso mi ricorda Step. Poi ci penso…no…non deve ricordarmelo perché altrimenti è tutto più doloroso. Ora nella mia vita c’è solo il mio tesoro. Mi ha salvato. È vero. Mi salvato la vita.

Mi ha fatto provare un affetto mai provato. Però è un peccato che…

Il campanello interrompe i miei pensieri. Non capisco chi possa essere proprio adesso. Vado ad aprire. Sbarro gli occhi nel vedere chi mi ritrovo davanti.

L’ho vista una sola volta. Ma me la sono sempre ricordata. Mi ossessionava saperli insieme. E ora eccola alla porta di casa mia. Devo ammettere che è davvero una bella ragazza. Si…Ginevra. Un nome complicato. Ha fatto bene a modificarlo in Gin. Le si addice.

" stagli lontano" mi dice. Me lo sussurra e mi suona quasi come una minaccia. Fingo di non capire.

" scusa?" le chiedo innocentemente. So che si riferisce a Step. Deve averci visto parlare. E chissà cos’ha pensato.

" hai capito bene. Stai lontana da Step. Lui adesso sta con me. L’anno scorso quando tu sceglievi l’abito da indossare al tuo matrimonio, io ero incinta di suo figlio, chiaro??" a quell’affermazione il cuore mi si ferma. Un figlio da Lei. " e tu non riuscirai a portarmelo via" detto questo poi si gira e se ne va correndo per le scale. Chiude la porta e mi ci appoggio. Un figlio. Chissà come sarà. A chi assomiglierà. A lei o a lui? Le lacrime cominciano a scendermi lungo le guance senza neanche accorgermene. Resto lì aggomitolata per terra per non so quanto. A me sembra una vita.

Ma di nuovo il campanello suono. Dev’essere mia madre. mi asciugo le lacrime ma senza grandi risultati. Gli occhi sono gonfi e il naso rosso. Scrollo le spalle perché non me ne importa più niente.

Apro la porta e impallidisco improvvisamente guardando la persona davanti a me. È step. Di nuovo. Ma adesso non so se potrò sopportarlo.

" che cosa c’è?" mi rendo conto che lo tratto con freddezza. Ma è più forte di me. Quando lo guardo, me lo immagino con in braccio il bambino che ha avuto da Gin.

Lui apre bocca per dire qualcosa ma all’improvviso si blocca. Lo sente. Chiudo gli insistentemente. Perché proprio ora? Perché proprio davanti a lui?

Mi giro e senza neanche guardarlo vado verso la camera della mia ragione di vita. La prendo tra le mie braccia e la consolo.

" chi è?" Step è entrato in casa e ora è alle mie spalle. Mi guarda con in braccio mia figlia.

" è mia figlia" gli rispondo " si chiama Martina"

" è bellissima" mi dice. Spero che non se ne accorga. Sarebbe davvero troppo. Sarebbe un’umiliazione troppo grande.

" grazie, lo so"

" e tuo marito?" mi chiede. Io mi irrigidisco e abbasso lo sguardo.

" oh…lui…bene…" alzo gli occhi ma vedo che i suoi non mi guardano più. Sono fissi sulla mia mano. Poi lui mi afferra il polso.

" cosa significa questo?" mi chiede. È arrabbiato. E io non posso fare altre che guardarlo spaventata.

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Capitolo 3
*** No Married ***


No Married

 

[ Step]

 

Cosa significa? Cosa significa quello spazio vuoto?

Perché non c’è qualcosa che luccica? Perché non c’è quel maledettissimo anello d’oro?

Forse sono troppe domande. Ma a cui devo assolutamente trovare una risposta.

Adesso Lei è qui davanti a me. Ha quella bambina in braccio che mi guarda con quei suoi occhioni azzurri identici a quelli di Babi.

Torno a guardare Babi. Ha gli occhi spaventati. L’ho già visto quello sguardo.

C’eravamo appena conosciuti. Eravamo alla serra.

Lei mi stava per dare uno schiaffo e io l’ho bloccata. I suoi occhi si erano fatti lucidi, proprio come adesso.

E io non capivo. E non capisco nemmeno ora.

" cosa vuoi che significhi?" mi chiede con la voce tremante. " Mi ha lasciato prima del matrimonio"

Sbarro gli occhi. Quel coglione l’ha lasciata mentre era incinta.

" e non fare quella faccia. Non sapeva che ero incinta" Mi anticipa. Mi ha sempre anticipato. In tutto.

