Io sono una Meade.

di CarrotSnixx
(/viewuser.php?uid=134640)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Arrivo nel Queens. ***
Capitolo 2: *** Prima volta all'impero Meade. ***
Capitolo 3: *** Primo tentativo. ***



Capitolo 1
*** Arrivo nel Queens. ***


Tutto cominciò quando mia madre, Sofia Reyes, dopo ben sedici anni mi svelò che Daniel Meade, il capo della famosa rivista MODE è mio padre. Dal Messico dove abitavamo ci trasferimmo nei pressi del Queens, arrivammo all'aereoporto e io mi diressi subito a prendere i miei bagaglia.
"Oh ecco i miei bagagli!" esclamai afferrandoli.
"Hai visto i miei?" mi domandò mia madre.
"No" le risposi guardando tutte le valigie che passavano.
"NON DIRMI CHE MI HANNO PERSO LE VALIGIE, IO GLI FACCIO CAUSA!"
"Mamma calmati, guarda sono quelli che stanno passando ora" glieli indicai e lei andò a prenderli.
"Dai andiamo, su muoviti Allegra. L'autista ci aspetta fuori!" incomminciò a camminare veloce verso l'uscita dell'areoporto.
"Si solo l'autista..come no.. Magari anche Suzuky quel tipo del  telegiornale di moda. Guarda mamma, se iniziano a rompere i..." non feci in tempo a finire che mi ritrovai fuori dall'areoporto assaltata da telecamere, fotografi e giornalisti.
Intanto a casa Suarez, Justin stava a guardare la TV e da quanto sapete Justin ama tutti i gossip e la moda, quindi stava guardando il canale giusto dove trasmettevano le immagini in diretta del nostro arrivo.
"ECCOLA ECCOLA...ALLEGRA REYES, LA FIGLIA DI SOFIA. NON CI CREDO LE REYES SARANNO NOSTRE VICINE DI CASA." iniziò ad urlare Justin elettrizzato dalla cosa.
"Smettila Justin, è solo una ragazzina con sua madre che vengono ad abitare vicino a noi" disse stufata dalle urla di suo figlio mentre si limava le unghie.
"SOLO?! No mamma tu non capisci. Sofia Reyes è l'ex di Daniel,  Allegra invece è sua figlia, ha lavorato come modella per le migliori riviste di moda, per i migliori stilisti e le migliori marche come Dolce & Gabban, Hollister, Gucci, Vogue e tantissime altre." precisò il ragazzo alla madre Hilda per farle capire bene chi eravamo.
"E per un pò lavorerà come modella per MODE Magazine..e nel numero di questo mese uscirà in copertina" precisò Betty entrando in casa presa per mano con Daniel, già questi due stavano insieme.
"ODDIO DAVVERO? Posso venire a vedere gli scatti della prossima copertina?" chiese Justin saltellando per casa. "TI PREGO BETTY, ANCHE A TE DANIEL. POSSOOO?"iniziò a fare la faccina da cucciolo che quei due non resistettero.
"Va bene, tieni il pass per il set" gli disse Daniel porgendogli il pass.
"GRAZIE,GRAZIE,GRAZIE-stampò un enorme sorriso- emh non è che ne hai uno anche per Austin?"
"Penso di sì-controllò in tasca e tirò fuori un altro pass- ecco un altro"
Intanto io e mamma finalmente riuscimmo ad entrare in macchina e ci diressimo verso la nuova casa, ormai era tardi e io ero stanchissima.
"Mamma perchè hai preso una casa nel Queens? Non potevi prenderla a Manathan? Magari dove c'erano persone ricche come noi?" mi stavo innervosendo, chissà che baracca avesse preso lì in quel posto, e anche perchè l'avesse presa lì.
"Tesoro ho preso una casa nel Queens perchè almeno finalmente conoscerai persone normali, frequenterai persone normali e non persone che pensano solo ai soldi" , in effetti io ero una di quelle ricche sfondate che insieme ai miei amici pensavamo solo ai soldi e frequentavamo posti lussuosi. Sbuffai e finalmente l'autista fermò l'auto così scendemmo.