Non so più cosa dire. comunque non so perché…ma più guardo quella bambina è più mi viene in mente qualcuno…probabilmente Babi.

" se hai bisogno di qualcosa…o…"

" non ho bisogno di niente. Mi hai conosciuto come la ragazzina viziata…ma avere un figlio cambia le cose…e tu dovresti saperlo…"

E questo cosa starebbe a significare? Io dovrei saperlo?

" non sono mai stato molto bravo negli indovinelli…lo sai…" il mio tono è sarcastico. Ma lei non raccoglie.

" Prima è venuta la tua ragazza qui…sai in un certo senso mi ricorda Madda…per quanto riguarda le minacce…" ora è il suo tono a diventare sarcastico.

Gin è stata lì? Adesso sono veramente confuso. Devo parlarle. Assolutamente. Ultimamente è davvero troppo gelosa. E non riguarda solo Babi! Babi continua a parlare. " sta di fatto che mi ha detto che avete un figlio. Congratulazioni"

Sbaglio o sento una nota di tristezza nella sua voce?

Babi non ha capito, e lo so. Per un momento penso che sta provando quando io ho visto sua figlia. Dolore. Perché non è stato un figlio nostro. Perchè entrambi vorremo un figlio nostro. Frena la fantasia, mi dico. Potrei sbagliarmi. Potrei anche farmi solo dei gran viaggioni. Potrei, potrei, potrei. Il potrei è come il se…ce ne sono troppi e con poche soluzioni.

" ah si…forse non ti ha detto che l’ha perso…"

Sarebbe ipocrita direi che mi è dispiaciuto. Non ero pronto ad aver un figlio ne prima ne ora…almeno non con Gin.

Babi sbatte i suoi occhioni azzurri. È confusa. Adesso anche lei sa come mi sento.

" perso?"

" un aborto spontaneo…forse non potrà più aver figli…"

" Mi dispiace…"

" anche a me…bè scusami ma adesso devo veramente andare…" perché sono venuto allora? Cosa cercavo?

" ciao" lo sussurra. Non so neanch’io come ho fatto a sentirlo.

Esco da quella casa con u mezzo sorriso e un unico pensiero in testa. No married.

 

 

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Capitolo 4
*** Verità Bugiarda ***


Verità Bugiarda

Verità Bugiarda

 

[Babi]

 

 

Mi dispiace…L’ho detto veramente io? Sono una bugiarda. Un’ipocrita. Non mi dispiace affatto che non abbiano un figlio insieme.

Ma chi potrebbe mai biasimarmi? Chi?

Credo di aver deciso di non sposarmi mentre provavo per la prima volta l’abito da sposa. Era semplicemente meraviglioso. Un corpetto di seta bianca e una gonna dai mille veli. Era tutto come avevo sempre sognato.

Mi sono guardata allo specchio felice. Una felicità svanita all’istante. Dietro di me, per un momento, che a me è sembrato una vita, ho visto Step. Non lo Step che avevo rincontrato dopo due anni. No…era lo Step che avevo incontrato quella mattina mentre andavo a scuola. Con il suo sorriso, con la sua faccia da schiaffi…

Ricordo di aver pensato che doveva essere stato solo un momento. L’incertezza, il dubbio…ma poi tre mesi dopo c’è stato il matrimonio. Sapevo di essere incinta. L’avevo detto al mio "futuro sposo" e lui, nonostante tutto, mi voleva sposare comunque.

Speravo infondo al cuore di vedere Step davanti alla chiesa con la sua moto che mi aspettava, per scappare, come in un romanzo rosa. Ma non era successo. Nessuno era venuto a prendermi. Nessuno mi avrebbe aiutato a fuggire.

Così me ne sono semplicemente andata. Lasciando un uomo preoccupato all’altare e centosettanta invitati ad attendermi invano. Non ho rimorsi. Sono contenta delle mie scelte. Tutte. A parte una, di cui mi pento sempre.

Martina scoppia a piangere. È l’ora del suo pranzo.

La osservo mentre le do da mangiare.

" gli assomigli così tanto…" le sussurrò. Lei mi sorride. Un sorriso uguale al suo.

" hai visto che bello che è Step? Adesso sta con un’altra. Si chiama Ginevra."

La mia bambina fa una smorfia di disgusto. Scoppio a ridere.

" ma che fai adesso ridi anche da sola?"

una voce sarcastica arriva alle mie spalle.

Pallina.

Quando ho scoperto di essere incinta ho capito che Karola non mi poteva aiutare. Non era la mia migliore amica come dicevo. Solo una lo era. Solo Pallina.

" ehi, lo so che oggi sono particolarmente bella ma smettila di fissarmi!"

La solita Pallina.

" ehi bellissima…a cosa devo l’onore?" le sorrido.

" farò finta di non aver sentito la nota di derisione sulla parola Bellissima e sorvolerò…piuttosto…guarda…"

Il piccolo e sottile anello d’argento brilla alla luce della mia casa. Sorrido a Pallina.

" Dema è troppo tenero. Mi ha regalato una fedina! Ma tu piuttosto…hai visto Step?"

Sbarro gli occhi. Ma come fa Pallina a sapere sempre tutto e subito?

" si…"

" e…?"

" e sta ancora con Gin…"

" ah si, Gin…una tosta. Bella ragazza…ma lo sai anche tu che non è lei che Step ama…"

" io non credo" prendo Martina in Braccio e faccio per portarla nel letto ma Pallina mi si pianta davanti e me la ruba.

" Babi, Babi…è sempre stato così…Hai sempre questa verità bugiarda davanti agli occhi…"

E senza lasciarmi nemmeno il tempo di dire qualcosa se ne va e io rimango lì con…com’è che l’ha chiamata? Ah, si…la mia verità bugiarda.

 

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Capitolo 5
*** Non desiderare l'uomo d'altre ***


[ Gin]

Non desiderare l’uomo d’altre

 

[Gin]

 

Quella stronza della Gervasi. Se crede di potersi riprendere Step si sbaglia. Si sbaglia di grosso. Lui adesso è MIO.

Si, sono diventata un po’ troppo possessiva. Ma da quando abbiamo perso il nostro bambino lo sento strano. Distante.

Non riesco a sopportarlo. Perché non può tornare tutto come prima?

Sono a ponte Milvio. Osservo quella grande catena piena di lucchetti di quei ragazzi innamorati. Il nostro lucchetto ormai non si vede neanche più. È stato sommerso dalla marea di tutti gli altri ed è stato dimenticato.

Ho paura che anche Step l’abbia dimenticato.

Mentre faccio la strada per andare da Ele passo per quella strada che ho spesso odiato. Alzo lo sguardo ed eccola lì. Ancora. Dopo tre anni è ancora lì. Di un azzurro meno acceso, sbiadito dalla pioggia, dal tempo, ma sempre lì. a ricordare a tutti un sogno.

Quella frase che racchiude un segreto che solo due persone conoscono.

Me lo sono chiesta spesso il perché. Perché proprio quelle parole Step? E noi? Ci siamo mai stati tre metri sopra il cielo? Non voglio saperlo in realtà. Ho paura in una risposta che potrebbe non piacermi.

Ripenso improvvisamente alla NOSTRA scritta. HO VOGLIA DI TE. L’avresti scritta comunque se non avessi letto il mio diario? L’avresti fatto, Step? O forse avresti impedito il matrimonio di Babi Gervasi? Le domande di un anno fa continuano a tormentarmi e il punto è che so benissimo il perché. Gervasi, ricordati solo una cosa. MAI desiderare l’uomo d’altre.

 

 

Quando torno a casa Step è lì. Appoggiato alla sua moto. Si sta fumando una sigaretta…brutto segno. Gli sorrido, facendo finta di niente, e gli vado incontro.

" ehi, mitico Step! Quale onore vederti! Però è meglio che te ne vai…il mio fidanzato potrebbe vederti!"

Cerco di scherzare, di farlo sorridere. Ma non ci riesco. Lui rimane serio. È incazzato.

" Che cosa hai fatto Gin?" mi chiede con tono neutro. Io lo guardo. Non riesco a capire. Ma è solo un attimo.

Silenzio.

" Gin…" dice il mio nome come se fosse una tortura " perchè? Non ti riconosco più…"

Le lacrime mi pungono gli occhi. Mi sento scoperta, tradita.

E poi improvvisamente la mia rabbia, la mia frustrazione, scoppiano. E si riversano inevitabilmente su di lui.

" ah! Non mi riconosci più, eh?" urlo. Non so perché ma urlo. Una danza tra pianto e grida. " allora dev’essere qualcosa di reciproco perché neanch’io ti riconosco più!"

Lui abbassa lo sguardo come a confermare che in lui qualcosa è cambiato.

" Gin…"

" zitto! Stai zitto, cazzo! Come ti è sembrata la tua Babi? Bella? Te la saresti voluta scopare un’altra volta?"