"ALLELUIA. Ti avviso mamma, se abbiamo dei vicini-mi guardai intorno notando che ne avrei avuto tantissimi di vicini di casa- non parlo con nessuno, nessuno mi dovrà rivolgere la parola!"
"Si certo tesoro"
intanto andammo dietro nel cofano a prendere le valigie.
Mi guardai ancora un pò intorno e notai delle persone uscire dalla casa dall'altra parte della strada che risultava di fronte alla nostra. Vidi due ragazzi.
"Emh forse con qualche vicino parlerò" mi ricredetti vedendo Austin e Justin.
"ODDIO QUELLA E' ALLEGRA" iniziò ad urlare Justin che lasciò la mano di Austin.
"Okkey lasciamo perdere mamma..Sono gay " notando la mano presa ci rinunciai,la mia esclamazione di prima era visto i due bei ragazzi che erano ma vedendo la mano presa cambiai idea capendo che stavano insieme.
"E che centra potresti farci amicizia." mi disse mamma. "Si certo amicizia, ma sono così carini che è impossibile esserle amica sicuramente"
Mentre i due ragazzi attraversavano la strada per venire , credo, da noi, vidi una ragazza uscire presa per mano con..con..con.. Daniel Meade.
"M....m....ma...mamma q..que..quello..è..è Da..D.." non feci in tempo a finire che mi ritrovai tutti li vicino.
"Daniel Meade e Betty Suarez, come state?" mia mamma andò a salutare i due.
"Sofia!" esclamò Betty.
"Sofia Reyes, dopo sedici anni ci rincontriamo. Ma dai tutto bene e te? Finalmente incontro la famosa Allegra- mi guardò- Ciao!"
"Eh si, dai Allegra vieni che ti presento pa..Daniel Meade." mi fece cenno mia mamma di avvicinarmi, io con passo lento e con un groppo in gola nel vedere dal vivo mio padre mi avvicinai. Daniel mi sorrise e mi baciò le guancie.
"C..ciao" dissi balbettando freddamente. Intanto Justin si avvicinò a me con Austin.
"Dio, non ci credo ancora di avere te come vicina di casa" esclamò Justin.
"Justin dai smettila" gli disse Austin.
"Austin che ne vuoi capire tu! Non segui niente di moda." Justin guardò male il suo ragazzo e poi tornò a guardarmi, stava per aprire bocca ma Betty lo interruppe.
"Allora Allegra, emozionata nel lavorare a MODE?"
"Emh no, è una rivista come tutte le altra, basta  che lavoro e tutto va bene" dissi stanca e stufata di tutte ste domande e stà gente che si intrometteva.
"No scusa, hai detto che MODE è una rivista come le altre?" disse Daniel un pò scocciato dalla mia risposta.
"Scusala Daniel, è stanca dal viaggio di solito non risponde così" cercò di giustificare mia madre, anche se era tutta una menzonia visto che io ero sempre così passiva nel dare le risposte.
"Beh si giusto, ha ragione poverina. Dai ci vediamo domani alla Meade, faccio venire Betty e poi ci saranno anche stì due domani al set- indicò Justin e Austin-"Disse Daniel.
Si salutarono con mia madre mentre io invece stavo già dentro casa e mi guardavo intorno; era lacasa più orrenda che avessi visto. Era piccola, i colori non erano di mio gradimento, erano tutti colori che a me non andavano.
"Allora ti piace? E' piccola e accogliente, e i colori sono bellissimi" disse mia mamma con un gran sorriso.
"Spero tu stia scherzando mamma!Stà casa è orrenda, è troppo piccola, i colori fanno schifo". Mi incamminai verso la mia teorica stanza, aprì la porta e posai le valigie su una sedia."ODDIO NO E' ROSA, CHE SCHIFO!" colore che io odiavo profondamente. Ormai dovevo accettare la realtà e  considerare quella stanza la mia stanza, quella casa la mia casa, quei vicini i miei vicini. Che cosa orrenda! Volevo tornare in Messico dove avevo la mia grande casa lussuosa, con la mia stanza non rosa e neanche un vicino a rompere. Era tardi così mi buttai nel letto e mi addormentai fino alla mattina dopo.




Per favore, vorrei delle piccole recensioni di cosa ne pensate della storia, non chiedo altro, mi basta anche un "continua"

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Prima volta all'impero Meade. ***


"Allegra,Allegra sveglaiti!" urlava mia madre dal salotto per farmi alzare visto che erano le 10.00 e io per  le 10.30 dovevo essere a MODE.
"Si arrivo!" dissi ancora con gli occhi chiusi. Mi alzai e andai a vestirmi,misi un vestito nero a tubino, i gioelli naturalmente abbinati e un paio di scarpe alte. Mi truccai e i capelli che non si capivano come fossero visto mia madre li aveva ricci e mio padre lisci,io li avevo un misto, però la cosa che risultava buona che avevo un solo colore di capelli, il castano. Li lasciai sciolti e dopo essermi preparata mi diressi in salotto dove oltre mia madre ci trovai la ragazza di mio padre e quei due ragazzini.
"WOW" esclamò la ragazza.
"Grazie lo sò che sono uno schianto." dissi mentre prendevo la mia borsa Gucci e i mi misi i miei occhiali stile nerd Ray Ban.
"Allegra smettila di fare la modesta" disse mia mamma guardandomi.
"Mamma, dico solo la verità!", mi sentivo un pò osservata dal ragazzo dalla carnagione chiara.
Anche se ero sgorbutica, fredda, passiva e tutti gli aggettivi negativi che ci potevano essere ero infondo educata, mi avvicinai ai due tipi per conoscerli.
"Come vi chiamate?" chiesimentre mi sistemavo gli occhiali.
"Io son Justin. Ma sai che quel vestito è strepitoso? E quelle scarpe di Channel sono di-vi-ne!"
"Oh grazie,il vestito è Dolce e Gabbana ultimo uscito pochi giorni fà"
gli feci l'occhiolinoe poi mi rivolsi all'altro ragazzo." Tu chi sei invece?"
"I...I...Io sono A...Austin" che carino, si era imbarazzato, anche se non capivo il perchè visto da quanto avevo capito era gay.
"State insieme?" chiesi tanto per fare conversazione.
"Emh..si" rispose Justin.
"Siete..emh carini" accennai uno stupido sorriso di indifferenza.
"Dai sù andiamo se no faremo tardi" disse Betty. "Ah si io sono Betty" si avvicinò a me sorridendo..
Tutti uscimmo dicasa ed entrammo in limousine. io  presi un drink e iniziai a berlo, anche se non lo dimostravo ero davvero nervosa ogni volta che dovevo fare degli scatti o delle sfilate.
Arrivammo sotto il palazzo con la grande scritta "MEADE". * Wow questo è l'impero Meade e io sono una di loro* pensai incredula.
Scendemmo dall'auto e i fotografi, come sempre, a mamma e a me ci assalirono ma per poco visto che entrammo subito dentro alla Meade.
"Allora dobbiamo andare al piano 18" Betty ci fece strada verso l'ascensore.
Intanto al piano 18 succedeva il caos, ogni qualvolta a MODE arrivava una persona famosa tutti andavano in tilt.
"E' in ascensore,  stà arrivandoo! Stà arrivandoooo!" iniziò ad urlare Marc l'assistente di Willhelmina Slater, donna di cui io avevo una grande stima fin da piccola.
"Calmati Marc!" disse Amanda la migliore amica di Marc e segretaria di MODE mentre si ingozzava.
"NO, E' IMPOSSIBILE CALMARMI, SARA' SOLO UNA RAGAZZINA MA E' LAMIGLIORE MODELLA CHE CI SIA. ODDIO ORA SVENGO, NON PUOI CAPIRE AMANDA."
"Marc, sù calmati tesoro" si avvicinò Willhelmina e intanto tutti si posizionarono vicino all'ascensore che si aprì e tadà sbucai io seguita da mia madre, Betty, Austin e Justin: sembravano tanto le mie guardie del corpo.
"Allegra, tesoro che piacere averti quì a MODE" mi disse Willhelmina avvicinandosi a salutarmi.
"Willhelmina, ch eonore conoscerti. Non sai quanto io ti ammiri!" le dissi sfoggiando un gran sorriso.
"Oh dai non dire così che poi mi monto" disse scherzando.
"Dai andiamo il set è già pronto e Daniel -  fece una faccia strana quando pronunciò il suo nome, penso non andassero d'accordo- ci aspetta."
"Allegra, Allegra mi puoi fare un autografo?" mi chiese Marc porgendomi una penna e un taquino. Io lo presi e con la mia aria da snob gli feci l'autografo. Ci incamminammo e arrivammo al set.
"Allegra eccoti!" mi venì incontro Daniel.
"Ciao pa... Emh Ciao Daniel!" dissi corregendomi,. lo stavo per chiamare papà.