Sto cominciando a diventare stronza. Ma questa volta lui alza lo sguardo arrabbiato. I suoi occhi scuri si fissano dritti nei miei.

" lascia fuori Babi da questa storia! Lei non c’entra! Sei tu che ti sei presentata da lei incominciando a dire cose che non sono vere"

" io non le ho mai detto bugie! Se lei ha voluto capire quel che ha capito allora vorrà dire qualcosa, no?"

" andiamo Gin! Sai benissimo cosa intendo!"

" si lo so! Lo so eccome! E adesso cosa farai? Suppongo che te l’abbia detto con le lacrime agli occhi! L’ha saputo tutta Roma tranne te quando è successo!"

So che ormai è finita, che mi sta per lasciare. Mi sta lasciando per Lei. Per quella che l’ha usato, gettato, riusato. Perché?

Perchè lei gli ha dato quello che io non ho potuto?

" Gin basta! Ormai è finita e lo sappiamo entrambi. I motivi van ben oltre Babi!"

Il mio viso dev’essere simile a una maschera nera sciolta dal caldo. Le lacrime mi scendono copiose sul viso. Vedo annebbiato.

" ben oltre, eh? E va bene Step. Torna da lei. Dalla ragazza che ti ha fatto andare in paradiso, all’inferno…! Torna pure dalla figlia che ti ha dato e che ti ha tenuto all'oscuro di tutto! Tanto non hai più niente da perdere, giusto? "

Me ne vado. Salgo i gradini del condominio e mi chiudo in bagno. La nausea mi assale. Questa vita fa schifo.

 

 

 

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Capitolo 6
*** Essere Padre ***


[ Step ]

Essere Padre

[ Step ]

 

Per un momento spero di aver capito male. Poi la realtà mi colpisce come una lama affilata che non ti fa smettere di sanguinare.

No, non lo sapevo Gin. Non sapevo di avere una figlia. Di essere padre.

E quindi lo sapevano tutti? Come ho fatto ad essere così ingenuo? Così stupido?

La donna che amo mi ha dato una figlia. Una bellissima bambina.

Per un momento provo un moto di rabbia verso Babi. Come ha potuto nascondermelo? Come? Ma dopo un attimo mi accorgo che l’ultima volta che ci siamo visti il saluto non è stato dei migliori.

Dio. Non mi sento in me. Mi sento sdolcinato e melenso. Niente a che fare con il duro e scapestrato Step.

Come se una sveglia avesse suonato, mi sveglio dai miei pensieri e senza più dubbi salgo sulla mia moto.

La strada mi sembra troppo lunga. Infinita. Casa di Babi non è mai stata così lontana. Le scale per il suo appartamento mai così alte. L’ascensore mai così lento.

Suono il campanello come se fossi un pazzo. Ma pensandoci bene, questo è proprio quello che sono.

La porta si apre.

Improvvisamente il mio sogno scompare. La sveglia ha suonato troppo forte.

" Babi, credo che sia per te"

Chi è quest’uomo davanti a me? Perché apre alla porta della casa di Babi?

Di punto in bianco un istinto selvaggio mi prende. Ho una gran voglia di menare quel tipo.

Poi ecco lei. Sempre sorpresa di vedermi.

" Ciao Step. Oggi proprio non mi vuoi lasciare stare eh?"

Cerca di essere divertente. Ma io non rido per niente. Intanto il tipo, che considero già morto, le passa una mano intorno alla vita.

" Cara, vado a vedere Marty. Ciao amico"

" Amico"

Con un cenno della testa lo saluto. Direi che il mio è stato più un grugnire che un saluto. Io e Babi rimaniamo soli.

" credevo avessi detto che non ti fossi sposata"

non le lascio il tempo di parlare. E lei non sembra preoccupata.

" no, infatti. Simone è il mio coinquilino"

Lei convive con quello??

" sai, oggi io e Gin ci siamo lasciati"

" Oh…"

" Già. Sai però che cosa mi ha detto? Pare che Martina sia mia figlia. Tu ne sai qualcosa?"

 

Ehilà!!! Che cosa ne pensate di questi chap?? Suggerimenti su come fare andare la storia?? Commentate!!!! Ran91

 

 

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Capitolo 7
*** Io e te...tre metri sopra il cielo ***


Mi sembra di essere in uno di quelle telenovela che piacciono tanto a mia madre, a Daniela e, perché no

Io e te…Tre metri sopra il cielo

 

[ Babi ]

 

Mi sembra di essere in uno di quelle telenovela che piacciono tanto a mia madre, a Daniela e, perché no? Anche a me.