"Sù sù, basta intrattenere Allegra ora deve lavorare." Disse Willhelmina. Mi fecero andare in camerino per cambiarmi,  per gli scatti dovevo indossare un vestito dorato. Dopo essermi cambiata andai a farmi truccare e sistemare i capelli, cercarono come trucco di esagerare un pò visto la mia carnagione un tantino scura come quella di mamma ma, nello stesso tempo volevano far  risaltare i miei begl'occhi celesti come quelli di papà. Come rosetto ne usarono uno rossiccio per evidenziare le mie labbra fini, sempre uguali a papà e il mio sorriso sgargiante.
"Sono pronta" dissi andando verso la "scenografia" del set.
"Ma sei uno splendore tesoro" mi disse Willhelmina.
"Dai sù Allegra posizionati lì che cominciamo - mi fece cenno Christian il fotografo che a mio parere anche se molto più grande di me, diciamo quatordici anni in più di me era davvero sexy. Dopo essermi posizionata iniziò a scattare- Più sexy. Ora più provocante, mettiti le mani tra i capelli" continuammo così per due ore circa.
"Finito!" annunciò Christian "Sei stata straordinaria baby" anche se sedicenne io venivo trattata come le latre modelle, cioè da adulta vedendo il lavoro che facevo e poi anche dal mio aspetto e dal mio fisico, in più ero stata tante volte gossippata perchè ero stata a letto con uomini moolto più grandi di me.
"Ohw grazie tesoro" mi avvicinai a lui morendomi il labbro.
"Senti hai da fare stasera?" mi chiese.
"Mmh no, perchè?" lo guardai mentre gli altri stavano indaffarati.
"Ti andrebbe di uscire?"
"Perchè no!" gli feci l'occhiolino e nadai a cambiarmi.
"Allora come sono uscite le foto?" chiese Daniel al fotografo.
"Guarda - gliele fece vedere al pc- non è stupenda! stà ragazza Oggi ci esco insieme.."
"E' bellissima davvero! Ma che... è una sedicenne, quindi minorenne stupido! " iniziò a dirgli Daniel.
"E chi se ne frega, lei vuole uscire...Poi tu dovresti stare zitto perchè se non fosse che stai con Betty tu te la saresti già portata a letto anche se ha sedici anni.. "
"Beh si ok mi arrendo hai ragione.." disse continuando a guardare le foto.
"Ha le tue stesse labbra e i tuoi stessi occhi -Christian guardò prima Daniel e poi una mia foto- e guardala - mi indicò- ha il tuo stesso modo di fare"
"Ma che dici, non è vero!" negò Daniel.
"Oh si è vero guardala- gli fece vedere proprio nel momento che io parlavo con un'altra modella e gli negai qualcosa, e feci le stesse mosse di Daniel di quando negava.-ecco vedi"
Mi avviciniai ai due che mi guardavano ma prima fui bloccata da Justin " Sei stata fantastica sul set fotografico!"
"Grazie lo sò" accennai un sorriso con modestia e ripresi a camminare verso la mia direzione ma ecco Willhelmina " Cara, ti và stasera di cenare con me? Una serata tra donne!"
"No scusa Willhelmina, stasera sono impegnata" le sorrisi e finalmente raggiunsi Daniel e Christian e intanto accesi una sigaretta e iniziai a fumare.
"Sai che non si fuma quì?!" mi sussurrò daniel, anche se era mio padre provavo una certa attrazzione fisica per lui. Non si può dire che non è un bell'uomo.
"Oh davvero? Non mi importa" continuai a fumare, mia mamma ormai non mi diceva niente, ci aveva fatto l'abitudine. Tanto io non l'ascoltavo.
"Okkey io vado a lavorare- disse Christian- Allegra ci vediamo stasera" mi fece l'occhiolino.
"A stasera Christian" gli risposi io, così mi lasciò da sola con Daniel.
*Cosa faccio ora? Sono sola con lui, ne approffitto per dirgli che è mio padre? No no troppo affrettata la cosa. Ma Allegra meglio prima che poi, così ti togli un grosso peso.* inziiai a farmi mille pensieri e mille domande, e la cosa mi innervosiva parecchio.
"Emh..sei stata davvero brava oggi, e anche bella" aprì bocca Daniel.
"Si,ok grazie." risposi freddamente  e me ne andai.
"Che ho fatto? Dio quella ragazza è insopportabile!" esclamò lui infastidito dal mio comportamento.
"Lasciala perdere Daniel, fà sempre così" gli disse mamma.
"Mamma andiamo, sono stanca di rimanere in stò posto, voglio riposarmi!"
Mi mamma mi seguì e uscimmo dal palazzo Meade e tornammo a casa.


Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Primo tentativo. ***


Arrivate a casa io mi rinchiusi in camera mia per sistemarmi un pò i vestiti dentro l'armadio, visto che non c'era una cameriera o cosa simile.
"Allegra vieni a mangiare,il pranzo è prontoo!" mi urlò mamma dalla cucina. Non avevo voglia di mangiare qualunque cosa avesse preparato lei,non sapeva cucinare. Mi misi un paio di jeans, una T-shirt e sopra una felpa con il cappuccio, le All star e i miei adorati Ray Ban con la montatura da nerd.
"No mamma, io esco" le dissi andando verso la porta.
"Va bene, a dopo"
Uscì di casa e mi misi il cappuccio in testa, così almeno nessuno mi avrebbe riconosciuta e potevo stare tranquilla. Iniziai a camminare per il marciapiede con le mani in tasca e lo sguardo basso,ma ad un certo punto mi scontrai con qualcuno che mi fece cadere.
"Sc-scusa -iniziò a balbettare la persona- m-mi dispiace, n-non volevo venirti addosso" dalla voce mi sembrava qualcuno che conoscevo, mi pareva la voce di Austin. Raccolsi i miei occhiali e mi alzai guardando la persona, e vidi di fronte a me Austin.
"A..A...Allegra!?" esclamò lui.
"Shhh..stai zitto" gli tappai la bocca mentre lo guardavo male.
"Ma..."
"Ma niente, voglio stare un pò in pace,senza nessun fotografo o chi altro."
gli risposi io.
"Ah capito....or-ora vado,così ti lascio sola" mi sorrise e mi sorpassò andandosene.
"NO, cioè -lo fermai per un braccio facendolo girare verso di me e poi lo mollai- ti và di venire con me da qualche parte? Io non conosco il Queens. -accennai un leggero sorriso- non farti illussioni sono sempre la stessa Allegra, non sono cambiata" lo guardai aspettando una sua risposta.
"Emh..ok-okkey"
Lui si mise al mio fianco e ci incamminammo.
"Dove andiamo?" gli chiesi mentre camminavamo e anche per interrompere quel silenzio imbarazzante.
"Mmh.. Io avrei un pò di fame" esclamò lui,beh in effetti era ora di pranzo.
"Andiamo a mangiare..dove vuoi tu" *facciamo la gentile per una volta* dissi tra me e me.
"V-va bene, c'è una pizzeria proprio quì vicino"
"Allora andiamoci" gli sorrisi spontaneamente, cosa che di solito non facevo MAI.
Continuando a camminare arrivammo di fronte alla pizzeria, io non sapevo che fosse quella e continuai il tragitto. Mi sentì prendere per il braccio e tornai indietro in un lampo andando adosso a Asutin che per non farmi cadere mi prese per i fianchi.
"Emh ok entriamo" si allontanò ed entrammo dentro al locale, dove casualmente c'erano anche Daniel e Betty ma noi non li notammo,mentre loro si.
"Quello non è Austin?" sussurrò Daniel a Betty.
"Si, ma quella chi sarà? Oggi pensavo uscisse con mio nipote" gli rispose Betty mentre mangiava e ci guardava allo stesso tempo.
Io e Austin andammo a sederci ad un tavolo.
"Buongiorno, che cosa volete ordinare?" ci chiese il cameriere.
"Mmh, io dei tachos e un'insalata" ordinai io.
"Io dei tachos e delle patatine fritte, ci può portare dell'ac..."
"Della birra" precisai io. Austin mi guardò un pò scosso,penso non avesse mai toccato una bevanda alcolica, anche se a guardarlo non sembrava il ragazzo bravo e buono.
"Fidati di me" mi tolsi gli occhiali e lo appoggiai sul tavolo e gli feci l'occhiolino.
"Ma uella è Alega" esclamò Betty mentre masticava.
"Eh?" la guardò Daniel.
"Quella è Allegra!" rispetè Betty a bassa voce.
Continuarono a guardarci mentre noi intanto iniziammo a mangiare con un silenzio assurdo e imbarazzante.
"Buoni questi tachos" dissi mentre ne addentai uno.
"Si,quì li fanno buoni"
"Oh bene allora saprò dove venire la prossima volta che ho voglia di qualcosa con tante calorie"
Lui iniziò a ridere " Ma sei magrissima,potresti mangiare sempre cibi calorici"
"Emh..no purtroppo..il mio lavoro da modella non me lo permette tesoro" lo guardai mentre avevo finito anche l'insalata.
"Penso di aver avuto tanta fame" dissi ridendo, vedendo alla velocità che avevo mangiato quello che avevo ordinato,intanto sorseggiai la mia birra. Guardavo Austin mangiare le patatine così gliene rubai una.
"Hey, sono mie!"
"Si certo mozzarellina"
scoppiai a ridere per il soprannome che gli avevo attribuito, in effetti guardando la sua carnaggione molto chiara sembrava una mozzarella.
"OH è l'ultima -la prese in mano - la vuoi?" mi guardò ridendo, così se la mise in bocca a mò di sigaretta
"Metà per uno,ragazzo maleducato" mi sporsi verso di lui per addentare la patatina,ma come l'addentai mi ritrovai le mie labbra sulle sue.
"Hey Austin - si avvicinarono Betty e Daniel e io mi risedetti subito,mi rimisi gli occhiali e li guardai- che ci fai quì? Non dovevi uscire con Justin?" chiese Betty.
"Betty,emh si,cioè,non ci sono più andato."
"Beh ho notato, stai quì con Allegra" rispose Betty, speravo solo che non avesse visto la scena e sarebbe andata a dirlo a Justin.
Dopo questo quei due se ne andarono e io mi alzai andando a pagare.
"Hanno già pagato" mi comunicò il cameriere.
"Come? Chi è stato a pagare?"
"Daniel Meade signorina" Che significava? Era un gesto gentile o ci stava provando con me. Infondo avevo notato i suoi sguardi quando stavo al set fotografico.
"Ah okkey" sorriei e tornai da Austin.
"Emh..scusa per prima -lo guardai un pò immbarazzata,cosa che non mi era mai capitata,visto la mia spudoratezza da ragazza ricca e "troia"- comunque ci hanno già pagato il pranzo, è stato Daniel"
"Emh tranquilla" si grattò la testa e intanto uscimmo dal locale.
"Ti và di passare il pomeriggio insieme?" lo guardai mentre camminavamo.
"Okkey,però aspetta che invio un messaggio a Justin." prese il telefono e inviò un messaggio a Justin :*hey, non possiamo vederci oggi,ho avuto un imprevisto. Ti amo"
Justin: *va bena,allora a domani. Ti amo anche io*
Intanto camminando arrivammo a Manhatan.
"Senti, ti và di passare un attimo alla Meade?" gli chiesi.
"Va bene"
Ci incamminammo arrivando di fronte alla Meade,entrammo dentro e ci dirigemmo all'ascensore salendo al piano 18.
Arrivati non c'era nessuno oltre che Daniel nel suo ufficio, Betty sicuramente era andata a casa.
Austin mi aspettò sedendosi nella scrivania di Betty, mentre io invece mi fermai di fronte alla vetrata dell'ufficio di mio padre, che stava passeggiando da una parte all'altra della stanza.
Mi tolsi il cappuccio e alzai gli occhiali alla testa, e mi sbottonai un pò la gicca, non sapevo se entrare o andarmene via. *Entra Allegra* mi dissi in testa, così entrai.
"Ciao Allegra, che ci fai quì?" mi chiese Daniel.
Io senza rispondere andai e lo abbracciai e dopo corsi via piangendo.
"ALLEGRA" urlò Daniel inseguendomi, ma ormai io ero già uscita dal palazzo.
Austin mi seguì e quando io finalmente mi fermai lui mi abbracciò.
"Che succede Allegra,perchè piangi?"
"Da-Daniel è..è m-mio padre"