Gin è sempre stata la mia peggior nemica, non per scelta, certo, ma lo è.

Perché l’ha detto a lui? All’ultima persona che avrebbe dovuto saperlo? Ok, lo so. Lui ne aveva tutti i diritti però…

" ehi tesoro, tutto bene?" Simone mi raggiunge sul divano e mi abbraccia, " ma chi era quel tipo? Sembrava leggermente, ma solo leggermente, incazzato! Per non parlare poi del nome! Step! Allucinante! Però non era niente male…"

Scoppio a ridere. Finalmente una persona che non conosce il grande 10 e lode! Una persona che non conosce la storia! Simone mi guarda scocciato.

" ehi! Mica c’è bisogno di ridermi in faccia!"

" Simo…sei mai passato dal ponte di corso Francia?"

" oh, certo! Ci passo tutte le mattine! A proposito! Hai visto quella scritta in azzurro? È da quando mi sono trasferito da Torino che l’ho notata. A scuola tutte le ragazzine sognano che il loro ragazzo scriva una frase così"

Rido ancora di quell’ignoranza innocente di chi non sa nulla. Si, Simo, lo so. So che tutte le ragazzine della Falconieri sognano quella storia, la MIA storia.

" Sai il ragazzo di oggi? L’ha scritto lui"

Simone mi guarda sorpreso.

" Davvero? Non l’avrei mai detto! Ma aspetta…non mi dirai che…"

" eh si…sono proprio io!"

Strana la vita. Un momento hai tutto tra le mani e poi…puff! Tutto scompare. Come un grosso temporale che poi finisce.

" Lui è il padre di Martina…No, non dire niente Simo. Un altro giorno ne parleremo. Adesso sono stanca. Di tutto. È stata una giornata lunga. Buona notte" gli scocchio un bacio sulla guancia e, lasciandolo alle sue domande, ai suoi perché, mi infilo nel mio letto per cercare un po’ di risposo.

" sai, oggi io e Gin ci siamo lasciati"

" Oh…"

" Già. Sai però che cosa mi ha detto? Pare che Martina sia mia figlia. Tu ne sai qualcosa?"

Guardo Step sconvolta. La mia bocca si apre. Ma non ne esce nessun suono. Non trovo le parole che so di dovergli dire. Lui mi fissa duro. È incazzato. Lo so. Non parlo. Parla lui.

" perché non parli Babi? Sei sempre stata brava a farlo. Hai parlato quel giorno che ci siamo conosciuti, quando eri in tribunale e anche quando mi hai mollato. E adesso? Che fai? Non dici niente?"

Silenzio. Non riesco, non posso parlare. E la cosa più brutta è che Step ha ragione.

" Cazzo, Babi! Abbiamo una figlia! E io non sapevo neanche della sua esistenza! Cosa gli avresti raccontato quando sarebbe stata più grande? Che sono morto? Che me ne sono andato?"

" non sarebbe stato così Step. Non ti avrei dato nessuna colpa" mormoro. Sono sull’orlo del pianto.

" Colpa?! Colpa di che cosa?! Di averti messa incinta? Cazzo Babi! Io ti amavo!"

"no…tu non mi amavi più quando sono rimasta incinta di Martina. Quella notte, mentre facevamo sesso, perché non era amore, lo sentivo. Tu volevi avere la certezza di non amarmi più" Le lacrime mi scendono copiose sul viso. Dire a voce alta la realtà è più difficile che pensarla.

E poi lo sento. Violento e caparbio. Il bacio di Step. Il bacio di 10 e lode. Il bacio dell’uomo che amo.

Quando si stacca mi guarda negli occhi.

" quando avevi 18 anni te l’ho scritto su un muro, quando ne avevi 20 te l’ha detto il mio corpo e adesso…questo non dimostra che ti ho sempre amato?"

….

La sveglia mi riporta alla realtà. Mi passo una mano tra i capelli ignorando i nodi. Step mi ama.

Mentre accompagno Simone a lavoro, passando da corso Francia, riguardo quella scritta. In azzurro. Un po’ più sbiadita. Quella scritta che non se ne è mai andata.

IO E TE…TRE METRI SOPRA IL CIELO

 

Scusate il post un po’ in ritardo. Grazie a tutti quelli che hanno commentato fino ad adesso. Ci saranno altri due capitoli più o meno. Grazie Ran91

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