"Daniel Meade? Quel Daniel?" mi guardò scioccato.
"Già.." intanto il pomeriggio era passato in fretta, dopo quella scenata avevamo ripreso a camminare per Manhatan. Era tardi e io avevo l'appuntamento con Christian.
"Ora io dovrei rientrare, ho l'appuntamento con Christian" sorrisi contenta. Ci incamminammo verso casa, di fronte alla mia salutai ad Austin ed entrai.
"Mamma sono casa" urlai.
"Allegra,finalmente. Dove sei stata?"
"In giro" risposi superficiale. Mi diressi in bagno e mifeci una doccia,mi cambiai e mi misi un paio di leggins blu aderenti e lucidi,una maglia nera,un coprispalle blu e i tacchi. Mi truccai e sistemaii capelli.Ormai era arrivata l'ora cosa uscì di casa e c'era Christian ad aspettarmi.
"Buonasera bellezza"mi guardò da testa a piadi e mi sorrise.
"Buonasera a te" lo guardai.
Mi portò a cena in un locale elegante,poi dopo quel locale ci spostammo in un altro locale, una specie di discoteca per ricchi. Lì iniziammo a bere tanto da ubricarci, quella serata finì che io e lui finimmo a letto insieme.




Scusate il ritardo. Recensite per favore.xx

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1004661